
25 Ottobre 2023
Dopo il grande successo del DJI Mini 3 Pro c'era un'altissima aspettativa verso il suo successore da 249 grammi, ma nel contempo non mancava nemmeno la sensazione che sarebbe stato realmente difficile ricreare l'effetto "wow" del suo predecessore. In qualche modo DJI è riuscita a mantenere il peso invariato, migliorando nel contempo sia specifiche che funzioni e rendendolo di fatto attraente anche a chi possiede il Mini 3 Pro. Come ha fatto?
La questione è molto semplice: con DJI Mini 4 Pro sono stati eliminati i principali difetti, ma forse sarebbe meglio dire che sono state introdotte migliorie che ad oggi avevamo visto solo in modelli di categoria superiore. Se a prima vista potrebbe sembrare molto simile al drone di precedente generazione, è sotto la scocca che il Mini 4 Pro riserva le più grandi sorprese, tanto da elevarlo da mezzo per l'utilizzo ludico/amatoriale a qualcosa di superiore, seppur con alcuni limiti, sia chiaro. Ora vi spiego tutto.
Non cambia molto nella forma, anche se le piccole modifiche estetiche non sono per nulla casuali o frutto del vezzo di un ingegnere, poiché sono strettamente legate ad aspetti funzionali. Scopriamo così che la parte frontale del drone evidenzia una maggior ampiezza dei due sensori anteriori, essenziali per consentire il rilevamento omnidirezionale degli ostacoli, e che di fatto cambiano un po' l'estetica generale. Possiamo notare come le due luci, che su Mini 3 Pro erano posizionate sui bracci anteriori, ora sono state spostate posteriormente. Ma c'è una modifica ancora più importante, ossia l'introduzione di una luce ausiliaria posizionata inferiormente, per coadiuvare il suo utilizzo con scarsa luce e perfetta per l'inedita Modalità Notte. Migliora anche il raffreddamento del drone, grazie a delle prese d'aria rinforzate nelle dimensioni e poste inferiormente sulla scocca.
Sono stati anche modificati i bracci anteriori, che stavolta integrano due elementi verticali pensati per poggiare direttamente sul terreno in fase di partenza o atterraggio. In linea teorica dovrebbero aiutare le due manovre su manti erbosi non tagliati, ma di fatto è una modifica puramente estetica e l'altezza da terra varia davvero di poco rispetto a Mini 3 Pro.
Stavolta il controller offerto è lo stesso di Air 3, ossia la nuova versione DJI-RC N2 senza display, o la DJI-RC2 con display integrato. Anche qui vale un discorso simile a quanto fatto poco sopra con il drone, ossia che a parta qualche differenza estetica non cambia molto nell'uso quotidiano.
Le dimensioni sono le stesse, il display è ancora una volta da 5,5 pollici e la luminosità massima raggiunge i 700 nits. Stavolta la scocca dell'unità è in un grigio più scuro, ci sono le due antenne esterne che danno quasi un tocco retrò al tutto, ma poi a conti fatti il feeling è lo stesso della prima versione. Si sarebbe potuta migliorare la luminosità del display sotto il sole, ma non è stato fatto, pertanto ci troveremo spesso nella condizione di cercare zone d'ombra per vedere meglio le indicazioni dell'hub.
Le sue capacità restano pressoché invariate, assieme ai tempi di volo che sono molto simili a quelli del precedente modello, con un limite teorico di 34 minuti che si traduce in circa 20-25 minuti di volo reale prima che si attivi il ritorno a casa automatico (al di sotto del 20% di carica residua). Questo valore è fortemente influenzato dal tipo di uso che se ne fa, ad esempio calerà drasticamente fino a dimezzarsi nel caso in cui dovesse utilizzarlo modalità Sport, o migliorerà parzialmente se manterremo il drone in volo stazionario. In ogni caso, si tratta di un parametro molto buono e che permette di realizzare qualche buon Hyperlapse di 10 - 15 secondi massimi. Ci sarebbe la possibilità di utilizzare la nuova Batteria Intelligente Plus, capace di garantire fino a 45 minuti di volo, ma nei nostri mercati si supererebbero i 250 grammi di peso e pertanto non ne è consentito l'uso. La batteria in dotazione da 2.590 mAh è leggermente superiore a quella di Mini 3 Pro (2.453 mAh), ma a livello prativo le differenze sono davvero minime.
Rimangono invariate le ottime capacità di resistenza al vento e di stabilità generale, incredibili per un modello così leggero. In effetti, come vedrete nel video, ho avuto modo di provarlo con vento da moderato a forte quasi ogni singolo giorno, con le raffiche tipiche della Bora triestina in questo periodo. Nonostante Mini 4 Pro pesi solamente 249 grammi, riesce ad affrontare condizioni proibitive con grande sicurezza, restituendo filmati nitidi e stabili.
E per quanto riguarda la modalità Sport sopra citata, è ottima per divertirsi e spingere il drone alla stregua di un modello FPV, ma attenzione agli ostacoli! I sensori saranno disabilitati in questa modalità. Per ripristinarne il funzionamento dovremo volare in modalità Normale o Cinema, dove nell'ultima il nostro Mini 4 si muoverà in maniera più lenta e morbida. Naturalmente, per quelli più pro resta la possibilità di modificare manualmente qualsiasi parametro dall'app DJI Fly o dal controller DJI RC-2. Migliora anche il sistema di trasmissione, che passa dal precedente O3 al nuovo O4 impiegato anche da DJI Air 3. I limiti di legislazione nel nostro mercato non permettono di goderne appieno, ad esempio dei 20 km massimi di distanza raggiungibili, tuttavia è possibile notare un miglioramento della stabilità del segnale e un minor numero di interferenze.
Migliora anche il Ritorno a Casa automatico, ora più avanzato e dotato della capacità di evitare gli ostacoli durante il tragitto. Inoltre a livello di grafica a schermo, c'è l'introduzione di diversi elementi in realtà aumentata che facilitano l'identificazione del punto di partenza, o ci mostrano il tragitto che il drone percorrerà durante l'RTH. DJI Mini 4 Pro introduce anche una modalità Cruise Control, che permette di mantenere il drone in volo durante una manovra bloccando gli stick, perfetta per eseguire manovre a spirale o qualsivoglia sequenza.
Per chi vuole un drone pronto a realizzare video di grande impatto con facilità, Mini 4 Pro è sicuramente la scelta giusta. Al pari di Mini 3 Pro troviamo le modalità Quickshots e Mastershots, sulle quali non mi voglio dilungare perché non sono delle vere e proprie novità, ma che in concomitanza con la modalità Trasferimento Rapido consentono di avere in pochi secondi i filmati sul nostro smartphone, pronti per la condivisione sui social.
Il vero plus di questo modello è rappresentato dal connubio del rilevamento ostacoli omnidirezionale e dell'Active Track 360°, che consentono finalmente un utilizzo in condizioni difficili senza l'ansia di schiantare il drone. Per esperienza personale, posso dire che con Mini 3 Pro non mi sono mai goduto pienamente la funzionalità Active Track, proprio perché la massima tranquillità la si poteva avere solamente in zone senza vegetazione oppure ad altezze sicure e senza impedimenti ai lati, dove il drone è sostanzialmente cieco. Volare in mezzo alla vegetazione consentiva di evitare con sicurezza gli impedimenti presenti anteriormente, posteriormente e inferiormente, pertanto non c'era mai quel senso di sicurezza tale da rendere la caratteristica fruibile. Insomma, dopo averla provata un po' di volte sull'onda dell'entusiasmo iniziale, l'ho etichettata come una delle cose da migliorare. Com'è l'esperienza con il nuovo modello?
Con Mini 4 Pro possiamo muoverci agilmente tra la vegetazione, anche se piuttosto fitta, poiché superata la paura iniziale ci si accorge di quanto sia preciso nel rilevare anche il fogliame più fine, quello che spesso dal modello precedente non veniva identificato come un rischio. Per chi opera in completa autonomia è un vantaggio importante e sblocca la strada a riprese creative prima "quasi" impossibili da realizzare.
È infallibile? Assolutamente no, infatti, in alcuni casi non rileva correttamente ciò che ha davanti e non è raro colpire qualche piccolo rametto, pertanto sempre massima attenzione e se proprio dovete rischiare fatelo a basse altitudini e sopra terreni morbidi. In ogni caso, quando l'area è troppo buia e il sistema non è in grado di far procedere il drone con sicurezza, l'Active Track si disabiliterà, un alert a schermo ci informerà che il drone non può procedere e dovremo passare ai controlli manuali.
La qualità delle immagini e dei video prodotti resta molto alta e simile a quella del Mini 3 Pro, proprio perché il sensore da 1/1,3 pollici con pixel da 2,4 μm è il medesimo per tutti e due i modelli. Grazie ad esso possiamo ottenere scatti a 12 MP in condizioni di scarsa illuminazione grazie all'f 1.7 e foto ad alta risoluzione fino a 48 MP. Come detto in fase di recensione, gli stessi filtri ND originali funzionano si adattano a entrambi i modelli, inoltre è disponibile una lente grandangolare per estendere il campo visivo.
Si ottengono ottimi risultati anche in notturna, complice un valore di apertura del diaframma f1.7, che semplifica la cattura di scatti in condizione di scarsa luce. Ecco alcune fotografie realizzate con DJI Mini 4 Pro.
Anche per quanto riguarda i video siamo ai medesimi livelli, e senza utilizzare le nuove modalità che vi spiegherò a breve, possiamo raggiungere i 4k a 60 fps. Nessuna miglioria per quanto riguarda lo zoom digitale a 2X, pertanto chi necessitasse di una versione ottica per alcune tipologie di produzioni dovrà ancora rivolgersi ai modelli superiori. In ogni caso funziona bene e non produce immagini sgranate, consentendo anche di dilettarsi con alcuni Dolly Zoom di grande effetto.
Ma le migliorie sono soprattutto di natura software, è stata infatti inserita l'ottima modalità Notturna, grazie alla quale diminuisce drasticamente il rumore durante le riprese con scarsa illuminazione, migliorando di fatto i risultati che si potevano ottenere con Mini 3 Pro. Resta invariata la capacità di roteare la cam in verticale, ottenendo così filmati pronti per la condivisione su TikTok o come Reels Instagram, funzione essenziale per gli influencer e per i social-addicted.
La capacità di realizzare filmati in 4k a 100 fps o 1080p a 200 fps (ma in questi due casi solo con codifica H.265) grazie alla nuova modalità Slow Motion è una delle altre caratteristiche che più ho apprezzato, poiché permette finalmente di ottenere delle sequenze cinematografiche senza lesinare sulla risoluzione, uno dei punti deboli del precedente modello a mio modo di vedere. C'è poi la grande introduzione del codec D-Log M e del profilo HLG, ai quali voglio dedicare un piccolo capitolo a parte
Come ho detto inizialmente, ci sono alcune specifiche che spingono più in alto la valutazione, soprattutto se guardiamo al DJI Mini 4 Pro per un uso professionale. La più importante è sicuramente la capacità di sfruttare il codec D-Log M per la registrazione video, che porta finalmente un profilo colore a 10-bit anche nel piccolo di casa DJI.
L'utente che vorrà farne un uso basico, ad esempio per i filmati delle vacanze o qualche reel da postare sui social, non la troverà così interessante e magari potrà accontentarsi del Mini 3 Pro, ma per chi utilizza uno o più droni DJI per professione e più specificatamente nell'ambito della produzione video, avere a disposizione tutti i filmati con la stessa opzione a 10 bit è una manna dal cielo. Non solo per il miglioramento della qualità ma perché sarà più semplice utilizzare fonti diverse con profili flat, anche tra mirrorless e droni più avanzati come il Mavic 3, che potranno essere montati con maggior coerenza all'interno di un editor video.
C'è poi una via intermedia che coloro che non amano la color correction e si chiama profilo HLG a 8 bit. Lo troviamo in molte cam e soluzioni fotografiche, e sostanzialmente è un formato HDR in grado di far risaltare i colori anche nelle aree più scure, producendo dei filmati vivaci e pronti alla condivisione.
Sempre per restare tra le funzioni che i professionisti apprezzeranno di più, vale la pena menzionare l'aggiunta del doppio ISO nativo, che sebbene in pochi apprezzeranno, può aiutare a ridurre ulteriormente il rumore nelle foto a pari ISO. Risultato? Scatti ancora più definiti, ma differenze visibili solo ad un occhio particolarmente attento e allenato.
Arriviamo alla fine di questa recensione tirando le somme. Contro ogni aspettativa, devo dire che DJI ha fatto un ottimo lavoro con Mini 4 Pro. Pur mantenendolo al di sotto dei 250 grammi, è riuscita a migliorarlo con alcune chicche funzionali che solamente fino a un paio di anni fa avremmo considerato "impensabili" per un modello di questa categoria.
Resta un po' di amaro in bocca se pensiamo che solo alcune delle novità sono strettamente legate all'hardware, poiché di fatto buona parte delle migliorie sono di natura software e forse un aggiornamento avrebbe permesso di goderne anche su Mini 3 Pro.
Vale la pena passare al modello nuovo? Decisamente si se il nostro scopo è utilizzarlo per piccole produzioni video a scopo professionale, poiché il gap con i modelli superiori diminuisce drasticamente grazie al D-Log M. Per fini hobbystici, invece, il Mini 3 Pro è ancora un ottimo drone sotto tutti i punti di vista, tuttavia se la presenza di un rilevamento ostacoli omnidirezionale ci dà maggior tranquillità, allora sapete già cosa dovete fare.
I prezzi partono da 799 euro per la versione base con controller DJI RC-N2, fino ad arrivare a 1.129 per la Fly More Combo, la più indicata per volare senza pensieri grazie alle 3 batterie e al gran numero di accessori inclusi.
Commenti
Ti ripeto chi decreta se puoi o no volare è ENAC e deve essere presente su Dflight.
Tutto il resto è un abuso verso il cittadino.
Piegare la testa vuol dire non far mai cambiare la situazione, quindi si, di fatto puoi volare, anche perché non tutti sono in grado di reperire le dovute informazioni, se non presenti negli appositi posti
Si, peccato che avrai ragione solo dopo essere passato dai tribunali...nel frattempo hai preso delle multe, probabilmente ti hanno sequestrato l'attrezzatura, e hai anticipato i soldi per l'avvocato...In ogni caso, come avvenuto per certe località turistiche, se il sindaco emette un divieto di utilizzo dei droni per motivi di sicurezza, ordine pubblico, etc...lo ripeto, tu non voli. E che sia un parco o un paese non cambia nulla.
Avevo provato a montare una GoPro sul Mini2 ma diventa molto instabile, sconsigliato
> un ottimo drone, difficile tornare indietro
Se e' difficile tornare indietro, allora non e' ottimo
:)
Veramente ci sono circolari su circolari che puoi impugnare che dicono il contrario, le ordinanze locali non valgono nulla, solo enac ha l'autorità sull'aria
Pure lavorativo non è che sia il massimo. Per riprese non ti so dire, non è il mio campo, per rilievi userei altro
Finché si tratta di peso tipo uno smartphone non dovrebbero esserci problemi, attento però a non coprire i sensori sul fondo del drone
no è illegale perchè si supera il limite di 249 grammi
Se il comune fa un'ordinanza locale tu non voli a prescindere da quello che dice D-flight.
Di base è così, ma quasi tutti i parchi non ti concedono il permesso se non sei un utente professionale o mascherato come tale.
Inoltre per ENAC fa fede D-flight, ma se c'è un'ordinanza locale tu non voli lo stesso, ed è quello con cui i parchi si stanno parando il c..o. Da cosa poi non si sa.
Ambedue le cose, bisogna rispettare dei criteri a monte, soddisfatti quelli, puoi chiedere il permesso con largo anticipo...ma attenzioni, i blocchi validi sono solo quelli pubblicati su D-flight, tutti gli altri sono automaticamente invalidanti da circolare della stessa enac
In ogni caso se Dflight non da zona rossa puoi volare a prescindere da ciò che dicono gli sceriffi, chiaramente rispettando le regole. Sono già state annullate multe in merito, ciò che dice Dflight è legge. Non a caso ultimamente sono comparse molte zone rosse, perchè molti stanno richiedendo ad enac la no fly zone, visto che non possono stabilire divieti di propria iniziativa
Sta anche a te vedere dove voli e se esiste questo rischio.
Ho praticamente sempre volato legale, anche perchè è pieno di posti dove è permesso, ad esempio in Alto Adige è quasi tutto libero a parte nei pressi degli eliporti.
Però se vuoi volare dove non si potrebbe, direi che basterebbe seguire certe accortezze tipo mai pubblicare il video, volare senza testimoni e dopo la ripresa togliere e nascondere la sd. Senza prove che tu stavi effettivamente pilotando il drone non possono accusarti, non è illegale trasportare zavorra in più nello zaino.
Esiste un modo per bloccare il radiocomando con un pin ad esempio?
I parchi naturali di solito sono molto estesi. Non so come funziona con i permessi: se basta chiederli con largo anticipo oppure se bisogna rispettare certi criteri per riceverli e non basta soltanto chiederli
Parchi naturali. A quanto pare per la conservazione dell’ambiente i droni sono vietati. Il problema è che i parchi naturali di solito sono molto estesi e di conseguenza pure i divieti.
Il giocattolo per chi ah avuto tutto
Solo enac può vietare e solitamente in montagna non blocca nulla se non parchi naturali o pressi di aeroporti
Però un cinelike non ha paragoni con un profilo log
Forse solo lo skydio 2 riesce...questo detto da qui a dire che sia pessimo ce ne passa
Giusto il tempo per essere comunque illegale
Penso che già solo i sensori omnidirezionali e la nuova modalità follow siano motivi molto validi
Non sei un terrorista giusto?
Ma regalateli ai soldati ucraini piuttosto.
Ah.
Penso sia quella l'idea...
Su sta minch1a!
Bello, per volare dove ... ?
Per utilizzo normale (non lavorativo diciamo) non vedo grandi benefici rispetto al 3 Pro..
Negli anni li ho avuti tutti i Mini, il primo non l'ho usato praticamente mai, con il mini 2 mi sono levato qualche bella soddisfazione, l'ho usato molto ma la totale assenza dei sensori si faceva sentire. Con il 3 Pro ho raggiunto la pace dei sensi.
Al momento non vedo motivazioni per passare al 4.
ricordiamoci che lui è quello che vuole i numeri di cellulare anonimi
i filtri non sono compatibili, hanno attacchi leggermente diversi.
Tipo qualche grammo di DROGA?
Chi dei due ha interesse a venderti i filtri "nuovi"?
lo so che è illegale, dico dal punto di vista tecnico. Giusto il tempo di trasportare una cosa da una casa ad un'altra
Non è pensabile che un drone rilevi rametti vari, stai chiedendo scansione e elaborazione in tempo reale di oggetti dello spessore inferiore al cm, se vuoi volare più di 2 minuti è impossibile
Legalmente no, totalmente vietato, se proprio vuoi farlo ti direi 100/200g però va a sforzare molto e quindi prestazioni e autonomia scendono e di un bel po'
Si,in effetti la Lombardia è un po' penalizzata. Ma si prende per volare in vacanza e spostandosi fuori regione ci sono molti posti. Poi sono d'accordo che l'Italia sia troppo penalizzata , soprattutto per i mini che hanno un peso davvero ridicolo
perchè? in montagna non c'è un c***o di nessuno
ogni anno esce la versione nuova di qualcosa: inizia a mettere da parte i soldi
con questo drone si potrebbe attaccare una specie di cestello e trasportare qualcosa da A a B? c'è un peso limite trasportabile?
praticamente in lombardia sei libero di volare sono in aperta campagna
active track se vai in un boschetto è pessimo, nessun miglioramento, si sbatte sempre agli alberi
non male
secondo me vi fate prendere troppo dall'ansia. Ho tanti voli ormai all'attivo e ho girato ovunque con grande soddisfazione. A parte alcuni parchi e zone cittadine molto è girabile. Anche molte città liguri sono off line nell'interno ma dalla costa si riprendono che è un piacere. Vieste tutta sorvolata sul gargano con ottime riprese. in piu molti parchi non è vero che non sono sorvolabili ma hanno bisogno di richiesta scritta almeno 1 mese prima. Quindi con una modesta organizzazione si vola ovunque
Quindi l'air ormai è praticamente inutile.
Fra 2 mesi uscirà il 5 pro. Dji peggio di xiaomi ormai.
Io volo lo stesso e con rapidità faccio le mie cose.
No adesso si può volare tranquillamente ma sempre con assicurazione, registrazione e mai sopra assembramenti umani.
certo, era per dire che i controlli non li fanno solo in piazza!