
27 Aprile 2021
L'Europa si sta preparando a rispondere al problema delle casse premio e di tutte quelle altre pratiche presenti nell'industria del gaming che solitamente vengono associate al gioco d'azzardo o a attività che generano dipendenza. Su questo tema si erano già espresse diverse legislazioni locali, tra cui quella del Belgio, ma sembra che ora l'Unione Europea voglia fare fronte comune per regolamentare la situazione e prendere le azioni necessarie.
A riportare la notizia è Gamesindustry.biz, che cita la votazione avvenuta nelle scorse ore proprio su questo tema. Votazione che è passata con ben 577 si, 56 contrari e 15 astenuti, e che porterà alla compilazione di un rapporto volto ad "evidenziare l'impatto positivo di questa industria avveniristica, ma anche i rischi sociali che dobbiamo tenere in considerazione, come l'impatto del gaming sulla salute mentale".
Come è facile intuire da queste parole, la Commissione Europea si riferisce non solo alle casse premio, ma anche ad aspetti come il farming di valuta all'interno dei giochi e tutti quegli altri aspetti che solitamente possono causare dipendenza e comportamenti pericolosi per la salute mentale. Come spesso accade con queste votazioni, non è chiaro in che modo si intenderà agire per mettere un freno al fenomeno, ma soltanto che la UE e la Commissione hanno gli occhi puntati sulla questione.
Si parla però della necessità di regolamentare il tutto per portare a galla eventuali comportamenti illegali che possano danneggiare i minori, così come del bisogno di rivedere il sistema del PEGI per renderlo obbligatorio in tutti gli Stati della UE, con nuove etichette standardizzate che mettano in guardia sulla presenza di acquisti in app o contenuti pubblicitari.
Ovviamente non si tratta di demonizzare il mondo del gaming, ma solo di porre l'attenzione su alcune pratiche pericolose. D'altronde la votazione ha anche dato il via ad una proposta parallela che punta alla creazione di una European Video Game Strategy, che possa aiutare l'industria locale ad emergere e a sbloccare il suo potenziale, con persino l'istituzione di un vero e proprio riconoscimento annuale a livello europeo (una sorta di Game Awards EU) e la valorizzazione di tutti gli aspetti positivi dei videogiochi, come il loro contributo al miglioramento della salute mentale, della cultura e molto altro.
Le linee guida ci mostrano quindi una strategia in due parti; speriamo che l'Europa riesca a metterle in pratica con successo.
Commenti
Di primo acchito mi verrebbe da dire ignoranti.
Ma se vogliamo parlarne seriamente hanno purtroppo ragione loro: quelle sostanze nominate non sono considerate droghe dalla nostra legislazione poichè non sono inserite nelle tabelle delle sostanze psicotrope e stupefacenti.
E' la normativa che trovo sia fatta molto male poichè non e stilata con raziocinio scientifico ma dietro interessi economici e politici, di qui il mio riferimento a chiamare in causa uno dei ministri a mio avviso peggiori che abbiamo avuto in alle politiche antidroga.
A prescindere dall'ironia, mi è sembrato doveroso scriverlo perché il 99% dei fumatori a cui l'ho detto continua ad asserire che la nicotina non è una droga e che loro non sono drogati. Erano ironici? Non credo.
Anche lo zucchero se è per quello o l'alcool. Ma magari, prima di replicare, ci si potrebbe soffermare un secondo e valutare anche l'ipotesi ironia ;-)
anche il pepe allora
le droghe non sono vietate? mi sono perso qualcosa?
Ma perché complicarvi la vita tirando dentro tutti i contenuti a pagamento a prescindere? Basterebbe bandire la vendita di giochi che implementano le casse premio, non le vuoi togliere? Non vendi sul territorio europeo.
Ho visto qualche giorno fa il video di MrWhosetheboss a riguardo, consiglio decisamente la visione.
Forse è meglio che ti informi. La nicotina è una droga ed è liberalizzata.
E' lecito scrivere tutto. Non vuol dire che tutto sia corretto.
Diciamo che a mio avviso centrava come i cavoli a merenda, a meno che a livello europeo non si voglia studiare una legge su questa specie di gioco d'azzardo in funzione della politica scelta dal singolo stato membro sulla liberalizzazione o meno di alcune sostanze.
Da noi no ma in altri paesi si e siccome apparteniamo a questo mondo è lecito scriverlo.
Se hai/avete bisogno delle cose menzionate è perché avete malattie mentali e l'unica cosa di cui avreste bisogno è un bravo psicologo/psichiatra.
Potrei aggiungere la pornografia.
Trattandosi di gioco d'azzardo a tutti gli effetti avrebbero dovuto muoversi da tempo ma meglio tardi che mai.
Se non ricordo male è il Belgio
Non sapevo che da noi le droghe fossero liberalizzate.
Mo' chiamo Giovanardi e gli dico che ha fatto poco nei suoi mandati!
Non dovrebbero avere ben altri problemi?
da giocatore odio queste cose, perchè rovinano il mondo dei videogiochi, d’altro canto se uno vuole sputtanars1 i soldi in ste cose dovrebbe esser libero di farlo. un buon compromesso potrebbe esser tassare queste cose come gioco d’azzardo, ma penso sia impossibile.
Se poi puoi comprare i crediti cambia poco
Molto semplice, vietare le microtransazioni tramite denaro reale, fine.
Altrimenti rivoglio la bisca nei bar e le tombolate a euro sonanti.
Grande l'ue che si occupa delle cose serie.
Comunque sarà una batosta per il mercato mobile che vive di questo
esatto è come lamentarsi che un bimbo di 10 anni gioca a gta, qualcuno glielo avrà comprato per cui, il gioco non non ha colpe
Sarà di quelli che credono che il mercato debba essere senza regole
Scusa ma il consumatore che vantaggio avrebbe nella difesa delle loot box?
Onestamente non capisco perche preferiate vengano mantenute...sono il cancro del gaming
I dlc non sono né lootbox né alimentato la fomo.
Vietare I contenuti extra non ha senso. Vanno regolamentati i contenuti che creano dipendenza
quotone! :)
Mah dipende, ci sono f2p che funzionano come path of exile
No. Dovrebbero mettere le lootbox e le altre meccaniche predatorie sotto la stessa legislazione del gioco d'azzardo, compresa la loro stessa tassazione.
Mi sembra che in Olanda (potrei sbagliarmi) siano vietate cose simili appunto perchè pari al gioco d'azzardo di fatto
Manca la fig4 e poi possiamo anche suicidarci in massa :D
Io invece sono d'accordo e vieterei anche alcool fumo e droghe.
Mettete quel bollino rosso, se il genitore poi lo compra ai figli o gli permette di usarlo senza farsi domande sono affari loro. Le famiglie in casa hanno alcolici e sigarette (per non dire altro), quindi smettiamola di piangere su qualsiasi cosa non ci piaccia solo perché 10 anni fa non esisteva.
Anche qualcosa di più severo, visto che il Pegi non se lo fila nessuno.
No, no, ci mancherebbe. Siamo d'accordo che è un problema enorme sia per gli adulti, ma soprattutto per i bambini che sono praticamente senza difese.
La vera soluzione sarebbe molto semplice, ma non fattibile. Si vietano in toto contenuti a pagamento in un gioco.
Ma poi dovresti vietare anche i DLC di qualità e ciao...
Cheers
Amen. Se il genitore se ne frega non è certo lo sviluppatore a dover rimetterci, specie considerando tutto il gioco d'azzardo che gira in Europa. Se un genitore è attento e vede il bollino rosso, magari si fa due domande, in caso contrario peggio per loro. Allo stesso modo un genitore potrebbe dare le sigarette al figlio, dargli l'alcool da bere, se per questo. Eppure sono tutte cose che vendono ancora.
Il limite di età non è mai servito assolutamente a nulla.
So bene che non risolve alla radice il problema, ma non puoi neanche pensare che sia giusto avere il gioco d'azzardo ovunque (casinò online, slot machines, ecc) con pubblicità anche tartassanti online, e poi bandire un gioco che come unico difetto ha un sistema di casse.
Io spero che alla fina si giunga a questa Unione.
https://uploads.disquscdn.c...
È proprio quello che intendevo
ma noooo, è palla canestro questo mica un casino
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tecnicamente il gioco d'azzardo prevede il fine di lucro per il giocatore- in questo caso la possibilita' di riconvertire le eventuali vincite (fiches, soldi di gioco, quant'altro) in denaro, cosa che e' possibile in alcuni videogiochi ma non nella maggior parte.
d'altra parte il meccanimo gacha e gli altri relati alle "casse" a premi hanno le stesse predisposizioni alle patologie legate al gioco quindi sono pienamente daccordo che siano controllate.
Ha certamente rotto la cassa.
Sono pienamente d'accordo
Lootbox e freetoplay/paytowin sono il cancro del mondo dei videogiochi.
Assolutamente d'accordo, dovrebbero essere meglio regolamentate le lootbox comparandole al gioco d'azzardo.
il sistema PEGI va rivalutato, questi giochi con le casse o vari tipi di gatcha va subito in arancione o rosso
Titolo piuttosto bait, per ora è stato commissionato uno studio in merito, non è ancora stato deciso di "bloccare" nulla definitivamente.
Detto ciò, totalmente a favore di qualsiasi disincentivo a questa pratica. Non solo perché è essenzialmente gioco d'azzardo non regolamentato, ma anche perché, da giocatore, questi modelli di business abbassano la qualità dei giochi dato che portano allo sviluppo di titoli che sono noiosi/grindosi by design, in modo da invogliarti a comprare gli extra.
Anche con il bollino non si argina il problema in modo sistematico. La quantità di genitori che molla il figlio con il tablet/cellulare e carta di credito attiva questi giochi senza nemmeno preoccuparsi è... diciamo che è da infarto secco.
Ma almeno sarebbe un inizio.
Cheers
ah buongiorno caffè?
Assolutamente d'accordo se acquisto qualcosa non conoscendo il contenuto è gioco d'azzardo PUNTO.
altro che premio sono vere e proprie incuculate
Basterebbe il limite di età. Quantomeno per "avvisare" il genitore che altrimenti pensa sia un gioco sicuro per il bambinetto di 6 anni solo perché c'è il bollino verde.
Giusto, è gioco d'azzardo.