
Tecnologia 03 Feb
09 Febbraio 2023 6
Google non ha intenzione di bannare o perlomeno di evidenziare quali contenuti tra i risultati di ricerca sono stati realizzati da un'intelligenza artificiale. L'IA è tra i temi caldi di questa settimana per l'annuncio di Bard, la risposta di Google a ChatGPT. A Mountain View sembrano aver aperto gli occhi di colpo, e sul blog per gli sviluppatori dettagliano come intendono approcciarsi nei confronti dei contenuti, verosimilmente sempre più numerosi in futuro, che non sono stati scritti da un'intelligenza umana ma artificiale.
"Premiare i contenuti di qualità, comunque siano stati prodotti", è il mantra di Google che campeggia sulla pagina. Non importa come siano stati scritti o chi lo abbia fatto, conta quanto siano utili per gli utenti. L'algoritmo dunque premierà i contenuti originali e di qualità che rispondono al concetto di EEAT: expertise, experience, authoritativeness and trustworthiness, cioè competenza, esperienza, autorevolezza e affidabilità.
"La nostra attenzione alla qualità dei contenuti, piuttosto che al modo in cui vengono prodotti, ci ha aiutato a fornire agli utenti risultati affidabili e di alta qualità per anni", e non devieremo da questa linea, è il sottinteso di Google. Quindi l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per generare contenuti al sol scopo di alterare il ranking dei risultati di ricerca costituiva e continuerà a costituire una violazione delle norme. Allo stesso modo lo spam, che sarà contrastato con SpamBrain "indipendentemente da come viene prodotto".
La linea deriva dal concetto di responsabilità che Google ha citato in parecchie occasioni negli ultimi tempi a riguardo dell'intelligenza artificiale. Responsabilità che da Mountain View raccomandano anche agli editori: nel caso in cui per la stesura di un articolo ci si facesse aiutare dall'intelligenza artificiale sarebbe il caso di indicarlo in una nota. Un'accortezza per i lettori, quel genere di spot che da sempre Google cerca di ricompensare.
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Commenti
Manca un articolo: quello che riguarda la presentazione di Bard da parte di Google in questi giorni e in cui la risposta era completamente sbagliata. Eppure non uno solo in casa Google si é accorto dell'errore.
Dopo aver perso 100 miliardi in borsa, é normale vedere questi articoli ora...
"L'algoritmo dunque premierà i contenuti originali e di qualità che rispondono al concetto di EEAT: expertise, experience, authoritativeness and trustworthiness, cioè competenza, esperienza, autorevolezza e affidabilità". Questo riconoscimento come viene attribuito? C'è una certificazione? Chi fa le valutazioni?
Esistono da anni articoli creati da sistemi automatici es classifica 2023 dei 10 migliori... ok è tutto un copia incolla di roba spesso malamente tradotta, ma internet è piena di questa roba e "adesso" c'è gente che si scandalizzarebbe se si facesse un lavoro fatto meglio...
Ahahahah geniale!
crea un'AI che te lo legga ;)
Questi articoli sono troppo lunghi.