
26 Maggio 2022
Le aziende molto grandi e importanti come Google sono e saranno sempre - per fortuna, aggiungiamo da utenti - sotto la lente d'ingrandimento di chi è incaricato di far rispettare le regole messe a presidio della privacy. Ieri il gigante del web è finito per l'ennesima volta protagonista di un procedimento legale per l'utilizzo dei dati degli utenti, e adesso, con una tempistica curiosa, è intervenuto sul blog per estendere quanto dichiarato da un portavoce a margine del provvedimento.
Google ritiene di aver fatto grossi sforzi per salvaguardare la riservatezza dei clienti e si dice certa di poterlo dimostrare in tribunale. Al di là del caso di specie, che seguirà l'iter previsto, l'iniziativa sul blog ufficiale nasce per celebrare la Giornata della protezione dei dati personali (venerdì prossimo): "Che tu stia gestendo la tua casella di posta, navigando sul Web o interagendo con gli annunci, per noi la tua privacy è una priorità assoluta", è l'incipit di Google.
Quindi lo "spiegone" su "come ti proteggiamo online ricordandoti quali controlli hai a disposizione". Anzitutto Google sottolinea come ogni idea sia studiata fin dall'inizio affinché sia sicura a prescindere dai correttivi dell'utente, per rispettare la privacy e rimettere allo stesso il maggior numero di controlli sui dati. Fondamentali nella narrazione di Big G sono gli strumenti Dashboard e Le mie attività tramite cui l'utente può gestire le informazioni e i dati salvati sull'account Google, dalla visualizzazione al download passando per l'eliminazione degli stessi dai server.
Poi ci sono il Controllo privacy e il Controllo sicurezza che aiutano in una sorta di percorso guidato - il primo - a stabilire cosa è meglio per ciascuna esigenza e ad avere una prospettiva ad ampio spettro - il secondo - sullo stato di sicurezza dell'account, dai dispositivi dai quali è stato eseguito l'accesso alle password eventualmente compromesse.
Poi c'è il capitolo legato alle inserzioni pubblicitarie, da eliminare anche dal dizionario per l'utente ma allo stesso tempo inevitabili per il sostentamento dei canali di informazione (e di Google stessa, che vive di commissioni). Da Mountain View ci tengono a sottolineare che l'enorme mole di dati personali memorizzata sui server non è in vendita a terzi né viene in qualche maniera "passata" ad aziende e inserzionisti, che possono solamente delegare Google alla targettizzazione degli annunci.
Gli inserzionisti non possono neppure stabilire di mostrare le pubblicità ad una selezione di utenti individuata sulla base di categorie definite sensibili, come ad esempio difficoltà personali o uno stato di salute precario o ancora l'identità sessuale, tutte informazioni che Google potrebbe desumere dalle nostre attività sul web ma che rimangono totalmente fuori da ogni considerazione di carattere commerciale. E se gli annunci sul web sono inevitabili, Google dà margine di personalizzazione attraverso la sezione apposita o di rinunciare del tutto alla pertinenza così da avere sempre pubblicità generiche.
Comunque determinati annunci potrebbero urtare la sensibilità di alcuni o non piacere per nulla ad altri, e per questo gli stessi possono essere segnalati o si può scegliere di "disattivare gli annunci su YouTube connessi ad alcol o gioco d'azzardo". Google promette di introdurre altre categorie tra quelle sensibili, così da accrescere il potere dell'utente su ciò che preferisce o meno vedere.
È tra i to do, insomma, insieme alla conclusione del progetto Privacy Sandbox di Chrome a cui si lavora da oltre un anno e che "cerca di trasformare il marketing digitale affinché soddisfi le tue aspettative sulla privacy".
Nel 2022 vogliamo offrirti un'esperienza pubblicitaria migliore. Ci concentreremo sul rafforzamento delle protezioni per le categorie vulnerabili, guidando il settore verso un futuro più attento alla privacy e offrendo nuovi strumenti per darti il controllo dell'esperienza.
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Commenti
Voglio solo che non peggiore la user experience
Sorry ma è solo un modo di dire
La gente accusa Google senza essere mai nemmeno andata nella pagina dell'account e aver guardato le opzioni per la privacy.
E intanto non è magari mai nemmeno andata su youronlinechoices . eu e non sa che oltre Google ci sono una cinquantina di altri fornitori di pubblicità targhettata per i quali non esiste nemmeno uno switch facile da disattivare come quello nell'account Google.
Puoi essere più specifico e dire esattamente cosa hanno detto di falso?
Le prove? Farebbero bene a denunciarti, guarda.
Bravo. Con i se non si va da nessuna parte, spero che tu l'abbia capito, così puoi smetterla di scrivere fesserie una dietro l'altra.
"per noi la tua privacy è una priorità assoluta"
(infatti ci abbiamo fatto la grana vera)
Ma perché tu vuoi vedere la pubblicità di cose che non ti interessano e non quelle di cui hai bisogno?
Qualche vincitore ci sarebbe ma di sicuro non sarai tu
No, se tua nonna si vestisse di giallo la confonderebbero con il sole
https://media3.giphy.com/me...
se mia nonna avesse le ruote sarebbe un tram
Tutti* vendono*
tesla non fa pubblicità
mi sa che non ti è chiaro il punto.
senza pubblicità non c'è nessun vincitore, solo perdenti come società.
o pensi che qualcuno compri dati per il piacere di giocarci a mahjong?
A volte per andare avanti bisogna lasciare qualcuno indietro
"Cosi Google vi intorta"
se nessuno comprasse la pubblicità molti negozi vedrebbero ridotto il loro giro di affari e altri chiuderebbero direttamente
Se nessuno al mondo comprasse dalla pubblicita il business crollerebbe
Ma per favore...
L'importante è dare l'impressione di capire quello che si è appena letto (ammesso che lo si sia letto).
Meno male che esiste ADGuard....ne faccio a meno delle pubblicità, mirate e non.