Bad Robot Games, il misterioso titolo cui sta lavorando è un multiplayer in co-op

16 Febbraio 2021 0

La divisione videoludica di Bad Robot, casa di produzione cinematografica fondata da J.J. Abrams acquisita da WarnerMedia nel 2019 , è da anni al lavoro su un progetto misterioso, e fino ad oggi è filtrato poco o nulla. In una lunga intervista a Gamesindustry, il GM dello studio Mike Booth - Lead Designer di Left 4 Dead - ha rivelato qualche dettaglio, e spiegato qual è l'ambizione che sta muovendo il lavoro: conciliare la narrazione dei film con le esigenze del medium videoludico, sfruttando il potenziale narrativo di una storia senza però dimenticarsi che al centro c'è il gameplay.

Cominciamo però dal nucleo della notizia: il titolo su cui Bad Robot Games è a lavoro è incentrato sulla co-op in multiplayer. Sappiamo che si tratta di un gioco importante, con budget e aspirazioni da tripla A, e un possibile sviluppo anche su piattaforme mobile. O per dirla con le parole di Booth stesso:

Stiamo costruendo un gioco. Al momento non ci preoccupa che se ne possa trarre un film o una serie tv. Ci stiamo assicurando che sia un fantastico gioco basato sul multiplayer cooperativo. Tuttavia, siamo in contatto e ci consultiamo con J.J. Abrams e Dave Baronoff (presidente di Bad Robor Games, ndr) e alcune altre persone interne al team, e ci nutriamo anche della loro creatività, delle loro idee, e non escludiamo quindi che man mano che il gioco arriverà a maturazione potrebbe anche mostrare i presupposti per trarne una serie TV, un film o cortometraggi come quelli realizzati per Team Fortress 2 quando era a Valve.

Booth ha poi approfondito le affinità e le differenze tra lo sviluppo di un film e quello di un videogioco. Dopotutto, Bad Robot è la realtà dietro a serie tv e lungometraggi di enorme successo internazionale come Lost, Westworld, gli episodi VIII e IX di Star Waes, il reboot di Star Trek del 2009, gli ultimi tre Mission Impossible e la trilogia di Cloverfield:

Fare film e videogiochi sono attività simili, ma non sono la stessa cosa. Ed è veramente facile fare confusione. Chi produce film è bravo a strutturate il ritmo con cui procede la storia, a presentare i personaggi, e così via. Tuttavia bisogna tenere a mente che non è possibile esercitare un simile livello di controllo in un videogioco, generalmente.

I giochi infatti hanno uno spettatore anomalo, ovvero il giocatore, che ha un ruolo attivo nella vicenda, e in qualche modo deve sentirsi libero di agire come vuole senza avvertire come una forzatura il fatto che le proprie azioni vengano poi ricondotte ad un piano narrativo che lo precede. Le cutscene, inoltre, costituiscono un'interruzione del rapporto tra il giocatore e il tessuto interattivo del mondo, una pausa. E infatti Booth prosegue:

Gli aspetti che attraggono i giocatori in un gioco riguardano la sensazione di avere le redini della storia, di effettuare delle decisioni e di vedere gli eventi svilupparsi di conseguenza


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