
02 Novembre 2020
Prosegue senza sosta la scalata dei principali servizi di teleconferenza Google Meet, Zoom e Microsoft Teams. Il terzetto di app ha fatto della pandemia e del telelavoro la sua fortuna, e si prepara adesso a introdurre importanti novità per tutti gli utenti che ormai da mesi la utilizzano giornalmente.
In attesa della fusione con Duo e dopo essere sbarcato sugli smart display a fine giugno, il servizio di Mountain View Google Meet si prepara ad approdare anche sui dispositivi Chromecast.
Riconosciamo che molte scuole stanno passando alla didattica a distanza e per questo motivo abbiamo deciso di supportare questo nuovo ambiente di apprendimento per insegnanti e studenti. Meet su Chromecast ti consentirà di ospitare o partecipare a riunioni dandoti l'opportunità di entrare in contatto con i compagni di classe, collaborare a progetti e persino partecipare a lezioni.
Dal piccolo schermo al grande schermo, puoi partecipare a una riunione da qualsiasi punto della casa. Che tu stia imparando a distanza, tenendo una presentazione o connettendoti con la famiglia, goditi Meet ora su Chromecast.
Per poter sfruttare Google Meet con i dispositivi Chromecast sarà necessario eseguire l'aggiornamento all'ultima versione versione di Google Chrome e assicurarsi che il Chromecast abbia installato il firmware più recente.
Zoom non vuole saperne di fermarsi, e dopo aver raggiunto i 300 milioni di utenti giornalieri nel mese di aprile, si prepara adesso ad abbracciare i display intelligenti di Facebook, Amazon e Google.
Grazie a questa nuova aggiunta, fa sapere la popolare società, gli utenti potranno connettersi più facilmente con amici, familiari e colleghi, lavorando faccia a faccia attraverso la collaborazione video.
Microsoft continua a espandere il numero di persone che possono essere visualizzate contemporaneamente in una videochiamata di Teams.
Grazie all'ultimo aggiornamento dell'app, giunta adesso alla versione 2.0.19, l'azienda di Redmond ha ampliato ulteriormente la griglia per le videochiamate, rendendo così più facile videochiamarsi con più utenti contemporaneamente. A seguire il registro delle modifiche tratto dall'App Store:
- Visualizza più schermi nelle chiamate e nelle riunioni. 2x4 su iPhone, 3x3 sull'iPad
- Nuova impostazione per ridurre la quantità di dati utilizzati da Teams quando il video è acceso
- Scegli quale numero chiamare per i contatti dell'organizzazione con più di un numero di telefono
- Accesso Single Sign-On per bot e strumenti di Teams che usano le credenziali dell'organizzazione
- Visualizzazione dell'agenda giornaliera di riunioni in programma. Partecipa, modifica o condividili con i contatti
Commenti
tutto vero in teoria. In pratica ti trovi poi a gestire con 4 soldi un sistema complesso e sei più bucano di un grooviera.
Quindi tanto vale affidarsi, una volta ottenute le opportune garanzie, a chi fa le cose di mestiere e vivere più tranquilli spendendo meno e ottenendo un servizio di qualità oggettivamente superiore.
Poi naturalmente dipende sempre dalla criticità di ciò che transita, ma anche in questo caso la maggior parte delle volte è sempre e comunque roba cisco che di open non ha comunque niente.
Non è una buona scusa
non tutte le scuole hanno i soldi o le risorse per gestire servizi on premise, quando ti iscrivi a google o microsoft è tutto immediato
Continuo a pensare che non dovremmo utilizzare questi software proprietari e preferire le piattaforme #opensource tipo jitsi gestiti si server on-premise e comunque in Italia
Credo sia doveroso per la nostra sovranità digitale, per la privacy e sicurezza dei nostri dati.
Non ditemi "tutti usano..." o "hanno più funzioni..."
Tutti=non siamo un branco di pecore
Più funzioni = gli utenti non sanno neppure quali e forse non gli servono
insistono, continuano con la disinformazione, se c'era da metterci un referral correggevano subito
Ancora con sta storia della fusione Meet-Duo... vi hanno spernacchiato in tutti i modi sotto quell'articolo. Invece di verificare e rettificare