Certo, agli inizi degli Anni 2000 avevamo tutti la Xbox di prima generazione (di cui guarda caso si è tornato a parlare proprio in queste ore) o la PlayStation 2, ma quanti possono vantarsi di avere nella propria collezione una Infinium Labs Phantom? Si tratta di una console talmente rara che probabilmente saranno pochi anche quelli che l'hanno sentita solo nominare. E dire che per i tempi era un dispositivo decisamente futuristico: non aveva slot per cartucce o lettore CD, i giochi arrivavano tutti tramite internet. Un po' come le "Digital Edition" dei giorni nostri.

L'intuizione era buona, ma l'implementazione andò molto male. La console era sostanzialmente un PC in un case orizzontale e con alcune personalizzazioni hardware interne (soprattutto il pannello I/O posteriore della scheda madre. Fu presentata con un comunicato stampa molto vago - scarno di dettagli ma ricco di paroloni - a gennaio 2003, accompagnata da un paio di render appena. La stampa internazionale etichettò piuttosto rapidamente il prodotto come un colossale vaporware, ed effettivamente così andò a finire.

La Phantom non è mai arrivata sul mercato, la società, che ha poi cambiato nome proprio in Phantom, ha prodotto tastiere per un po', poi è sparita. Se a qualcuno viene in mente Saygus, confermiamo: l'analogia è proprio azzeccata. Con un piccolo valore aggiunto: all'epoca il sito tech Hard|OCP (ormai scomparso) pubblicò un'inchiesta piuttosto negativa sulla società e il suo fondatore, da cui scaturì una battaglia legale che fu molto discussa all'epoca.

Infinium esigeva la rimozione dell'articolo, ma il tribunale diede ragione a Hard|OCP, e Infinium fu costretta a pagare 50.000 dollari per terminare il procedimento. La questione si concluse con Kyle Bennett, fondatore della testata, che sfasciò uno dei pochi prototipi esistenti della console a martellate al QuakeCon 2004. Tempi memorabili.

Non si sa con precisione quanti prototipi della console esistano: probabilmente si possono contare sulle dita di una mano. Esemplari confermati ce ne sono almeno due - quello "giustiziato" da Bennett e uno che è stato avvistato recentemente presso un riparatore di computer in Florida. L'unità attualmente all'asta non sembra la stessa - graffi, righe e altri segni d'usura sulla scocca non combaciano, ma potrebbe anche essere stata sistemata in qualche modo. Per quel che vale, la casa d'aste Heritage Auctions la descrive come l'unico esemplare sopravvissuto, ma chissà.

Heritage ha comunque confermato che l'unità si accende, e mostra un breve video dimostrativo/promozionale. La base d'asta di questo cimelio più unico che raro è di 340 dollari.