
29 Marzo 2023
Google ha pubblicato il report annuale sul suo impatto ambientale per l'intero 2020. L'anno che si è concluso è stato denso di traguardi importanti per il colosso di Mountain View in questo ambito: particolarmente degno di nota è l'annuncio, risalente allo scorso settembre, di aver sostanzialmente "cancellato" tutte le emissioni nocive dall'anno della sua fondazione a oggi.
Google è "Carbon Neutral" già da molti anni (dal 2007, per la precisione), e punta a diventare "Carbon Zero" entro il 2030. La distinzione tra i due termini è sottile ma importante: il primo termine significa che la società ricava ancora energia da fonti inquinanti, ma il bilancio totale annuale è zero grazie a iniziative ecologiche come la riforestazione o il riciclo; mentre "Carbon Zero" significa che la totalità dell'energia generata proviene da fonti rinnovabili o comunque non inquinanti.
Per il 2030 puntiamo a diventare la prima grande azienda a operare con energia carbon-free 24 ore al giorno, 7 giorni su settimana, 365 giorni all'anno. Questo significa che ogni email inviata attraverso Gmail, ogni domanda fatta a Google Search, ogni video guardato su YouTube, ogni percorso completato con Google Maps, e ogni carico di lavoro su Google Cloud sarà alimentato da data center a cui arriva energia pulita ogni ora di ogni giorno.
Google punta anche ad aiutare i fornitori a ridurre le loro emissioni, investendo in centri per le rinnovabili in grado di generare fino a 5 gigawatt di energia elettrica. Google prevede 5 miliardi di dollari in investimenti: l'impatto dovrebbe essere analogo alla rimozione dalla strada di oltre 1 milione di automobili l'anno, e dovrebbe creare circa 8.000 posti di lavoro nel settore dell'energia pulita. L'altro grande obiettivo è di aiutare 500 città e governi locali a ridurre le emissioni di 1 milione di tonnellate ("gigaton") l'anno di anidride carbonica (l'equivalente delle emissioni dell'intero Giappone).
Guardando al futuro più immediato, Google punta ad aiutare i consumatori a compiere scelte più ecologiche attraverso i suoi prodotti software - per esempio mettendo in risalto le opzioni di bike sharing su Google Maps.
Cruciale ai fini del raggiungimento degli obiettivi ecologici di Google è la progettazione di data center allo stato dell'arte: la società spiega che i suoi server hanno un'efficienza energetica doppia rispetto a quella media dei sistemi standard, e che nel 2019 sono riusciti a fornire sette volte la potenza di elaborazione di cinque anni prima, consumando grosso modo la stessa quantità di corrente elettrica. Google Cloud è, ad oggi, l'unico grosso fornitore di servizi cloud che acquista abbastanza energia rinnovabile per alimentare l'intera infrastruttura.
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Commenti
Del loro fatturato, non dell'utile
Tanto le cose vanno peggio comunque ma l'importante è far finta
compagnie così grosse in termini di profitti dovrebbero essere obbligate per legge a essere carbon neutral, altro che 2030
Investono il 2,5% dei loro guadagni annuali. Wow, che benefattori.