
14 Aprile 2022
Chiunque si approcci ad una nuova action camera si pone probabilmente le stesse domande e viene assalito dai medesimi dubbi su budget, modello e caratteristiche da ricercare. La qualità video è ormai piuttosto allineata sui migliori modelli, a fare la differenza sono infatti stabilizzazione, funzioni e accessori, tre sfere che completano o meno l'esperienza d'uso e determinano la vera qualità di un prodotto simile. Ma DJI è voluta andare oltre con la Action 2.
Cambiare quasi completamente l'approccio significa ripensare al design e al tipo di fruizione, scardinando i classici pilastri. Ci vuole coraggio a farlo e devo riconoscere a DJI il merito di aver esplorato con piccoli ma decisi passi una nuova direzione, tutta incentrata sui magneti. La cosa di certo non mi dispiace, li ho apprezzati sul gimbal Osmo Mobile 4 e ancor di più sull'Action 2 che sto provando da una settimana. La sua modularità mi ha sorpreso, incuriosito e, soprattutto, facilitato nell'utilizzo in tutte le situazioni grazie agli accessori in dotazione.
Quando ci si approccia alla Action 2 bisogna subito capire che non si è davanti ad un dispositivo singolo, per quanto possa possa tranquillamente portare a termine il suo lavoro senza l'ausilio di alcunché, mostra la sua vera natura se associata ai suoi moduli companion e vari accessori. Ne parliamo però fra un attimo, vi voglio innanzitutto raccontare di cosa sia capace.
Il piccolo cubo pesa meno di 60g (56g per essere esatti, cento in meno di una GoPro Hero 10 Black) e integra in pochi millimetri (39 × 39 × 22.3 mm per la precisione) tutto ciò che serve, compreso un luminosissimo display touch posteriore da 1,76 pollici che risponde bene ai comandi e permette un'interazione precisa. Sia quest'ultimo sia il vetro che sta davanti l'obiettivo sulla parte anteriore sono protetti da Gorilla Glass e promettono una buona resistenza agli urti, ma nessuno si aspetti miracoli. Per le riprese più avventurose il case protettivo è imprescindibile, per quanto lo chassis in lega di alluminio dia l'idea di robustezza, il vetro resta vetro.
Un singolo pulsante cliccabile in alto al centro per accensione/spegnimento e avvio/stop delle registrazione o scatti, per tutto il resto c'è il display o l'applicazione DJI Mimo, completissima e capace di connettersi velocemente per mostrare su un pannello decisamente più grande le immagini in tempo reale.
Al di sotto c'è poi un aggancio pogo pin (8 in tutto) con potente magnete annesso, fulcro del nuovo concetto di modularità che svela l'essenza stessa della Action 2. Basta trovare una superficie metallica per agganciare la piccola action camera e "dimenticarsene", la cosa può essere molto comoda se non si ha a disposizione un supporto o accessorio dedicato.
L'Action 2 prende comunque vita quando si associa ad uno dei suoi componenti aggiuntivi, DJI la commercializza infatti in due diverse combo che prevedono un modulo "Dual-Screen" oppure uno denominato "Power". Sono due cubi altrettanto grandi, non impermeabili e quasi speculari a quello principale ma con funzionalità differenti: la prima vanta infatti un altro display da 1,76 pollici che, una volta agganciato, si pone frontalmente e mostra a chi sta registrando gran parte dell'inquadratura (non tutta, ricordiamoci che è quadrato). Ha anche una sua batteria (1.300mAh) che fornisce energia al modulo principale, una porta USB-C per la ricarica e lo slot microSD.
Il secondo funge invece da semplice powerbank (1.300mAh) e hub porte, le stesse appena citate; costa ovviamente meno e abbassa il prezzo della combo. I moduli sfruttano i magneti e lo stesso accade con gli accessori, dal supporto con testa sferica all'adattatore che permette l'aggancio ai vari manici, per concludere con il cordino magnetico e l'ottica macro da applicare in un istante.
Il touchscreen è preciso e il sistema gira sufficientemente bene, tuttavia in certi momenti rallenta leggermente anche a causa delle alte temperature che si raggiungono dopo qualche decina di minuti di registrazione. Uno dei limiti è proprio questo, mi è capitato che interrompesse almeno un paio di volte la registrazione dopo circa 15 minuti consecutivi (sia a 1080p sia in 4k). L'interfaccia del piccolo display è abbastanza chiara e completa, quando bisogna cambiare modalità di registrazione le cose si complicano un poco e passare da una all'altra non è sempre così scontato.
Decisamente più chiara e funzionale l'applicazione su smartphone (DJI Mimo), capace di fornire tutte le informazioni necessarie con la massima chiarezza e un lag praticamente azzerato delle immagini. Ciò che si vede infatti sul telefono è praticamente allineato alla realtà, la differenza è di qualche centesimo di secondo.
Si può anche lanciare un live streaming dalla stessa Action 2 quando connesso all'applicazione, al momento sono supportati tuttavia soltanto YouTube e Facebook.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla stabilizzazione Rocksteady 2.0 e dal HorizonSteady, riescono infatti a compensare molto bene tremolii e movimenti bruschi ma con una doppia limitazione: l'EIS non è supportato infatti oltre i 100fps e l'HorizonSteady funziona soltanto a 1080p (16:9) e 2.7K (16:9). Niente 4K per quest'ultima funzione, cosa che invece ritroviamo sulla diretta concorrente Hero 10 Black. Questo non significa che alla massima risoluzione (4K a 120p) diventi inutilizzabile, semplicemente si ha una minore compensazione, a dimostrarlo anche le tante clip che ho realizzato con queste impostazioni come quella a seguire:
Sulla qualità pura delle immagini ci sono diverse valutazioni da fare: di default la Action 2 ha un profilo che definirei "flat", dunque colori poco vividi e maggior gamma dinamica in certe condizioni - vedi il controluce - e qualche dettaglio che si perde inevitabilmente quando va giù la luce ambientale. I file generati sono compressi e non certo editabili come se avessimo una fotocamera vera con profilo più neutro, nel confronto diretto con la Hero 10 Black perde poi qualcosa.
Quest'ultima mostra dei passaggi più fluidi ed una gamma dinamica maggiore in controluce, se dovessimo quindi decretare un vincitore su tale profilo (e anche sulla stabilizzazione ad alta risoluzione) non ci sarebbero molti dubbi, la Hero 10 Black è un passo avanti.
Mi piace il nuovo approccio, a mio parere DJI è riuscita a rendere questa categoria di prodotto più interessante anche ai meno sportivi e avventurieri. La Action 2 potrebbe essere un'ottima soluzione per chi bazzica nel mondo dei vlog o, semplicemente, per chi ama raccontare storie in movimento e non ama le attrezzature ingombranti; penso anche a chi desidera qualcosa di piccolo e portatile da utilizzare in ambienti interni, stando tuttavia attenti alle condizioni di luce (dalle action cam non ci si può aspettare troppo).
I problemi di surriscaldamento andranno risolti in qualche modo, la miniaturizzazione degli elementi e l'utilizzo di un case tanto bello e leggero, ma forse poco funzionale sotto il profilo della dissipazione lascia infatti qualche dubbio per chi desidera invece utilizzare le action cam per lunghi periodi. Se fate parte di quest'ultima categoria vi consiglio di guardare altrove al momento.
Purtroppo la mia prova è stata viziata dall'aver avuto solo e soltanto a disposizione la combo Dual-Screen, la migliore e più funzionale, non saprei quindi dare un consiglio oggettivo su cosa scegliere tra le due configurazioni: è innegabile che avere un display frontale è molto comodo e, personalmente, non ci rinuncerei.
Commenti
E adesso che costa davvero 199 come la vedi?
Finalmente, mai capito perché quel prodotto è stato abbandonato da GoPro, era favolosa!
Producila tu e vendila a meno
qualsiasi actioncam al buoi è nammerda...
Ok, fantastica, ma per runner, ciclisti. motociclisti, automobilisti, scalatori, eccetera?
Ma è un'idea geniale applicata ad mentula canis?
Chiedo.
Se la si usa per sciare (o simili) il surriscaldamento non e' piu' un problema.
ah beh certo, una action cam ha una teconlogia troppo complessa, 500 euro va bene ahaah
GoPro voleva rubare il mercato dei droni a DJI, finirà con quest'ultima che sottrae alla prima quello delle action cam.
Al minuto 2:40 vengo inquadrato mentre cucino.
Se certo, gratis
figata ma dovrebbe costare 200 eu
ma stai zitto
Quindi abbiamo l'erede della gopro session?
Non sarebbe male
Gabriele tu hai notato se aveva il buco passente per attaccare il classico laccetto da polso? (quello che si usa quasi sempre sulle macchine fotografiche compatte come sicurezza nel caso dovessero scivolare di mano per capirci )
preferisco la gopro
assolutamente sì stavolta..
è un aborto sta action 2 e lo scrivo da estimatore dei prodotti dji..... la prima osmo action l'ho usata tantissimo e continuerò ad usare lei al posto di sto sgorbio in alluminio e calamitata.
ma 'sti qua oggi non dovevano presentare nuovi droni?
Saluti
non credo, ci saltava piano con pure la catena con contromagnete...su acciaio a 200 Km con vento e scosse impossibile
Il magnete e' abbastanza potente per rimanere attaccato al serbatoio di una moto?
come se la cava al buio?
Ciao, ho chiarito e aggiunto qualche info nel pezzo in cui ne ho parlato, tuttavia bisogna considerare che sono in possesso di un primissimo modello e tali spegnimenti non sono stati identici, oltretutto il tempo di raffreddamento è anch'esso relativo. Se ci pensi, basta essere fuori al freddo per avere condizioni molto diverse da una stanza con 25°C
bella l'idea di avere tutto chiuso con memoria interna così non da rischiare con gli sportellini.
della calamita non mi fido nemmeno se mi pagano, e pure chi ha fatto il video visto che non la metteva sulla maglia con il modulo aggiuntivo
vai di gopro
Scusate, credo che manchi un pezzo nella recensione testuale. Alla fine vengono citati problemi di surriscaldamento senza che se ne parli nell'articolo. Dopo quanti minuti si surriscalda? A che risoluzione e fps? Quanto tempo bisogna aspettare prima che si possa riprendere ancora?