
15 Settembre 2023
Nelle scorse ore Google ha annunciato diverse novità in arrivo su alcuni dei propri prodotti e servizi software; più che di funzionalità la maggior parte degli aggiornamenti sono di stampo tecnico/amministrativo, eccezion fatta per l'immancabile AI generativa su Docs, Slides e Sheets, che però da noi in Italia non è ancora accessibile. In ogni caso ecco tutti i dettagli:
Nelle scorse ore Google ha annunciato che la tecnologia, sviluppata dalla FIDO Alliance (di cui fa parte Google stessa, insieme ad Apple e Microsoft, tra le altre) che abbiamo visto iniziare a insinuarsi anche nel mondo consumer, è in distribuzione in formato Open Beta a oltre 9 milioni di aziende che si avvalgono dei servizi Workspace e Cloud. Per ora naturalmente le password non vanno da nessuna parte: le passkey possono essere usate come metodo di autenticazione alternativo. Il roll-out, dice Google, richiederà qualche settimana almeno per il completamento; spetterà agli amministratori IT delle varie aziende abilitarlo.
Dropbox ha annunciato la fine della speciale partnership con Google siglata nel 2018: gli utenti hanno tempo un mese per trasferire tutti i file Documenti, Fogli e Presentazioni sul proprio account Google Drive, oppure questi verranno convertiti in formato Microsoft Office. Il trasferimento può avvenire in modo molto semplice tramite un’interfaccia studiata appositamente da Dropbox e Google, e nella cartella Dropbox rimarranno dei collegamenti ai file originali.
Non stupirà nessuno sapere che Google sta lavorando duramente per implementare quante più funzionalità possibili di Gen AI (o intelligenza artificiale generativa - quella, per capirci, alla base di servizi come ChatGPT, DALL-E, Bard e così via) nei suoi prodotti e servizi software; in effetti alcune esistono già. Nelle scorse ore la società ne ha annunciata qualcuna nuova, tra cui un tool per Presentazioni che permette di abbellire/arricchire le slide generando immagini pertinenti in base a un prompt testuale immesso dall’utente. Si possono anche specificare diversi stili di illustrazione.
Gmail e Documenti, invece, si concentrano sulla scrittura: nel caso del client di posta elettronica, il sistema suggerisce il corpo del testo di una mail basandosi sulle precedenti conversazioni presenti nel thread; l’AI potrebbe per esempio automatizzare quasi completamente una richiesta di spostare un appuntamento, recuperando da sola tutti i dettagli chiave di quello originale. Documenti, invece, integrerà quelli che Google definisce degli “smart chip” nel testo generato automaticamente. Per esempio, per inserire il nome dell’azienda per cui si sta generando una candidatura per un posto di lavoro.
Ci teniamo a precisare che si tratta di funzioni ancora molto sperimentali e che non sono disponibili per tutti: bisogna iscriversi al programma di beta testing Workspace Labs, che però dall’Italia non è accessibile.
A partire da domani, 6 giugno, non sarà più necessario possedere un account fitbit per accedere ai servizi della piattaforma: basterà avere un account Google, che è proprietaria di Fitbit da ormai qualche anno. A partire dal 2025, tuttavia, sarà vero l’inverso: il supporto agli account Fitbit sarà completamente abbandonato e si potranno usare solo quelli Google. Si tratta di un percorso che la società aveva già annunciato ai tempi dell’acquisizione, ma senza specificare tempistiche - si sapeva solamente che sarebbe stato un processo lento e graduale. Google ha rassicurato a più riprese gli utenti preoccupati per la loro privacy dicendo che non userà i dati di Fitbit per il targeting pubblicitario.
Anche nell'app ufficiale di Google Home per iOS è arrivato il supporto al protocollo domotico Matter, sviluppato in collaborazione tra Google stessa, Apple e molti altri protagonisti del settore tech. L'abbiamo già visto arrivare sull'app per Android diversi mesi fa - Apple, del resto, l'ha distribuito sulla sua app per iOS quasi in contemporanea. Google aveva preannunciato la novità nel corso dell'I/O 2023 qualche settimana fa; a quanto pare il roll-out è effettivamente iniziato il 26 maggio, ma i primi passi sono stati evidentemente molto cauti perché solo ora iniziano a circolare le prime segnalazioni.
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Commenti
La versione web di Google Home che fine ha fatto?
guarda che han fatto anche giurin giuretto!
"Google ha rassicurato a più riprese gli utenti preoccupati per la loro privacy dicendo che non userà i dati di Fitbit per il targeting pubblicitario"
Che simpaticoni quelli di Google ....