
Alta definizione 11 Ott
Un titolo alternativo per questo articolo di presentazione poteva essere: Panasonic GH6, la regina delle "specs". Questo per buttarci subito a capofitto su quella che è la vera pasta della nuova Lumix, una macchina fotografica dedicata ai videomaker che ha subito alcune modifiche tecniche importanti rispetto al passato e che punta ad offrire una versatilità di funzionamento inarrivabile e specifiche di registrazione da fascia superiore.
Se da fuori è cambiata relativamente poco rispetto alla GH5, dentro è praticamente tutta nuova, con sensore, processore, sistema di stabilizzazione, slot per la memoria, sistema di raffreddamento attivo completamente inediti e funzionali a poter offrire all'utente fino ad un 5,7K in Apple Pro Res 422 HQ.
Negli scorsi giorni abbiamo avuto l'opportunità di toccarla con mano, anche se per pochi minuti e su un modello pre produzione rigorosamente senza scheda di memoria installata. Ci siamo fatti una primissima impressione ma proveremo ad averla presto in test per darvi un giudizio completo e fattuale. Intanto però possiamo analizzarla più nel dettaglio, tra costruzione, specifiche di registrazione e novità hardware.
Le dimensioni (138,4x100,3x99,6mm) e il peso (823 g con batteria e SD ) della GH6 sono cresciute rispetto alla GH5, il design propone linee più nette ed alcuni dettagli stilistici di colore rosso, ripresi dalle ultime Panasonic S. L'ergonomia rimane comunque grossomodo la stessa, molto buona e favorita dal trattamento gommato del telaio in lega di magnesio realizzato con pannello frontale e posteriore pressofusi, non mancano la tropicalizzazione e operatività fino a -10 °C (non così estrema a dir la verità).
Su tutto il corpo sono stati rivisti i vari controlli: frontalmente un tasto Rec sotto alla baionetta, dall'altra parte dell'attacco i tasti programmabili diventano 2. Nella parte superiore il tasto Rec è stato avvicinato alla ghiera di selezione della modalità operativa, in questa ghiera è stata anche aggiunta una quarta modalità custom, il tasto Fn1 è sparito lasciando spazio ad un selettore del monitoraggio del canale audio (GH6 ne supporta 4), infine la ghiera per tempi/apertura non è più integrata nella scocca ma "appoggiata" nella parte alta.
Sulla sinistra trovano posto tre sportellini che ospitano, dal basso verso l'alto, HDMI full size, porta Type-C 3.2 gen 2 per ricarica e collegamento SSD, uscita cuffie da 3,5 mm, ingresso microfonico. A destra lo sportellino con due slot per la memoria, uno SD UHS II V90, l'altro CFexpress.
La parte frontale offre numerose modifiche dalla precedente generazione: a sinistra dell'oculare debutta uno switch "lock" che consente di bloccare alcuni o tutti i tasti a scelta dell'utente, affiancato dal tasto per la galleria), a destra mirinorimane il selettore fisico per la modalità di messa a fuoco, al centro sparisce AF/AE Lock, sostituito dal selettore dell'area AF, affiancato poi da un tasto AF On, cambia posizione il joystick, ora più in basso e si arricchisce di una finitura zigrinata per favorire il riconoscimento sotto i polpastrelli.
Rimanendo sul frontale si perde un tasto Fn ma il "display" cambia posizione rimanendo così sempre accessibile impugnando la macchina, la ghiera multifunzione diventa più grande e con un feedback più netto tra i "click".
Nella parte bassa trova posto lo sportellino per la batteria (2200 mAh), mentre sono spariti i Pogo Pin per il collegamento con battery grip, pare quindi che l'accessorio specifico non sia previsto.
Chi ha già utilizzato una GH5 rimarrà immediatamente colpito dallo "spessore" maggiore nella zona dello schermo, dovuto alla presenza di una ventolina che raffredda attivamente i componenti interni, creando un flusso d'aria attraverso due apposite griglie posizionate sul lato destro e sinistro, proprio come sulla S1H.
Il risvolto positivo dell'adozione di una ventola è intuibile: non ci sono limiti di tempo imposti dal surriscaldamento sulla registrazione video in qualunque formato e bitrate.
Lo schermo tattile ha una diagonale da 3 pollici con rapporto d'aspetto di 3:2 e 1.840.000 pixel, molto luminoso a primo impatto anche se non abbiamo avuto modo di verificarlo alla luce del sole, dovrebbe essere lo stesso della GH5 II.
L'aspetto più utile ed interessante è la possibilità di un movimento tilt di qualche grado, proprio come sull'ammiraglia S1H, utilissimo per riprese dal basso e soprattutto per poter girare lo schermo senza problemi quando sono collegati cavi HDMI o Type-C.
Il mirino LVF ha un ingrandimento 0,76x con 3.680.000 punti, si tratta di un OLED a 120 fps, anche in questo caso l'elemento dovrebbe essere lo stesso della GH5 II.
I cavalli che può mettere in campo la GH6 passano dalla formidabile coppia Venus Engine e sensore Live MOS da 25,2 megapixel. I due elementi combinati, insieme ad una rinnovata stabilizzazione a 5 assi e alla ventilazione forzata, riescono a garantire standard di registrazione ai massimi livelli.
Il sensore è stato completamente riprogettato e costruito ex novo per questa GH6, ovviamente rimanendo nell'ambito del micro 4/3 e senza LPF (filtro passa basso) con una velocità di lettura migliorata (75 fps a risoluzione piena con otturatore elettronico), maggiore gamma dinamica (12+ stop con V-Log, 13+ in modalità "Dynamic Range Boost") e un rolling shutter che promette di essere praticamente inesistente, niente invece Dual Native ISO.
Non abbiamo informazioni complete sul nuovo Venus Engine, ma sappiamo che ha una potenza quasi doppia rispetto alla S1H, che gli permette di raggiungere impressionanti capacità di registrazione interna.
Merito del nuovo processore un denoiser 2D e 3D, un controllo del colore denominato Dual 3D e Intelligent Detail Processing che migliora dinamicamente la nitidezza grazie ad algoritmi di AI.
Il Venus Engine gestisce altri due elementi chiave per una mirrorless orientata al video come la GH6: la stabilizzazione e l'autofocus. Per quanto riguarda la stabilizzazione abbiamo un nuovo sistema IBIS a 5 assi che si combina poi con la stabilizzazione meccanica degli obiettivi compatibili per un dual IS che raggiunge i 7,5 stop di compensazione, la parte meccanica è coadiuvata da nuovi algoritmi che predicono il movimento recepito dal giroscopio.
A proposito di messa a fuoco ancora niente rilevamento di fase, Panasonic ci ha spiegato di essere al lavoro su una sua implementazione su futuri modelli, ma che al momento l'AF a contrasto, insieme a tutte le migliorie software e alla potenza del Venus Engine, riesce ancora a dare le migliori garanzie.
In compenso grazie alla stabilizzazione meccanica è possibile sfruttare la modalità di scatto ad alta risoluzione fino a 100 MP, che si ottiene con la combinazione di 8 immagini consecutive realizzate con micro movimenti del sensore, anche senza treppiede.
Panasonic ha spinto sull'acceleratore proprio sullo storico asso nella manica delle GH, ovvero la versatilità e la potenza nella scelta dei formati di registrazione, sulla GH6 arriviamo a nuovi picchi che faranno felici i videomaker.
Tra le novità più interessanti c'è il 5,7K ProRes HQ (su schede CFexpress), le modalità anamorfiche fino al 5,7K 60p 4:2:0 a 10 bit, un solido Cinema 4K 4:2:2 a 10bit e 4K 120p 4:2:0 a 10 bit, in HFR ci si spinge fino ad un ragguardevole FHD 240p 4:2:2 a 10 bit. In modalità VFR si arriva ad un massimo di 300fps
A tutto ciò aggiungiamo DCI 4K 4:2:2 in ProRes HQ e ProRes e FullHD 4:2:2 ProRes e ProRes HQ che arriveranno con aggiornamento del firmware.
Molto bene anche l'output simultaneo su HDMI: 4K 4:2:2 10 bit 60p, che verrà portato a 120p tramite aggiornamento del firmware. Sempre con aggiornamento arriverà anche l'output video RAW in C4K 120p su ATOMOS Ninja V+, novità molto gradita, la registrazione diretta su SSD esterno via Type-C.
Per la prima volta in una GH il V-Log sarà installato di fabbrica, mentre è stata implementata una funzione V-Log assist che permette di applicare LUT in tempo reale all'immagine flat registrata.
In modalità ProRes e MOV è possibile sfruttare una registrazione audio in 4 canali a 48 o 96 kH, per mezzo di un adattatore XLR. Con i due microfoni integrati si ottengono due canali a 48 kHz, mentre sfruttando microfoni esterni si sale a 96 kHz. In cuffia è possibile monitorare selettivamente uno dei 4 canali anche a registrazione avviata e il comando rapido per accedere al relativo menù, si trova nella parte alta del corpo macchina.
Come sempre il set di funzionalità incluse nelle fotocamere Lumix è notevole, sostenuto poi da un menù chiaro e di semplice navigazione.
Non mancano i profili Cinelike D2 e V2, funzioni di video assist come Waveform monitor, Zebra, Luminance Spot Meter, Frame Marler, Red REC frame indicator. Safety Zone Marker che mostra una guida in sovraimpressione che indica l'area di ripresa ridotta del 5,10,20%. Presenti i timelapse 4K 60p con Exposure Levlling, arriva finalmente anche l'assist AF con ingrandimento fino a 6x anche durante la registrazione video.
Utile la possibilità di regolare in modo lineare o non lineare la progressione dello spostamento del punto di fuoco in base alla rotazione della ghiera per il fuoco manuale. Si può dare priorità alla velocità di rotazione (maggiore velocità = spostamento più marcato del punto di fuoco) ma anche impostare incrementi virtuali di 30°-1080° in un range compreso tra 90 e 360 gradi di rotazione reale.
Da provare sul campo la funzione Dynamic Range Boost che consente di realizzare immagini in real time HDR con una singola esposizione grazie al nuovo sensore e all'intervento del Venus Engine, per poi combinarle in un unico output.
A proposito di connessione è disponibile il WiFi a doppia banda e il Bluetoooth 5.0, attraverso l'app LUMIX Sync si può collegare lo smartphone (Android e iOS) per controllare da remoto la GH6 e trasferire file, mentre con LUMIX Tether si può collegare il PC per riprese via USB (e utilizzo come webcam).
La nuova Panasonic LUMIX GH6 (QUI le specifiche complete) sarà disponibile a partire da marzo in versione solo corpo o in abbinata al 12-60 LEICA (DC-GH6LE) o al 12-60 mm LUMIX (DG-GH6ME). I prezzi suggeriti saranno rispettivamente di 2199 Euro, 2799 Euro e 2399 Euro.
Per tutti coloro che acquisteranno la macchina fotografica prima del 30 aprile 2022 è prevista in regalo una scheda Lexar CFexpress Type B Gold Series da 128 GB (299 Euro di valore).
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Commenti
E' una battuta?
Ascolta.. se vuoi parlare seriamente di fotografia va bene. Se invece devi trollare, ci salutiamo subito.
Io possiedo due corredi fotografici per avifauna :
-Sony A1 + 600 f/4 GM
-Olympus E-M1X + Zuiko 300 f/4 Pro
I vantaggi del FF in termini di gamma dinamica, sfocato e tolleranza agli alti iso sono enormi rispetto al micro 4/3
Di contro il vantaggio del micro 4/3 sono l'enorme portabilità ed economicità.
Il motivo per il quale i grandi produttori Sony, Canon e Nikon fanno principalmente macchine ed ottiche per FF ( ma non solo ) sono quelli elencati.
Perchè mai avrebbero dovuto andare col micro 4/3?
Il FF viene usato in ogni ambito fotografico. Altro che solo in studio!
E guarda caso nell'ultimo anno e mezzo Sony ha rilasciato A1 ( macchina votata all'uso sportivo e naturalistico ), Canon la R3 ( macchina votata all'uso sportivo e naturalistico ) e Nikon la Z9 ( macchina votata all'uso sportivo e naturalistico ). In più sono in uscita la Sony A9III ( macchina votata all'uso sportivo e naturalistico ) , Canon R1 ( macchina votata all'uso sportivo e naturalistico ). Non so , se a te sembrano macchine FF usate per la fotografia in studio due sono le cose... O i produttori non ci capiscano nulla o tu non hai minimamente la percezione del reale.
mentre Olympus ha preferito vendere la divisione e concentrarsi su altro.---> Ed OM ha appena fatto uscire la OM-1, prima macchina con sensore micro 4/3 stacked.
Eh si... è proprio un settore abbandonato.
Il giappone non è tutto il mondo.
Ma il fatto è proprio che la fotografia con macchine dedicate è sempre più circoscritta all'ambito professionale. Infatti le compatte stanno sparendo.
Il m43 per quanto abbia le ottime qualità che hai elencato sta venendo sempre più abbandonato dal mercato. Proprio per questo Panasonic ha iniziato a fare anche FF mentre Olympus ha preferito vendere la divisione e concentrarsi su altro.
Certo, non puoi attaccarci ottiche importanti in corpi maccchina fragili. Considera che poi ste macchine vengono usate in contesti "difficili", tipo freddo /etc e hai bisogno di una certa ergonomia per usarli con guanti/sistemarle in modi strani/etc
Poi si cerca di mantenere la stessa dimensione delle vecchie anche per una questione di "abitudine" per i clienti FF/APSc
Il m4/3 ha un vantaggio enorme in termini di rapporto prestazioni/ingombro/costi. Le Ottiche Panasonic, Lumix e Zuiko sono compatibili con tutte e hanno qualità ottica e costruttiva eccellente soprattutto gli Zuiko Pro. Hanno ingombri ridicoli e costi accessibili. Credo che il tuo discorso a proposito dei progressi della fotografia negli smartphone sia giusto ma uno smartphone non potrà mai competere con un'ottica di una macchina fotografica. E' una questione di fisica (luce) e non solo di elettronica. Detto questo hanno forse più da temere le FF che a causa degli ingombri soprattutto delle ottiche saranno sempre più circoscritte all'ambito professionale. Del resto il FF è sempre stato un adattamento dell'analogico 35mm mentre il m4/3 è un formato pensato specificamente per il digitale con tutti i vantaggi del caso.
Però le dimensioni del corpo in alcuni casi sono addirittura superiori nel m43
strano visto che le ottiche per m4/3 erano le più vendute in Giappone lo scorso anno...
sito ufficiale panasonic
In base alle informazioni che abbiamo il nativo non è 100 ma 800. Se hai una fonte da cui hai preso i dati e puoi condividerla te ne sarei grato
il minimo è 50 il nativo è 100 per standard, per vlog minimo 125 base 250
Valore minimo è diverso da valore nativo.
sarebbe meglio precisare che il valore minimo non è 800 e 2000 iso (rispettivamente per standard e vlog) ma è 100 e 250 (rispettivamente). 800 e 2000 sono per la modalità Dynamic Range Boost quindi la considerazione dei filtri ND all'aperto è sbagliata
Matteo niente video per questa bomba di Lumix??
Dovrebbe essere esattamente così. Purtroppo al momento non abbiamo dettagli tecnici completi ma nei prossimi giorni sicuramente ne sapremo qualcosa in più. La GH5 aveva un ISO nativo di 400, credo che qui abbiano alzato per riuscire avere un segnale più pulito con luce media o controllata, come in studio e soprattutto per avere un V-Log da 2000 ISO che è garanzia di rendimento con basse luci.
Verificheremo sul campo ma penso proprio che scendendo a 400 o 200 ISO non ci sia una perdita di qualità importante.
Soltanto per la fotografia, dove si ha modalità di sampling combinata grazie al nuovo sensore.
Ma alla fine non potevano chiamarla videocamera?
A me sembra curioso che siano scomparsi i camcorder, non li sviluppano da 10 anni, se facessero confluire queste tecnologie e un po' di miniaturizzazione oggi sarebbero interessati.
Nei film anni 2000(?) c'era sempre l'adolescente che riprendeva tutto in ogni secondo, magari sarà per quello, non si sono mai ripresi dal danno d'immagine...
Grazie per il supporto.
Se non ho sempre capito male io, il sensore ha un valore iso di progetto (alcuni hanno un doppio iso, ma non so come fanno).
Poi lavora ad iso nominali più bassi in attenuazione del segnale e in quelli più alti in amplificazione del segnale. Giusto?
I numeri dicono altro. Il m4/3 sul mercato non supera la soglia del 5-6%
E con i costi attuali, sta per sparire anche l'aps-c
Con il mercato in estrema contrazione e con la fotografia mobile degli smartphone con investimenti sempre più alti e risultati sempre migliori, pian piano non ci sarà spazio per formati ridotti con costi poco ridotti. Per ora sembra reggere solo il FF, ma sarà dura per tutti.
Io ho solo la TV e la qualità è palpabile.
Ok che poi c'è differenza nelle ottiche, però... https://uploads.disquscdn.c...
No, quello di cui parli è il valore minimo ISO. Quello nativo è caratteristica hardware del sensore ed è 800 iso
ma se il 4/3 è usato da tutti ormai, sia fotografi sportivi, di eventi, naturali, così devono portarsi meno peso con le ottiche in giro.
Il full-frame esiste solo negli studi ormai, visto l'ingombro.
Hai capito male. Il valore ISO nativo è 100 per le foto, 250 per video. 800 solo se usi la modalità DR boost che combina due fotogrammi in tempo reale per ottenere un filmato con minor rumore e maggiore gamma dinamica.
800 iso come valore iso nativo mi sembra veramente eccessivo.
Sicuramente è per recuperare qualcosa agli alti iso dove il sensore piccolo faticherebbe, ma all'aperto saranno dolori.
Detto questo hanno messo dentro questa macchina tutte le migliori specifiche possibili in relazione al formato piccolo. Formato che però sto vedendo sparire pian piano almeno in ambito foto. In ambito video regge, ma in un mercato così in contrazione non saprei che futuro avrà.
Panasonic dovrebbe essere il brand migliore in elettronica, invece tanti si fanno abbindolare dai soliti coreani.
In casa mia da anni, tutto Panasonic. La qualità c'è e si vede.