
01 Aprile 2022
25 Gennaio 2022 52
Ci risiamo: Google è nuovamente nella bufera a causa della localizzazione. Il provvedimento è molto simile a quello avviato nel maggio 2020 dall'Arizona (qui i dettagli) perché, del resto, il nodo è sempre il medesimo: "aver ingannato i consumatori per ottenere l'accesso ai dati sulla loro posizione", con l'aggravante di aver reso "quasi impossibile agli utenti impedire che la loro posizione venisse tracciata".
Sembra di leggere una copia conforme delle motivazioni che nel 2020 trascinavano Google in un'aula di tribunale, non fosse che in fondo al documento c'è la firma di Karl Racine, procuratore generale di Washington. L'ufficio del PG della capitale a stelle e strisce sostiene che Google adotta "sistematicamente" questa pratica dal 2014.
[Google] ha indotto i consumatori a credere di poter decidere quali informazioni raccogliere e quali no. In realtà, nei fatti, non c'è modo per loro di impedire a Google di raccogliere, archiviare e trarre profitto dai dati sulla posizione.
Principalmente il provvedimento è incentrato su coloro che utilizzano uno smartphone Android (Apple, lato iOS, ha controlli rigidi su privacy e posizione in background), ma, si legge, sono interessati anche coloro che utilizzano servizi Google come Ricerca e Maps su qualsiasi dispositivo.
[Questo ufficio] intende arginare le pratiche ingannevoli e illegali di Google, garantire che l'azienda non possa compromettere la capacità dei consumatori di proteggere la propria privacy e imporre sanzioni per le violazioni commesse. Anche altri procuratori generali stanno intentando cause contro Google nei rispettivi tribunali statali - si legge nel provvedimento.
Ruvide le parole di Racine, firmatario del documento:
[...] istruiremo i consumatori sul modo in cui i loro dati personali, in particolare quelli sensibili sulla posizione, vengono raccolti, archiviati e monetizzati. Con questa azione collettiva vogliamo far sì che siano i consumatori e non Google a determinare se i dati possano essere utilizzati.
Google - lo ricordiamo e viene ricordato anche nel provvedimento - non monetizza i dati sulla posizione vendendoli direttamente a terzi, li sfrutta per vendere agli inserzionisti pubblicità mirata, targettizzata, quindi per foraggiare una fetta considerevole del business: nel 2020 a Mountain View hanno fatturato cifre vicine ai 150 miliardi di dollari grazie alla pubblicità.
Sul tema è intervenuto anche il portavoce di Google José Castañeda, commentando così:
I procuratori hanno montato un caso su affermazioni inaccurate e obsolete sulle nostre politiche. I nostri prodotti hanno sempre integrato funzionalità per tutelare la privacy e hanno avuto controlli solidi per la gestione dei i dati sulla posizione. Ci difenderemo vigorosamente e chiariremo le cose.
Commenti
Commento da incorniciare, per quanto mi riguarda. Quando nacquero i social a me sembrò un' eresia mettere il proprio nome, cognome e immagine su un profilo pubblico. Per cosa poi?
Bho, io ho disattivato l'attivazione vocale così non è sempre in ascolto, la cronologia delle posizioni, le pubblicità personalizzate e le attività di ricerca, così riduco al minimo i dati che raccolgono. Diventa tutto più scomodo ma almeno sto più tranquillo :)
Vero, in futuro sarà sempre peggio
Anche se paghi il loro abbonamento continueranno a tracciarti :(
Il solo fatto che sanno dove ti trovi in ogni momento, ti tracciano sul web a detta solo loro per la pubblicità, sono sempre in ascolto sempre a detta loro per captare quando dici "Ok Google", hanno accesso ai tuoi file su cloud mi spaventa, ma non posso farne a meno dei loro servizi :(
Ma cosa volete che dica Google... Ci vive di tracciamenti e dati personali...
Già un cellulare in sè ti traccia anche senza Google. Se avete paura della privacy dovete uscire di casa con un 3310
Niente di nuovo..
Se preferisci essere un libro aperto a disposizione di qualunque azienda che per comodi e suoi interessi usa i tuoi dati come le pare a piace allora nessu problema..
Io non ho niente da nascondere.
Vedrò di approfondire. In Google Drive tengo giusto un paio di cose, forse è per questo che non mi sono mai interessato alla questione.
Beh
Leggiti i termini di servizio di Google Drive :)
Possono letteralmente fare quello che vogliono, c'è scritto, possono rendere pubblica la tua roba senza preavviso, c'è veramente scritto questo.
Non credo davvero che quelli di Google possano fare dei miei dati esattamente ciò che vogliono loro.
Perché sono dati tuoi personali e Google se li prende e ci fa quel che vuole
Io non voglio combattere contro niente.
Ho iniziato molto prima dei social, quando nacquero si intuì subito a che servivano... si veniva da una cultura di "anonimato", solo chi ha conosciuto internet con facebook gli è sembrato "normale" mettere nome e cognome.
Io metto il meno possibile sul web e sto bene così, ma tiferò sempre per leggi più severe e multe più pesanti perché il concetto è corretto, necessario che sopravviva e che si possa essere tutelati nel modo migliore possibile.
Poi, ovvio, meno lasci meglio è.
Sì, questo sarebbe ben accetto. Ma la sostanza, comunque, è che sapere ciò non credo cambierebbe la carte in tavola. Sempre se si vuole continuare ad usufruire dei loro servizi, perlomeno.
E' tutto giusto, in teoria. In pratica i tuoi dati, come quelli di chiunque, ormai sono usciti e non c'è modo di farli tornare privati. Come dicevo in un altro commento il mondo è cambiato (per sempre), bisogna essere pragmatici ed accettarlo con tutti i pro e i contro del caso.
Con essi si è creata una economia che nessun sistema democratico o dittatoriale può ignorare. Economia significa la sopravvivenza di persone (che votano). Tu pensi che davvero uno schiocco dell'Infinity Gauntlet possa riportare il mondo indietro di 20 anni senza altri effetti oltre al riappropriarsi dei propri dati?
Combattere contro i mulini a vento non porta a nulla.
Anche io utilizzo quasi tutti i servizi di geolocalizzazione. Probabilmente a Google basterebbe specificare che i servizi in questione non sono realmente gratuiti per l'utente e spiegare in maniera chiara il modo nel quale vengono utilizzati i dati "ceduti".
Spiegato così è decisamente più chiaro, anche perché adesso le tue parole fanno il verso a quelle di un altro utente che, come te, è intervenuto sulla questione. Due su due mi sta più che bene, quindi.
La questione, almeno per il sottoscritto, continua a non essere degna di particolari attenzioni e riguardi: questa è la mia (attuale) conclusione. Io sono logicamente proprietario dei miei dati, ma se voglio usufruire dei servizi di geolocalizzazione (ed io lo voglio, per inciso) per i servizi più disparati, il prezzo da pagare è questo. Ne prendo atto con serenità, perché a me queste condizioni, alla data di oggi, vanno bene così come sono.
Ti ringrazio, Roberto. Buona giornata!
Ho Android da Eclair e ho configurato. Le cose negli anni sono migliorando ma non è ancora così immediato come dovrebbe essere.
Che lo conosca Google no, ma lo conosca tua moglie con la condivisione della posizione può a volte essere pericoloso.... LOL
Ma non è affatto così, che diamine... basta andare nella propria pagina dell'account Google e si trovano *tutte* le opzioni per quanti riguarda tutti i ti pi di tracciamento e conservazione dei dati...
Sei, imho tornato indietro nel discorso.
Il dato è mio, se vogliono usarlo per mandarmi pubblicità mirate devono dirmelo e devo poter rifiutare.
Il motivo, o se ognuno lo reputa un "male minore" è del tutto irrilevante.
Se io vado a fittare un libro in biblioteca, devo fornirgli "nome, cognome e estremi carta identità" (per esempio).
Quelle informazioni sono mie. Io accetto di dartele se tu mi dici che servono per avere il libro e tenere traccia del possessore fino alla restituzione.
Se io accetto e per quello le devi usare. Stop.
Non puoi girarle a terzi per mandarmi "pubblicità di libri di mio interesse" senza che io accetti.
Il motivo, ripeto è personale.
Io non sto sui social, ma se la gente vende ogni minuto della propria vita per vedere due foto di te tte e un paio di cu li, sono fatti loro, entrambe le due posizioni non cambiano di una virgola che quei dati sono tutelati dal diritto alla privacy e se chi si scoccia di vedere te tte e cu li li rivuole, deve riaverli e deve essere cancellato.
Questa è la tutela del diritto alla privacy.
Non dimenticare però che il dato è tuo ma lo scopo per cui lo utilizzano è attribuirti un profilo per poter inviare allo stesso, ovvero a tutti quelli che corrispondono a quel profilo, pubblicità mirate.
Mirate non significa che ti prendono di mira con un fucile ma che avrai tra le pubblicità che ti raggiungono (imprescindibili comunque nel modello di business standard, rivolto a persone attaccate al centesimo non disposte a pagare per un qualunque servizio) prevalentemente cose che ti possono interessare. Personalmente mi sembra il male minore, sicuramente minore di essere raggiunto da pubblicità di trattori, o contatori geiger, o servizi di escort che non mi interessano.
Il fatto che la gente non sia disposta a pagare (denaro) per un servizio è evidente in ogni singola pagina di questo blog, affollata di micragnosi che si lamentano per 1 euro di aumento di un servizio di streaming o di telefonia cellulare.
XD
fai pure :)
Il problema è che bisogna rispettare la volontà dell'utente che NON VUOLE essere tracciato, fornendo un metodo chiaro e semplice per disattivare il tracciamento. Indipendentemente dall'esistenza o meno di un problema.
L'utente è l'unico proprietario dei propri dati. I precedenti di MS non mimano in alcun modo la proprietà dei dati. Semplicemente denotano una scarsa attenzione e regolamentazione sul tema ai tempi che furono.
Perchè, essere bolliti la consideri una morte dolce?
Il problema più grande è che io non vedo il problema che tu descrivi come un problema. Perdona il gioco di parole, ma sono e resto serio sull'argomento.
Sono anni che Microsoft prima (ancora oggi) e Google poi mi tracciano di continuo. Non rilevo particolari minacce, in tutto questo. Purtroppo o per fortuna??
Bisognava svegliarsi tanto tempo fa. E' come pretendere di ripristinare i lampioni ad olio nell'era della corrente elettrica. Il mondo è cambiato, fattene una ragione.
Perché non ha senso?
Le mape di google non hanno il motore di ricerca.
La confusione nasce dal fatto che nessuno (pochissimi), compreso i redattori delle testate sia tecniche che generaliste spiega effettivamente cosa sia il diritto alla privacy.
La tua posizione (in questo caso) o un qualunque altro dato sensibile è semplicemente tuo.
Quindi per prendertelo devono avvertirti
Per usarlo devono avvertirti e dirti come e limitarsi a quello che gli acconsenti.
E se lo rivuoi devono cancellarlo
Perché, è semplicemente tuo e ne devi disporre come meglio credi.
Stop. Le motivazioni per cui vuoi gestirlo nel metodo X non sono rilevanti.
La paura non c'entra assolutamente nulla, perché benché tu conceda a terzi dati sensibili possono essere usati nel modo che gli permetti ma non comunque oltre il limiti di legge.
Non è un buon motivo per lasciare alle multinazionali il controllo totale.
SvEGlIaAaaA!!1
I fatti dicono che ci sia un intensivo utilizzo di tracciatori e metodi di raccolta dati per profitto, e su questo non si discute. Che ormai non ci sia più nulla da fare, che la privacy sia una cosa superata e che a tutti vada bene così, mi sembra una sciocchezza molto superficiale.
Il GDPR è, con i suoi difetti, un bel passo verso la tutela e si dovrebbe avere sempre più cura di lottare in questo senso.
Il problema sorge quando rendi difficile se non impossibile all'utente Android di essere tracciato.
https://uploads.disquscdn.c...
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Io davvero vorrei che qualcuno (di non fazioso) mi spiegasse perché dovrei avere una paura fot**ta per il fatto che Google conosce la mia esatta posizione.
Giuro, non sono ironico. E che proprio non lo so. Spero in un intervento chiaro e risolutivo, per quanto possibile. Grazie.
Fonte: Svegliati!
Veramente i fatti..
Fonte: lo dico io.
La privacy è morta da tanti anni ormai, sacrificata sull'altare della comodità. Siamo tutti tracciati e ci sta bene salvo ai pochi che ancora credono nelle favole.
Almeno dividessero con i loro "devoti" clienti quanto monetizzano.
E perchè non ci metti che devono anche morire di morte violenta?
DuckDuckGo.