Alphabet Tidal: la salvaguardia del pianeta parte dalle profondità degli oceani

03 Marzo 2020 5

Alphabet annuncia Tidal. E qui è già doverosa una precisazione. Nulla a che vedere con il servizio di streaming in alta definizione sbarcato in Italia nel 2015, nulla dunque che riguardi acquisizioni nel campo musicale. Stiamo parlando invece di un'interessantissima iniziativa di X, la "società misteriosa" incubatore di start-up che dal 2016 dipende direttamente dalla Casa Madre Alphabet e che sviluppa progetti innovativi nel campo tecnologico - e non solo.

Tidal nasce per conoscere meglio cosa si nasconde sotto gli oceani: "conosciamo più la superficie della Luna di quanto non sappiamo sulle profondità oceaniche", scrive la società in un post su Medium. E ciò ha tutto sommato un senso logico: sotto l'acqua del mare la tecnologia fa fatica ad "esprimersi", vuoi per la mancanza di comunicazione (GPS e WiFi non funzionano), vuoi per i rischi di corrosione delle apparecchiature dovuti al sale. E l'intenzione è quella di conoscere cosa si cela sotto la superficie degli oceani per poterli salvaguardare ("non possiamo proteggere ciò che non capiamo").


Così nasce Tidal, progetto che vuole rendere la tecnologia compatibile con un ambiente finora considerato avverso per salvaguardare l'ecosistema, liberandolo dalle tonnellate di plastica presenti in acqua, dalle pratiche di pesca non sostenibili (ovvero quelle in cui il pescato è superiore al tasso di rigenerazione) e dai processi di acidificazione.

Alphabet ha così avviato il progetto sviluppando un sistema di telecamere subacquee in grado di "rilevare e interpretare comportamenti dei pesci altrimenti non visibili all'occhio umano". Gli strumenti seguono i pesci nei loro movimenti, li osservano mentre cercano il cibo, misurano le temperature circostanti e i livelli di ossigeno. In questo modo vengono forniti ai pescatori dati utili per conoscere la salute dei pesci e per definire l'ammontare di cibo da destinare loro negli allevamenti ittici in mare. Conseguenze? minor spreco, riduzione dei costi e contenimento dell'inquinamento.

In un'era in cui tutti siamo con il naso all'insù sognando di mettere piede sulla Luna e su Marte - e non ci siamo lontani - ecco dunque un progetto che guarda "verso il basso" per la salvaguardia del nostro pianeta. Del resto, il 70% della Terra è ricoperto d'acqua, e gli oceani giocano un ruolo fondamentale per garantire la vita.


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Commenti

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Babi

Bisogna solo ringraziare chi lavora per questi fini

T. P.

ma la privacy dei pesci dove la mettiamo?
e qualcuno salvi quel pesce incastrato contro la fotocamera! :)

https://uploads.disquscdn.c...

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LeoX

Cavolo se sembra difficile segmentare quei pesci.

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