
02 Maggio 2022
F1 Delta Time è stato uno dei primi giochi basati sugli NFT a sfruttare una licenza con un brand molto famoso, ovvero come lascia intuire il nome la Formula 1. È uscito nel 2019, ed si è ritirato dalla scena: lo sviluppatore, Animoca Brands, ha annunciato la chiusura del progetto. La ragione ufficiale è che la licenza con la F1 è scaduta, ed evidentemente non è stato trovato un accordo per rinnovarla. Il gioco è stato messo completamente offline il 16 marzo.
Non è una novità che un gioco sparisca in tempi relativamente brevi: sappiamo che, come dice il proverbio, non tutte le ciambelle riescono col buco, e che il settore del gaming è estremamente difficile e competitivo. Ma le implicazioni nel caso di questo titolo sono particolari proprio per via degli NFT. Intanto, un po' di background: F1 Delta Time è un simulatore di guida in cui i vincitori guadagnano i cosiddetti REVV Token, valuta virtuale che può essere spesa per l'acquisizione di auto aggiuntive e altre risorse in-game che però sono a tutti gli effetti anche dei token non fungibili.
Il modello del Play-to-earn si fonde quindi con gli NFT, in questo caso basati sulla blockchain Ethereum. Nonostante sia stato uno dei primi giochi a fiutare il potenziale della tecnologia emergente, non ha mai fatto numeri sensazionali - anche se, beninteso, sono girati diversi bei soldi. Il token più prezioso è probabilmente la rappresentazione di una monoposto, chiamata 1-1-1, tempestata di diamanti, che è stato venduto per l'equivalente di oltre 100.000 dollari. La 1-1-1 è stata di fatto il primo NFT ufficiale della Formula 1.
Il problema è che ora i giocatori si ritrovano con degli NFT perfettamente inutili, perché la piattaforma su cui si possono usare non esiste più. Naturalmente è un problema annoso per qualsiasi contenuto digitale aggiuntivo in un gioco, anche togliendo la blockchain dall'equazione; ed è vero che gli sviluppatori stanno preparando un programma di rimborsi e ricompense con token per altri loro giochi dal funzionamento analogo.
Gli NFT vengono spesso pubblicizzati come un prodotto future-proof in grado di resistere e preservarsi per sempre nel tempo, e in un certo senso è vero: i token delle auto continuano a esistere. Solo che mancando una piattaforma su cui sfruttarli, il loro valore è stato completamente azzerato dopo nemmeno tre anni. Senza alcuna possibilità di recupero, peraltro - a meno che F1 Delta Time non riapra i battenti, o... qualcuno riesca in qualche modo a creare un gioco compatibile con quegli asset?
Commenti
Strano ..avrei detto che lo screenshot di 4 pietre colorate valeva una cifra...e invece...
Ma tutti i fanboy degli NFT che fine hanno fatto?
Mi aspettavo fiumi di risposte per spiegare e giustificare, ma trovo solo silenzio...
Ripeto gli NFT sono solo fuffa fuffosa e uniti ai videogiochi rendono fuffa fuffosa anche i videogiochi.
Hanno fatto la stessa fine della Jaguar, che per fare gli sboroni con lo sponsor incastonarono un diamante sul musetto delle loro monoposto... a Monaco... Pur sapendo di avere un pilota non proprio eccezionale...
Inevitabile l'incidente, con distaccamento e perdita del diamante.
Cosa fecero?
Beh...
Se la presero nel cùlo.
Giocatori di F1 Delta Time, prendete esempio dai vostri idoli.
Ma NFT sta per Nun me ne FoTt' propr?
Ma dai?