Un crostaceo preistorico sul comò: scatti memorabili con Google Arts & Culture

25 Agosto 2020 2

Nuova implementazione per Google Arts & Culture, che da oggi permetterà di visualizzare in realtà aumentata una serie di nuovi soggetti, dagli animali preistorici alle rovine Inca, passando per i moduli lunari delle missioni Apollo e una collezione di quadri famosi.

L'app di Mountain View, lanciata nel 2015, consente di visualizzare con il proprio smartphone diverse bellezze culturali del mondo, dalla città di Mantova alla reggia di Versailles, ma anche di trasformare i propri selfie secondo lo stile di pittori famosi. Nei mesi scorsi era stata già introdotta la possibilità di visualizzare alcuni animali direttamente davanti a sé con la realtà aumentata, e da allora Google ha aumentato la gamma di possibilità, introducendo prima i dinosauri e poi gli insetti.

Prosegue nel solco quindi l'aggiornamento odierno, che aggiunge alla "libreria" AR una serie di animali preistorici davvero interessanti, compreso lo scheletro sospeso della balenottera azzurra, il più grande animale conosciuto vissuto sulla Terra, grazie alla collaborazione con istituzioni come lo State Darwin Museum di Mosca e il Natural History Museum di Londra.


Insomma, sarà possibile portarsi in casa una serie di stupefacenti animali preistorici, confrontandone le dimensioni con, ad esempio, quelle del proprio gatto domestico pacificamente acciambellato sul divano.

Come anticipato, le novità non si fermano qui: grazie alla collaborazione con un numero sempre maggiore di musei, da oggi sarà possibile visualizzare in realtà aumentata anche una serie di artefatti culturali insoliti, dal "dio sorridente" pre-Inca Lanzòn del 500 a.C circa al modulo di comando dell'Apollo 11, insieme a tute spaziali e a migliaia di dipinti famosi, dagli autoritratti di Frida Kahlo al Bacio di Klimt.

Date le restrizioni dovute al nuovo coronavirus, l'implementazione può tornare utile man mano che i musei riaprono con le dovute attenzioni. Certo, non sarà come visitarli dal vivo, ma è pur sempre qualcosa. Il post sul blog di Google non specifica quale hardware sia necessario per usufruire della funzionalità, ma per le precedenti era necessario avere un dispositivo Android con supporto ARCore, o un iPhone o iPad con iOS 11 e successivi.


2

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
Giorgio

Ma invece di "articoli" visto che siete in 16 mila potete fare qualche reportage o approfondimento serio o qualche sorta di serie....

Nardi Renalda Stefa

Secondo me e fatta in legno

24H con Oppo Find N2 Flip, la sfida a Samsung è servita | VIDEO

Abbiamo provato i nuovi Galaxy Z Fold4 e Z Flip4, ecco le novità! | VIDEO

Copertura 5G, a che punto siamo davvero? La nostra esperienza in città

Spotify, Apple Music e gli altri: chi vincerà sul ring dello streaming musicale?