
21 Ottobre 2022
21 Novembre 2022 37
Google è stata condannata dal tribunale di Genova a rimuovere le recensioni false lasciate a un ristorante abbastanza noto in città, l'Hostaria Ducale. Il fenomeno è noto da tempo: screditare l'immagine di un locale bersagliando il profilo Google con recensioni false, negative e diffamatorie. Vittima in questa occasione il ristorante genovese, che non si è rassegnato al rifiuto da parte di Google di intervenire sulle numerose recensioni false lasciate in estate.
Alle rimostranze del titolare, il motore di ricerca aveva detto di non aver ravvisato nei feedback alcun elemento contrario alle linee guida. "Ci dispiace, ma non possiamo far nulla", in sostanza. Il tribunale del capoluogo ligure invece ha considerato le recensioni negative dei "contenuti illeciti" che Google, "usando l'ordinaria diligenza", avrebbe potuto facilmente riconoscere "provvedendo quindi autonomamente alla loro eliminazione".
Google è stata condannata a pagare 6.700 euro di spese legali visto che "il contegno di Google laddove ha omesso di rimuovere dette recensioni a fronte della richiesta stragiudiziale della ricorrente si appalesa illegittimo e potenzialmente foriero di danni risarcibili". Quindi per adesso il motore di ricerca deve solamente rimuovere le recensioni false e sostenere le spese legali, ma ci sono anche i presupposti per un ristoro dei danni d'immagine all'Hostaria Ducale.
Una strada che il proprietario del ristorante, apparso nella guida alla ristorazione 50 Top Italy, ha anticipato ai colleghi di genovatoday.it di voler perseguire. Quella delle recensioni fasulle rappresenta una piaga per le attività prese di mira in primis e per i giganti del web poi. La sentenza del tribunale di Genova potrebbe costringere Google a fare più attenzione, considerato che influenzano le scelte dei consumatori (del resto, quella di indirizzare i flussi, è la ragione che spinge i committenti delle recensioni false). Amazon sembra avere un po' di consapevolezza in più: a ottobre ha presentato in Italia la prima denuncia penale a livello europeo per le recensioni false.
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Commenti
ahaahha
Vedo che nessuno si è posto la domanda più logica: come e chi distingue una recensione vera da una falsa?
reati che continuano imperterrito ad essere perpetrati, sono peggio dei call center
Sono d'accordo: l'hate speech andrebbe, imho, proprio vietato con sanzioni vere e severe: perma-ban, segnalazione, denuncia.
Su complottismi e argomenti politici, in senso allargato, invece il discorso è parecchio complesso e sinceramente non mi sono fatto un'opinione definitiva. PERO' ho sospeso il mio account Twitter una decina di giorni fa e se non ci sono colpi di scena su quel versante verrà cancellato definitivamente fra 20.
e dalla concorrenza ...e qui si configura un reato
e se hai mandato a quel paese chi vende recensioni ...e qui si configura un altro tipo di reato
...invece non si sa nulla.
succede: e dalla concorrenza, e se hai mandato a quel paese chi vende recensioni. oppure se stai sul coso a qualcuno
Ma come mai sono arrivate ste piogge di recensioni false?
Non so perchè ma non ce la vedo la gente creare bot o pagare call center indiani per puro hobby.
Tutto quello che vuoi, ma, pur non conoscendo esattamente come sia stata impostata la causa, dai risultati ottenuti deduco che la parte riguardante un eventuale sanzione per il danno ottenuto non sia stata impostata.
A naso, il precipuo interesse era rivolto alla rimozione delle recensioni farlocche. Ora, ottenuto quanto richiesto e con questa sentenza in mano, potrebbe essere anche che passino a batter cassa ANCHE presso Google con un'altra azione giudiziaria.
Purtroppo, per come funzionano le cose in Italia, non sempre viene fatto "tutto insieme". I poveri avvocati devono pur guadagnare. ;-p
Senza dubbio, ma questo non cambia molto la cosa. Comunque il motivo per cui c'è l'impegno a limitare l'hate speech è anche questo, prevenendo invece che curando troppo tardi.
Guarda, ci sono stati anche gestori di servizi TOR che usavano sim anonime e ovviamente facevano tutto tramite TOR.
Non erano certo dilettanti, ma li hanno beccati.
C'è sempre qualcosa che puoi sbagliare, anche se sei esperto.
Sul lungo periodo poi, basta un errore che prima o poi capita.
Figuriamoci il classico diffamatore da tastiera se fa tutto ciò.
Si individuano gli esecutori materiali e intellettuali delle recensioni negative false gli si svuota il portafoglio a dovere. Google ha comunque concorso di colpa nel non aver rimosso tali recensioni.
Ma infatti chi le guarda più?
Tanto sono false anche quelle vere...
Beh, in punta di diritto, il danno è cagionato dagli autori delle recensioni false e non da Google. A Google è stata riconosciuta "il contegno di Google laddove ha omesso di rimuovere dette recensioni a fronte della richiesta stragiudiziale della ricorrente si palesa illegittimo e potenzialmente foriero di danni risarcibili" (cito l'articolo immaginando sia questa la parte della sentenza di nostro interesse) ovvero, Google ha fatto la gnorri quando poteva intervenire prima sulla richiesta avuta.
I "danni risarcibili" per questo evidentemente non sono stati nè quantificati nè richiesti dal querelante e han lasciato la questione al "potenzialmente" della sentenza. Il Giudice ha fatto "giustizia" (semplifico) addossando tutte le spese legali al soccombente.
Fra la possibilità di denunciare e la certezza di ottenere giustizia ce ne passa (ce ne passano: tempo & soldi), ahimè.
non ho seguito quella vicenda del commento razziale MA un vero informatico non si fa beccare cosi facilmemte. manco vpn o tor ha usato il tizio? neanche 1 email vergine?
No, puoi essere denunciato anche da un privato.
L'esempio di cui parli non è reato, infatti.
Il reato si configura quando c'è un atteggiamento organizzato per screditare/celebrare un luogo. Lasciare una recensione negativa influisce poco o nulla (e magari a te ha fatto effettivamente schifo).
Tutto questo sbattimento per il solo rimborso delle spese legali? Io pretenderei un bel danno d'immagine ad almeno 5 cifre come pare voglia fare...
La libertà di espressione è perimetrata dalla legge e finisce quando danneggi
terze personeattività commerciali"de gustibus non est disputandum"
essendo un servizio di ristorazione, il detto è azzecatissimo.
Figuriamoci poi cosa potrebbe fare un povero moderatore quando si parla di politica: che gli vuoi dire a uno che apprezza il manganello? sono gusti
:-))
Beh questo è confortante
Diffamazione e danno sono due cose diverse.
l'anonimato su internet è una bufala, essnedo appannaggio di pochissimi esperti.
La verità è che praticamente nessuno quando dice "ti denunzio" va effettivamente a denunciare.
E quando lo fa per frivoli motivi (in cui non c'è di mezzo il penale ) la cosa si ferma lì per il motivo, non per il presunto anonimato.
Nel caso dell'omicidio dei fratelli Bianchi, un tizio aveva scritto commenti razzisti, complimentandosi per l'omicidio.
Era anonimo, era informatico, aveva usato le precauzioni del caso.
Dopo pochi giorni l'hanno beccato.
L'anonimato è solo percepito: se sgarri male, ti beccano bene.
E' vero, ma il danneggiamento inteso come reato va dimostrato appunto in un tribunale. Io parlo di quegli insulti e attacchi che vengono mossi quotidianamente su social e che pur offendendo il destinatario non sono condannabili penalmente. Peraltro, se io affermo trollando che il piatto di spaghetti che ho mangiato in quel ristorante fa schifo, che reato configura? Chiaro che con un iscrizione certificata ed una moderazione seria degli utenti le cose cambierebbero, ma se uno prova a dire una cosa del genere poi arrivano i paladini di internet libero a levare gli scudi
Il problema è l'anonimato. Basterebbe far lasciare recensioni sono a chi ha un profilo verificato e se le recensioni sono diffamatorie, gli si chiude il profilo.
basterebbe anche prova della transazione
Peccato non sia così per nessun servizio del genere, a partire da Trip Advisor. Fece scalpore quell'esercente che subì recensioni così finte da competitors al punto da leggere nel commento che "la piscina era sporca" quando lui la piscina nemmeno l'aveva e Trip Advisor che si rifiutò di rimuoverle.
Perché queste piattaforme vivono di speculazione e di utenti che recensiscono al posto di professionisti.
si può appelare quanto vuole ma basta che va in tribunale si rimangia tutto per non pagare
Beh se Google offre questo servizio di recensioni deve anche garantire che non sia popolato da troll e account fak
oppure creare utenze verificate da parte di google e solo loro possono lasciare recensioni. a quel punto il ristoratore non combatte contro stellina84, ma contro stellina 84 alias nome, cognome, residente in via, nel comune di, codice fiscale xxxx e poi a quel punto io denuncio chi rilascia le false recensioni e non google
Ti sbagli. La libertà di espressione è perimetrata dalla legge e finisce quando danneggi terze persone.
Anche per questo non guardo le recensioni di Google, solo recensioni tipo su The Fork che puoi redarre solo una volta che hai effettivamente mangiato (e pagato) al ristorante, con realtive foto.
Questo è un mondo perfetto, ma la realtà è che chi diffama o scredita si appella alla libertà di espressione per sfangarla e spesso ce la fa anche grazie all'anonimato
Libertà di espressione è totalmente diverso da libertà di mentire, ti è chiaro? Io posso dire quello che voglio, ma esiste il reato di diffamazione, quindi posso essere chiamato ad assumermi la responsabilità di quello che ho detto.
E' la famosa libertà di espressione der webbe, bellezza
Se prendiamo per vero che è impossibile verificare la veridicità delle recensioni, e vero lo è per massa critica, allora la soluzione è una sola: siccome non si può pensare che esista la buona fede, si deve chiudere con le recensioni.
In alternativa, il servizio diventi esplicitamente a pagamento, in modo da pagare la moderazione dei contenuti. Le attività commerciali che vogliono essere recensite, paghino un dovuto canone per questo servizio, e il fornitore garantisca loro la verifica e la moderazione dei contenuti in cambio.