
Economia e mercato 07 Nov
Google aveva offerto 147 milioni di dollari a Epic Games per pubblicare il suo Fortnite sul Play Store: l’informazione è emersa nel corso del processo che vede le due aziende schierate l’una contro l’altra per la questione delle commissioni proprio sul Play Store. In ultimo Epic rifiutò il denaro, che sarebbe stato versato in somme progressivamente più cospicue nell’arco di tre anni (quindi fino al 2021).
La scelta di Google, come hanno dimostrato ulteriori documenti interni e la testimonianza diretta del responsabile delle partnership di Google Play Purnima Kochikar, era dettata dal timore che la scelta di Epic di operare al di fuori del Play Store potesse causare un effetto domino tra gli altri sviluppatori, e quindi far perdere alla società di Mountain View miliardi di dollari di introiti.
Più nello specifico Lawrence Koh, che allora era responsabile dello sviluppo commerciale della divisione videogiochi di Google Play, ha detto che stime fatte in quel periodo indicavano che l’assenza del popolarissimo (in particolare in quel periodo) shooter avrebbe causato una potenziale perdita diretta tra i 130 e i 250 milioni di dollari, e addirittura di 3,6 miliardi considerando l’effetto domino (che poi in ultimo non c’è stato).
Epic, come dicevamo, rifiutò l’offerta di Google e decise di pubblicare il gioco direttamente sul proprio sito. Gli utenti potevano ricorrere al sideloading per l’installazione, ed Epic poteva evitare di pagare le commissioni del Play Store vendendo la valuta in-game premium, i V-Bucks, direttamente dal proprio sito ufficiale. In ultimo, però, nel 2020 ha cambiato idea, per via, a suo dire, dei continui pop-up che mettevano in guardia l’utente dal sideloading citando potenziali problemi di sicurezza.
La scelta di offrire denaro a sviluppatori ad alto profilo, argomenta Google, è tutt’altro che illegale o questionabile: l’obiettivo ultimo della società era di offrire ai propri utenti il servizio più completo e ricco di scelta possibile. Epic sostiene invece che l’accaduto dimostra che Google temeva la concorrenza di sistemi di distribuzione alternativi di app e giochi nel Play Store e che ha usato ogni mezzo possibile per mantenerlo un monopolio.
Commenti
Dovresti parlare con mio nonno al posto mio. Ha più di 80 anni e un sacco di esperienza sul flight86. Così potete fare a gare a chi è più vecchio, e chi perde deve ascoltare l'altro in silenzio. Che poi vorrei capire a cosa serve avere anni e anni di esperienza in un campo che si aggiorna a questa velocità? Ovviamente è una domanda retorica non mi interessa proprio la risposta.
Pensa che ci sono dei siti che ci fanno addirittura degli articoli sull'argomento, ma tu probabilmente non li leggi, rispondi solo ai commenti.
Ma seriamente l'articolo l'hai letto? È quella cosa in cima alla pagina pieno di parole. Lo so dovrebbero metterci più disegnini. Voglio aiutarti, te lo incollo qui: "Google aveva offerto 147 milioni di dollari a Epic Games per pubblicare il suo Fortnite sul Play Store", è la prima frase, scritta in grassetto.
Mai vista questa? https://uploads.disquscdn.c...
Ci hai mai provato ad installare un app fuori dal play store o parli per sentito dire?
Ripetere una c4zzata non la rende vera. Il problema di Huawei non è la mancanza del play store ma dell'ambiente android con le sue app, per le quali non è indispensabile lo store. Eppure sembrava che ad un certo punto lo avessi capito questo passaggio.
Il discorso è abbastanza semplice, Google voleva pagare per tenere Fortnite nel play store in modo che la gente non cominciasse ad usare alternative e lei potesse continuare ad essere il gatekeeeper.
Non ha più senso continuare questa conversazione, adesso anche la UE si è accorta di come si comportano ed ha preso i suoi provvedimenti.
https://uploads.disquscdn.c...
Assolutamente. Più dei miei anni di competenza? Ne dubito.
Non facciamo censimenti su idee stupide come il play store lecito o no.
Appunto, non hanno bisogno di "pagare" sviluppatori per portare le loro app sul Play Store. CVD, ti stai ribaltando da solo.
Il sistema operativo preinstallato o cosa? Ma cosa vuoi dimostrare?
E di nuovo, no. Nel caso sarà il produttore a farlo a sua discrezione, ma su Android l'unica cosa che accade, è che per la prima volta (e solo per la prima volta) devi concedere all'app (browser, store alternativo, file manager o qualsiasi cosa sia) di installare APK, così come fa con i permessi di accesso ai file, la fotocamera e le notifiche.
Dubbi su cosa? Forse non hai capito che a me non interessa se Google o meno paga i produttori per mettere i servizi Google sulla home del dispositivo, ma, come dalla risposta iniziale, sul fatto che pagare Epic Games per tentare di riportare Fortnite su Play Store non danneggi la concorrenza, perché, come Huawei dimostra, senza Play Store la gente non ti compra. E non ti compra perché gli altri store (Galaxy, Amazon ecc...) non hanno la stessa disponibilità di app.
Ma non partire così prevenuto. Quindi nessun ragazzo giovane che lo fa per hobby può avere competenza? E tutti quelli che lo fanno di lavoro sono sempre d'accordo su tutto?
È proprio questo il meccanismo che sfruttano.
Scusa ma dov'è il punto?
Gli smartphone ottimizzano l'uso della batteria e della ram perché ne hanno meno?
In tutto questo ci vedo solo differenze marginali e non sostanziali.
Negli anni '90 i pc erano una cosa nuova e venivano utilizzati gli stessi comportamenti illeciti.
Poi è intervenuta la FTC e si sono messi dei paletti.
Dobbiamo ricominciare tutto da capo con gli smartphone o abbiamo imparato qualcosa?
Ma esistono un sacco di "pericoli": salvare le password sul telefono, metterci i dati della carta di credito, entrare nei siti con le proprie credenziali, lasciare i documenti sul cloud, lo stesso play store è pieno di app fake...
Ma guarda caso si ricordano di avvisarti dei rischi solo quando non passi da loro. Mi sembra un po' troppo comodo.
Proprio ieri hanno pubblicato quanto spende Google per farsi mettere in quella posizione dominante, già solo la cifra dovrebbe far nascere dei dubbi... https://uploads.disquscdn.c...
Con l'informatica, i sistemi e i servizi ci lavoro. Tu che lavoro fai?
Gli utenti normali neanche vanno a cercare fuori dal Play Store. Senza contare che molte app Android non funzionano senza i GMS, come appunto i servizi Google (ma non solo).
Non lo sai perché forse non conosci come funzionano i sistemi operativi e ti limiti alle funzioni della UI. Oggi ci siamo assuefatti all'idea che con uno smartphone puoi fare tutto ciò che fai con il PC: ed a ragione, poiché alla fine non solo i sistemi operativi mobili sono diventati più evoluti, ma anche l'hardware ormai ha raggiunto prestazioni che eguagliano quelle di un PC. Ma ciò non significa che un PC e uno smartphone siano la stessa cosa. La gestione dei processi su Android è diversa da quella di un PC, ad esempio Windows. il grande collo di bottiglia è l'energia, senza neanche guardare all'architettura: l'alimentazione di un computer fisso, o comunque anche la batteria di un portatile, è molto maggiore rispetto ad uno smartphone. I servizi che girano su un sistema operativo come Windows sono in misura maggiore rispetto a quelli che girano su uno smartphone Android, poiché Windows deve gestire più processi e dispositivi contemporaneamente che uno smartphone Android non ha (antivirus, porte, uscite video...) e il sistema operativo si comporta di conseguenza: su PC hai una maggiore libertà per gestire con completezza la "macchina di lavoro", su smartphone il sistema operativo ha una questione più selettiva dei processi (sospende le app in background, controlla i permessi di accesso alle varie parti del sistema. E questo per come sono concepiti i dispositivi: con il PC fai un certo "lavoro" (inteso come task, che può essere anche giocare o guardare un film) e metti via, il telefono dev'essere invece costantemente acceso e sempre pronto ad essere utilizzato, con l'esigua capacità energetica che ne viene.
Per questo, uno smartphone ha controlli molto più selettivi di un PC: le applicazioni richiedono il permesso di usare la fotocamera o solo accedere ai file nel dispositivo o solo per avere il diritto di installare un'applicazione.
Ma potrebbe scaricarsi più in fretta con processi indesiderati in background, e quindi maggiori probabilità che il telefono ti abbandoni nelle emergenze.
Per quanto mi riguarda sono le tue che sono invalide, considerando che i dispositivi Android non sono affatto chiusi: puoi installare liberamente APK anche se possiedi un Play Store, semplicemente devi dare al browser o l'applicazione che vuoi il permesso di installare gli APK. Non credo sia "terrorismo" avvisarti dei pericoli.
Mi spiace sono uno della "generazione X".
Comunque non dovresti essere così prevenuto, anche i ragazzini potrebbero insegnarti molto, non sentirti superiore.
Se lo sai, perché parli di play store? La differenza la fanno le app. E mettiti in testa che si possono installare senza dover passare dallo store ufficiale, o almeno si dovrebbe.
Non riesco a capire di quale parli. Lo smartphone non può avere finestre in background, o far girare più servizi contemporaneamente, o parli del pc? Forse ti riferisci al nokia 3310?
ma il problema peggiore che ti viene in mente è non riuscire a chiamare i vigili del fuoco? Ma è lo stesso se ti si scarica la batteria...
Perdonami ma di tutte le giustificazioni che hai accampato non ne trovo una neanche minimamente valida, e tale da poter rendere lecita questa distorsione del mercato e la chiusura ad eventuali competitor.
Poi se a te sta bene così...
Da quello che hai scritto posso intuire che hai un'età piuttosto bassa, altrimenti non si possono giustificare le panzane che scrivi.
L'ecosistema iOS è al pari di quello GMS, quello Huawei, no. Su iOS puoi scaricare le app Google, su Huawei, no. Non c'è neanche WhatsApp sullo store Huawei, tanto per dire.
Uno è nato per contesti multi-purpose, dotato di capacità energetiche e di spazio tali da consentire l'esecuzione di processi multipli e diversi task in background (ad es., antivirus), l'altro no.
Uno, se non parte per un virus o qualche altro problema fa niente, al max ci perdi il lavoro. L'altro, se non funziona correttamente a causa di infezioni o malfunzionamenti, può essere pericoloso da non permetterti neanche di chiamare i numeri di emergenza, nelle emergenze.
Quindi huawei non vende perché gli manca il play store?
Strano, neanche su iphone c'è il play store eppure ne vendono un casino.
Forse hai ragione tu, la differenza è abissale.
Uno è un dispositivo portatile che viene utilizzato per telefonare, fare videochiamate, mandare messaggi e mail, ci si possono installare app e giochi. L'altro è uno smartphone.
Di cosa stai parlando? Non credo che agli utenti farebbe piacere non avere il Play Store preinstallato. Altrimenti le vendite Huawei sarebbero schizzate alle stelle.
Non è vero, puoi usare store alternativi e su nessun altro di questi Google dirà che non è sicuro.
https://uploads.disquscdn.c...
A parte ciò, un PC è un PC, uno smartphone è uno smartphone.
Quindi preinstallare una determinata app sul dispositivo favorirebbe la concorrenza?
E far credere che l'unico posto sicuro per scaricare le app sia il play store è onesto?
Scusa ma il mio windows mi lascia scaricare ed installare qualsiasi porcheria senza dover andare a modificare robe nelle impostazioni.
anche loro?
Non ho certo messo io in mezzo la questione della concorrenza.
Forse tu sì, ma che ne può sapere il tuo telefono se è sicuro o no?
Non gli serve l'esclusività, se l'app è presente nello store preinstallato sul dispositivo, chi mai si farebbe la sbatta di andarselo a cercare da un'altra parte.
Siamo seri, che rischi vorrai mai correre a scaricare Fotnite dal sito ufficiale di Epic?
Se vogliamo dirla tutta anche il play store non è esente dai pericoli, ma non ho mai visto lo stesso banner quando scarichi da li.
Neanche a me piace dover difendere Epic, ma non ne posso più di vedere sto schifo.
Non capisco come mai per loro non valgono le stesse regole del pc, dopotutto sono la stessa cosa, casa cambia?
La forma?
Il colore?
I bordi smussati?
Non che voglia difendere Google, ma:
- Non hanno pagato Epic per l'esclusività, ma per riportarlo sul Play Store.
- Non è terrorismo psicologico avvisare l'utente che scaricae un apk da internet può essere pericoloso.
Corrompere per non avere concorrenza...
Fare terrorismo psicologico sulla sicurezza...
Ma si, tutto normale...
Google fa tutto in nome della mia sicurezza