Unity promette modifiche alle nuove tariffe dopo le tante critiche

19 Settembre 2023 45

Da qualche giorno il settore degli sviluppatori di videogiochi è in subbuglio per colpa di Unity: la società che sviluppa l’omonimo motore grafico, uno dei più diffusi soprattutto se si guarda al mobile e all'indie, ha annunciato un aumento di prezzi, ma soprattutto delle nuove condizioni in un certo senso retroattive che hanno fatto decisamente arrabbiare gli sviluppatori, tanto che si prospettano molte azioni che potremmo definire radicali se non ci sarà un passo indietro.

Per ora Unity, che da circa nove anni è capitanata dall’ex amministratore delegato di EA John Riccitiello, non ha dato alcuna indicazione di cambiare idea - e quel che è peggio ha rilasciato risposte contraddittorie e confuse alle molte richieste di chiarimenti degli sviluppatori. Il nodo fondamentale della questione è che Unity non si è limitata ad aumentare i prezzi, ma ha anche aggiunto quella che potremmo definire una “tassa sui download”.

Oltre una certa soglia (di download e ricavi), gli sviluppatori (o i distributori digitali, come vedremo) dovranno versare qualche centesimo ogni volta che un utente scarica il gioco. Non solo è molto difficile ottenere un conteggio preciso e affidabile di questo parametro, ma Unity ha detto che questa clausola, che entrerà in vigore nel 2024, si potrebbe considerare retroattiva: Unity infatti considererà i download e il fatturato complessivo dell’intera vita del gioco, anche se gli addebiti interesseranno solo i download avvenuti dopo l’entrata in vigore della nuova regola.


Le soglie variano in base al tipo di abbonamento a Unity scelto e anche al mercato di riferimento. Per l’abbonamento base, Unity Personal, si parla di 200.000 download totali e 200.000 dollari di ricavi negli ultimi 12 mesi. Ogni download costerà 2 centesimi di dollaro. Come è facile immaginare, per alcuni sviluppatori potrebbe significare ritrovarsi obbligati a sostenere costi anche significativi in modo del tutto imprevisto; Unity tuttavia difende la propria scelta dicendo che il provvedimento riguarderà solo il 10% del totale dei suoi clienti - la contro-argomentazione è che sì, diciamo che è vero, ma questo 10% rappresenta gli sviluppatori più prolifici e di successo, e il rischio molto concreto è di allontanarli verso un’altra piattaforma.

È stata in particolare la scelta di legare la nuova tassa a un parametro controverso come il numero di download a scaturire le proteste degli sviluppatori - e, come dicevamo, la comunicazione di Unity nei giorni immediatamente successivi all’annuncio è stata tutt’altro che chiara, buttando altra benzina sul proverbiale fuoco. Specialmente quando si chiedevano chiarimenti su scenari particolari e specifici.

Per esempio, c’è stato un momento in cui pareva che Unity avrebbe conteggiato anche se lo stesso utente ri-scaricava o reinstallava il gioco, poi si è parlato solo di variazioni hardware significative, poi forse che non si sarebbe conteggiato ma nel caso di installazioni su più dispositivi sì. Scenario praticamente analogo quando si parla di accessi anticipati, play day, Beta - perfino copie piratate! Per quanto riguarda servizi in abbonamento come il Game Pass di Microsoft, pare che Unity intenda bussare direttamente alla porta del distributore (in questo caso quindi Microsoft). Unity sembra aver addirittura detto che non può avere un'idea esatta al 100% sul numero dei download, ma che si baserà su proprie stime interne Ma, ribadiamo: è tutto molto caotico ed è difficile capire quale sia la versione definitiva dei fatti.

Unity, dicevamo, è uno dei motori grafici più diffusi al mondo, soprattutto in campo mobile e indie, e si trova quindi alla base di moltissimi giochi di enorme successo: Pokémon Go, Genshin Impact, Fall Guys, Cuphead, Among Us, Ori and the Blind Forest, Hearthstone, Cities Skyline, Escape from Tarkov, Monument Valley, Beat Saber e perfino Crossy Road. Moltissimi sviluppatori ed editori, anche grossi, hanno espresso pubblicamente sui loro canali social il disappunto nei confronti di questa mossa. E dicono che anche nell’eventualità di un dietro front ormai il rapporto di fiducia si è incrinato, e tornare a com’erano le cose prima sarà difficile.

Alcuni studios hanno addirittura annunciato che, a prescindere da come andrà questa vicenda, abbandoneranno il motore in favore di uno alternativo, come per esempio Unreal Engine, mentre uno dei più grossi editori indie al mondo ha detto che in futuro, quando presenteranno i loro nuovi giochi, gli sviluppatori faranno bene a precisare con che motore intenderanno realizzarlo. Non è chiaro cosa potrebbe succedere ai giochi già pubblicati, ma le conseguenze peggiori saranno per quelli ancora in pieno sviluppo - toccherà sostanzialmente ripartire da zero dopo, buttando via anni di lavoro fatto su Unity.

John Riccitello, amministratore delegato di Unity

Riccitello, del resto, non è per niente estraneo a trovate decisamente impopolari quando si tratta di toccare i portafogli dei giocatori. Sua fu l’introduzione delle famigerate loot box in FIFA 09 e altri giochi EA dell’epoca, per esempio; più di recente aveva fatto scalpore la sua idea, fortunatamente mai implementata, di far pagare gli utenti per ricaricare l’arma in Battlefield; e ancora ci si ricorda di quando diede dei “fo****i idioti” gli sviluppatori riluttanti a implementare schemi di monetizzazione fin dalle prime fasi di creazione di un gioco.

Più in generale possiamo dire che l’accaduto ha puntato i riflettori sul rapporto di stretta dipendenza che gli studios hanno con gli sviluppatori di motori grafici. Lo sviluppo di un gioco può richiedere diversi anni, durante i quali si deve sempre un po’ sperare che tutto vada bene con il proprio partner tecnico. Del resto, più la tecnologia evolve più i videogiochi si fanno complicati, e sono davvero pochi i gruppi che possono permettersi di svilupparne uno in proprio. Perfino CD Projekt RED, uno degli studios più grossi, ricchi e apprezzati attualmente, ha ritenuto di abbandonare il suo RED Engine, in favore di Unreal Engine di Epic Games, dopo le pessime condizioni in cui versava Cyberpunk 2077 al debutto.

In tutto questo, resta naturalmente da capire quanto effettivamente sia legale la decisione di Unity di applicare clausole retroattive al proprio contratto d’uso: è molto probabile che almeno l’Unione Europea vorrà vederci chiaro, per non parlare della notoriamente molto agguerrita divisione legale di Microsoft e degli altri colossi tech. Per il momento, pare che Unity si sia vista costretta a chiudere due uffici e cancellare un’assemblea interna plenaria, in cui Riccitello in persona avrebbe parlato a tutto l’organico, per via della ricezione di quelle che sono state definite da Bloomberg “minacce di morte credibili”. Vale la pena ricordare che nell'estate scorsa la società è stata una delle tante a licenziare personale nella fase post-pandemia (circa 200 persone, il 4% del totale), e che si vociferava una prospettiva di vendita alla software house americana Applovin per 17 miliardi di dollari.

UNITY SI SCUSA E PROMETTE MODIFICHE
19/09

Tramite un messaggio su X, Unity chiede "scusa per la confusione e il malumore" causato dall'annuncio della scorsa settimana, e promette modifiche al nuovo regolamento. Nessun dettaglio in più, per ora, ma dovremmo conoscere tutte le novità entro un paio di giorni. Citando fonti interne, tuttavia, Bloomberg è in grado di fornire già ora qualche importante anticipazione - la "download tax" rimarrà, ma:

  • Niente retroattività. Il contatore dei download partirà da zero quando la nuova policy entrerà in vigore.
  • Invece di fare affidamento su uno strumento/algoritmo statistico sviluppato in proprio, saranno gli sviluppatori a riportare il numero di download.
  • Per i giochi/clienti con oltre 1 milione di dollari di ricavo, la "download tax" sarà limitata al 4%. Non è chiaro se ci saranno limiti, e quanti, per i giochi con fatturati inferiori.

Sempre secondo la fonte, le intenzioni di Unity sono sempre state quelle di puntare ai giochi più grandi per fatturato - pensiamo per esempio a colossi del calibro di Pokémon Go e Genshin Impact. Per ora nessuna delle parti coinvolte ha voluto rilasciare dichiarazioni pubbliche.


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Commenti

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Riccardo

Non lo abbiamo considerato per via dei requisiti del gioco, non è ciò che cerchiamo, ma è assolutamente da valutare nel caso di una piccola produzione

Provato Godot?

xpy

Nell'immediato avranno anche una crescita dei ricavi, sul lungo termine la reputazione se la sono giocata

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Vive

Si ma con queste mosse scappano tutti a gambe levate, e infatti...

T. P.

ahahahah

Kar Tar

Da boicottare

Ti do un uomo sessuâl e se vuoi.

Giulio Forti

Mi stai dando dell'uomo sessuale?

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Watta

ci hanno provato daiii..

Riccardo

Ringrazio Unity per aver dato a me e al mio team il via libera per una transizione dello sviluppo su Unreal. Senza di loro non lo avremmo fatto nel 2024

Fabios112

handle with care

Giulio Forti

Non so ci trovate in lei.

riproduzione mica fesso, cosi devi scaricarla e conta come download

Giulio Forti

E aspettando Godot nel frattempo cosa fanno? Pagano?

Giulio Forti

Vabbeh ma il CEO è italiano.
Di cosa si stupiscono?

Gianni

Come darti torto :)

T. P.

ma quella è una foto o la sua riproduzione su Unity?

andrew

Lo scenario che tu dici di immaginare è apparentemente, la realtà, ma da questa realtà ignori completamente il fatto che sebbene la Microsoft abbia, sulla carta, definito un suo standard aperto, come nel tuo scenario , nei fatti è la prima a non utilizzarlo creando problemi di compatibilità alle suite concorrenti. (Lo standard è il formato strict, mentre office salva in maniera predefinita in transitional, che è più simile al vecchio formato proprietario)
E non mi sembra che le autorità competenti stiano facendo alcunché per risolvere la situazione.
Quindi no, non è stato fatto nulla con Office.

Il Corpo di Cristo in CH2O

immaginati uno scenario dove si legifera per obbligare l'azienda a rendere il suo formato di pubblico dominio (cosa che è stata fatta con office, tanto per dirne una).

fate sempre di sti scenari catastrifici, quando tutto quello che viene chiesto dall'utente è che l'ipotetico formato privato diventi di pubblico dominio garantendo uno standard su cui avere più concorrenzaa. che è qualcosa che negli ultimi anni (ma guarda caso!) si considera come inconcepibile, quando aziende come google ne basano il proprio fatturato senza la minima concorrenza (ogni riferimento al mercato degli ads è puramente casuale).

andrew

Ed invece immaginati uno scenario dove la versione desktop non esiste più ed i tuoi documenti devi caricarli su OneDrive dove paghi per lo spazio di ogni documento... Cosa ci sta di diverso dall'attuale realtà?
Solo che per il momento esiste ancora il client desktop ed esiste ancora il piano gratuito...
Ed è palese sia che si sta spostando sempre più sul web, sia che lospazio gratuito e/o illimitato non è più "garantito" come una volta.
Insomma, scenario tranquillamente possibile in un futuro neanche troppo remoto .

E K

E Unity si dissolse come neve al sole...forse.

BlackLagoon

*SE

Mi fionderei molto più volentieri sulla signorina Gadot

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Gianni

Tutti su Godot

ilvendicatoreatomico

Lol, almeno spariranno col botto

AndreDNA

Non è al pare di Unity perché tutti usano Unity.
Se tutti fanculano Unity e iniziano a usare Godot, tempo un anno e cresce a dismisura.

Il Corpo di Cristo in CH2O

il documento è di proprietà dell'utente. non sto parlando del formato, ma il documento è di proprietà tua, quindi dire "è come se microsoft chiedesse il pizzo per ogni documento già prodotto" non ha senso.

Ciccillo73

Partendo dal fatto che non stimo il personaggio in questione pero' c'e' da considerare che gli sviluppatori hanno aumentato i prezzi dei loro prodotti quindi e' anche giusto che paghino di piu'.

Tizio Caio

Il che sarebbe illegale visto che si tratta di Insider trading

Max Severest
Pip

Unity poteva permettersi di fare questa cagata forse diversi anni fa, quando si poteva dire che aveva il monopolio.
Adesso le alternative ci sono, e sono più convenienti, quindi perché qualcuno dovrebbe continuare ad usare unity?
Praticamente gli hanno dato una sentenza di morte. Che sia solo un caso che il ceo provenga da EA, quella considerata la peggior compagnia videoludica di sempre?

Tony Valanga
Tony Valanga

Dopo aver letto il titolo dell’articolo e chi sta al comando di Unity avevo già capito tutto, manco serviva leggere l’articolo (cosa che ho fatto comunque naturalmente).

Mie opinioni personali:
1 - gente come quella, che non mostra alcun rispetto per chi usufruirà del proprio prodotto, danneggia il settore videoludico e in un mondo ideale andrebbe sbattuta fuori quanto prima, anzi possibilmente manco farla entrare.
È comprensibile che le società vogliano avere dei ritorni economici dalla loro attività ma c’è modo e modo e sopratutto un limite a tutto.

2 - grazie a gente come questa EA è diventata, ai miei occhi, un’azienda che fa involvere ogni cosa che tocca e da cui stare possibilmente distanti, almeno come consumatori. Spero non ce ne siano altre.

Raxien

Nintendo raramente usa motori di terze parti. Se non sbaglio fa tutto in casa.

The BaK

Se ti riferisci al discorso di Office.. Microsoft non ha mai garantito nulla, implementando di default formati proprietari nei suoi applicativi e lasciando ai concorrenti il modo di trovare la compatibilità.
E' un modo per sfruttare il dominio sul mercato degli uffici, in particolare la pubblica amministrazione.

LAM

https://uploads.disquscdn.c...

Il Corpo di Cristo in CH2O

il documento è un file dell'utente, non della compagnia che garantisce lo standard.

The BaK

Eh! In realtà potrebbe...
Nessuno si è chiesto come mai la comunità open source cerca di promuovere formati aperti e soluzioni alternative? Ecco.. Per evitare situazioni simili, mi riferisco a Unity come potrebbe essere Office..
Non pensare solo allo scenario attuale, ma a quello plausibile in cui quelle che ora usiamo come applicazioni diventeranno delle piattaforme online a cui pagare un abbonamento..

Roberto85

È impossibile che sia legale, siamo al confine con l'estorsione.
Verranno distrutti da class action e cause legali, se non fanno IMMEDIATAMENTE dietrofront Unity verrà cancellata dalla storia dei videogiochi in meno di un anno, avete la mia parola.
È come se Microsoft chiedesse una percentuale su tutti i papers prodotti con Office.

BlackLagoon

Godot non è assolutamente al livello di Unity. E’ open e molto customizzabile, ma semplicemente non è paragonabile a Unity. Per modificare il motore e farlo arrivare alla parità di feature ti serve un team bello grossetto..

Willie

Dopo dichiarazioni simili, che comunque non saranno mai nella vita retroattive (gli rompono il c u l o), nessuno sviluppatore dovrebbe più usare Unity, almeno su giochi nuovi. Se svilupperanno giochi nuovi, a partire da zero, con Unity... beh se la saranno cercata!

Otacon

usate godot che è gratis ed open source e non fate guadagnare questa gente avida

Doggo (background)

Vogliono fallire questi

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