20 Dicembre 2019
YouTube ha rivendicato il diritto di decidere liberamente quali contenuti ospitare sulla propria piattaforma e, soprattutto, quali rimuovere. La notizia deriva dall'aggiornamento dei termini di servizio che sarà applicato a partire dal prossimo 10 dicembre, e in particolare da un'aggiunta che recita quanto segue:
"YouTube non ha alcun obbligo di ospitare o pubblicare contenuti".
Il messaggio è chiaro, e implica che - nonostante YouTube sia una piattaforma relativamente aperta - l'azienda non è obbligata a tenere online qualsiasi video venga caricato. Novità sono state introdotte anche per quanto riguarda la chiusura degli account: YouTube si riserva di negare l'accesso sia all'account Google che all'intero servizio YouTube qualora rilevi, a sua esclusiva discrezione, che la fornitura del servizio all'utente non sia più commercialmente praticabile.
La questione non è affatto di secondaria importanza, e risponde a una domanda che si fa sempre più cogente: YouTube dovrebbe rimuovere o no i video che non violano apertamente le regole, ma che per vari motivi ci si avvicinano molto?
La piattaforma infatti è stata al centro di aspre critiche per quanto riguarda la sua politica relativa alla rimozione (o mancata tale) dei video che ospita. È innegabile infatti che YouTube contenga, oltre a molti contenuti di qualità, anche molti video che promuovono la diffusione di fake news, teorie complottistiche e challenge (inutilmente) pericolose.
Addirittura, secondo una ricerca pubblicata all'inizio del 2019, YouTube sarebbe il principale terreno di coltura per le teorie terrapiattiste, a indicare l'estrema suggestionabilità di molti utenti che popolano la piattaforma. Il problema è tale da aver spinto Google a introdurre pannelli informativi e modificare gli algoritmi di intelligenza artificiale che regolano la visibilità di tali contenuti, allo scopo di arginarne il più possibile la diffusione.
Con l'ultimo aggiornamento dei termini di servizio, la piattaforma prende posizione, proseguendo nel progetto di ridimensionamento della presenza di fake news, video complottisti e contenuti ritenuti inappropriati intrapreso già l'anno scorso.
Le novità riguardano anche la fruizione dei contenuti da parte dei bambini, con un accento sulla responsabilità dei genitori, che devono essere presenti quando i figli usano la piattaforma. Giusto qualche mese fa Google aveva ricevuto una multa milionaria per aver infranto la legge federale statunitense riguardante la privacy dei minori, poiché aveva raccolto i loro dati personali su YouTube senza il consenso dei genitori.
Commenti
Non fanno un fico secco.
C'è poco da spiegare, non vieni beccato
Evidentemente i dati non erano sufficienti per coprire i costi.
Poi non mi sembra che sai come funziona Google, i dati non li vende, si fa pagare per fare pubblicità mirata ma non vende niente, sarebbe un errore vendere ad altri quei dati che ti fanno guadagnare in modo continuo da più aziende contemporaneamente
Gli scandali non c’entrano un tubo con il discorso sopra, ma si, li ho seguiti. state montando teorie e complotti che non esistono tutto qui. Se non volete condividere i vostri per le ads non usate questi servizi, non è un concetto complicato
Gratis... comprano i miei dati, la mia posizioni, i miei interessi ecc... ecc...
hanno abbastanza materiale da vendere alle multinazionali
su via... sappiamo come funziona
Fino a pochi anni fa, con la diffusione della banda larga ei video HD, YT era in perdita visti i costi di gestione enormi...
Anche a me la pubblicità elevata di adesso da fastidio ma bisogna che, specialmente in Italia, capiamo che le cose gratis non esistono...
Censura...BBONOOO
"Agli utenti va bene così perchè i dati che consegni a Youtube sono
irrilevanti, sono anonimi e sopratutto l'unica finalità è quella di
mostrarti annunci targettizzati, non li usano i dipendenti di Google per
farsi due risate alle tue spalle perchè vedi i video di Cicciogamer."
Ma davvero ci credi a questa parte? Gli "scandali" degli ultimi anni proprio non li hai seguiti nemmeno per sbaglio vero?
spiega allora
Lol nessuno dei due.
Lato gameplay sta morendo. Un sacco di gente sta aprendo canali Twitch, anche perchè registravano e perdevano tempo a montare video per poi non essere monetizzati senza avere spiegazioni.
nel caso vieni beccato ad usare ublock ti bloccano l'account o semplicemente di obbligano a disabilitarlo se vuoi guardare i video?
e la Terra è piatta e la dieta vegana è sana ed equilibrata... Ok di minki@te ne ho sentite abbastanza oggi, grazie.
Non puoi pensare che chi detiene il potere non abbia la capacità di influenzare o persuadere il prossimo, pure se precedentemente informato. Rimuovendo una pietra per volta crolla qualsiasi torre.
Questo si risolve con una maggiore educazione al web e al suo corretto uso, se associ Facebook o Youtube ad una fonte attendibile di informazioni stai sbagliando in partenza.
La fai troppo facile. Allora chi ha più denaro più si pubblicizza più ottiene 'followers' e più manipola coscienze filtrando quel che non gradisce ed educando chi segue. Immagino tu apprezzi il sistema sociale e politico americano, pensa che esiste anche chi non l'apprezza.
Parlo dei video vecchi, le regole di caricamento ovviamente restano invariate.
sulla base di cosa fai simili affermazioni?
beh... non guadagnavano... mica tanto...
diciamo che non straguadagnvano
Si, mi sono sempre chiesto come mai permettano a persone come me di tenere l'archivio dei video girati per scopi assolutamente personali, come privati e non indicizzati, con spazio impegnato di diversi terabyte.
Spazio aggratis senza controllo.
Avendo raggiunto un importanza superiore ai mezzi di informazione classici come giornali TV o radio, sarebbe ma giusto che ogni loro mossa venisse costantemente controllata attentamente
Basta che vedi la vicenda dei video di bambini su YT di qualche tempo fa. I video erano tecnicamente leciti eppure sono stati rimossi perchè dopo alla fine sono risultati inappropriati.
Le regole per la pubblicazione sono chiare e semplici, basta leggerle.
Dal momento che solo gli stolti possono pensare che esistano regole che valgono sempre, perfettamente in tutti i casi, è chiaro che alla fine l'ultima parola spetti a Google. E' un modo di procedere che esiste in qualsiasi ambito, continuate a cadere dal pero per cose normalissime.
Certo i tuoi figli non ti ringrazieranno per il loro futuro; sai che la libertà non è qualcosa che discende dal cielo, ma quel che i tuoi avi in passato hanno conquistato per loro e per i loro figli, e quel che tu conquisti, oggi e domani, per te e sperabilmente anche per chi ti è prossimo. Io ringrazio chi è venuto prima di me e m'impegno per non perdere quel che hanno conquistato e per conquistare quel che mi sarà destinato di conquistare. E questo lo perseguo attraverso il dialogo, il dibattito, la polemica, l'obiezione ed il voto.
A parte che non hai citato cifre e fonti, non devono essere necessariamente in attivo all'interno della singola piattaforma per essere conveniente tenerla in piedi.
I dati che ricava dagli utenti gli servono per migliorare il dossier che hanno su ognuno di loro e propinargli pubblicità più mirata (quindi più profittevole) anche quando navigano altrove.
Inoltre il motivo che spinse Google a comprare Youtube per una cfira , allora folle, fu che avrebbe ricevuto un doppio danno (un youtube in meno per sè e uno in più per la concorrenza) se l'avesse acquistato qualcun altro.
Per questo stesso motivo non si permetterebbe di farlo fallire anche se fosse in perdita.
Semplice: non guadagnavano. Tutte le startup sono così: nascono in perdita, e poi dopo diversi anni diventano profittevoli. Amazon, giusto per fare un esempio, è solo da alcuni anni che guadagna.
Ma ringrazia che ti hanno permesso tanto...in Cina non avresti avuto nemmeno la possibilità di visionare il compleanno di tua nonna...
"YouTube si riserva di negare l'accesso sia all'account Google che all'intero servizio YouTube qualora rilevi, a sua esclusiva discrezione"
E con questa nota chiudo un dialogo abbastanza sterile.
Le regole di YT sono piuttosto chiare.
C'è sempre la solita questione: partendo dal fatto che non sono soggette a nessun obbligo di accettare o mantenere sulle loro piattaforme i contenuti che non vogliono, come andrebbero regolamentati, sulla base di cosa?
Di fatto Facebook e Twitter sono mezzi di comunicazione capaci di muovere consenso sia per numero di iscritti che per meccaniche di funzionamento e in quanto tali vengono sfruttati e sono/andrebbero regolamentati.
Youtube invece lo paragonerei più a un mercato rionale dove vai a cercare quello che ti interessa, ciò non toglie che abbia sempre albergato anche contenuti al limite del legale
In realtà nel primo commento che ti ho scritto, ho scritto chiaramente che YouTube NON è in alcun modo obbligata a pubblicare/mantenere nulla.
Quello a cui YouTube è obbligata è la trasparenza del servizio. Trasparenza del servizio, ripeto per la 5 volta, significa fissare delle regole di gestione dei contenuti
da un lato essendo un sito privato sono liberi di mettere e togliere tutto al 100%, ma piattaforme come youtube/google/facebook dovrebbero subire molti più controlli da parte degli stati (non singolarmente ma a livello europeo)
Hai ragione, il mio prof di diritto privato mi diceva sempre : non trattare mai con gli stolti social, parti sconfitto 2-0. Ti lascio la vittoria e sguazzare nella tua intelligenza da social. Per il momento, io, vado a lavorare in uno studio legale, tu, divertiti a scrivere su HDblog, magari potrai un giorno aggiungerlo al curriculum per fare lo spazzino.
Ancora non mi hai spiegato secondo quale criterio Google sarebbe obbligata ad accettare un tuo video su Youtube, è tutto qui il punto della questione. Attendo.
L'ignorante difende i suoi argomenti citando altri argomenti completamente scollegati dalla questione per accrescere la sua ragione. Mi fermo qui, sapendo che è tutto terreno bruciato.
col parastatale non c'entrano assolutamente nulla.
Il ruolo sociale manco l'ho menzionato.
Essere privato, non significa fare quello che vuoi, questo vi deve entrare in testa.
Ma finiscila di scrivere assurdità. E non parlare di diritti violati che offendi davvero chi in questo momento viene ucc1so e umiliato per conquistarli. Quando una azienda ti assume oltre al contratto firmi un codice etico e di comportamento, se lo violi sei fuori. Quando ti iscrivi a YouTube firmi un contratto con delle regole, nelle quali troverai scritto che parte dei diritti dei video pubblicati, così come la responsabilità appartengono a YouTube e per tali ragioni può rimuovere o demonetizzare il video in qualsiasi momento. Se YouTube vuole imporre un limite di 5000 video di gattini, il 5001 se lo prende in saccoccia e non lo pubblica. STOP.
Ho riportato sotto, è capitato a Twitter.
Allora si faranno nuove leggi a tutela della libertà della persona, o si cambieranno le leggi esistenti. Probabilmente non si farà ulla, ma chissà mai...
Se leggessi meglio magari capiresti di più.
Può scegliere ciò che gli pare, ma non può farlo arbitrariamente senza dettare delle linee guida.
L'azienda è privata, il corridoio è pubblico. Non esiste modo per il pubblico di accedere alla comunità se non attraverso aziende private, così funziona la Rete, se queste possono decidere chi può esprimersi e chi no vengono meno diritti fondamentali dell'uomo. Pare che dalla storia non s'impari mai nulla, o forse c'è chi non la studia mai abbastanza.
Esattamente, è una cosa che proprio non si riesce a capire quella che hai scritto, non so perchè sia così difficile da comprendere.
Guarda che io non ho messo opinioni nei miei commenti, ho messo fatti e dati di fatto: che ti (vi) piaccia o no Youtube, ecc. sono aziende private con le quali tu accedi "firmando" un contratto ogni volta, ed è un contratto di natura commerciale, quindi non sono tecnicamente, giuridicamente, concretamente piazze pubbliche.
Se domani Google volesse potrebbe iniziare a cancellare tutti i video che vuole (rispettando evenutali scadenze, se ci sono) e rimanere solo con video di cavalli, e potrebbe farlo tranquillamente, se decidesse di diventare un blog di cavalli.
E' proprio su questo che vi sbagliate, queste aziende non hanno nessunissimo, ma proprio nessun obbligo sociale verso di voi, non sono enti pubblici.
Non capisco perchè sia una distinzione così difficile da capire. Non è che siccome hanno un miliardo e mezzo di utenti allora dopo una certa soglia diventano qualcosa di parastatale, ti assicuro che non funziona così.
Non penso proprio...se applicano una regola a chi può e a chi non può caricare video la piattaforma muore dopo 1 settimana. I video verrano caricati sempre e comunque, ma ci saranno più controlli nel verificare se i video hanno tutte le carte in regola per stare nella piattaforma (come tutti i social)
Dai, ora mostrami la condanna di YouTube per non aver caricato il video di tizio, ed aver quindi violato il primo emendamento (roba da pazzi). Forza, lo attendo più della tredicesima.
Ma cosa scrivi? YouTube ha le stesse regole della televisione italiana, che può scegliere cosa trasmettere. Se prende accordi pubblicitari con la Nike non è obbligata a mostrare anche video della Puma. Se la Rai trasmette Sanremo non è obbligata a trasmettere anche il festival di San Giorgio solo perché c'è stata una classe action o una rivolta popolare.
Se a YouTube piace solo la PlayStation, può tranquillamente eliminare tutti i contenuti della Xbox.
Le piattaforme come YouTube hanno solo l'obbligo di cancellare contenuti non inerenti alle leggi in vigore nel paese ospitante, che solitamente sono video razziali. Per il resto se tizio 1 offende tizio 2 in un video, tizio 1 può tranquillamente denunciarlo , esattamente come avverrebbe in televisione.
Finitela di fare gli avvocati del web inventando leggi che non esistono.
Vedremo in futuro cosa significherà questa riga in particolare.
Gli utenti continuano aumentare così come l'archivio dei video, secondo me arriverà il momento in cui non potranno più far caricare video a chiunque, vedremo.
Molti dimenticano che i social network in generale sono piattaforme private, e come ogni azienda, possono decidere le policy che ritengono migliori per il proprio business. Non sono un servizio pubblico ne una onlus.
YouTube è privata, ed ha dato la possibilità a centinaia di migliaia di persone di guadagnare bei soldoni, ad altri milioni di utenti qualche centone mensile. Ovviamente non è una Onlus ed è giusto che ci guadagni. Non credo esista una piattaforma più LIBERA di YouTube, capace di fare diventare "famoso", Peppe fetish e Saluta Antonio.