
31 Agosto 2021
Chi ama la fotografia e la sua storia sarà senz’altro curioso di capire cosa c’è dietro questa Polaroid Now, l’ultimogenita del redivivo marchio che ha fatto la storia dell’istantanea. La prima dal giorno dell’acquisizione da parte del team di Impossible Project con la denominazione del brand originale, senza suffissi, asterischi o altre storpiature. Come dire, riecco Polaroid, senza tanti giri di parole.
Lo si capisce anche a prima vista. La Now è un prodotto che ricorda molto da vicino la gloriosa OneStep, o meglio, le sue rivisitazioni moderne (OneStep 2 e OneStep+), ma con alcune significative differenze: l’assenza di connettività Bluetooth (che significa utilizzo analogico al 100%) e la presenza a bordo camera di un piccolo sensore utile per la messa a fuoco.
Abbiamo avuto la possibilità di provarla per qualche settimana in abbinata alle pellicole i-Type e vi raccontiamo, qui di seguito, le nostre impressioni.
Poche concessioni alla modernità, dicevamo. La Polaroid Now è in fin dei conti questo: una macchina che si ispira nella forma e nella sostanza alle vecchie Polaroid. L’unico strappo alla regola, si fa per dire, è la porta USB (di tipo A), per ricaricare la batteria integrata, e il led posteriore che ci ricorda con immancabile puntualità (e crudezza) il numero di scatti residui prima della fine delle pellicole.
Gli ingombri, come da tradizione, sono notevoli, e l’utilizzo della plastica (non tutte di buona qualità) è smodato. Il risultato finale è comunque garantito. Sembra davvero di tenere in mano una macchina d’altri tempi. Un bel déjà-vu.
La confidenza con le funzioni la macchina è pressoché immediata. Basta prendere coscienza dei pochissimi elementi che la compongono: c’è un cannocchiale galileiano come mirino, un (g)rosso pulsante di scatto sulla parte frontale della macchina, un altrettanto generoso flash appena sopra e un tastino per avviare gli autoscatti. Peccato non sia stato previsto nessun attacco filettato per un treppiede, avrebbe fatto comodo. In compenso c'è un laccetto per tenere la macchina al collo, casomai fosse necessario portarla in giro per uno shooting duraturo.
Caratteristiche tecniche:
Il cuore della macchina sta però tutto nell’obiettivo centrale, che in realtà nasconde due lenti, una da 35 e l’altra da 40 mm. La doppia focale serve per gestire le distanze. In pratica: una lente si concentra sugli scatti tra 55 cm e 1,3 metri, l'altra da 60 cm all’infinito.
La scelta della lente non avviene però attraverso un selettore manuale, come sulla OneStep+, ma è automatica. Un sensore integrato rileva infatti la distanza dal soggetto e decide in base alla distanza a quale lente dare credito. In questo modo, promette Polaroid, la fotocamera dovrebbe garantire il fuoco corretto, sia che si tratti di un ritratto o di un paesaggio. Il condizionale è d’obbligo; sì perché quello della Polaroid Now è tutto fuorché un sistema di messa a fuoco sofisticato - come quelli a rilevamento di fase multipunto delle macchine digitali - ed è facile che si faccia ingannare.
Di simile, rispetto alle fotocamere di nuova generazione, c'è la necessità di fare un clic a metà strada sull'otturatore. È questa, anche per la Polaroid Now, la prassi per attivare il sistema AF. Solo un piccolo e quasi impercettibile scatto dall'interno ci avviserà del passaggio da una lente all'altra.
La doppia focale è un piccolo stratagemma utile per gestire le distanze, ma non bisogna aspettarsi miracoli. Il rapporto di apertura 1:11 parla da sé: inutile cercare il bokeh o la luce dove non c'è. Per questo motivo il flash va usato spesso e volentieri, soprattutto quando si scatta indoor; non è un caso che sulla Polaroid Now sia attivo di default (anche se si può escludere).
In alternativa si può ricorrere a quello che Polaroid definisce sistema di doppia esposizione. In pratica, basta cliccare due volte sul tasto dell’autoscatto per chiedere alla Polaroid Now di effettuare due scatti con diversa esposizione e fonderli in un'unica immagine. Il tutto, ovviamente, tenendo fermi sia la Polaroid che il soggetto per evitare di incappare nel cosiddetto effetto fantasma (a meno che non sia voluto per uno scatto creativo).
Se la confidenza funzionale con la Polaroid Now è pressoché immediata, quella reale è più complicata, soprattutto per chi non ha dimestichezza con il genere. Bisogna capire dove si può osare e dove no. Le limitazioni delle ottiche appena descritte, ma anche considerazioni più venali legate al costo delle pellicole - ogni box da 8 delle Polaroid i-Type quadrate (7,9 × 7,9 cm) ASA 640 costa 16 euro, praticamente 2 euro a scatto - impongono una piccola riflessione prima di ogni scatto. Sulle distanze, la centratura, la luce, le differenze di luminosità, le eventuali superfici riflettenti (letali quando si usa il flash). Cose a cui non siamo più abituati nell’era dello scatto bulimico da smartphone.
La qualità cromatica delle pellicole è comunque accettabile. Certe tonalità, e in particolare l’azzurro del cielo, non sono più così slavate come un tempo. Soto questo profilo, la Impossible I-1, provata qualche anno fa, non ci aveva convinto appieno. Difficile dire se sia merito della macchina o del lavoro svolto sulle emulsioni, fatto sta che il miglioramento si nota.
Le pellicole prodotte da Impossible, lo ricordiamo, non hanno bisogno di essere sventolate come quelle dello scorso millennio. Bisogna solo aspettare lasciando la foto appena scattata sotto la “tendina”, quel piccolo foglietto di plastica che si srotola ad ogni nuovo scatto comprendo l'istantanea appena sfornata. I tempi di sviluppo sono nell’ordine dei 10-15 minuti, il che impone qualche sacrificio fra uno altro scatto. Chi non volesse attendere, però, può sempre sfilare la foto dalla macchina e farla sviluppare altrove. Con l'unica accortezza di proteggerla dalle luce e dalle temperature estreme.
Pochi compromessi, invece a livello di autonomia. La batteria integrata da 750 mAh garantisce oltre un centinaio di scatti prima di esaurirsi. Come dire, terminerete più volte le pellicole prima di trovarvi a riattaccare la Polaroid Now alla presa di corrente.
Per concludere, come possiamo definire questa Polaroid Now in breve? Un capriccio? Un altro feticcio per utenti nostalgici? Al di là delle etichette, una cosa è certa. Il team degli ex dipendenti Polaroid (ora Impossible) che dal 2017 detiene il marchio ha preso davvero a cuore la faccenda. E un risultato l’ha già comunque ottenuto. Creare una famiglia di macchine istantanee sempre più vicine a quelle della gloriosa tradizione Polaroid, oggetti che mirano a riavvicinare gli utenti a un tipo di fotografia lenta, ragionata e imperfetta in un’era in cui si scattano centinaia di foto di buona qualità anche con un smartphone da pochi spiccioli. Lo si capisce lasciando questa Now libera in casa, sopra un pensile o un comodino. Chiunque ne sarà attratto, la vorrà prendere in mano, giocarci un po’, scattare una foto, portarsela a casa. Una Polaroid è pur sempre una Polaroid, anche solo per l’iconicità delle sue forme.
Il risultato è certamente migliorabile, soprattutto a livello di gestione della luce. Ma ci pare comunque un passo avanti rispetto a certi esperimenti del recente passato. L'alternativa più credibile al sistema Polaroid si chiama Instax, il sistema sviluppato da Fujifilm disponibile in diversi formati, sia rettangolari che quadrati, e basato su pellicole dal costo più competitivo (circa 1 euro a scatto).
In commercio resistono poi anche le cosiddette ibride, le macchine che scattano in digitale ma possono passare alla stampa immediata su carta Zink. Un approccio più sicuro, ma che per i puristi dell'istantanea resta un azzardo ai limiti della blasfemia.
Commenti
Anch'io ho la 635, la usavano i miei quando ero piccola. Funziona ancora e ne sono felice
Hai sbagliato Blog, dovevi scrivere su HdCarrozze.
Ti ringrazio. Tra i vari siti avevo visto anche quelle di photobox in versione premium, le conosci? Sono quelle più simili alle "originali" a livello di fattura ma costano parecchio. Il giusto compromesso mi era sembrato per l'appunto proprio photosi. Valuterò :)
Certo! Io ho usato Photosì, devi stare attento ai codici sconto che puoi riscattare e alle stampe gratuite iniziali.
Avevo detto una inesattezza sopra, le foto erano 300 a 28€ con spedizione inclusa.
Io parlo del semplice formato in rapporto 1:1. C'è anche il formato simil polaroid ma che costa 3 volte tanto.
La finitura opaca dà un po' di pastosità alla foto, a me sinceramente piace. Altrimenti si può scegliere la normale finitura lucida.
Punto di partenza sempre la qualità delle foto, le foto scaricate dai social network, no. Purtroppo i social comprimono e la stampa ne risente tanto.
Se le fanno ancora concordo che abbiamo maggior senso le macchine storiche, visti anche i prezzi a cui si trovano
Con dei prototipi stampati in 3d, Tempi calcolati un po’ “a mano” e lo sviluppo tramite una normale instax... Sono esperimenti per un progetto più complesso, niente di comodo o utilizzabile all aperto
Con dei prototipi stampati in 3d, Esposizioni un po’ “a mano” e lo “sviluppo” rimettendo la foto nella instax ( che di default richiudendosi espelle una foto).... il progetto è quello di avere una fotocamera medio formato funzionante in buona parte stampata in 3D... per ora sono lontano
Un bel progetto! Io sto cercando di costruire da zero una macchina istantanea in grado di montare ottiche mamiya... con buone lenti la qualità c’è!
Posso chiederti che sito hai utilizzato per stamparle? Vorrei fare una cosa simile ma ne ho trovati diversi e non so quale scegliere per un risultato ottimo. Grazie :)
Cerco soci per una nuova startup. Il prototipo ormai è in veste definitiva (vedi immagine allegata) ed il successo commerciale di questi tempi è assicurato.
https://uploads.disquscdn.c...
15 minuti per superare il periodo refrattario e poi via con la seconda!
Come no..un successone proprio
Un mio amico si è costruito un dorso per la sua medio formato analogica (una zenza bronica) a partire da una fujifilm instax square sq6. Ora può scattare su quelle pellicole con lenti medio formato. È un progetto veramente interessantissimo
Ha scritto che ha testato le pellicole non la instax, presumo che abbia scattato con la reflex e poi scattato con la instax o le stampanti che usano le stesse pellicole
...io ancora uso questa che conservo ancora con la sua borsetta originale ;))
https://uploads.disquscdn.c...
Infatti è molto meglio il metodo moderno, si eliminano tutte le criticità della vecchia tecnologia.
Fino a qualche mese fa si, l'avevo provata perchè avevo in mente un progetto personale in B&W, un mix tra analogico e digitale
2€ a scatto e 15 minuti di attesa tra una foto e l'altra? Non voglio immaginare l'ansia prima di premere il pulsante per scattare la foto
Riflettendo su quello che ha scritto, penso di aver trovato il suo uso perfetto. È l'idea regalo definitiva. Perché rientra in quegli sfizi che uno ragionando non soddisfa. Però ricevuta come regalo sicuramente può trovare un'utilità, senza i sensi di colpa di un acquisto che trova utilità sporadicamente.
Per me ci sta tutto l'effetto nostalgia Polaroid ma dovrebbero evolversi, fare una stampante portatile che butti fuoi all'istante qual formato e quell'effetto impastato e violastro, ma il tutto fatto da smartphone, così magari gli scatti te li conservi pure o te li elabori con altri filtri, questi son testardi a voler mantenere una cosa che alla fine è costosa ed ha un mare di limiti, fate sta stampante con l'aspettodi una polaroid da attacacre al cellulare ed avrete fatto bingo.
Funziona?
benvenuti nel mondo delle inquadrature storte e dei pezzi di faccia fuori dall'inquadratura!
Questi sono per lo più oggettini da mordi e fuggi, le stampe le regali a una persona, magari conosciuta in viaggio, che non rivedrai per molto tempo oppure agli ospiti di una festa di compleanno...sono giusto 2 esempi così ma per farti capire che in questi contesti non puoi andare a fartele sviluppare...poi , chiaro, nessuno la userebbe come sostituto di una stamperia professionale, spero
Come no, la gamma instax di fuji usa sempre la stampa chimica e ha a listino un paio di camere digitali con schermo, in questo polaroid è rimasta indietro lasciando la stampa chimica alle analogiche da hipster e quell'aborto zink alle digitali
Io scatto con il mio smartphone in rapporto 1:1. Le faccio sviluppare con finitura opaca. L'ultima volta 400 foto a circa 30/40€.
Chiaro non è lo stesso fascino. Però è un decimo del prezzo e anche dello sbattimento.
La lomo glass è decente, lente in vetro e aperuta f4.5.
Mi spieghi anche a me come hai fatto ad usare le ottiche relfex su instax?
Esiste la instax mini liplay con schermo e bt (con cui può stampare anche dal cellulare) pellicole un po' più piccole ma qualitativamente migliori e, se prese in blocco, costano neanche 60 cent l'una...il prezzo è di giusto 30 euro in più...questa polaroid è un oggettino hipster che si userà una volta e poi basta
No, questa non ha il bt sono altri i modelli polaroid che si collegano allo smartphone
Capisco il punto di vista del fotografo, ma no, non si può giustificare il prodotto dicendo che escono fuori foto più artistiche grazie al lo-fi (puoi farle comunque) o che ci costringe a pensare allo scatto. E' buona per le feste, un gioco carino dove puoi fare scatti alle persone e dargli subito la foto ricordo, a un prezzo però molto caro, troppo caro a mio avviso, è un giocattolo per chi ha soldi da spendere.
Due euro a foto è un prezzo troppo alto per rischiare che venga male, come potrebbe accadere spesso e volentieri. La considerazione sul flash, peraltro, la estenderei anche agli smartphone, nelle recensioni in generale lo vedo usato pochissimo perché vengono mostrati per lo più scatti in esterno a paesaggi con poca luce per mostrare sta benedetta modalità notte che penso usino in quattro gatti
Ma a quel punto non è più analogica ma digitale :)
Secondi me, usando le vecchie, "giustifichi" la "scarsa qualità". Cioè, ha quel senso di vintage e di ricordo molto forte e sensato. Su una macchina moderna secondo me ha meno senso!
Come hai fatto a testare pellicole istantanee con ottiche reflex?
Ne possiedo una uguale.
In teoria il flash è sempre stato obbligato. F11 è obbligatorio altrimenti mettere a fuoco sarebbe complicato
Questa è stampa chimica, non puoi pre visualizzarla
Diciamo che fanno abbastanza ribrezzo.
Ma che significa.
Allora si potrebbe dire la stessa cosa di un MacBook Air o di un iPhone SE.
Pero' dovranno passargli lo stesso il disinfettante a tutte.
Ho appena scoperto che MatitaNera e' un risvoltinato dandy di città.
Non me lo sarei mai aspettato.
Detto cosi' sembra quasi una cosa fika e invece...
E che bel design retro'!
Se la colleghi al telefono diventa una stampate per smartphone
Ci sono le Polaroid series 600 nuove, appositamente per Polaroid serie 600, la mia è anni '80, e credo vadano anche per le itype, ma non sono sicuro. 8 scatti, 18.99€
Non la vorrei nemmeno regalata
Questa non la batte nessuno, un gioiellino. Un bel ricordo d'infanzia a cui tengo molto. https://uploads.disquscdn.c...
Il problema dell f11 è che costringe a tempi piuttosto lunghi in molte situazioni, e porta quindi ad aver foto quasi sempre mosse... se si somma questo alle plasticacce che usano da "lente" il risultato è sempre terribile
Il problema è che le nuove pellicole non sono retrocompatibili e quelle vecchie sono fuori produzione
C'è del fascino nella fotografia instantanea... ma la qualità delle ottiche è sempre terribile, e 2 euro a scatto sono molti per una qualità così scarsa nel risultato finale....
Ho testato delle pellicole Fujifilm istantanee con ottiche professionali da reflex e il risultato sarebbe ottimo... ma su tutte le istantanee mettono una lentina di plastica terribile...
bo, alla fine a questo prezzo ci starebbe pure..certo è che potevano metterci qualcosa di moderno tipo un bt o un wifi per collegarla al telefono oppure magari uno schermo x vedere la foto prima di scattarla, anche magari alzando un po il prezzo, ma vbb