Google vuole un Play Store più concreto e informativo, senza elementi fuorvianti

30 Aprile 2021 33

Sul Play Store gli sviluppatori dovranno stare ancora più attenti a come presentano le loro app: le nuove regole annunciate da Google dicono che, per esempio, non sarà possibile indicare nell'icona, nel titolo o perfino nel nome dello sviluppatore quando un'app è in saldo, o se è top in qualche classifica di download, o che è "la migliore", o incentivare l'utente a scaricarla, o includere emoji e punteggiatura superflua. Sono comportamenti in cui tutti quanti ci siamo imbattuti, almeno una volta nella vita, e che in futuro scompariranno.

Condensando, le nuove regole si possono esprimere così:

  • Titolo delle app non superiore a 30 caratteri.
  • Sono proibite keyword che implicano performance o promozioni nello store nell'icona, nel titolo e nel nome dello sviluppatore.
  • Sono proibiti elementi grafici fuorvianti nell'icona.

Google vuole che le app e i giochi pubblicati nel Play Store rimangano "unici e riconoscibili". Quello di oggi è solo un "preannuncio": più dettagli arriveranno più avanti nel corso dell'anno, insieme a date precise di entrata in vigore. Sembra che se ne riparlerà nel 2022 almeno, comunque.

Contestualmente, Google ha annunciato nuove linee guida per gli asset di anteprima, come screenshot e video promozionali, che illustrano le funzionalità di app e giochi. Sostanzialmente, lo sviluppatore deve assicurarsi che ogni asset caricato risponda a queste quattro domande:

  • Le risorse di anteprima rappresentano accuratamente l'app o il gioco?
  • Le risorse di anteprima forniscono abbastanza informazioni per aiutare gli utenti a decidere se procedere o no con l'installazione?
  • Le risorse di anteprima evitano slogan come "gratis" o "migliore", concentrandosi invece su informazioni concrete sugli aspetti unici e significativi dell'app o gioco?
  • Le risorse di anteprima sono correttamente localizzate e facili da leggere?

Queste nuove linee guida entreranno in vigore nella seconda metà del 2021. Per leggerle nella loro interezza, è sufficiente seguire il link VIA qui di seguito.


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Commenti

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HolyPorko

Concordo in pieno. Dovrebbe riformarlo da zero.

RitornoAlFuturo
Google vuole un Play Store più concreto e informativo, senza elementi fuorvianti


E glielo dobbiamo fare noi??

rsMkII

Dovrebbero mettere regole stringentissime e ripulire il tutto una volta per tutte.

rsMkII

Oh bene, ottima cosa!

Redvex

Dopo anni di assenza sono tornato su iOS e AppStore fa veramente schifo come è organizzato. Quello pre iOS 7 sarà stato meno bello ma era tremendamente efficace

Francesco El principe milito

Che c'entra il discorso abbonamento per i loro servizi con il fatto che l'interfaccia grafica del Play Store sia un'accozzaglia di cose che non consente di trovare immediatamente cosa cerchi?
Uno store è una vetrina se riesci ad organizzarlo in modo più pulito ed intuitivo è più probabile che il consumatori trovi ciò che serve, scarichi/acquisti e quindi ci si guadagni qualcosa.
Che poi Google faccia unicamente come gli pare non seguendo le indicazioni che le arrivano dal mercato a volte, è paragonabile alla scoperta dell'acqua calda.

Egidiangelo

Possono dettare tutte le linee guida che vogliono tanto su Android gli sviluppatori fanno come pare a loro senza alcuna conseguenza. Il play store tra l’altro è diventato un macello.

xantarmob

E la cosa bella è che solo un 20% (a farla grande) si salva... Il resto son tutti cloni o app / giochi assolutamente inutili o addirittura pericolosi.

xantarmob

Il Play Store è semplicemente un macello apocalittico.

Per ogni app famosa ci sono migliaia di app "cloni fasulli" stracolmi di spyware, virus e chissà cos'altro; app nuove e realmente valide messe in ultimo piano dalle solite app "famose" che ormai han tutti installato sul proprio smartphone, giochi inseriti tra le categorie di app, app in lingue indecifrabili che han ben poco a che fare con la nostra nazione (vedi magari tra i primi posti della settimana l'app dei servizi pubblici indiani e così via).

E sono solo alcuni esempi che mi sono venuti in mente al volo.

Ah! Altra cosetta interessante: fino a qualche tempo fa c'erano gli spazi per le nuove app di tendenza (molto utili per i programmatori indie - anche nazionali - per farsi conoscere un po')... Ora è stato tolto tutto ed è diventato incredibilmente difficile cercare tra infinite proposte insule o altro ancora un app o un gioco veramente meritevole di menzione.

Non è uno Store, è un mercato all'aria aperta dove ognuno può pubblicare quel che gli pare senza problemi. Google farebbe prima a dare una bella resettata, imporre regole più severe e fare controlli più approfonditi (un po come fa Apple) e non tirar fuori le regolette di cui si parla in questo articolo.

Estiquaatsi

A Google non interessa quello che è comodo per te, ma quello che conviene a loro.

E stanno pian piano spingendo il modello in abbonamento per tutti i loro servizi.

dario

li manderei a guantanamo a quelli!!!
(no vabbè, forse ho esagerato... ma che nerviii!!!)

dario

questa poi la invoco dal primo smartphone android!!!

Francesco El principe milito

Fosse solo la nomenclatura delle app il problema del Play Store... Il punto è che col passare degli anni a me sembra che lo store sia diventato sempre più confusionario e si faccia più passaggi di quanti non se ne facessero anni fa per trovare ciò che si sta cercando. Non amo ad esempio che appena si apre lo store mi debba ritrovare una vetrina di giochi di cui non mi interessa un tubo così come la sezione libri e film dato che quest'ultime due oltretutto me le vado a sfogliare nelle app apposite quando ne ho necessità. Trovo palesemente inutili le classifiche e le sezioni da non perdere, sarebbe molto più comodo dividere le sottocategorie (finanza, comunicazione, giochi ecc.) unicamente in app gratuite (con la relativa classifica) e app a pagamento (con relativa classifica).

Estiquaatsi

Spesso Google è la prima a non rispettare le proprie linee guida.

La Tendenza te la può dare solo un produttore di infissi per la stagione estiva.
:D

Dark!tetto

Questo per l'utente consapevole, che in quanto tale dovrebbe anche discernere le app spazzatura in base a contenuti, descrizione, commenti e recensioni. L'utente "ignorante" prende sempre il top, quella FREE o la numero #1.

Questo ovviamente sempre ipoteticamente.

andrew

Ed anche una tra acquistati a pagamento ed acquisiti gratuitamente

Nickever Professional™

Gmaps non si chiama cosi, ma si chiama google maps, cosi come chrome si chiama google chrome e devo dire che la parola non è ne fastidiosa da pronunciare, cosi come google news o google foto, quella G non suonerebbe bene ovunque.

asd555

Io vorrei una separazione tra app e giochi nella sezione Raccolta, chiedo troppo?

utentepuntocom

quanto è diventato pachidermico il playstore

Foo

gmail si chiama gmail, chrome si chiama google chrome, cosi' come maps si chiama google maps, quindi perche' dovrebbero mettere una G al posto di google?

Cloud387

Onestamente così facendo le app spazzatura diventano meno riconoscibili.

Quando vedi un titolo a caratteri cubitali con punti esclamativi si evita il download senza pensarci

halbeeee2

E vogliamo parlare di google podcast? "Podcast gratuiti e di tendenza"

halbeeee2

In realtà queste limitazioni a me creeranno più problemi che altro perché era un bel modo per capire che al 100% quell'app era spazzatura

yepp
loripod

che simpatica google, rappresenta in pieno il detto "il bue che da del cornuto all'asino" con queste nuove linee guida.

yepp

Sono loro stessi ad aver dato un pessimo esempio, ora tutti mettono la descrizione dell'app nel titolo. Che cogl10n1!

Giangiacomo

Non serve neanche Google, chiamarlo solo Chrome basta e avanza. Oppure anche GChrome. Come GMail, GMaps ;D

Giangiacomo

Che sia la volta buona che han capito che serve essere riprogettato da capo graficamente ? E togliamo tutta la parte di Libri, Podcast, Musica, Film. Ci son le app dedicate e non serve a nulla se non per creare confusione.

optimus81

e ci stanno pensando dopo 12 anni?

Giardiniere Willy

Amen, ma cominciassero dalle loro app, visto che Chrome si chiama "Google Chrome: veloce e sicuro"

Chiamatelo solo Google Chrome per la miseria

Foo

vorranno quindi togliere tutte le immagini che non c'entrano nulla col gioco in questione?
sarebbe anche ora di fare qualcosa sui changelog, le app google sono le prime ad avere lo stesso changelog identico da anni

ErCipolla

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