
Mobile 24 Feb
Ring ha introdotto un'interessante novità in ottica sicurezza, che va ad arricchire i suoi prodotti di punta per la casa domotica. Per chi non conoscesse l'azienda, parliamo una realtà impegnata nella realizzazione di telecamere di sicurezza, e campanelli alimentati sia a batteria sia tramite corrente via cavo. In realtà i dispositivi plug-in e quelli cablati sono stati oggetto della modifica già nel 2021 e ora la novità si estende anche a quasi tutti i dispositivi rimanenti.
Stiamo parlando dela crittografia end-to-end, che consente agli utenti in possesso delle videocamere Ring supportate di mantenere le proprie riprese bloccate, rendendole accessibili solo sul proprio dispositivo iOS o Android registrato. Dunque solo il proprietario potrà visualizzarli, nessun altro, nemmeno Amazon (che ha acquisito Ring nel 2018) o eventuali forze dell'ordine interessate, salvo che chi detiene i filmati decida di condividerli.
Ora, la crittografia end-to-end è disponibile su tutte le videocamere e i campanelli attualmente venduti di Ring, con l'unica eccezione del Ring Video Doorbell Wired, ossia il suo campanello più economico. A questo proposito, per chi volesse attivare la protezione aggiuntiva ai dati Ring ha realizzato una guida sul proprio sito web che contiene le istruzioni per iscriversi ed effettuare il setup di crittografia (a questo link). Tra le condizioni necessarie si specifica che è obbligatorio essere in possesso di un dispositivo con iOS 12 o superiore nel caso di iPhone, e Android 9 o superiore per gli smartphone con il sistema operativo di Google.
Ring è stata al centro di diverse polemiche dopo l'acquisizione da parte di Amazon, soprattutto negli Stati Uniti, dove la condivisione di dati personali contro la volontà del proprietario risulta decisamente più semplice rispetto all'Unione Europea. Come se non bastasse, nel 2019 sono trapelati ben due database contenenti indirizzi email, password e altri dati sensibili di almeno 3672 utenti, minando ulteriormente la credibilità dell'azienda. Le cose sono migliorate decisamente negli ultimi due anni e l'introduzione della crittografia end-to-end in quasi tutti i dispositivi è sicuramente un segnale di maggior garanzia.
Recensione Samsung Galaxy S23 Plus: 3 motivi per sceglierlo e 3 per non farlo
Recensione Kingston FURY Beast e Renegade RGB: le DDR5 che aspettavamo
Recensione Xiaomi 13 Lite: ha senso con i Redmi Note 12 sul mercato? | Video
Disney+, tutti i film e le serie TV in arrivo ad aprile 2023
Commenti
mazza sta crittografia dovrebbe essere messa di default su qualsiasi dispositivo
FIXED
Tutte questi proclami sulla sicurezza e privacy da parte di aziende come Amazon e Google ricordano gli studi sulla dannosità delle sigarette finanziati dai produttori di tabacco...
mazza sta crittografia dovrebbe essere messa di default su qualsiasi dispositivo domotico
i polli o el pollo diablo?
Solo i polli comprano 'sta roba.