
11 Febbraio 2022
Google ha messo in moto la macchina che potrebbe portare alla cancellazione totale dei cookie dal web, almeno nella forma in cui li conosciamo attualmente. Da ormai qualche mese si parla della possibilità di superare questo antico sistema di tracciamento con delle soluzioni più attente alla privacy dell'utente grazie al progetto Privacy Sandbox. Ad inizio mese Google aveva rinnovato il suo impegno nei confronti di un web più attento alla privacy e ora sembra che ci siamo: l'azienda di Mountain View ha avviato i test pubblici della sua tecnologia FLoC (Federated Learning of Cohorts), grazie a cui punta a cambiare per sempre il volto del tracciamento sul web.
Il sistema FLOC differisce in maniera profonda dai cookie utilizzati sino ad ora, in quanto pone fine alla possibilità di tracciare l'attività di un utente attraverso il web. Attraverso i cookie, infatti, passano tutte le informazioni relative all'attività di un preciso utente su un determinato sito, ma non solo. Se un portale utilizza elementi provenienti da un altro sito di cui l'utente ha già ricevuto il cookie, quest'ultimo sarà in grado di tracciare l'attività del singolo anche quando questo abbandona il sito madre.
Il caso più lampante è quello di Facebook che, grazie all'integrazione del suo codice in tantissime pagine web (spesso si tratta del widget dedicato al like o alla condivisione di un contenuto) riesce a tracciare con precisione le abitudini dei suoi utenti anche quando questi navigano su siti terzi.
Le FLoC renderanno non realizzabile tale scenario, in quanto il sistema non prevede più l'inclusione di elementi in grado di operare su vasta scala come i cookie, bensì si affida alle coorti e all'analisi dei dati di navigazione in locale. Con le FLoC, infatti, sarà il browser ad analizzare il comportamento dell'utente e a iscriverlo all'interno di una coorte che definisce delle caratteristiche ben precise di una determinata categoria di utenti.
Ad ogni coorte corrisponde un codice identificativo e il sistema FLoC si occupa di fornire solo questo dato al sito che fa richiesta di informazioni sull'utente (ad esempio per generare annunci pubblicitari mirati). Ogni coorte include un vasto numero di utenti e quindi tratta il dato come aggregato, rendendo molto difficile il tracciamento del singolo, almeno in teoria.
Il sistema FLoC, infatti, non è del tutto privo di criticità, dal momento che la tutela della privacy dell'utente può cambiare in maniera importante al variare della dimensione della coorte: più una caratteristica è rara, più è probabile che quella coorte sia popolata da poche persone, rendendo più facile la loro individuazione. In ogni caso Google garantisce che Chrome non genererà delle coorti relative ad argomenti sensibili come il tema medico, politico e religioso, rassicurando gli utenti riguardo il fatto che non verranno categorizzati sulla base di questi e altri aspetti.
Il sistema è stato pensato per trovare una mediazione tra i bisogno di privacy degli utenti e la necessità di convogliare annunci pubblicitari mirati, elemento fondamentale per la sopravvivenza di Google e di tantissime realtà del web. È però altrettanto vero che l'introduzione delle FLoC rischia di accentrare ancor più potere nelle mani dell'azienda di Mountain View, dandole il controllo - nonostante sia aperta alla collaborazione con chiunque voglia prendere parte al progetto - su un altro elemento fondamentale del web.
Al momento il sistema è ancora in fase di test ed è stato avviato pubblicamente solo per un ristretto numero di utenti degli Stati Uniti, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Filippine, Canada, India, Indonesia, Brasile e Australia. Ovviamente il tutto avviene sul browser Chrome e per poter partecipare è necessario non aver attivato il blocco per i cookie di terze parti.
Nel corso del mese di aprile Chrome riceverà un aggiornamento che introdurrà la possibilità di bloccare la partecipazione al test FLoC e alle altre iniziative legate ai Privacy Sandbox: non è chiaro se in questa fase verrà esteso l'accesso al programma anche agli utenti degli altri Paesi.
Commenti
certo, io stesso ignoro il 99% della pubblicità, anche per deformazione professionale, ci mancherebbe che uno non possa ignorarla; ma dato che la pubblicità è sempre stata linfa vitale per le aziende e sempre lo sarà, è utopistico pensare di "eliminarla" rendendola sempre più generalista. In pratica di questo passo si arriverà ad avere la stessa "qualità" degli spot tv ... sul web! Quindi saremo invasi da pubblicità totalmente random.
A vedere pubblicità che siano coerenti con i miei interessi e non pannolini e dentiere come avviene in TV?
Te non vuoi supportare gratuitamente una povera azienda? :(
Ma hanno rimesso la funzione della barra in basso? Era per questo che l'avevo abbandonato :(
Mah, io ho disattivato la pubblicità personalizzata. Cosa serve a te?
Sono necessari per i siti, altrimenti come guadagnano :)
Ma in realtà a livello di pubblicità online non cambia praticamente nulla, è google stessa a gestire la maggior parte della pubblicità, se fosse come dici tu si starebbe dando la zappa sui piedi
Complimenti, non ci hai capito nulla
Vanno attivate le liste annoyances
infatti sono completamente d'accordo e poi la pubblicità da solo leggermente fastidio e non ti obbliga a pagare
a me non li nasconde con le impostazioni di default, bisogna attivare qualcosa?
Certo che li nasconde.
la legge però non obbliga a rendere tanto scomodo il "rifiuto" da spingere l'utente ad accettare o chiudere la pagina
ma con ublock si possono nascondere anche i banner per accettare i cookie?
attualmente per nasconderli uso "i dont care about cookies"
basta installare "i don't care about cookies" per far sparire i banner
Vero
Ma cosa intendi con "di terze parti"? I cookie sono legati al dominio web ed è normale che in una qualsiasi pagina siano coinvolti cookie "di terze parti" per tutti quegli elementi embedded esterni al dominio della pagina e chiamate cross domain, a prescindere che siano poi usati per tracciamento o no... non sono sicuro di aver capito il tuo discorso.
Infatti ho parlato di cookie di terze parti e profilazione ;)
Di base non è mai un bene quando una azienda tenta pratiche anticoncorrenziali, come in questo caso, che poi gli altri possano evolversi di conseguenza è un'altro discorso...
Beh i cookie sono una tecnologia generica, il browser di base non può sapere se verranno usati per scopi "legittimi" o per tracciamento, e bloccarli del tutto è impensabile, sono alla base dei meccanismi di funzionamento di gran parte dei siti web... non penso spariranno a breve
Purtroppo è obbligatorio per legge inserire l'avviso dei cookie, se non ricordo male la pena è una multa che può arrivare anche fino al 5% del fatturato.
Veramente vi riesce difficile capire che quello che usiamo ha un costo spropositato e che non è possibile applicare il concetto di "pago quello che uso" a tutti. Avete mai valutati che anche solo per fare una ricerca, che da miliardi di risultati in 0.01 secondi, su google dovreste pagare una cifra spropositata ? Quanti sarebbero disposti e soprattutto, ma a che pro razionalmente parlando ? Qual'è il problema di vedere pubblicità inerente o non inerente nel concreto oppure è il solito "è Il ConCeTTo" o "NoN voGlio eSSerE spiatoh !!11!!" ?
Si può nel 2021 navigare nei siti e vedersi su ogni sito diverso l'accettazione o meno dei cookie, la scelta è via dicendo?
Ma infatti io non ho parlato di mettere in mano lo sviluppo web a Google ma l'analisi e la pubblicità, se Chrome e chromium in generale iniziassero a non supportare i cookie di analisi e di terze parti, Google accentrerebbe verso di sé il mercato di pubblicità online più di quanto fa già ora
Così nessuno potrà tracciarti tranne google chrome, dei geni quelli di google
Si, ma quello che sto dicendo è che NEL COMPLESSO lo sviluppo dei nuovi standard web è già in mano agli sviluppatori di browser... quindi preoccuparsi che questi FLoC diano "più potere" a Google è come avere la casa allagata da un'alluviona e preoccuparsi di avere il lavandino che sgocciola, se mi passi la metafora.
Certo, il provider del servizio DNS ovviamente sa che pagine visiti.
Nella documentazione ufficiale google afferma che il suo servizio DNS non è usato per fare targeted advertisment, che non mantiene il tuo indirizzo IP in cache per più di 24/48 ore e che le tue richieste fatte al DNS non sono usate per profilarti in nessun altro dei loro prodotti.
Ovviamente poi sta a te crederci o no, a seconda di quanto sei complottista... come sta a te credere che qualsiasi altro provider faccia ciò che dice nella sua privacy policy.
La prima cosa che salta in mente è che abbiano trovato un modo per avere le stesse informazioni ma vogliano invece limitare i concorrenti
invece ti sbagli, se non ho capito male l'intento di google è ''cambiamo tutto per non cambiare nulla'' latto utente/potenziale cliente, latto aggregatore di quantità/qualità delle info cambierà tutto, passera in mano a google ogni cosa è questo è il problema, tu società di marketing chiederai a google ciò che ti serve per la tua campagna di marketing, ti occuperai di pubblicizzare scarpe da running, google ti dara l'accesso al ''coorte'' dei utenti interessati al running e alle scarpe e cosi via, la pubblicità sarà sempre pertinente con un piccolo cambiamento, tu azienda non avrai piu i dati generali del individuo ma avrai i dati specifici di un gruppo di individui che probabilmente sono interessati al prodotto pubblicizzato da te.
????
Molto meglio pagare, così sai esattamente quanto costa, senza menzogne, bello pulito sul piatto.
Voglio vedere tutti quelli che gioiscono per questo tentativo di massacrare la pubblicità online che faccia avranno quando tutto ciò che oggi usano gratis lo dovranno pagare
è corretto, ma le sessioni a loro volta usano implicitamente i cookie di sessione, cioè normalissimi cookie, ma gestiti in automatico dal server appunto per la sessione e poi distrutti.
In alternativa si possono usare stringhe alfanumeriche in ogni link (es: ?sessid=3443784783 )
La seconda non usa cookie, ma ha diversi svantaggi per cui è molto poco usata.
purtroppo, da quello che ho capito, non si tratta di veicolare la pubblicità in base al servizio, semplicemente si riduce la quantità e soprattutto qualità delle info a disposizione degli advertiser e delle aziende in generale; non ci vedo nessun passo avanti, da qualunque punto di vista la guardi.. si ritorna semplicemente indietro, molta piu pubblicità spazzatura (e già mi sta capitando da diverse settimane, anche semplicemente con i contenuti consigliati, leggermente meno pertinenti, e peggiorerà sempre di più, siamo solo all'inizio)
beato te che puoi!
Usa ublock origin. Con le liste giuste ti toglie anche i banner dei cookie
Ma come dice ca la pubblicità non mirata in base alla vostra conoscenza dell'utente ma in base al servizio non pensi sia migliore? In questo modo invece di far arricchire sempre di più chi riesce a raccogliere migliaia di dati al secondo (quindi sempre gli stessi), potresti dar supporto a chi offre realmente un buon servizi in termini di contenti e utenti (come lo era prima che arrivasse Google). Per me sarebbe meglio.
"leggermente " quanto? ripeto, ci lavoro da anni in questo settore e nessuno sa quantificare veramente, è ENORME la differenza.
Inoltre, che valore mi daresti tu? traducimelo a livello monetario però, perchè la pubblicità si può tradurre in soldi, ora serve l'altro piatto della bilancia, ovvero questo fantomatico valore dei dati (che tra l'altro costantemente cediamo nella vita quotidiana, ma stranamente appena si parla di pubblicità si associa al male). Vi meritate i volantini nelle cassette delle lettere ;)
Da quando uso su android kiwi browser con ublock origin mi è cambiata la vita.
Ecco era il mio dubbio. Se ci fosse un meccanismo automatico che invece di accettare e non farti vedere il banner li rifiutasse e non ti fa vedere il banner sarebbe uno spettacolo. A parte che sto notando con piacere che sempre più siti ti mettono le due scelte, accetta o rifiuta. Chissà se il rifiuta fa quello che deve.
appunto, la navigazione in incognito è l'esempio di come la pubblicità te la becchi lo stesso, e fatta male... e questo succederà con l'eliminazione dei cookie. I cookie devono essere usati, bisogna solo regolamentare meglio il tutto
Quando mi divertivo a scrivere siti solo per curiosità, le varie guide facevano usare le sessioni e non i cookie. I cookie dicevano di usarli per mantenere attivo il login una volta chiuso il browser perchè le sessioni si "distruggono". Non essendo programmatore web non ho la più pallida idea se erano guide appunto a scopo scolastico e la realtà dei fatti è completamente diversa.
gli inserzionisti semplicemente dovranno inserire le pubblicità dove credono che possano riscuotere successo. pubblicità associata al sito/canale e non pubblicità associata all'utente.
Vendi pc? fai pubblicità in siti di hw
vendi auto? fai pubblicità ....
ecc
poi ci sono gli influencer, i canali yb, ecc
fb google e compagnia hanno troppe informazioni sugli utenti del web, è la mia opinione.
Se navighi in incognito spesso hai pubblicità non inerente
Sono anni che navigo coi cookie di terze parti disabilitati.
Infatti ogni volta che apro una pagina con discuss (che è terze parti rispetto al sito a cui si aggancia), si ri-autentica con una finestra in pop-up (in automatico).
Altri svantaggi non ne ho mai visti e non capisco perché non sia da tempo l'impostazione di predefinita ovunque.
Sta storia delle coorti, ci sta, ma già il fatto che venga presentato come alternativa ai cookie che invece sono necessari anche per funzioni minime, puzza.
L'idea è quella di mettere in pensione solo i cookie di terze parti, che ora vengono usati per il tracciamento.
Quelli provenienti dal sito che visiti rimangono.
ovvio che chi ti mette a disposizione i DNS può loggare tutte le richieste.
Se poi i DNS sono di Google, LOL...
Per com'è descritto *NON* può mantenere il login in un sito fra una pagina e l'altra.
Quindi i casi sono due: o mentono nel descriverlo, o mentono nel dire che non si useranno più i cookie.
Una delle due.
Se il prezzo di io che acconsento a farmi tracciare è solo quello di avere pubblicità leggermente personalizzata rispetto al sito che visito, mi dispiace, ma offri troppo poco rispetto al valore dati che potenzialmente ti do.
Dillo a chi di dovere
se ammazzi i sistemi di tracking, quello che fin'ora è stato possibile fare (e ti posso assicurare che si può fare davvero TANTO BENE in termini di pubblicità targettizzata, non come si fa in tv da decenni o alla radio) finirà nel ces-so. Il comportamento umano è imprevedibile, e qui stiamo parlando di previsioni, è un altro discorso... i cookie servono soprattutto per raccogliere informazioni e farti vedere pubblicità sempre piu coerente, e funziona (se lo sai fare, ovvio). Non significa che non vedrai mai pubblicità poco coerente, capiterà sempre, ma se togli i cookie il rapporto sarà tipo 80% pubblicità non coerente - 20% coerente, bell'affare sì! E dopo pochi mesi questi geni saranno gli stessi che nuovamente si lamenteranno della pubblicità tipo "ma sono settimane che vedo pubblicità di matrimoni eppure mi è appena morta la moglie... vabbè, torno su TikTok che lì non mi spiano..."
patetici