
29 Settembre 2020
All'orizzonte c'è un'integrazione sempre più stretta tra Stadia e Android, ma il presente e il futuro del gaming per Google è ancora in gran parte legato al Play Store. Con l'Indie Game Festival il colosso di Mountain View vuole premiare quelle realtà più piccole (con un massimo di 50 dipendenti) che si sono distinte nell'ultimo anno. Andiamo a vedere, quindi, quali sviluppatori e con quali titoli si sono aggiudicati il premio quest'anno in tre diverse regione geografiche: tutta l'Europa, il Giappone e la Corea.
Cookie Must Die di Rebel Twins, studio polacco, è un gioco ironico e scanzonato che vede una coppia di sposi alle prese con orde di biscotti malvagi. Il titolo brilla per animazioni e flessibilità: si presta a sessioni brevi, snack, tipiche del gioco mobile, ma anche lunghe ore.
inbento è sviluppato da un altro gruppo polacco, quello dei ragazzi di Afterburn: come suggerisce il titolo, lo scopo sarà preparare (puzzle dopo puzzle) il bento, cioè il tipico contenitore giapponese dove i dipendenti trasportano il pranzo preparato a casa e da consumare poi in ufficio. Ah, i cuochi sono gatti.
The White Door di Rusty Lake (Olanda, questa volta) è invece un gioco dal tono completamente diverso. Si tratta di un'avventura punta e clicca vecchio stampo, graziata da una grafica minimale e ricca di personalità.
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