Antitrust condanna Apple, Dropbox e Google (che pubblica il provvedimento)

12 Ottobre 2021 20

Si è conclusa l'indagine dell'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato a carico di Apple, Google e Dropbox avviata alla fine dello scorso anno. La materia del contendere è costituita dalla clausole vessatorie a danno degli utenti finali previste dalle tre aziende nei contratti dei rispettivi servizi cloud: iCloud, Google Drive e Dropobox. L'Autorità non ha disposto l'applicazione di sanzioni pecuniarie alle tre aziende che però hanno accettato di apportare modifiche alle condizioni contrattuali per evitare i profili di illegittimità.

L'AGCM ha però imposto a Apple, Google e Dropbox di pubblicare sui siti ufficiali italiani il provvedimento con cui le clausole vengono riconosciuto come vessatorie.

TROPPE LIBERTÀ PER LA PARTE CONTRATTUALE PIÙ FORTE

Nel caso di Apple sono state ritenute vessatorie le clausole contenute nel modello contrattuale di iCloud pubblicato nel sito ufficiale italiano (sezione Legal) relative a modifiche al servizio, backup ed esclusioni delle garanzie. Per quanto riguarda il contratto di Google Drive, l'AGCM ha constatato l'esistenza di clausole vessatorie in materia di responsabilità contrattuale, sospensione o interruzione dell'accesso ai servizi Google, e di modifiche ai termini. Analoghi i rilievi mossi a Dropobox a cui si contesta inoltre di non aver fornito in modo chiaro e facilmente accessibile le informazioni su condizioni, termini e procedure per recedere dal contratto o esercitare il diritto di ripensamento.

Il tratto comune alle clausole vessatorie in oggetto e è che concedevano alle tre aziende:

  • ampia facoltà di sospendere o interrompere il servizio
  • esonero di responsabilità in caso di perdita di documenti archiviati nello spazio cloud
  • possibilità di modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali
  • la possibilità di comunicare le informazioni contrattuali prevalentemente con testo in lingua inglese

L'unico modo che l'utente ha di difendersi da una clausola vessatoria è non sottoscriverla, ma nel caso di contratti online, molto articolati e - come visto - non sempre pubblicati in lingua italiana, può risultare difficile identificarla. Le autorità di garanzia servono proprio a modificare un regime contrattuale che può risultare troppo sbilanciato dalla parte delle grandi aziende.

GOOGLE PUBBLICA IL PROVVEDIMENTO
12/10

In ottemperanza a quanto disposto dall'Autorità Garante per la Concorrenza, Google ha pubblicato in queste ore nella sua homepage il provvedimento con cui le clausole vengono riconosciute come vessatorie. Gli utenti potranno visualizzarlo cliccando sul pop-up che viene mostrato in alto a destra (o cliccando QUI).


L'AGCM ha constatato a Google l'esistenza di clausole vessatorie nel servizio Drive in materia di responsabilità contrattuale, sospensione o interruzione dell'accesso ai servizi Google, e di modifiche ai termini.

Credits immagine d'apertura: Pixabay

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Commenti

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ArtGia Pen

parte dell' Italia (i soliti noti) sta reagendo male all'altra parte che cerca di redistribuire le ricchezze: 1) Passo da windtre a iliad e windtre MI RUBA circa 3 € - 2) Ho la possibilità di usufruire del bonus energia ahimè dato il mio stato economico ma è UN ANNO CHE NON MI APPLICANO IL DOVUTO SCONTO IN BOLLETTA - 3) Sottoscrivo un contratto con telefono e adsl con TIM (e te pareva) e anche se non ho mai richiesto alcun servizio aggiuntivo ad ottobre 2021 ho già pagato oltre 25 € NON DOVUTI PER IL SERVIZIO TIMVISION+ CHE TIM SI OSTINA A FATTURARMI dopo innumerevoli segnalazioni sia in negozio fisico sia al telefono.
Ma dico io è mai possibile che queste grandi aziende facciano come gli pare? Alla fine siamo COSTRETTI a passare agli estremi rimedi, questo ci vuole per i mali estremi!

Anders Ge (f.k.a."usagisan")

Il problema è che pagheranno la multa e poi continueranno come prima.

comatrix

Indottrinamento e sudditanza sei tu? ^^

comatrix

NOOOOOOO!!!! Ma dai, ma non mi dite LOL..
Chissà cosa faranno ora i classici utenti di questo blog, ma no vedo i loro commenti (o si?)

comatrix

Sai quante volte l'ho scritto, nonostante ciò non lo capiranno MAI!!!
Facci il callo, purtroppo è una lor limitazione (e magari un giorno ci arrivassero, sarebbe un mondo migliore)

Mario Joao

"sul mio tutto ok".
Cit.

Everything in its right place.

Cioè se scrivi " a m0rte i *************" su youtube ti bannano anche la mail? Mica lo sapevo.

Tony Sterk

E tu sei d'accordo accettando i Terms of Use, avrei dei dubbi su chi è il più stup1do

Tony Sterk

Ma gli svegli del 'è una piattaforma privata e ci fanno quello che vogliono' che fine fanno in queste occasioni?

dario

La condizione è prevista contrattualmente. Probabilmente con non accesso si intende nessun utilizzo, se hai backup automatici su device che usi accedi anche se non accedi.

Olianza <3

Basta passare a Onedrive se siete utenti Microsoft e passa la paura.

biggggggggggggg

Questa volta sono abbastanza d'accordo

Alessio Ferri

L'EULA è sempre "amputabile" (severable) così da far rimanere valido il contratto anche in caso di clausole invalide. Gli espertoni giuristi non hanno mai visto un libro di diritto commerciale.

PIxVU

<draft>

sappiamo anche perché " Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato " [ AGCM ] non si è ancora pronunciata nei confronti di certe telco [ telecoms ] che utilizzano quelle stesse clausole e poi formule per quei contratti presentati a quei cliente e utilizzatore finale ?

</draft>

Undertaker

Erano 10 mesi che non entravo in icloud, provato prima e non c'è stato alcuna cancellazione di account..

momentarybliss

Riguardo ad Apple c'è anche la contestazione riguardante il mancato accesso ai servizi iCloud per almeno sei mesi che comporta il cancellazione dei backup

Olianza <3

Onedrive e passa la paura.

AnalyticalFilm

Bene così! Tutti quei punti sono veri e ahimè ingiusti.

Cerbero

Prima di impongono il cloud e poi non sono responsabili dei loro errori nel gestire (male) i tuoi dati.

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