Recensione Ghost of Tsushima: l'ultimo samurai (di PlayStation 4)

14 Luglio 2020 74

Ghost of Tsushima è finalmente tra noi e arriva su PlayStation 4 e PlayStation 4 Pro (la console su cui lo abbiamo provato) al termine del ciclo vitale delle piattaforme di attuale generazione, rappresentandone in un certo senso il titolo di chiusura. Sappiamo bene che PS4 ha ancora davanti a sé un supporto ancora lungo, ma è con The Last of Us Parte II (che abbiamo già recensito) e con Ghost of Tsushima che si chiude la stagione di esclusive che ci ha accompagnato per questi lunghi 7 anni.

Oltre a ciò, GoT rappresenta anche il grande ritorno di Sucker Punch sulla scena videoludica, dopo un silenzio durato ben 6 anni; è infatti dai tempi di Infamous: Second Son e First Light (entrambi del 2014) che il team non proponeva più qualcosa ed è curioso constatare come i suoi unici lavori siano giunti rispettivamente all'inizio e alla fine di questa generazione. L'attesa sarà valsa la pena? Scopriamolo nella nostra recensione.

TSUSHIMA, UN'ISOLA DA SCOPRIRE

Nel corso di questa generazione non sono mancati i titoli ambientati nell'antico Giappone, ma Ghost of Tsushima si distingue da tutti i predecessori per la scelta di andare a collocarsi in un periodo storico molto particolare e in un contesto realistico, seppur tutti i personaggi scelti siano immaginari.

L'anno è il 1274 e ci troviamo all'inizio del primo dei due fallimentari tentativi di invasione del Giappone da parte dei mongoli. Il luogo è Tsushima, una piccola isola della regione del Kyūshū che si trova esattamente a metà tra il Paese del Sol Levante e la Corea del Sud, quindi uno dei punti di accesso più rapidi per poter raggiungere il Giappone dalla terraferma. Questa sua posizione strategica la rende il punto ideale per il primo sbarco dei mongoli su una delle spiagge dell'isola, più precisamente su quella di Komoda, dove inizia la nostra storia.

Qui ci troviamo a rivestire i panni di Jin Sakai, ultimo erede del clan Sakai e nipote di Lord Shimura (non ci viene svelato il nome), il jito di Tsushima (potremmo definirlo il signore dell'isola). Jin è quindi un samurai che appartiene all'alta aristocrazia e assieme a suo zio prende parte al primo tentativo di resistenza all'avanzata mongola, il quale si concluderà in maniera drammatica con lo sterminio di quasi tutto l'esercito Giapponese che ne ha preso parte.


Jin stesso resterà ferito gravemente nel corso della battaglia, ma sarà l'intervento della misteriosa ladra Yuna a salvarlo da morte certa. La sua nuova condizione di sopravvissuto e l'incontro con Yuna e le sue tecniche di combattimento poco ortodosse cambieranno per sempre il modo in cui Jin si approccerà allo scontro con gli invasori; il codice e l'onore del guerriero non hanno permesso di combattere in maniera efficace il nemico che minaccia il futuro dell'isola, occorre quindi mettere da parte la tradizione per intraprendere un nuovo cammino. Nel suo percorso di crescita, Jin dovrà fare i conti e mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto, arrivando ad agire in maniera silenziosa, infida e senza onore: dovrà diventare il fantasma vendicativo di Tsushima, il Ghost of Tsushima.


Questa è la premessa alla base della trama, durante la quale vivremo in prima persona il mutare del destino dell'isola attraverso le tante missioni principali e secondarie che ci verranno proposte. Il gioco ci offre la possibilità di svolgere una missione alla volta e di cambiarla in qualsiasi momento - senza perderne i progressi - tramite la voce Diario presente nel menù.

La campagna principale ci permette di intraprendere il percorso di vendetta di Jin nei confronti di Khotun Khan, il pericolosissimo e spietato capo della delegazione mongola che ha avviato l'invasione, e di liberazione dell'isola. Le tante missioni secondarie, invece, ci consentono di approfondire le storie e le vite dei comprimari che Jin incontrerà nel suo cammino, regalandoci momenti di pausa dalla campagna principale e ottime ricompense che spesso e volentieri amplieranno il nostro armamentario e le tecniche a disposizione.

Esiste infatti un'intera categoria di missioni dedicate alla mitologia di Tsushima che ci faranno ripercorrere le tracce di personaggi storici (fittizi) alla ricerca delle loro scuole di combattimento o delle loro migliori armature. Si tratta di missioni opzionali che spesso richiedono un tempo di completamento maggiore rispetto a quelle tradizionali, ma la cui ricompensa è sempre molto valida.

Il giocatore non ha vincoli nello scegliere come e quando affrontare un determinato incarico e la struttura dell'isola di Tsushima favorisce l'esplorazione e la ricerca di nuove aree, dandoci un senso di avventura e libertà che pochi altri titoli sono in grado di offrire. Il gioco vuole infatti evitare di fornirci un percorso lineare da seguire e questo lo si intuisce da due elementi. Il primo riguarda l'assenza di una mini mappa che possa semplificare l'orientamento. L'unico aiuto che ci viene fornito è la guida del vento.


Il vento spira sempre nella direzione del nostro obiettivo, ma questo dovrà essere selezionato manualmente consultando la mappa presente nel menù principale. Il secondo elemento di cui parlavo, infatti, è proprio questo: al termine di una missione - anche principale - non ci verrà automaticamente assegnato un altro obiettivo: il gioco vuol farci capire che è giunto il momento di esplorare liberamente e di prenderci una pausa dal susseguirsi di scontri.

Una volta selezionata la nostra prossima meta, ci basterà effettuare uno swipe verso l'alto sulla superficie touch del Dual Shock 4, in modo da richiamare il vento per poterci mettere al galoppo verso una nuova avventura. Il cavallo, infatti, è il principale compagno di Jin per spostarsi rapidamente da un punto all'altro di Tsushima e anche lui può essere richiamato in qualsiasi momento, premendo la freccia sinistra.

Le missioni secondarie a nostra disposizione non brillano per varietà e si riducono più o meno tutte ad una manciata di pattern che vengono ripetuti e leggermente modificati (intercetta i banditi che bloccano la strada, libera la città assediata, accendi il faro, e così via). Si tratta spesso di variazioni di ciò che svolgiamo anche durante i compiti assegnati dalla trama principale, anche se in questo caso troviamo ulteriori elementi che arricchiscono lo svolgimento, come la fase di pianificazione iniziale prima di ogni scontro.

Nel complesso l'offerta di contenuti è comunque molto buona e in grado di impegnare il giocatore per diverso tempo anche dopo aver concluso la trama principale, suddivisa in 3 atti e che può essere portata a termine in poco più di una ventina di ore. La durata complessiva aumenta notevolmente se svolgiamo i tanti incarichi secondari e se vogliamo scoprire tutti i luoghi segreti di Tsushima, come le fonti termali - necessarie ad aumentare anche la vita massima, oltre che essere luoghi in cui assistere a cut scene sul passato di Jin -, i santuari delle volpi (utili per ottenere nuovi spazi in cui equipaggiare amuleti che modificano le statistiche) e i tantissimi collezionabili sparsi per l'isola.

DA SAMURAI A FANTASMA VENDICATORE, KATANA ALLA MANO

L'evoluzione di Jin non avviene solo nel suo spirito, ma anche nel modo in cui affronta i mongoli, quindi nel gameplay che ci viene proposto. Messe da parte le intenzioni di affidarsi esclusivamente a combattimenti leali e onorevoli, dove il nemico deve essere sempre affrontato a volto scoperto e senza alcun inganno, Jin sviluppa una serie di tecniche e di strumenti che favoriranno la sua evoluzione da samurai ad assassino.

Questo passaggio non è mai forzato e il giocatore ha sempre (quasi sempre, in alcune missioni è necessario non farsi scoprire, pena il fallimento) la possibilità di scegliere come approcciarsi agli accampamenti mongoli o alle carovane che incontrerà lungo la sua strada. La scelta che abbiamo è quella di agire furtivamente, nascondendoci nell'erba alta, sfruttando la modalità di ascolto per individuare i bersagli e utilizzando strumenti in grado di sviare l'attenzione del nemico o ancora compiendo assassinii silenziosi alle spalle, o, diversamente, di chiamare apertamente il nemico ad un confronto diretto.

Purtroppo, a differenza delle sue altre produzioni, Sucker Punch non ha previsto un sistema di Karma che possa influire sull'apprendimento di abilità in base al nostro approccio, quindi la scelta alla fine ricade semplicemente su quella più conveniente in un dato momento. Ad esempio, qualora i nemici avessero degli ostaggi, questi verranno uccisi in breve tempo non appena verrà svelata la nostra presenza, quindi un approccio stealth è più sicuro e efficace. Diversamente, qualora il campo sia composto da categorie di nemici contro le quali siamo particolarmente favoriti, un ingresso in scena prepotente e arrogante potrebbe garantirci una vittoria molto più rapida.


Parlare di "categorie di nemici contro le quali siamo particolarmente favoriti" mi permette di introdurre una delle meccaniche alla base del combattimento in Ghost of Tsushima, le forme. Jin guadagnerà graduale accesso a 4 diverse forme nel corso del gioco, ognuna maggiormente efficace contro un determinato nemico. Ad esempio, una è in grado di contrastare meglio i nemici armati di lancia, mentre un'altra è più indicata per contrastare gli spadaccini.

Ogni forma offre un attacco neutro che possiamo eseguire con il tasto quadrato e un attacco pesante assegnato al tasto triangolo. Quest'ultimo ha il compito di spezzare la difesa della categoria di nemici contro cui è efficace, mentre l'attacco neutro non ha questa proprietà, a prescindere dalla forma equipaggiata(possiamo cambiarli rapidamente tenendo premuto R2 e il tasto corrispondente).

L'alternanza tra una stance e l'altra ci permette di fronteggiare in maniera efficace anche gruppi di nemici molto numerosi. Ovviamente la parata ricopre un ruolo fondamentale, in quanto, se eseguita con il giusto tempismo, permette di sbilanciare l'avversario e di portarci subito al contrattacco.


In generale le idee alla base del battle system non sono certo tra le più originali, ma riescono comunque a regalarci dei combattimenti frenetici e divertenti specialmente quando buttiamo nel mix anche tutti gli strumenti speciali a disposizione di Jin, grazie ai quali è possibile cambiare notevolmente il flusso dello scontro.

Ad esempio, il lancio degli shuriken ci permette di sbilanciare un nemico ostico e di avere la meglio anche quando non disponiamo dello stile giusto per affrontarlo, mentre una bomba fumogena può darci la possibilità di assassinare un avversario invece che combatterlo tradizionalmente. Molto utili anche le armi a distanza e i vari tipi di munizioni (da quelle incendiarie a quelle esplosive) che consentono di ridurre silenziosamente (ovviamente non se usate le esplosive...) il numero di nemici prima di un assalto.

Gli stili di combattimento e tutte le abilità di Jin possono essere migliorati utilizzando i punti abilità che otterremo man mano che sale la nostra reputazione (aumenta completando missioni, liberando accampamenti e sconfiggendo piccole carovane), permettendoci di accedere a meccaniche più complesse e efficaci. Ad esempio, potremo essere in grado di parare le frecce nemiche e di contrastare attacchi che in precedenza risultavano impossibili da bloccare (vengono segnalati da un flash rosso, mentre quelli parabili da uno bianco).


Nel complesso però, il grado di sfida offerto non è mai troppo elevato (a difficoltà standard), sia per via dei tanti strumenti a disposizione di Jin - che lo rendono una vera macchina da guerra - sia per via dell'intelligenza artificiale dei nemici abbastanza limitata. Purtroppo ci troviamo nel classico scenario in cui un gruppo di nemici ci attaccherà con un solo guerriero alla volta, lasciandovi tutto il tempo per parare ogni singolo attacco e per cambiare stance all'occorrenza; l'unica difficoltà aggiunta è data dalla presenza degli arcieri, i quali attaccano anche in contemporanea con i colleghi melee; nulla di ingestibile, sia chiaro.

Più avanti nel gioco, inoltre, Jin ottiene accesso ad una modalità che può essere attivata dopo aver sconfitto un determinato numero di nemici senza aver subito danni, grazie alla quale potrete eliminare 3-4 avversari con un singolo colpo (ciascuno). Non aggiungo altro per lasciarvi il piacere della scoperta.

Infine segnalo la possibilità di potenziare e personalizzare tutti gli equipaggiamenti (sia armi che armature) presenti nel gioco attraverso fabbri, armaioli e mercanti. La personalizzazione dell'aspetto degli oggetti è limitata a diversi schemi di colore, mentre potremo decidere di far indossare a Jin una qualsiasi combinazione tra armature, cappelli e maschere (quindi 3 elementi).

I PAESAGGI INCANTEVOLI DI TSUSHIMA

Uno degli aspetti più convincenti del gioco è senza dubbio la realizzazione dell'isola di Tsushima e dei suoi tanti microclimi. Nel corso dell'avventura avremmo modo di esplorarla in lungo e in largo, grazie alla struttura open world, ma se ci atteniamo alle sole missioni della campagna principale rischiamo di perdercene una grossa fetta.

Sebbene l'interfaccia di gioco sia ridotta al minimo, Sucker Punch ha sfruttato al meglio gli elementi naturali di Tsushima per invogliarci ad esplorare e scoprire aree nuove e segrete; ci basterà seguire il volo di particolari uccelli o lasciarci guidare da una volpe per scoprire una sorgente termale o un tempio nascosti. Per chi ama andare a caccia di collezionabili, Ghost of Tsushima offre pane per i suoi denti.

Ma non è solo la natura a spronarci all'esplorazione; la nostra curiosità sarà stuzzicata anche dagli abitanti dei piccoli villaggi che incontreremo lungo la nostra strada (o dopo averne liberato uno dal dominio dei mongoli), i quali ci forniranno indicazioni riguardo ciò che avviene nei dintorni e eventuali punti di interesse. Starà poi a noi andare ad approfondire, lasciandoci trasportare dal vento verso la prossima destinazione.

In tutto ciò, il comparto tecnico di Ghost of Tsushima ci regala la possibilità di apprezzare tutti questi luoghi e paesaggi nella miglior maniera possibile, grazie ad ambientazioni molto cariche di dettagli e ad effetti davvero convincenti (l'erba piegata dal vento è molto credibile e ben realizzata). L'isola di Tsushima appare più viva che mai, anche grazie al clima che muta in tempo reale (anche se possiamo forzarne il cambiamento suonando determinate melodie) e ci permette di apprezzare tramonti spettacolari, montagne battute dal vento e da tempeste di neve o immense pianure sotto cieli grigi solcati dai lampi.


L'eccezionale livello di tutto il comparto artistico può ulteriormente essere messo a frutto dal giocatore grazie anche ad una completissima modalità fotografica, la quale ci permette di agire su ogni singolo fattore della scena, dai filtri agli effetti climatici, la profondità di campo e molto altro ancora. Ci basterà trovare uno scorcio degno di nota per renderlo ancora più poetico con un pizzico di editing.

A proposito di filtri, ricordo che è possibile giocare Ghost of Tsushima anche in modalità Akira Kurosawa, ovvero in bianco e nero (ma è davvero un peccato perdersi i colori vividi e sgargianti che caratterizzano tutta l'isola). Il nome è ovviamente quello di uno dei più famosi registi giapponesi, al quale il team di Sucker Punch ha prestato più di un omaggio. Tutto in GoT richiama le produzioni di Kurosawa e lo stile dei chambara (il filone cinematografico che racchiude i film sui samurai), dalle ambientazioni alle tematiche trattate, senza dimenticare le inquadrature e i duelli uno contro uno.

Questi ultimi, in particolare, sono quelli più scenografici e che solitamente accompagnano lo scontro contro qualsiasi boss. In questo caso è l'onore e lo spirito da samurai di Jin a prevalere: tutti gli strumenti del fantasma diventano inaccessibili (quindi niente shuriken per spezzare la guardia e così via) e il combattimento all'arma bianca avviene esclusivamente tra noi e il nemico di turno, senza che eventuali sgherri possano intervenire.


La scelta di rendere altamente cinematografico ogni scontro con i boss permette anche di bilanciare un po' il livello di difficoltà, in quanto la rimozione di tutte le abilità speciali di Jin ci rende maggiormente dipendenti dalla nostra abilità nel corpo a corpo e ci costringe ad usare sapientemente tutte le stance che abbiamo imparato sino a quel momento, in modo da trarne il massimo vantaggio.

Non si segnalano incertezze sul fronte del frame rate, il quale resta stabile a 30 fps anche nelle scene più concitate. Limitata, ma non del tutto assente, l'interazione con gli elementi ambientali presenti. Ad esempio, sarà possibile bruciare l'erba alta usando frecce incendiarie o altri oggetti come barili esplosivi e altro ancora, ma nel complesso ci troviamo davanti a scenari molto statici.

Particolarmente ispirato è il comparto musicale, con una serie di brani che richiamano la più antica tradizione giapponese a suon di koto, percussioni e flauti, che contribuiscono a ricreare la giusta tensione durante i duelli o la sensazione di pace quando ci si immerge nelle aree più incontaminate di Tsushima. Nonostante sia presente il doppiaggio italiano, aggiunto con la patch 1.03, il consiglio che vi posso dare è quello di godervi questa esperienza utilizzando quello giapponese, in modo da garantirvi il massimo senso di immersività.

CONCLUSIONI

Con Ghost of Tsushima, Sucker Punch torna su PlayStation 4 dopo 6 anni di silenzio, proponendo un titolo che, al netto di alti e bassi, riesce a raccontarci una buona storia e ci offre la possibilità di esplorare in maniera molto suggestiva l'isola di Tsushima, vivendone uno dei periodi storici più bui e incerti.

Nel fare ciò, Sucker Punch non reinventa praticamente nulla e l'unico aspetto originale del gameplay risiede nella meccanica che ci permette di usare il vento come nostra unica guida, senza dover quindi ricorrere ad una mini mappa. Non c'è nulla di male in tutto ciò sia chiaro; Sucker Punch ha infatti pescato tra gli elementi classici del genere per cucire una formula che - per quanto non reinventi la ruota - funziona e ci regala decine e decine di ore di divertimento suddivise tra quest principali e secondarie.

La storia di Jin, la sua graduale trasformazione da samurai a fantasma e le vicende dei tanti personaggi che lo affiancheranno nel suo percorso di riconquista permettono di immergerci in maniera credibile nel contesto, nello spirito e nella mentalità del Giappone di fine XIII secolo; sotto il punto di vista della caratterizzazione, Sucker Punch ha svolto un lavoro eccellente, c'è poco da aggiungere.


Ghost of Tsushima è quindi un titolo adatto a tutti, che offre un grado di sfida tendenzialmente basso e che si lascia giocare molto volentieri, anche se potrebbe scontentare chi si aspettava una sfida maggiormente impegnativa (specialmente chi credeva di trovarci un nuovo Sekiro).

Personalmente ho apprezzato particolarmente la volontà di Sucker Punch di mantenere un tono realistico per tutto il gioco, senza andare a scomodare elementi soprannaturali, ma anzi contestualizzando in maniera corretta il ruolo del folklore giapponese. È evidente il grande amore da parte del team per la filmografia di Akira Kurosawa e l'impiego di risorse dedicate allo studio della cultura giapponese, degli stili di combattimento, della struttura di villaggi e accampamenti e persino del vestiario e delle armature estremamente coerenti con quelle del periodo storico di riferimento.

Insomma, se state cercando il miglior modo per farvi un bel viaggio in un Giappone incontaminato (specialmente in un periodo in cui viaggiare è più problematico!), Ghost of Tsushima è il titolo che fa per voi. Non ci troviamo davanti ad un capolavoro, sia chiaro, ma dinnanzi ad una piccola perla che merita senza dubbio di essere giocata e scoperta.

VOTO 8.2


74

Commenti

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Evergreen

E queste sarebbero le famose esclusive sony imperdibili? Un gioco mediocre, more of the same di Horizon con ambientazioni giapponesi, gameplay di 15 anni fa... Ma se isonari si esaltano per questi giochini, si capiscono tante cose...

Vale

Che questo gioco sarebbe stato un flop di vendite era chiaro fin dalle recensioni. Noioso e fatto male.

Marco Sartori

ma era su TGM?

Alebrasa

Capolavoro! Grafica stupenda.

Kratos

L'unica cosa, non deve parlare di Nintendo, che sbarella.

Kratos

Infatto, per questo non credo ci sia stato un gioco migliore in questa generazione di BotW. GoW compreso.

Bicchieredacqua

Questo gioco mi è piaciuto fin dalla prima volta in cui l’ho visto. Alla buon ora che uscisse!

Abyss

comparare sekiro, nioh 2 e ghost of tsushima solo perche hanno una tematica giapponese/samurai/shinobi dimostra l'ignoranza di certa gente ah ah ah ah ah, ridicoli

Abyss

Capolavoro, forse l'open world piu bello della storia del gaming. Ancora un capolavoro per casa sony. Non ne sbagliano una!

Winner.IT

Concordo con sparda e altri lettori: troppi difetti, per un gioco con una gestazione così lunga e con tante attese. In primis il combat system, e in un gioco il gameplay è la cosa più importante. Da non più di 6.5, un po' deludente, secondo me. Si salva certamente per le ambientazioni, il Giappone feudale, sempre affascinante.

Teomondo Scrofalo

Da quello che ho capito purtroppo sembrerebbe una mezza c@g@t@

Winner.IT

Insomma, dopo 6 anni ci si aspettava qualcosina di più. Ancora un "videogioco" molto "video" e poco "gioco": ambientazioni ok, ma sistema di combattimento bocciato. Stavolta nemmeno la trama sembra all'altezza. Il gameplay sembra essere il tallone d'Achille di queste esclusive ps4 di fine generazione. E sinceramente, è l'aspetto più importante. Come hanno scritto anche altri, voto con almeno mezzo/tre quarti di punto in più, come sovente capita per le esclusive della console di grido. Se fosse stato esclusiva Microsoft prendeva 7.5. Tradotto: nulla di che, considerando le attese della vigilia.

ste

Anche the order ha una media bassa. Non è questione di esclusive sony o meno, ci sono delle saghe che prendono voti altissimi a prescindere, tipo zelda, uncharted e ac

TheFluxter

Ti capisco tantissimo, sono nella tua stessa situazione. 1 ora al giorno se va bene e neanche tutti i giorni, libreria su Steam e compagnia bella, FORNITISSIMA, ma giocati meno del 30%.
Per farti capire il livello irrecuperabile, sto ancora cercando di finire Zelda su Switch..e lo presi praticamente al day one insieme alla Nintendo Switch (3 anni fa)

Luca

Solo per il tema Giappone Feudale + Kurosawa è un must-buy, sarà sicuramente il mio prossimo acquisto.
Media 84 su 86 recensioni, direi un buonissimo risultato per nulla scontato: è la media di un Assassin's creed, di un Gears 5 e di Halo 5...un buon gioco, non per forza un capolavoro...adesso sembra quasi che se un titolo non supera i 90/95 di media non merita di essere giocato -_-
Bravi i Sucker Punch, chissà di cosa si occuperanno in futuro (sarebbe bello anche un ritorno di Sly su Ps5) e brava Sony che continua a puntare sulle esclusive anche nell'ultimo anno di PS4.

DefinitelyNotBruceWayne

Che è tipo 5 volte quello che merita. Caso più unico che raro comunque.

pappacci

20 ore per finirlo per me vuol dire 25 giorni, lavorando e avendo poco tempo per tutto il resto massimo mi posso permettere 1 ora al giorno e non tutti i giorni, motivo per cui ho una estesa libreria di giochi comprati ma giocati solo il 20%.
Inoltre rientro in quelli che preferiscono giochi più easy per passare il tempo e non per tirare giù tutti i santi giocando a titoli più hardcore come Sekiro, quindi se mi dite che è un titolo che le richiede le abilità meccaniche di un Assassin's creed o un Tomb Raider è il titolo per me questo.

Gianluca Dell'Olio

Recensione scritta in modo esaustivo e ben chiara in tutti i punti siano essi critici o positivi. Sicuramente poi ognuno scriverà la propria giocando il titolo e valutando cosa non lo ha pienamente convinto e cosa no. Giocherò il titolo sopratutto perchè sono stato convinto dalla splendida ricostruzione artistica e dai gameplay che ho visto e che mi hanno fatto apprezzare un combat-system interessante. Per la ripetitività circa l'80% dei giochi open world ha questa caratteristica che non è detto sia una cosa negativa se quello che fai ti piace.

Nuanda

pure li le critiche mosse alla fine erano abbastanza oggettive, il combact system di The Witcher 3 è abbastanza arcaico, poi compensa abbondantemente con lore, storia e profondità.... c'è da dire che all'uscita il gioco come tutti gli open world così vasti aveva una infinità di bug anche abbastanza gravi, alla fine se non ricordo male gli diede un 8.5, non un 4.... si montò un chiacchiericcio che lo ha marchiato a vita per mezzo punto in meno....

Sparda

bella l'ambientazione ma ha qualche difettuccio di troppo per me.

Sparda

Vero . Il suo unico errore grave è stato cannare la recensione di the witcher 3

momentarybliss

Boh la media delle valutazioni di Metacritic per GoT è 84, con punteggi di testate internazionali come Game Informer e IGN molto elevati (rispettivamente 95 e 90). Ora capisco che non possa piacere a tutti, ma a mio avviso occorre anche stare attenti a non farsi condizionare da ciò che uno si aspettava da questo gioco

Ciccillo

Premesso che il.gioco non c è l ho,da quanto ho letto e visto su YouTube sembra sia un bel gioco con un ottima grafica, animazioni fluide, momenti epici da Samurai,buona esplorazione.
Contro:storia blanda senza grandi scossoni e cosa molta criticata; il Sistema di combattimento.
Capisco le critiche qui.In pratica essendo un gioco che punta molto sul realismo il lock dei nemici avrebbe inficiato sull esperienza di gioco,quindi assente.D altro canto però ,sembra che i nemici siano in turno ad aspettare che il loro numero venga chiamato prima di attaccare,in pratica non attaccano mai in un gruppo.
Sembra che qui il gioco abbia fallito,però niente di non risolvibile con una patch.

neripercaso

Mbe pino la lavatrice

ste

Knak 5.4 di media dalle redazioni. Passo e chiudo

ste

Got condivido, ma su horizon non tanto.
Vero che anche li il gameplay non è nulla di rivoluzionario, ma la riproduzione/animazione/ combattimenti delle macchine (decisamente più difficile da dare rispetto aglu umani o animali) è la cosa più curata che io abbia mai visto in un videogioco (e gioco dal 93). Poi vabbe in HZD c'è anche tutta la lore, e la filosofia che 3/4 dei giocatori neanche riescono a percepire.
La vosa incredibile è che le animazioni facciali facciano pena, con tutta la cura che c'è nel resto del videogioco quella cosa non ha senso

ste

Riassumendo grande impatto artistico e tecnico, il per il resto passabile

eberg93

Beh, se hai un minimo di competenza come videogiocatore e se per te giocare non è solo inserire il disco e premere pulsanti, ma ogni tanto fermarti, pensare, ragionare extra game (quindi a ciò che c'è dietro, dal tecnico al commerciale), pensare a cosa poteva essere fatto, e vivere un titolo in ogni sua sfaccettatura, beh allora dopo aver visto una decina di recensioni tra nazionali e internazionali per avere un'idea generale riesci a crearti un'idea quasi completa del titolo.
Poi ok, sono perfettamente d'accordo con te nel dire che un titolo va finito con le proprie mani, e sono sempre il primo a non sbilanciarmi finchè non ci metto le mani sopra. Ma ripeto, se hai un minimo di esperienza VERA quasi sempre riesci a valutare un titolo prima basandoti su ciò che trovi online. Poi certo, puoi sempre essere smentito. Anzi, se devo essere onesto, godo quando vengo smentito, significa avere ulteriori cose da imparare e la tua cultura del medium in questione video ulteriormente ampliata.

È lo stesso discorso che faceva il cotoletta in merito alla recensioni. Quando la gente gli chiedeva come faceva a recensire un telefono dopo un giorno dall'umboxing, lui diceva che ormai dopo mezz'ora che hai il telefono in mano e fai quelle 4 cose che il pubblico generalista fa, riesci subito a capire gran parte di pregi e difetti del prodotto. Poi ok, fare la recensione dopo un giorno è anche marketing, arrivare prima della concorrenza ti porta maggiore profitto ma al tempo stesso ti porta inevitabilmente a fare qualche errore o ad omettere qualcosa. Però il discorso dell'esperienza vale.

Ecco, sotto una recensione di un prodotto di domotica o di un aspirapolvere (per rimanere in tema col blog) non potrò esprimermi più di tanto. Sono magari prodotti che conosco certamente perchè li uso, ma su cui ho un'esperienza basilare in quanto li compro, li uso e finisce lì, non perdo tempo a ragionare dietro alla genesi del prodotto in questione.

PS: scusa per il pippone

Abyss

Giocalo prima, poi ne riparliamo, io l'ho gia platinato.

AlexDelarge90

Su HZD la penso esattamente come te dopo averlo fatto giocato e finito. Appunto, dopo averlo giocato ed finito. Mi chiedo come si possa fornire un parere del genere su Ghost of Tsushima senza neppure averlo giocato. Discorso che dovrebbe valere per qualsiasi cosa.

TheAlabek

Manco da paragonare, gameplay totalmente diverso, from non la riesco a tollerare

Unit-01

Invece da Fan di Sony e di HZD condivido tutto.. è la prima cosa che ho pensato vedendo il gameplay di GoT.

Nuanda

Uno che se ne intende di videogiochi...tanto, cercalo su youtube

Yui Hirasawa

Chi sarebbe pregianza?

eberg93

Mmmmm, non la penso così. C'è modo e modo di fare e, se sei guidato da una certa morale, devi sempre dire le cose come stanno indipendentemente se vieni pagato "direttamente" dal consumatore o "indirettamente" dalle pubblicità. A maggior ragione se lavori in questo campo in cui invogli qualcuno a spendere i propri soldi per qualcosa. Non si può ogni volta cercare di leggere tra le righe o intuire come la pensa un recensore perchè lo conosci da tanto tempo e sai come la pensa in generale.Tanto il pubblico vero, quello che ti segue, lo farà sempre e comunque.

PS: i 5€ mensili per QR li pagherei, ma son fortunato che mio ha un'officina e ha l'abbonamento a QR da trent'anni, quindi lo scrocco. Ciò non toglie che, per esempio, loro riescono a tirare fuori contenuti di una caratura elevatissima gratuitamente (aka, video su youtube) come quelli dell'ingegnere Massai.

PPS: e sempre in merito ad abbonamenti, 2 o 3 anni fa nel sondaggione di Nic su questo sito, ero uno dei pochi di quelli che avrebbero pagato un canone mensile per questo sito (se gli articoli fossero scritti in maniera leggermente diversa, quindi meno articoli ma con più qualità). Poi eh, anche se spesso non mi trovo d'accordo con quanto viene detto, la pubblicità la tengo attiva, non trovo giusto usufruire di questo servizio gratuito senza dare nulla in cambio. Che poi pagherei proprio volentieri. In passato ho fatto un paio di abbonamenti annuali a wired per rimanere in ambito tecnologico, ma poi mi ero stufato perchè ok, giornale fighissimo e di alta qualità grafica e di impostazione generale, ma metà erano pubblicità o contenuti spiccioli.

PPPS: scusa per il wall-text.

DefinitelyNotBruceWayne

Se ad una qualsiasi esclusiva PS dai meno di 8 la gente da di matto.

Nickever Professional™

Secondo me è ora di iniziare anche con le videorecensioni.

eberg93

Certo, capisco che non a tutti possa piacere NiOh, è un titolo estremamente di nicchia, ha fatto 1 milione di vendite e penso che si e no il 10% di quelli si sia spinto fino in fondo. Per quello suggerivo anche Sekiro che, tolte un paio di bossfight che richiedono un minimo di concentrazione e alcuni primi incontri di nemici base, è molto casual. Una volta capito come funziona diventi un treno dopo 2 ore di gioco, devi fare sempre la stessa cosa. Il che non implica che sia un gioco cattivo, sto solo dicendo che è alla portata di tutti e per chi cerca esperienza jappo degne di nota.

iclaudio

devo finire last of us e days gone ...e ne arriva un'altro ,troppa roba

boosook

Beh, ti sei accorto da quando è così? Da quando non paghiamo più per acquistare le riviste e quindi devono campare solo con la pubblicità, e la pubblicità la fanno quelli che vendono i telefoni/auto/giochi che vengono recensiti.

Giu P
boosook

Un po' eccessiva l'esaltazione, non sembra essere proprio un capolavoro, comunque tendenzialmente hai ragione ed è una bella chiusura di generazione.

boosook

Tieni conto che non tutti hanno gli stessi gusti, Nioh a me ha sempre attirato tantissimo ma non lo prendo perché so già che non potrei mai giocarlo (troppo hardcore), quindi va bene anche l'AC de noialtri se a uno piacciono quel tipo di combat system e l'ambientazione giappo, e poi visualmente mi sembra molto bello. Non lo farò perché non è il mio tipo di combat system (non mi piacciono i combat system che si basano sull'imparare infinite combinazioni di tasti, e dopo Zelda purtroppo vedo gli action rpg in un altro modo, si salvano solo i FF perché è FF), ma non sarei così critico.

eberg93

Meglio la gente che sbrocca piuttosto che il buonismo che gira da qualche anno ormai ovunque. Recensione dei giochi tutte positivissime. Guardi una recensione degli smartphone e magicamente son tutti perfetti best buy. Guardi la recensione di una macchina e anche lì tutto ok, comprate pure che va tutto bene. Non vedo più nessuno sbilanciarsi e dire "cassarola, ma questa è veramente una m3erda", ci si limita a dire quando qualcosa non va bene "massì dai, nel complesso tutto bello tranne quella cosina leggermente fuori posto ma nulla di che".

eberg93

Per questo titolo onestamente oltre ad un 7,5 non andrei. Ormai c'è troppo buonismo nelle recensioni, fioccano sempre 8/8,5/9 come piovesse. Sei a fine gen, se te esci con un titolo senza infamia e senza lode non posso andare oltre col voto. Ok, per carità, ci si diverte e non ha grossi problemi, ma tolte due/tre cosette è bene o male la solita minestra.

Ora io lo so che qualche fan di Sony col paraocchi mi odierà per ciò che sto per dire (per fortuna non sono tutti così), ma sto titolo è la versione Jappo di Horizon Zero Dawn. HZD ha ricevuto voti stratosferici, ma non è che fosse stato chissà quale perla da non perdersi per nessun motivo al mondo, sono ben altre le esclusive Sony di spessore. GoT e HzD hanno sacco di punti in comune. Ambientazione molto bella, curata e suggestiva, una storia un po' meh, espressività dei volti nulla, secondarie riempitive che trasmettono poco, gameplay fluido e che non crea problemi ma non particolarmente innovativo. HzD comunque lo scuso perchè è uscito 3 anni fa, mentre con la saturazione attuale del mercato GoT non mi sento di premiarlo.

Era palese che del trittico E3 2018 Sekiro - NiOh 2 - Gost of Tsushima, quest'ultimo fosse il più debole. Per gli amanti del mondo nipponico gli altri due titoli sono su un altro pianeta. Sekiro ha portato un gameplay fresco, rinnovato e con una bella verticalità dovuti alle possibilità di movimento infinite. NiOh 2 è un degno sequel del primo perfetto per i puristi del gameplay hardcore duro e puro, per chi vuole avere una sfida di gran lunga superiore alla media attuale del panorama videoludico. Ghost of Tsushima è praticamente l'AC de noialtri, quello che la gente chiedeva a Ubisoft da secoli. E AC non è che sia sto gran titolo ormai, giusto per capire a cosa assomiglia questo gioco dei Sucker Punch.

Ciccillo

La critica è divisa a metà.C'e' chi parla di capolavoro e chi di fallimento (dovuto principalmente al sistema di combattimento).A questo punto tocca aspettare un update o calo del prezzo,perché alla fine è chiaro che non convince del tutto.

Nuanda

Secondo me il buon Pregianza a volte gli parte la brocca ed esagera... Però a cultura videoludica tanto di cappelllo...consiglio vivamente il suo podcast su Final Fantasy 7 e le puntate su Multiplayer dove racconta la storia dei vari generi di videogiochi....

eberg93

Ahhhh, il buon Pregianza, qualcuno lo conosce! In ambito italiano è uno dei miei preferiti. Diciamo che non ha paura di spalare m3rda quando serve.
Anche con Michele e Lara (Sabaku e Phenrir) mi trovo spesso d'accordo, nel senso che il più delle volte condivido i loro punti di vista, e quando invece non li condivido riesco comunque a capire le loro motivazioni perchè sono sempre molto esaustivi e prolissi (soprattutto Michele). Anche loro al let's play di Ghost of Tsushima sono stati abbastanza freddini. E dopo quanto visto oggi nelle varie recensioni si conferma la mediocrità del titolo.

G486

Come con The Last of Us 2, anche questo lo recupererò su Ps5 il prossimo anno :) bella recensione

DefinitelyNotBruceWayne

Bella l'ambientazione, ma il resto non sembra nulla di particolare. La vera svolta arriverà quando si penserà anche a permettere al giocatore di interagire veramente con gli ambienti come in BoTW.

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