
13 Aprile 2023
Polaroid Go, la fotocamera istantanea in versione mignon annunciata lo scorso mese di aprile, è da ieri disponibile anche in Italia. Una notizia che ci ha portato a fare un salto alla Rinascente di Milano – laddove inizierà la distribuzione al prezzo di 119 euro – per vederla da vicino e fare qualche scatto di prova.
Nessuna pretesa o aspettativa ambiziosa, chiariamolo. L’interesse per questa macchina era perlopiù dettato dalle dimensioni lillipuziane - 10 cm di lunghezza, 8 cm di larghezza e 6 cm di altezza - che ne fanno la più piccola macchina fotografica analogica istantanea del mondo e, di conseguenza, un modo diverso (leggasi più comodo) di intendere questo mezzo.
Vista dal vivo, in effetti, la Polaroid Go fa un certo effetto: mai prima d’ora si era vista un’istantanea analogica della casa dell’arcobaleno così tascabile. Il tutto, e qui sta il bello, senza tradire i canoni retrò del marchio: nella forma e nella sostanza, la Go è una Polaroid in tutto e per tutto. Anche i (due) pulsanti a disposizione sono quelli delle altre macchine dell’arcobaleno figlie della mitica 600: un tasto di scatto, l’altro per il flash e la doppia esposizione, nient'altro. L’ingresso USB-C per la ricarica della batteria è l’unico vero particolare che ci riporta subito alla modernità.
Un vero giocattolino, insomma, che rende onore al lavoro di miniaturizzazione eseguito dagli ingegneri che hanno progettato la Go ma anche a chi si è occupato della pellicola, una versione ridotta del popolare formato quadrato ma in una taglia XS (5x5 cm).
Proprio il formato ridotto della pellicola è ciò che condiziona maggiormente l’esperienza d’uso. Una fotocamera come la Go impone scelte drastiche a livello di inquadratura e composizione: il soggetto non deve essere mai troppo distante dall’obiettivo (rischierebbe altrimenti di perdersi) ma nemmeno troppo vicino. Il sistema di messa a fuoco della Go (automatico) è infatti tarato per essere efficace dai 40cm in poi.
I pochi scatti realizzati non ci permettono di spingerci in giudizi di merito sulla qualità fotografica, quel che si può dire – per certo - è che si tratta di una macchina per la quale l’uso del flash è decisivo (un po’ come sulle altre Polaroid), non solo per una questione di esposizione ma anche per una migliore definizione dell’immagine. Non a caso sulla Go rimane attivato di default, lasciando all’utente la facoltà di escluderlo.
Altro aspetto che si presta a una considerazione immediata è quello relativo al costo delle pellicole che è di 19 euro per il double-pack da 16 pose, poco meno di 1,20 euro a scatto. Non poco per quella che in fin dei conti resta una miniatura tutt’altro che perfetta a livello di colore e messa a fuoco. Ma che ha dalla sua il fascino del formato quadrato della madre di tutte le istantanee.
Difficile dire ora se questa Go saprà entrare nelle grazie degli utenti più giovani (ai quali si rivolge senza mezzi termini). A primo acchito verrebbe da dire che non vi sia nulla di più distante per una generazione digitale, iperconnessa e impaziente come quella degli attuali post-2000. E che proprio per questo, forse - tale almeno è la convinzione della casa - può apparire come un oggetto unico e per certi versi trendy.
Commenti
ma non è vero
troppo piccole le foto, serve la lente di ingrandimento
Invece purtroppo la compreranno eccome vi ricordo le foto grandi quanto 1 fotogramma 35 mm le camere e film polaroid i zone uscite più di 20 anni fa
Meno del formato instax wide e 600 sono giocattoli zero utilità
Stavo scherzando -> :D
Sì, so bene che ha un processo tutto suo.
Dico che per prenderlo come "giocattolo" per stampare foto con dimensioni di 5x5cm, tanto vale prendersi qualcosa che abbia anche un prezzo da "giocattolo".
Capirai che poesia…non fare mai il wedding planner
Oppure colleghi via wi-fi lo smartphone alla tua stampante digitale di foto e ottieni la stessa cosa.
Ma devi essere un tecnologo! :D
Se le cose andranno per il verso giusto, a natale potrebbero venderne tante.
;)
Attenzione quella è la stampa di una foto digitale, qui si parla di foto analogica con stampa a processo chimico.
Ci sono le macchine fotografiche con stampante termica incorporata.
Hanno il vantaggio che costano solo 50€ e circa 2-3ct per ogni foto stampata (su rullo).
Se già parliamo di giocattoli, tanto vale prendersi una stampante in bianco e nero.
Possiedo una PeriPage e la qualità é tutto sommato carina.
La fotografia analogica non è morta e personalmente mi da più soddisfazione della digitale.
Le uniche Polaroid che possono interessare sono quelle classic per il valore storico, altrimenti se parliamo di camere moderne le Fujifilm instax hanno una qualità infinitamente superiore e tempi di stampa inferiori.
Mi chiedo a chi possa interessare questa roba. Fanno un po' tenerezza.
A nessuno.
Infatti. Non capisco a chi possa interessare questa macchina.
Domandina: qualcuno di voi ha mai usato una di quelle stampanti portatili che si collegano allo smartphone? Sarei interessato all'acquisto di quella di Xiaomi, rispetto a queste polaroid la qualità di stampa e bene o male la stessa?
a me sembra che il formato 5x5 sia troppo limitante. il formato "classico" delle vecchie polaroid imho era perfetto.