
28 Giugno 2021
Google sta abbandonando lentamente gli APK sul Play Store in favore degli Android App Bundle: la società ha annunciato che dal mese di agosto tutte le nuove app inviate dagli sviluppatori per la pubblicazione dovranno essere presentate in questo nuovo formato. Per le app esistenti e relativi aggiornamenti non cambierà niente: saranno ancora supportati gli APK. Lo stesso vale per le app private che usano il Play Store solo come mezzo di distribuzione per arrivare ai loro utenti gestiti da remoto (è il caso di software speciali aziendali o scolastici). La novità ha dei vantaggi, ma anche alcune controindicazioni da tenere presente.
Il vantaggio principale degli App Bundle, che sono in circolazione già dal 2018, è l'efficienza: come lascia intuire il nome, gli App Bundle sono un insieme di pacchetti indipendenti l'uno dall'altro. In base alle caratteristiche del dispositivo che ne richiede l'installazione, il Play Store invia solo i pacchetti necessari. Banalmente: in genere in un normale APK ci sono le risorse grafiche per tutte le risoluzioni supportate dalla piattaforma, mentre con gli App Bundle si scaricherebbero solo quelle del proprio smartphone. Vale lo stesso ragionamento per quando si passa da una categoria di dispositivo all'altro - per esempio Chromebook, smartphone, tablet, TV o smartwatch.
Per l'utente, insomma, si risparmia in banda consumata e in spazio occupato sul dispositivo (e abbiamo visto proprio recentemente come il problema delle app che "lievitano" sia molto concreto). Il design modulare permette anche di ripartire meglio lo sviluppo dei vari componenti tra il team, i tempi di compilazione si abbattono e si abilitano le esperienze Google Play Instant, che permettono di usare parti delle app prima ancora di installarle (molto utile per le demo dei giochi, per esempio).
La principale complicazione è che se gli APK sono un formato "standard" nell'ecosistema Android, gli App Bundle (che poi sono degli insiemi di APK, in buona sostanza) sono esclusivi del Play Store; e quindi potrebbe essere difficile ridistribuire le app all'esterno della piattaforma di Google. Queste casistiche sono molto secondarie, ma esistono: pensiamo a tutti gli store alternativi di app Android, per esempio, oppure a servizi come APK Mirror. E, guarda la coincidenza, Microsoft ha appena annunciato che Windows 11 permetterà il sideloading degli APK. Visto che i due colossi hanno (si vocifera, quantomeno) appena deciso di porre fine alla loro tregua, la mossa di Google potrebbe essere considerata ostile - o quantomeno un tentativo di soffocare la concorrenza, argomento molto scottante in questo periodo di indagini e polemiche contro lo strapotere dei Big Tech.
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Commenti
In passato ho testato questo e funzionava:
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.aefyr.sai
Che tipo di installer esistono ne sai dire alcuni?
Oppure è così povero che l'unica soluzione è andare di apk.
Installa ancora Sys o Jar probabilmente
1 per pubblicare le app sul Play Store l'app deve comunque essere firmata da Google per passare la validazione
2 Google non può modificare nessun codice, questa è proprio una scemenza, il codice è sotto licenza ed è proprietà intellettuale di chi lo scrive, Google non può metterci mano
3 Il Bundle NON è un formato diverso dall'apk ma un contenitore degli stessi, tutte le politiche sugli apk si attuano quindi ai Bundle, l'unica differenza è che all'interno del Bundle possono essere inseriti altri metadati che servono poi all'installazione dell'app stessa. Stop. Appena l'installer di Android supporterà di base i Bundle gli utenti non si accorgeranno minimamente della differenza
Ed aggiungerei, chi ha una versione così vecchia, dubito sappia cos'é un .apk
Pensavo che cominciassero a "chiudere" Android, come quell'indecenza di IOS
E perché ?
Grazie. Mi stavo già preoccupando.
no, nemmeno essere monopolisti in uno specifico settore non e' reato
Considerato che Android 6 è stato rilasciato nel 2015 azzarderei un "molto pochi hanno una versione più vecchia"
Ma si combatte l'abuso di posizione dominante per evitare che chi si trovi in questa posizione possa eliminare la concorrenza diventando monopolista del mercato.
Necessità almeno di android 6, non tutti l'hanno
Hai abboccato alla frase bait dell'articolista, bravoh
Gli apk rimangono, lo stesso utente dal play store scaricherà un apk ottimizzato, semplicemente sul play store si pubblicherà in .aab sull'amazon store (usato da w11) in .apk, entrambi tranquillamente supportati da android studio eccetera... allo sviluppatore non cambia un ghezzo
In realtà non è che sia il formato che "sostituisce gli APK", il bundle è un contenitore che contiene più APK e poi il Play Store da esso prende e installa solo i "pezzi" adatti al dispositivo (esempio: se siete su un telefono non scarica le risorse necessarie per operare in modalità tablet).
In quanto all'installazione dei bundle da fuori play store: si può già fare, diversi store terzi lo fanno già. E' vero che Android base non può installare direttamente un file .AAB, ma quello è semplicemente un limite del Package Installer incluso in Android che per ora supporta solo gli APK. Ci sono installer di terze parti che sono in grado di installare i bundle
Hai ragione, è tutta una montatura per facilitare la diffusione del 5G tramite le scie chimiche! GomblottttooooO!
Prima di tutto i Bundle sono disponibili da molto prima che Apple e Microsoft introducessero il supporto alle app mobile.
MacOS poi ha un supporto estremamente limitato alle app iOS (ma è un'altra storia).
Poi i Bundle non sostituiscono in alcun modo gli APK, anzi al contrario sono contenitori di APK. Almeno leggetele per intero le notizie o informatevi.
ma cosi è troppo facile come fanno ad allungare la notizia e creare comenti?
Probabilmente in base della tipologia del terminale verranno scaricate o meno anche le altre configurazioni.
Gli APK rimarranno, la notizia evidenzia l'intenzione di Google di favorire gli App Bundle, ma gli sviluppatori potranno continuare a generare file APK da Android Studio, quindi le aziende avranno ancora la possibilità di rendere disponibili le proprie app in store alternativi; lo store di Amazon richiede APK e Win11 sfrutterà quel marketplace.
Domanda. e per quei terminali che supportano schermi esterni di diverse dimensioni / risoluzione e forme?
Grazie per la fonte, vado a controllare!
Va bene finché mi lasciano le possibilità di scaricare da dove voglio io possono fare ciò che vogliono
Basta offrire una possibilità di scelta, se uno è consapevole di cosa scarica e lo vuole fare da internet con gli apk non deve essere un tuo problema, per il resto delle persone esiste il play store
Non è proprio cosi, semplicemente gli Apk esisteranno sempre non cambiano, cambia solo il metodo di distribuzione fine
Io lo dico sempre che appoggiarsi a terzi è pericoloso, ma qua mi rispondono "Ma che te ne frega chi lo fa, se funziona funziona"
Windows abbandona il mondo mobile
Anni dopo...
macOS introduce il supporto alle app iOS
Windows 11 introduce il supporto agli apk
Questa cosa danneggia chiaramente ChromeOS.
Google abbandona gli apk
Capito. Nessun problema allora. Temevo per gli store alternativi (F-Droid)
In pratica vuol dire che sarà Google a "firmare" la app con le sue chiavi - o meglio, gli sviluppatori saremo obbligati a consegnare le chiavi a Google. Questo mette Google in posizione di modificare il codice all'insaputa dello sviluppatore.
Va anche detto che anche Amazon può fare altrettanto e questo riguarda anche le applicazioni Android che si installeranno su Windows 11 utilizzando il negozio di Amazon.
Visto che l'argomento e' molto ampio e complesso potete trovare ulteriori informazioni sul sub r/android_devs di Reddit. Troverete i link dei post di un noto sviluppatore Android (Commonsware) che parli di queste cose.
ahahahh
Il motivo è banalissimo e viene spiegato anche nell'articolo: ridurre l'impatto sui dati scaricati e lo spazio occupato, soprattutto per gli aggiornamenti attualmente è problematico.
Non è un nuovo formato, è come una specie di ZIP che contiene più APK e che installa solo quello che occorre al dispositivo indicato. Gli APK sono ancora il formato di installazione, i Bundle sono solo il formato di distribuzione
il monopolio non e' reato
lo diventa l'abuso di posizione dominante
Ma non è vero che sono un esclusiva del Play Store :/ sono già supportati i Bundle da altri store (come ApkMirror o APKPure), semplicemente richiedono un'app diversa per l'installazione visto che attualmente Android di base non supporta l'installazione diretta come gli APK
Praticamente un modo per tagliare fuori gli store di terze parti, non sono quelli non ufficiali ma, ad esempio, quello di Samsung. A sto punto se Huawei spinge un po' sull'acceleratore per coinvolgere un maggior numero di sviluppatori, Harmony OS comincerà a diventare la reale alternativa a Google in ambito Android
io dico che c'è del playstore nel marcio :D
Male perchè la gente continuerà a scaricare i viruss è un continuo
La soluzione è Aurora Store: permette di scaricare roba direttamente dal playstore (compresi i bundle) e non è neanche necessario un account Google
attenzione... gli apk completi rimarranno ancora ovviamente
Quindi diventa monopolio se gli sviluppatori si mettono a fare solo questo nuovo formato invece degli APK?
dici che c'è del marcio nel play store? :)
Chissà quale è il reale motivo.. Puzza