
20 Gennaio 2021
Oggigiorno, le estensioni sono una parte integrante della navigazione web - a proposito, qui avevamo indicato le 10 migliori da utilizzare nel quotidiano - ma, proprio come avviene per le app mobile, anche i plugin dei browser costituiscono un modo per raccogliere e vendere dati agli inserzionisti. Dal 2021, Google implementerà le policy nell'ottica di offrire agli utenti uno spazio di manovra più ampio riguardo la quantità di dati che i plugin possono carpire durante la navigazione.
Dall'anno prossimo infatti, quando si aggiungerà un nuovo plugin a Chrome sarà possibile decidere, dominio per dominio, a quali siti web avranno accesso i plugin. Rimane disponibile ovviamente anche l'opzione di lasciare libero accesso a tutti i siti, ma non sarà più quella di default. Come spiega il post sul blog di Google:
"Nel 2021, cambieremo il modo in cui le estensioni accedono ai dati e come funzionano le autorizzazioni quando viene installata un'estensione. Potrai determinare a quali siti web l'estensione può accedere quando navighi sul Web, invece di lasciare che sia l'estensione a decidere".
Inoltre, a partire dal 18 gennaio, Google richiederà agli sviluppatori di plugin di specificare nel dettaglio le loro pratiche relative alla privacy sul Chrome Web Store, più o meno come avviene sull'App Store di Apple, dove delle sezioni dedicate alla privacy descriveranno in dettaglio quali dati vengono raccolti dalle estensioni.
Non solo: Google limiterà gli utilizzi di questi dati da parte degli sviluppatori e implementerà anche nuove misure di sicurezza nella funzionalità di navigazione sicura avanzata per proteggere i dati.
Commenti
Firefox Quantum,il browser che consuma il 30% di ram in meno rispetto a Google Chrome,Mozilla raccontasse meno balle!
Io resto al buon vecchio Firefox! Funziona bene e mi toglie un po' di dipendenza da Google (insieme a qwant ed ecosia che mi sto sforzando di provare)
Che cosa tocca inventarsi per tenere a bada la concorrenza di Edge chromium!
Perfetto per gli ad blocker!
/s