
20 Dicembre 2021
In futuro basterà aprire la finestra per vederci recapitare un pacco dal drone di turno. Probabilmente, bisognerà attendere ancora un bel po' di anni per una situazione del genere ma nel frattempo sentiamo sempre più spesso parlare di alcuni test pilota che varia aziende e società di spedizione stanno effettuando.
Lo scorso marzo, ad esempio, è toccato a Samsung che ha sperimentato in Irlanda la consegna di smartphone e tablet nella cittadina di Oranmore, nella contea di Galway, in collaborazione con Manna Drone Delivery.
Oggi invece, arriva la prima consegna di pacchi tramite un drone autonomo in UK effettuata dalla Royal Mail. I due pacchetti, in cui erano contenuti kit per test CovID, attrezzature protettive personali e altra corrispondenza, sono stati consegnati alle isole Scilly nell'ambito di un progetto finanziato dal governo e sviluppato in collaborazione con Droneprep, Skyport, Consortiq Limited, University of Southampton, servizi sanitari di Excalibur e Windracers Limited.
Secondo le autorità, le consegne effettuate tramite drone saranno effettuate per aiutare a combattere la pandemia consegnando dispositivi di protezione individuale e kit per effettuare test nelle comunità isolane più vulnerabili e remote.
Il drone principale utilizzato per le consegne, un twin-engine UAV, è realizzato da Windracer e può ospitare pacchi in varie forme e dimensioni dal peso massimo di 100 chilogrammi. Per trasportare oggetti più piccoli in vari punti dell'isola viene invece utilizzato un drone a decollo verticale controllato da Skyports.
Il percorso del drone autonomo copre una distanza di circa 112 chilometri e finora si è riuscito a completare voli anche con cattive condizioni meteorologiche, nebbia compresa. Qualora questa fase di test verrà conclusa con successo, Royal Mail prenderà in considerazione questa tecnologia anche per utilizzarla in altre aree più remote in tutto il Regno Unito.
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Commenti
sfondi una partoa aperta
questa e' la classica velina tradotta e rilanciata con fatica zero....purtroppo buona parte degli articoli pubblicati su questo blog sono cosi
Ovviamente in un blog di tecnologia i dettagli sono di troppo...
credo ci sia sempre dietro un pilota remoto per fare supervizione, almeno in questa fasi di test. Poi sarebbe curioso come facciano ad avere connetvità video ....il 4g lagga troppo. Di solito si parla della necessità del 5G per queste operazioni.
a quanto pare poi le zone non sono cosi remote se hanno una copertura 4-5G migliore delle nostre campagne....
meglio loro che le volpi!!!
già mi vedo il principe carlo in una battuta di caccia al drone! :)
come cambiano i tempi...
Se non lo butti in fuffa si
eh sì , in effetti è un concetto assai complesso.
Vorrei capire bene cosa si intende con autonomo.