
Mobile 04 Mag
Google ha confermato ai ragazzi di 9to5google di aver avviato la distribuzione (molto cauta e graduale) del suo sistema operativo Fuchsia, il cui sviluppo è noto da almeno cinque anni, sui Nest Hub di prima generazione - quelli, per capirci, che quando sono arrivati sul mercato si chiamavano ancora Google Home Hub.
Per l'utente, l'upgrade dovrebbe essere completamente trasparente e "indolore": non cambierà assolutamente nulla. Finora gli speaker e display smart di Mountain View sono stati basati su una distro Linux creata appositamente, chiamata Cast OS; siccome le applicazioni (anche quelle con interfaccia grafica, per gli Hub) sono sviluppate con il tool multipiattaforma Flutter, la migrazione non richiede alcun tipo di ritocco.
Fuchsia è un sistema operativo open-source sviluppato tutto internamente a Google, e completamente da zero. Se ne parla dal 2016, e ancora oggi non è perfettamente chiaro quale sia l'obiettivo nel lungo termine: probabilmente la realizzazione di un sistema operativo universale e modulare, in grado cioè di girare tanto su un gadget IoT (come uno smart display o uno smartwatch, per esempio) quanto su uno smartphone o un Chromebook. Appena qualche settimana fa era emersa una certificazione Bluetooth proprio del Nest Hub di prima generazione, con a bordo "Fuchsia OS 1.0". Si pensava a qualche sorta di kit di sviluppo, invece Google ha in un certo senso deciso di bruciare le tappe e andare dritto al rilascio ufficiale
Google ha spiegato che il completamento della distribuzione dell'aggiornamento sui Nest Hub richiederà diversi mesi. Si parte dagli utenti che partecipano al programma Preview per testare le funzionalità software in anteprima. Come per dire: sì, per l'utente non dovrebbe cambiare niente, ma la migrazione da un OS all'altro è tutto fuorché semplice.
Commenti
vabbè, vedremo come andrà
anche WearOS andra' a morire, il nuovo Wear (senza OS) di fatto e' un Tizen che fa girare i servizi Google
Questo lo vedremo, comunque tizen andrà lentamente a morire.
solo che il prossimo wearOs dentro avrà molto di Tizen
Speriamo che non sia la fiera del lag
Veramente tizen verrà abbandonato con i prossimi modelli a favore di wear os.
Speriamo sia meglio dell'ab0rt0 che c'è ora.
E' da mesi che provo cambiare la lingua a display e non c'è verso che si decida a tornare in italiano.
@redazione
l'avevo scritto che FusciaOS sarebbe partito dai dispositivi IoT e dagli indossabili.....
per una questione proprio architetturale del nuovo kernel da una parte andoid eè un carrozzone, pure sugli orologi l'hanno mezzo abbandato per Tizen.....
dall'altra per la difficoltà di scalzare Android...un po il problema che ebbe MS con WinXP sp3 che le aziende non volevano abbandonare....
Molto interessante. Finalmente vediamo le prime applicazioni del software