
18 Aprile 2023
Niantic ha presentato ufficialmente Lightship lo scorso novembre, piattaforma AR dedicata allo sviluppo di applicazioni in realtà aumentata che si pone l'obiettivo ambizioso di diventare un punto di riferimento per la creazione del cosiddetto Real World Metaverse, ovvero una visione del metaverso - che ancora fatica a trovare una definizione precisa - che permetta al mondo reale e quello virtuale di fondersi proprio attraverso la realtà aumentata, senza quindi diventare una realtà alternativa alienante.
Sono passati poco più di 6 mesi da quel momento - un quantitativo di tempo decisamente risicato quando si parla dello sviluppo di nuovi concetti di applicazioni e servizi -, ma Niantic ha già cominciato a veder nascere i primi frutti dai semi che ha piantato a novembre grazie al lavoro svolto da diversi sviluppatori che hanno accolto con piacere la sfida lanciata dalla piattaforma Lightship.
Per mostrare i risultati di questo lavoro e annunciare le novità in arrivo su Lightship, Niantic ha organizzato a San Francisco il primo Lightship Summit 2022, un appuntamento dedicato agli sviluppatori che punta proprio a mostrare quali strumenti sono ad oggi disponibili e cosa sarà possibile fare in futuro con la piattaforma. Noi abbiamo assistito al keynote di apertura dell'evento (il Summit si concluderà oggi) ed ecco cosa abbiamo visto in quasi 1 ora di presentazione.
Ad oggi Niantic è nota principalmente per i suoi titoli che si basano sulla realtà aumentata, sul posizionamento del giocatore e su meccaniche di gioco molto semplici, al fine di rendere l'esperienza il più accessibile possibile, ma qualcosa sta cambiando. Il prodotto più noto di Niantic è sicuramente Pokémon GO - che ha persino eclissato il precedente successo dell'azienda, Ingress -, ma tutti i titoli disponibili ad oggi appartengono ad una precedente generazione rispetto a quello che Niantic ha in serbo per il futuro.
Qualcosa lo abbiamo visto anche in occasione della presentazione di Peridot, il suo primo titolo ad essere interamente basato su Lightship, che cambia la formula rispetto al passato portando la realtà aumentata costantemente al centro dell'esperienza di gioco. Se infatti su Pokémon GO e Pikmin Bloom l'AR è solo una delle meccaniche opzionali presenti nei giochi - ma di base potete ignorarla completamente -, su Peridot l'esperienza di gioco è pesantemente incentrata sull'interazione con il mondo reale. Basti pensare al grosso focus posto da Niantic sulle potenzialità di Lightship che Peridot è in grado di esaltare, come il fatto che le creaturine generate proceduralmente riescano ad interagire in maniera credibile con i vari materiali di cui è composta la realtà e così via.
Questi sono stati i concetti espressi anche in occasione del keynote di apertura del Summit, in particolare il fatto che tutte le prossime esperienze seguiranno proprio queste linee guida. D'altronde lo scopo di Niantic è quello di presentarsi come pioniere del già citato Real World Metaverse, quindi di fare in modo che i confini tra il reale e il virtuale diventino sempre più sfumati, sino ad annullarli quasi del tutto.
Per fare ciò sono state presentate le nuove possibilità offerte da Lightship, tra cui la funzione VPS (Sistema di Posizionamento Visivo) che permette di creare delle vere e proprie esperienze AR permanenti e condivise. Lightship VPS consente infatti ai giocatori di confermare la loro posizione nel gioco semplicemente inquadrando un punto di interesse noto, come ad esempio una statua, un edificio o una fontana.
Questo perché il sistema VPS è legato anche ad un nuovo modo di intendere la creazione della mappa di un luogo, partendo da criteri diversi da quelli tradizionali. Nel corso del keynote, infatti, Niantic ha evidenziato come tutte le mappe ad oggi siano principalmente pensate per poter essere fruite durante la navigazione in auto o sui mezzi, mentre manca un qualcosa che sia concepito sin dalle sue fondamenta per la fruizione a piedi.
Niantic ha quindi cominciato a lavorare su un nuovo tipo di mappa che tenga conto proprio di ciò e lo ha fatto grazie ai dati raccolti tramite la funzione Wayfarer presente nelle sue applicazioni più famose. I giocatori di Ingress e Pokémon GO hanno fornito oltre 17 milioni di punti di interesse (i Wayspot) che hanno contribuito a porre le basi per la creazione di una vera e propria mappa 3D del mondo, in cui tutti gli elementi presenti risultino corrispondenti 1:1 con la loro posizione reale e siano persino aggiornati nel tempo, grazie alle continue scansioni.
Lightship VPS permette, come anticipato prima, anche di creare esperienze condivise in questa nuova mappa 3D del mondo, ed è proprio questo uno dei suoi principali punti di forza. Si tratta infatti di uno strumento che gli sviluppatori possono sfruttare per sviluppare applicazioni AR fortemente influenzate dalla comunità locale; pensate ad esempio di poter lasciare messaggi, brevi video, sticker o quant'altro in una determinata parte del mondo e che il vostro contenuto sia perennemente visibile a tutti gli altri utenti che si ritrovano a passare di lì.
Le applicazioni AR si scontrano però con il fatto che non sempre sono facilmente accessibili e Lightship punta a risolvere anche questo problema, grazie alla possibilità di realizzare esperienze interamente fruibili dal browser web. Ciò avviene attraverso WebAR PLUS, una tecnologia realizzata da 8th Wall (azienda acquisita recentemente da Niantic) che permette proprio di utilizzare un semplice browser web come porta sulla realtà aumentata, senza richiedere quindi che l'utente installi un'applicazione specifica. Per avviare un'esperienza WebAR PLUS è sufficiente inquadrare un codice QR per poter essere inviati direttamente alla pagina dedicata.
Insomma, Lightship VPS punta a semplificare enormemente la creazione e la fruizione di contenuti AR, senza che questi siano necessariamente dei giochi. Al momento il sistema VPS integra circa 30.000 posizioni globali già registrate e queste sono raggruppate principalmente in 6 città (San Francisco, Los Angeles, Seattle, New York, Londra e Tokyo), ma nel corso dell'anno si punta a portarlo in almeno 100 città in tutto il mondo.
Se quindi da un lato Niantic punta a semplificare l'accesso alle esperienze AR, realizzando strumenti che possano essere fruiti anche attraverso un semplice browser web, dall'altro ha anche pensato a come far conoscere la presenza di queste esperienze ad un pubblico più ampio.
La risposta a questa domanda è Niantic Campfire, un'applicazione già disponibile in versione beta per alcuni utenti Ingress e che nel corso dell'estate verrà estesa a tutte le altre app dell'azienda, come ad esempio Pokémon GO e non solo. Campfire non è altro che uno strumento che punta a rafforzare le community che orbitano attorno ai singoli titoli, dando ai giocatori la possibilità di avere un'app nella quale trovare indicazioni su tutti gli eventi in corso in tempo reale nella zona circostante, sul come entrare a far parte di una delle community attive e così via.
In futuro Campfire sarà anche l'hub da cui poter accedere a tutte le esperienze AR posizionate nel luogo in cui ci troviamo, quindi sarà un vero e proprio radar in grado di farci scoprire cosa è possibile sperimentare attorno a noi, senza dover effettuare particolari ricerche. Non mancano la possibilità di interagire tramite messaggi privati e di gruppo e di condividere media, proprio al pari di una vera e propria app di messaggistica.
Nonostante ciò, Niantic ha lasciato intendere che non intende trasformare Campfire in un social a tutti gli effetti, quindi non sarà presente un feed algoritmico delle attività svolte dai nostri contatti, ma solo informazioni più generiche e direttamente legate alle esperienze AR.
In chiusura è stato trattato anche un tema definito controverso da Niantic stessa, ovvero quello della blockchain e degli NFT. L'azienda non ha ancora piani precisi per l'integrazione di questi elementi nei suoi titoli (anche se Paridot sembra essere costruito proprio per trasformare ogni creaturina in un NFT, data la loro unicità), tuttavia ha espresso il suo interesse per il tema e ha persino mostrato una prima demo di un'app in grado di creare un NFT basandosi sugli spostamenti effettuati dall'utente.
Attendiamo quindi di scoprire quali saranno le evoluzioni sul tema, ma siamo certi che non bisognerà aspettare molto prima che Niantic possa presentare qualcosa in grado di interconnettere la blockchain con le sue esperienze di realtà aumentata e il Real World Metaverse.
Commenti
oops
anch'io avevo quasi smesso Prime lo trovo ancora troppo macchinoso (rispetto a prima) però un po' mi ci sono abituato.
Una visione leggermente distorta, fattelo dire da chi ci ha giocato un bel po'. Si, c'era qualche spoofer e pure qualche giocatore molesto, ma non esageriamo.
La situazione in realtà non credo sia peggiorata, è cambiata perché il numero di giocatori è basso, rispetto alle dinamiche che il gioco richiederebbe.
Ho abbandonato poco dopo la prima fase, come dice squak era pieno di account fake e gente che barava su un giochino del cavolo, poi c'erano quelli che si accampavano e appena ti avvicinavi con lo smartphone ti guardavano male e ho proprio lasciato perdere. Immagino che la situazione sia solo peggiorata.
A proposito di community... controlla le notifiche.
La stragrande maggioranza degli amici che mi sono fatto in Italia e nel mondo, ha smesso di giocare. Non so se e quanti di loro ci saranno ora che le anomaly riprendono. Chissà, magari un pensierino ce lo faccio, anche se con Prime non c'ho mai preso tanta dimestichezza.
ma anche delle community favolose... non vedo l'ora che sia il 30 luglio, a Monaco sarà epico rivedere i vecchi amici
Il fenomeno del fake c'è sempre stato, ma è grazie a Pokémon Go che è esploso. Per colpa di tutti quelli che usavano il "fly" per arrivare a L10 su Ingress, da usare solo per richiedere portali, sapendo che sarebbero apparsi anche su PoGo. (A proposito di sfruttare la community di giocatori di Ingress).
Tremila articoli sul metaverso, e metastocallo pure, ma (magari sono cecato io o me lo sono perso) nessuno su questo?
Luxottica avanti come al solito (rayban è un marchio del gruppo)
https://www.voguebusiness.com/technology/ray-ban-and-facebook-pitch-smart-glasses-amid-metaverse-boom
troppa gente che barava... con u fakeGPS erano presenti ovunque su Android.
Il peccato originale di Ingress era la logica di gioco a due fazioni, che in paesi come l'Italia ha creato delle faide abominevoli.
Adesso hanno cercato di portarlo un pochino di più verso il gioco individuale o almeno di renderlo giocabile anche da soli, ma il risultato è pessimo.
Ingress era pensato molto bene e ci ho pure perso del tempo all'inizio, nel tempo l'esperienza di gioco ha perso troppo però.
Niantic dovrebbe solo essere un po' meno caotica nelle cose che annuncia e poi non pubblica e nelle partnership che sigla.
Posto che non tutti i brand sono Pokémon e che non faranno mai tanti soldi come con PoGO, dovrebbero rispettare di più i loro utenti, invece quelli di Ingress li hanno sempre sfruttati, quelli di altri giochi, sedotti e abbandonati. Harry Potter chiuso dopo 3 anni, Katan annunciato e mai uscito, ecc. ecc.
Spero comunque che la visione che hanno della realtà aumentata li porti lontano.