
01 Aprile 2022
Anno nuovo, vecchia storia: la pandemia non si attenua e condiziona anche le più importanti fiere e manifestazioni internazionali. La prova più recente si è avuta con un CES 2022 azzoppato dalle numerose aziende che hanno preferito rinunciare alla partecipazione in presenza. Nelle scorse ore anche gli organizzatori dell'E3, una dei principali eventi dedicati ai videogiochi, hanno confermato che anche l'edizione 2022 si terrà solo in forma virtuale.
Stessa decisione era stata presa lo scorso anno, ma sapere ora (gennaio) che un evento fissato per l'inizio dell'estate continuerà a preferire la formula virtuale non è incoraggiante, perché suggerisce che ancora per molti mesi non ci saranno le condizioni per tornare alla partecipazione in presenza. Gli organizzatori confermano la notizia ai colleghi di VentureBeat:
A causa dei costanti rischi per la salute relativi a Covid-19 e al suo potenziale impatto sulla sicurezza degli espositori e dei partecipanti, l'E3 2022 non si terrà in presenza. Siamo comunque entusiasti del futuro dell'E3 e non vediamo l'ora di annunciare presto nuovi dettagli.
Saltano quindi i propositi dell'ESA che ad aprile dello scorso anno ha annunciato la volontà di tornare ad organizzare un evento che avrebbe nuovamente accolto fisicamente partecipanti ed espositori, invece tutto continua ad essere virtuale. Naturalmente nulla si può rimproverare agli organizzatori visto che l'andamento della pandemia è imprevedibile e l'insorgere di varianti molto contagiose, come Omicron, può mutare lo scenario mondiale in poche settimane.
Gli annunci comunque non mancheranno, così come non mancheranno altri eventi dedicati al mondo dei videogiochi fissati per i mesi estivi: poco dopo la notizia dell'E3 2022 in forma virtuale, Geoff Keighley ha confermato l'edizione 2022 del Summer Game Fest, evento che nel 2020 colmò il vuoto della cancellazione dell'E3 (si ricorda che nel 2020 la manifestazione dell'ESA non si tenne nemmeno in forma virtuale).
Commenti
Ma no! Essendo un evento globale rischia di creare focolai intercontinentali che potrebbero mettere nei guai i paesi che nell'emisfero australe hanno pochi casi. Inoltre le aziende vogliono evitare di trovarsi metà dei dipendenti a casa a causa di omicron. É solo la scelta più saggia, vai tranquillo che gli organizzatori dell'E3 vorrebbero farlo in presenza. L'indotto degli hotel e di tutte le attività fieristiche é un grosso guadagno per l'organizzazione, oltre ai biglietti per il pubblico. Le aziende spendono sì qualcosa in meno ma visti i giganti che partecipano che spendono miliardi all'anno in pubblicità un E3 in meno non ti cambia mica qualcosa!
La verità è che semplicemente gli costa meno farlo online, e meno spesa porta a più guadagno.
Per il resto non c’è ragione alcuna per non farlo in presenza… almeno di non dichiarare che mascherine, vaccini, tamponi, certificazioni varie e tutto il resto non siano completamente inutili.
purtroppo... :(