
07 Marzo 2020
Stadia, il servizio per il gaming in streaming lanciato da Google lo scorso novembre, ha sofferto fin da subito e soffre ancora per due ragioni, evidentemente correlate: la mancanza di utenti e la mancanza di una libreria nutrita. Attualmente i giochi sono solo 28, anche se almeno altri 120 arriveranno entro la fine dell'anno, tra cui gli attesi "DOOM Eternal" e "Cyberpunk 2077".
Come vi abbiamo spiegato nel nostro primo approfondimento dedicato a Stadia, non sono i problemi di linea ma altri, tra cui proprio la mancanza di titoli, a penalizzare quella che sarebbe una rivoluzione copernicana nel mondo dei videogiochi, sostituendo all'oggetto e alla spesa costituita dalla console l'abbonamento ad un servizio e la possibilità di continuare a divertirsi su praticamente ogni schermo, dal computer allo smartphone.
Business Insider ha deciso di indagare sulle ragioni che stanno dietro la carenza di giochi con cui Stadia è arrivata sul mercato, e ha condotto un'inchiesta all'interno del mondo degli sviluppatori indie, per capire come mai Google non si sia mossa per ampliare velocemente il proprio parco titoli facendo leva sulle realtà più piccole.
Hanno risposto in tanti, e tutti hanno concordato su un punto in particolare (e hanno chiesto di restare anonimi: Google è sempre Google, ed in futuro il cambiamento promesso da Stadia potrebbe comunque diventare realtà, anche dopo una partenza poco convincente). Il colosso di Mountain View li ha contattati, sì, ma ha poi formulato una proposta economica poco convincente. Qualcuno arriva a definirla "inesistente", al punto da aver posto subito fine alla trattativa.
Insomma, sembra che Google abbia deciso di sondare le intenzioni di queste piccole realtà - che insieme formano ormai una parte imprescindibile del panorama videoludico moderno - senza però avere intenzione di convincerle ad ogni costo, anzi: sperando evidentemente di poter esercitare un ascendente, di vederle semplicemente attratte e catturate dalla propria massa gravitazionale.
Sappiamo che non è andata così, e che anzi praticamente tutti sono arrivati alla stessa conclusione: non c'era una singola buona ragione per appoggiare Stadia fin da subito senza un incentivo economico che riconoscesse il valore del proprio lavoro e dell'apporto fornito alla causa.
Patrick Seybold, l'uomo che Google ha posto a capo della comunicazione per Stadia, interrogato da Business Insider a proposito della questione ha risposto così:
"I produttori e gli sviluppatori con cui siamo regolarmente in contatto vogliono veramente che Stadia abbia successo, ci appoggiano con convinzione. Va anche rilevato che non tutti i produttori hanno ancora annunciato i loro giochi in programma per Stadia, e che altri titoli continueranno ad essere annunciati a tempo debito".
Ha poi fornito una lista di tutte le più grandi realtà dell'industria con cui Google sta lavorando tra cui Ea, Bethesda, Ubisoft, 2K Games e Rockstar. Insomma, Google al momento è molto orientata sui "tripla A", ed evidentemente non pensa di poter spostare l'attenzione del pubblico su di sé andando a cercare con determinazione gli sviluppatori indie, almeno non a questa altezza. Cruciale sarà, nel corso del 2020, la possibilità di poter provare il servizio gratuitamente, sebbene per un tempo limitato.
Su Stadia siamo tornati di recente anche noi, e a qualche mese dal lancio gli abbiamo dedicato uno speciale per fare il punto della situazione, capire cosa è cambiato, cosa è già migliorato e cosa, ancora, deve migliorare.
Commenti
Quoto
Da oggi sul PlayStore si può scaricare l'app Google stadia con Xiaomi mi 9. L'altro ieri mi diceva che xiaomi mi 9 non era compatibile. Ma adesso mi sorge un dubbio e se io compro il servizio e poi mi dice che non e compatibile?
Ad oggi Campo minato sul playstore ha 5ml+ di download contro i 100.000+ di Stadia, e poi viene il fanboy a raccontarci del successo inesistente di questo servizio.
si te la sei presa li con stadia....soffri fanboy.
ahah ci ho preso mi sa.
ok, dillo senza piangere.
un altro fanminkia del c..o a cui rode il c..o se criticano Stadia.
Cerebroleso pigliatela.
ancora vaneggi. manco in famiglia ti considerano ahah
Cosa ti rode fanboy...il fatto che hai buttato 120€ per stadia..argomenta stadia... e non se io sia un hater o minkiate simili da pecora..nei tuoi commenti non hai detto niente a tal proposito.
torna alla bottiglia, zotico.
Microsoft, Sony, Nintendo, Steam ecc ecc ci sono da anni...qui non si parla di nuovi modelli di cellulari....ilgaming può variare, evolvere ma è sempre quello.
se vabbè, linguaggio da osteria. fai ridere
ascolta fatina buona del c..o ,,,tu non sai neanche cosa significhi gaming..tornatene a giocare ai casual game.
ma per favore sai solo dire fan boy, manco ti piacciono i videogiochi se parli così. cambia mondo che ci fai un favore, io spero che Stadia e tanti altri servizi si vadano ad affermare oltre alle console fisiche.
Sinceramente di Stadia che ci sia o no non mi interessa ...parlo di cosa offre ora..non di favole...tu mi sa che sei un fanboy.
Non ci arrivi che tristezza
Non c'è niente da riprovare, quello che avevo da dire l'ho già detto, non serve ripeterlo. Se poi tu non ci arrivi o vuoi andare fuori tema solo per provocare divertiti pure da solo...
Non ci sei arrivato in fatti
Riprova
Ahhhhhhhhhh
Nope.
Sbagli
Con i salumieri è inutile parlare
"è che non puoi permetterti di "non essere una piattaforma da indie" nel mercato attuale"
Master in Corporate Strategy al MIT scommento?
hai voglia, TUTTI avevano quel mivar e quel telecomando maledetto ahahah non era semplice giocarci ma si faceva, che diamine, a me da fastidio quando nei vari blog sento dire cose tipo "io sotto i 60fps non riesco a giocare" quando anni fa si facevano sacrifici del genere
Avendo provato i vari servizi di streaming, per me la compressione video è peggiore del dettaglio abbassato che c'è sulle console, poi per carità, è un'opinione, libero di pensarla diversamente.
Sul lag però c'è poco da argomentare: c'è e si sente, per caratteristiche intrinseche della piattaforma. Per certi giochi è quasi ininfluente, ma per altri risulta abbastanza un impedimento, dipende dal titolo.
Il problema è che non puoi permetterti di "non essere una piattaforma da indie" nel mercato attuale. Per rendertene conto basta che vai su steam e clicchi su "i più venduti", vedrai subito che la maggior parte dei titoli non sono giochi "AAA"
è un'affermazione forte, ci vuole tanto tanto impegno per avere buoni risultati adattando tecnologie di oggi ad un vecchio crt in più ci vuole tanto fegato e pazienza a giocare giochi progettati per i 16:9 o addirittura di più su schermi bene che vada in 4:3 o addirittura quadrati (convessi per di più) per non parlare, ed è quello di cui si stava parlando, non tanto della qualità, del fastidio alla vista, non so tecnicamente quale delle due tecnologie sia più pericolosa per la vista ma così a naso avere un fascio di luce che ti punta nel viso rispetto a dei microled (o altro ai giorni d'oggi) che si accendono e si spengono sia più dannoso, anche perché ricordo le sessioni su quegli schermi ed erano molto più faticose
Mah, non capisco cosa ci trovi di strano in ciò che ho scritto, non mi pare serva un master (ma neanche la terza media) per capire che non si tiene in piedi un servizio se non guadagna, men che meno un servizio costoso da manutenere come Stadia. Se porta soldi continua ad esistere, altrimenti no, non mi pare un concetto così complicato o controverso.
almeno un cervello per fare critica ci è rimasto. tu nel cervello probabilmente hai la leocrema.
Non è affatto ovvio, a partire dalla resa visiva, passando per il lag.
Se fai il paragone console Stadia, vince Stadia, se invece fai il paragone PC Stadia, vince il PC.
Ho detto infatti che non è una piattaforma da indie.
Ci arrivate o leggete solo l'ultimo messaggio?
"Il tipo di servizio non c'entra una fava"
Master in business administration ad harvard?
Il tipo di servizio non c'entra una fava... Google è un'azienda, c'è uno e un solo parametro che decide se Stadia continua a vivere o no: se fa guadagnare più di quel che costa. Punto e fine. Ora hanno fatto l'investimento iniziale quindi per qualche anno è al sicuro, ma se in questo tempo non riescono a farlo macinare come si deve è spacciato, non è un'opinione, è come funziona il mercato
Se ho sia la console che stadia è ovvio che lo prendo su console: migliore resa visiva (non c'è la compressione video), assenza di lag, posso giocarci anche senza internet o se la banda è scarsa, il gioco in sé costa meno in media e fra 10 anni posso giocarci ancora, mentre magari nel frattempo Google ha deciso che stadia non rende e l'ha chiuso... per me non c'è paragone
Si sta parlando di indie, non di grossi produttori, quindi sei fuori tema.
Sei così contento di avere un’alternativa in meno? Mi sa che sei un hater
È un settore high tech, cambia dall’oggi al domani. Che numeri hai preso poi? Boh
Vero, i giochi nuovi usciranno anche su Stadia, questo ridurrà il fattore "ma devo ricomprarlo di nuovo?", però quel che servirebbe a Stadia sarebbe un'esclusiva di peso, possibilmente qualcosa fatto su misura per il cloud.
Sapete usare ancora il cervello o ragionate per meme?
Tutte le grandi software house ci sono.
TUTTE
Quello che di Stadia dovrebbe essere vincente é l'attrattiva rispetto alle console. Se un gioco ad esempio é su Stadia e PS4, pur avendo PS4, perché dovrei acquistarlo per quest'ultima dal momento in cui Stadia é molto piú flessibile?
Boh....
Gli indie devono arrivare in un secondo momento, la massa critica deve essere necessariamente portata dai tripla A
Ma quali 100? e poi che titoli? giochi da smartphone...il vero discorso è? la gente si abbonerà ? ...No perchè non interessa...quindi Stadia close.
Aahahahahahah 2
Il discorso "oggi sono 30, domani saranno 100, ecc." funziona se la piattaforma riesce ad attirare sviluppatori, mentre l'articolo dice proprio che gli stessi dev la trovano poco interessante rispetto ad altre a causa delle condizioni di Google.
Eh, non generalizziamo però, indie non vuol dire necessariamente 2d.Tra Unity e UE4 disponibili gratuitamente per i progetti indie ormai molti cominciano ad avere grafica più "pompata"
che ne so, parlo dei commenti che erano venuti fuori tempo fa
E che non si dica che Google non paghi immediatamente
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