
01 Luglio 2021
23 Marzo 2021 30
Torna come ogni anno il Sony World Photography Awards, e lo fa con l'annuncio dei vincitori delle dieci categorie per l'edizione 202 (la quattordicesima)1, gli stessi che competeranno ora per il titolo di "Open photographer of year", riconoscimento che verrà assegnato il 15 aprile, giorno in cui sul sito della World Photography Organization andrà online un evento digitale.
Immagine che ritrae una geometria liminare, quasi non euclidea, escheriana, che contraddice se stessa e mette in conflitto elementi simili e opposti: due rampe di scale si intersecano e smentiscono, concludendosi prima del punto di fuga, e lasciano lo sguardo in standby, nel mezzo di un discorso in sospeso. Il contrasto tra gli elementi luminosi e il buio che li esclude trova pacificazione in un'apertura che ristabilisce il mos geometricus, un rettangolo blu che chiude la scena e la apre idealmente verso un altrove.
Il colore dominante è il nero, ma gli elementi che animano questa composizione sono uno in conflitto con l'altro: l'abito vittoriano rinvia chiaramente al tema del colonialismo patito dall'Africa, e gli strumenti tradizionali che il soggetto tiene sospesi sopra la testa pur essendo utensili per la cucina assumono quasi le sembianze di una baionetta.
Probabilmente lo scatto più scenografico tra quelli selezionati. La carica simbolica degli elementi e del loro reciproco misurarsi, come in un i-ching, esplode nelle linee statiche dei fulmini che crepano un orizzonte livido e assieme luminoso. L'enorme mole placida del campo di lavanda quasi scollato dalle turbolenze atmosferiche guida lo sguardo ad un approdo enigmatico, l'albero che fa da perno alla scena con la sua sagoma nera e morbida, carbonizzato dalla lontananza.
Una composizione elegante, ironica e laconica, che ricorda la celebre "Una domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte" di Seurat, mixata magari con un pezzo come "Summer on a solitary beach" di Battiato. Per restare in tema, niente sapore di sale, ma più mare d'inverno: la scena non ha i colori vividi dell'estate, ma è immersa in una sorta di nebbia, in un pallore diffuso. Il giorno è a mollo nelle acque, a macerare: è un liquido grigio. Le figure umane sono sospese in questa luce cruda, e sullo sfondo la presenza interrogativa di un ombrello - e non di un ombrellone - si imprime con una forza tipografica.
Uno scatto che conferma la vittoria dell'internet sulla natura: sembra quasi che il buon Dio abbia creato gli animali perché l'uomo potesse poi servirsene nei meme.
"Esterina, i vent'anni ti minacciano": così recita il primo verso di Falsetto, poesia di Eugenio Montale che descrive proprio una ragazza nell'atto del tuffo, quasi un rito mitico di iniziazione all'età adulta: a conferire quella solennità allo scatto qui è l'impiego del bianco e nero, che astrae tutti i protagonisti dal tempo, e la presenza delle compagne in attesa sulla sommità della roccia, il loro piglio grave, lontano dal gioco estivo. All'osservatore, tornando a Montale, resta solo un ruolo: quello "della razza di chi rimane a terra".
Oggetto allegorico sospeso in un interno domestico scarno: scena artefatta, calata in un'atmosfera tra Tim Burton e De Chirico, dominata centralmente da un manichino più che spoglio, ridotto al suo scheletro, ad una nudità radicale, oscena ed astratta. Il rinvio qui chiaramente è al lockdown, a quella cattività forzata tra le mura di casa che in tempi e modi simili ha investito la gran parte della popolazione mondiale, mostrandoci il telaio povero delle ore, dei giorni, e facendo più dura la penombra domestica (altrimenti accogliente), mutandola in sostanza buia, la stessa che qui calca le ombre, le fa di carbone.
Quasi un olio su tela: l'intenzione qui è piuttosto chiaramente quella di ricordare una natività (solitaria), con il bambino circondato da icone religiose ed elettrodomestici. La casa e i suoi elementi d'arredo poveri - l'abat-jout, il frigo vecchio e scrostato - ricreano il contesto della stalla.
Nell'ultimo anno abbiamo preso confidenza con le immagini delle nostre città vuote. Qui abbiamo una variazione sul tema, che però scende sottopelle nel tessuto e nel tempo, mostrandoci la città assorta nelle sue soste, con i vagoni della metropolitana vuoti e concreti che si impongono nella parte sinistra della composizione, mentre in quella destra la scena quasi evapora tra le nebbie della disinfezione. Forse un'immagine che ha più valore se sganciata dall'immediata identificazione con l'emergenza sanitaria, e se ripensata nell'ottica del tessuto urbano che meccanicamente si rigenera, si leva di dosso le scorie del giorno, delle nostre vite. Un non-luogo venuto dallo spazio: eppure questo è il luogo, questo il tempo, qui cade l'ombra.
L'immagine stessa qui è messa ad essiccare come i pesci, e dalla vita e dalla sua fermentazione trae una composizione geometrica, un mosaico, traccia la linea stecchita della morte che finge un movimento interno, con l'orientamento dei pesci che disegna come un labirinto, un rompicapo di direzioni convergenti.
Nokia G22 vs Fairphone 4: smartphone sostenibili e riparabili con tante differenze
Bing Image Creator: ora basta chiedere per generare un'immagine qualsiasi
Recensione 70Mai Omni: la Dash Cam a 360° con ADAS ci è piaciuta! | Video
Paramount+, tutti i film e le serie TV in arrivo ad aprile 2023
Commenti
Manca la categoria "Female"
Ah, quindi nel resto del mondo i libri non esistono?
Un paio belle,altre niente di eccezionale,soprattutto troppa post produzione in alcune.
Come foto dell'anno mi aspetto (e c'è in giro) sicuramente di meglio
Quello certo sul setup della foto: inquadratura, tempi, diaframma, ISO, WB ecc.
Ma se scatti in raw lo fai proprio per poter ottimizzare la foto in PP (quasi sempre con preset che crei con i tuoi gusti), soprattutto per la gestione dei colori, oltre a sistemare eventualmente ombre e basse luci.
Diverso è andare editare le foto in modo "artistico" cambiando il cielo, aggiungendo tramonti ecc, che è alquanto riprovevole concordo.
Il RAW nudo e crudo può andare bene invece per valutare i sensori, soprattutto quanto reggono agli altri ISO
lascia perdere è per veri intenditori;))))))))))) ( che stanno qua sotto)
sta proprio al fotografo fare foto naturali e belle. il ritocco in post è sempre qualcosa che fà storcere il naso.
le solite foto per istagram.... tutti fotografi tutti esperti...
:) ho detto la verità. perchè se le foto belle le fanno le fotocamere e post produzione allora tutti possiamo essere.
hai hai hai
infatti ho solo parlato di filtri e elaborazioni post. il fotografo lo lascio hai novelli 2000 che si spacciano fotografi quando è la fotocamera a fare il fotografo e come dovrebbe essere , cioè il contrario.
con fotoscioppe sono tutte belle ;)
La post produzione spinta ne ha rovinate un paio se non di più
Ne salvo due: natura e motion.
Quella paesaggistica... boh, mai piaciute quelle li
con l'etacs vengono meglio
Essendo russa, la fotografa ha avuto anche un bel background letterario da cui trarre ispirazione
Fotografo non lo sei e permettimi si vede...
Le foto non sono solo colori e filtri ma anche composizione, rapporti tra oggetti, uso della luce, scelta delle ottiche, la scelta dell'attimo dello scatto, il messaggio che vuoi dare, ecc.
Anche pericolosa da fare
La foto in apertura sul campo di lavanda è disarmante. Standing ovation.
Perdonami se mi permetto, ma proprio perchè un fotografo non lo sei e mai lo vorrai essere, immagino che di fotografia tu capisca poco... per cui eviterei di sparare la prima cosa che passa per la testa... non sai di cosa parli
I RAW per definizione sono fatti per essere elaborati però.
Sta ala fotografo non esagerare in PP per non snaturare la foto
Quella di oggetti è da film horror.
Inquietante e agghiacciante.
:\
non sono un fotografo figuriamoci e mai lo vorrò essere,ma obbiettivamente sono tutte filtrati, e mi rendo conto anche io facendo le foto con un nokia 3310 riesco ad ottenere risultati simili...
stupende a dir poco, quella con i fulmini è impressionante
sono sicuramente di altissimo livello, però in effetti poter vedere qualche foto così come viene scattata, con le sue imperfezioni che la rendono unica, sarebbe interessante....
avrà una nikon
se sono tutti bravi perchè non c'è una tua foto?
con i filtri son tutti bravi. mettete la classifica con foto RAW...
un mix tra un quadro ad olio ed un rendering
Sono incredibili le sensazioni che la foto Son riesce a comunicare.