Royal Mail vuole una flotta di 500 droni per il trasporto della posta in zone remote

12 Maggio 2022 0

A distanza di un anno esatto dall'inizio della fase di sperimentazione che ha visto coinvolto sia un drone autonomo realizzato da Windracer, un twin-engine UAV, che un drone a decollo verticale controllato da Skyports, la Royal Mail ha annunciato l'intenzione di voler realizzare una flotta di 500 droni per aiutare a consegnare la posta a comunità remote in tutto il Regno Unito.

Nei prossimi tre anni, la compagnia postale spera di poter riuscire già ad utilizzare circa 200 droni per il trasporto delle corrispondenza su 50 nuove rotte con le isole Scilly, le isole Shetland, le isole Orcadi e le Ebridi. Per poter avviare questi servizi, tuttavia, sarà necessario prima ottenere l'approvazione dell'Autorità per l'aviazione civile (CAA) con cui da poco sono state avviate delle consultazioni.

Secondo la CAA, tuttavia, affinché i droni possano essere utilizzati quotidianamente, questi dovranno essere "pienamente integrati nello spazio aereo". Sarà quindi necessaria una combinazione di nuove tecnologie e attrezzature per il loro rilevamento oltre a diverse prove per verificare la sicurezza. L'organizzazione si è detta comunque fiduciosa.


Negli ultimi mesi la Royal Mail ha continuato ad effettuare ulteriori test utilizzando dei droni autonomi. L'ultimo si è tenuto lo scorso aprile sulle Isole Shetland. I droni, in questo caso, hanno consegnato posta effettuando un volo tra l'aeroporto di Tingwall a Lerwick a Unst, l'isola abitata più settentrionale della Gran Bretagna - un volo di circa 65 chilometri a tratta.

Anche se diverse aziende stanno pensando di utilizzare dei droni per consegnare pacchi direttamente all'utente finale, la Royal Mail prevede solo di utilizzare dei droni che dovranno trasportare la corrispondenza che verrà poi smistata come di consueto dai postini.

I droni con cui sta effettuando i test la Royal Mail sono alimentati da due motori a combustione interna, hanno un'apertura alare di circa 10 metri, un'autonomia di 1.000 km e sono in grado di trasportare fino a 100 kg di merce.


Questi droni sono stati originariamente progettati per fornire aiuti in Africa, sono in grado di decollare in uno spazio relativamente breve e atterrare in un'area limitata a condizione che la superficie sia abbastanza piatta. In pratica, sono molto simili a un piccolo aereo ma privi di pilota e volano autonomamente anche se sono sorvegliati da remoto da "piloti esperti" che possono prendere il controllo in caso di necessità.

Secondo la Royal Mail, questi droni offrono anche la possibilità di ridurre le emissioni di carbonio in quanto ne producono circa il 30% in meno rispetto agli aerei pilotati comparabili. Questi droni, inoltre, hanno anche meno probabilità di essere soggetti alle condizioni meteo rispetto agli aerei convenzionali in quanto possono volare anche in caso di nebbia.


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