
03 Maggio 2022
15 Dicembre 2021 6
I The Game Awards potevano essere l'occasione per vedere un nuovo trailer del sequel di The Legend of Zelda: Breath of The Wild, ma alla fine sembra proprio che per saperne qualcosa in più toccherà aspettare il prossimo anno (l'uscita del gioco è fissata per un generico 2022). Nello specifico, il giornalista Jeff Grubb ha diffuso un'indiscrezione per cui toccherà portare molta pazienza, almeno fino all'E3 2022, e quindi all'inizio dell'estate.
Sembrava, insomma, che fosse arrivato il momento di mettersi il cuore in pace e restare a bocca asciutta ancora per un bel po'. E invece un trittico di brevetti depositato da Nintendo presso il WIPO (World Intellectual Property Organization) a sorpresa porta sul tavolo alcune informazioni ufficiali su un gioco di cui, al momento, ignoriamo anche il nome definitivo - per ora infatti è noto solo come "il sequel di Breath of The Wild".
I documenti infatti ci permettono di approfondire alcune dinamiche che abbiamo già visto in azione brevemente nel trailer dell'E3 2021, ma ne svelano anche alcune inedite. Ma procediamo con ordine, e partiamo dal basso verso l'alto: esattamente la facoltà che sembra aver acquisito Link, che proprio nel video mostrato a giugno da una piattaforma inferiore ne raggiunge una superiore.
Si tratta di una meccanica diversa sia dall'arrampicata sia dal ciclone di Revali visti nel capitolo originale. L'aspetto interessante è che a quanto pare sarà possibile performare questa azione in maniera piuttosto libera, e non solo in alcuni punti prestabiliti: si tratterà quindi di una meccanica cruciale nel definire le dinamiche esplorative del prossimo Zelda. Ad ogni modo, sarà comunque necessario che siano soddisfatte alcune condizioni, come il fatto che la piattaforma di approdo non sia una pendenza.
Più scontata invece la conferma che arriva dal secondo brevetto, che illustra la meccanica di "rewind" che Link può applicare a degli oggetti. Siamo di fronte probabilmente a una nuova "runa", analoga a quella della stasi, che agisce sugli oggetti selezionati facendoli tornare indietro nel tempo: nel trailer questa dinamica era chiarita da una pericolosa sfera spinata che risaliva una discesa, ma è possibile che troveremo poi applicazioni diverse, meno cinetiche e più legate al concetto di tempo, con cui Zelda storicamente ha sempre giocato.
Le informazioni più fresche, infine, arrivano dall'ultimo brevetto, che descrive le modalità con cui Link potrà lanciarsi nel vuoto e agire mentre è in aria: una componente che sarà importante visto che l'avventura, per come ci è stata presentata, sarà per buona parte ambientata anche nei cieli di Hyrule.
In questo caso è possibile notare come Link possa cadere all'indietro ma anche tuffarsi a testa bassa (con diverse velocità, peraltro), e come rispetto a BOTW in questo sequel le opzioni di attacco aereo sembrano essere più varie, con differenti pose per scoccare frecce con l'arco, suggerendo quindi che le sessioni di combattimento aeree saranno più stratificate e complesse, e probabilmente anche meno occasionali: un conto è planare da una collina come nel titolo originale, un altro gettarsi in caduta libera da centinaia e centinaia di metri.
Per il momento le informazioni si fermano qui: per quanto faccia piacere venire a sapere qualcosa in più sul gioco, con queste nuove consapevolezze l'attesa del nuovo trailer si fa forse anche più dura. Nel frattempo, qui sotto trovate quello dell'E3 2020 da ripassare tenendo conto delle novità emerse dai brevetti.
Commenti
Hai ragione. Certo che Ubi con fenyx...
Cioè hanno brevettato come si muove un personaggio in un videogioco? Mvvvv
Infatti è la prima volta che sento una cosa del genere
Bello! non sto vendendo la switch solo per questo gioco!
Brevettare le dinamiche di gioco mi sembra ridicolo , dovrebbero vietare certe cose .