Il programma di monitoraggio delle frodi su Google Play sta dando ottimi risultati, visto che Google ha annunciato di aver impedito che ne venissero effettuate per un valore di ben 2 miliardi di dollari, solo nel 2022, sulla piattaforma Google Play Commerce. Il rapporto è stato pubblicato sul blog ufficiale che trovate in fonte e qui scopriamo che tra gli stratagemmi più comuni messi in atto dai truffatori vi sono l'utilizzo di metodi di pagamento compromessi, la richiesta di rimborsi per acquisti in-app già sfruttati e l'uso di carte regalo truffaldine.

Al fine di tutelare gli sviluppatori, Google ha messo in campo due strumenti che possono essere utilizzati per ridurre l'eventualità che qualche utenti provi a truffarli: l'API per gli acquisti annullati e l'ID Account Offuscato. La prima fornisce un elenco completo degli ordini in-app e in abbonamento per ciascun utente che sono stati annullati - in modo da capire lo storico del comportamento di un determinato acquirente -, mentre con l'ID account offuscato, Google è in grado di rilevare transazioni fraudolente, ad esempio nel caso in cui ci siamo più dispositivi che effettuano acquisti sullo stesso account in un breve lasso di tempo.

In aggiunta a ciò, Google ha recentemente rilasciato lo strumento Purchases.product.consume dedicato agli sviluppatori, grazie al quale gli acquisti in app possono essere sfruttati dagli utenti tramite l'API Play Developer, riducendo il rischio di abusi lato client e spostando una maggiore quantità di operazioni sui backend più sicuri.

Ad esempio, se oggi un malintenzionato acquista un articolo su un'app manomessa lato client, questo viene automaticamente rimborsato a causa della mancata conferma dopo 3 giorni dalla transazione. L'utilizzo di Purchases.product.consume - che valida la transazione lato server e non lato client - permetterà di evitare che scenari del genere possano ripetersi. Per maggiori dettagli sulle iniziative Google Play, vi invitiamo a consultare il link in Fonte.