
07 Gennaio 2022
01 Settembre 2021 6
Google ha annunciato che farà ricorso in appello contro la multa da 500 milioni di euro comminata lo scorso luglio in Francia dall'Autorità garante della concorrenza relativamente al caso sui diritti d'autore connessi, quelli che tutelano attività che ne permettono la fruizione e la diffusione. In pratica, si tratta di un sistema di accordi in base al quale gli editori vengono pagati per l'utilizzo dei loro articoli da parte di Google News.
L'Autorità aveva multato Google accusandola di non aver negoziato "in buona fede" con gli editori in merito all'applicazione dei diritti connessi. La società di Mountain View, non solo avrebbe imposto che gli accordi si svolgessero nell'ambito dell'iniziativa Publisher Curated News comprendente il nuovo servizio Showcase (arrivato anche in Italia a marzo scorso), rifiutandosi in tal modo di entrare nel merito di trattative specifiche sui compensi dovuti, ma l'ambito della negoziazione sarebbe stato ingiustificatamente ristretto.
Oltre alla multa, il giudice aveva ordinato a Google di presentare agli editori e alle agenzie di stampa "un'offerta di remunerazione per gli utilizzi attuali dei contenuti protetti", pena l'arrivo di ulteriori sanzioni che potrebbero raggiungere i 900.000 euro al giorno. Questa decisione era stata giustificata dal comportamento tenuto dall'azienda dopo l'iniziale accertamento delle responsabilità.
Questo il commento di Sebastien Missoffe, CEO di Google France:
Siamo in disaccordo con alcuni elementi giuridici e consideriamo che il totale della multa sia sproporzionato rispetto agli sforzi che abbiamo messo in atto. Riconosciamo la legge sui diritti connessi e restiamo comunque impegnati per firmare accordi in Francia. Abbiamo esteso la nostra offerta a più di 1.200 editori di giornali, modificato alcuni aspetti dei nostri contratti e condividiamo i dati richiesti per rispettare la decisione dell'Autorite de la concurrence"
La presidente dell'Autorite de la concurrence francese, Isabelle de Silva, aveva affermato lo scorso luglio che la multa da 500 milioni di euro è stata la più alta mai imposta, proprio a "volerne sottolineare l'importanza". A determinare l'ammontare della sanzione sarebbe anche intervenuta la gravità della condotta e il fatto che Google abbia prolungato così tanto l'inadempienza.
Commenti
non riesco a stare dalla parte della francia, é piú forte di me
Che siate d'accordo con la legge o no, resta il fatto che va rispettata. Queste aziende it hanno già abbastanza influenza a livello mondiale, non lasciamo che operino pure al di sopra della legge. Se proprio a Google non va giù l'accordo possono lasciare la Francia, nessuno li obbliga a restare.
te mica sei un editore ne un giornalista, se scrivi qualcosa dove vuoi tu lo fai da amatore.
Qui non si parla di farsi pagare per comparire nei motori di ricerca....qui si parla di google che si fa la sua app notizie riportando lavoro di altri e google propone il tutto all'utente guadagnandone solo lei in visualizzazioni e pubblicità.
E' come se tu facessi musica e google presentasse la sua app musica guadagnandoci mettendo la tua canzone senza consultarti, avvisarti o dividere con te il guadagno.
E poi se tu dici a devi pure leggerti un utente di blog che ti da del pagliaccio e che spera che tu fallisca.
Zero comprensione come al solito
Ahhh per il suo lavoro? In effetti dovrei chiedere a google dei soldi per quando scrivo un post su stackoverflow bello lungo!
O su facebook, perchè no!
Mica funziona che visto che sto su google il mio traffico cresce in maniera spaventosa!
Mica funziona già che qualsiasi notizia (e non solo) cerchi i primi 50 risultati sono occupati totalmente da testate nazionali che fanno decine di milioni di click al giorno grazie proprio a quel cattivissimo motore di ricerca.
No no.
Voglio anche essere pagato per farmi mostrare.
Insomma, vorrei esporre il mio prodotto nella tua vetrina cortesemente, però vorrei che tu mi pagassi. Ah non mi paghi? Non c'è problema, tanto ho gli amici nei posti giusti, una leggina e la risolviamo!
oh, qualcuno che vuole essere pagato per il suo lavoro e per una sua proprietà....strano! ha pure torto,deve fallire ed è pagliaccio
Editori pagliacci, speriamo falliscano.