Smart Home: la pandemia accelera la ricerca del comfort domestico

29 Marzo 2021 47

Continua a crescere il mercato mondiale dei dispositivi per la Smart Home che nel corso dello scorso anno ha raggiunto 801,5 milioni di unità spedite. Secondo quanto evidenziato dalla ricerca Worldwide Quarterly Smart Home Device Tracker, effettuata dalla IDC, rispetto al 2019 c'è stato un aumento del 4,5% con previsioni per il prossimo quinquennio decisamente rosee. Questo rapporto si aggiunge a quello effettuato dal Centro Studi Tim secondo cui Il mercato globale della Smart Home raggiungerà un valore di 110 miliardi di euro nel 2023.

CAMBIANO LE PRIORITA'

La pandemia ha costretto molta gente in casa in questi mesi, un lockdown che ha comunque accelerato la digitalizzazione e invogliato i consumatori a dare una maggiore priorità al comfort, alla comodità e all'intrattenimento che si sta traducendo nell'acquisto di prodotti di automazione domestica.

La crescita nel 2020 è positiva in tutte le categorie di dispositivi: chiavette per streaming, altoparlanti intelligenti, dispositivi di sicurezza, e sistemi di illuminazione. IDC prevede che le spedizioni supereranno 1,4 miliardi nel 2025 con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 12,2% per i prossimi 5 anni.

Dispositivi Smart Home, spedizioni, quote di mercato e crescita per categoria (spedizioni in milioni)

Gli Stati Uniti, secondo la ricerca, saranno il Paese con il maggior tasso di crescita nei prossimi anni per quanto riguarda le spedizioni, 3,8% con oltre 451,3 milioni di unità nel 2025. A seguire la Cina, che supererà gli Stati Uniti entro la fine del 2024 con un CAGR quinquennale del 21,9%. Canada ed Europa occidentale registreranno tassi di crescita quinquennali rispettivamente del 17,7% e del 14,7%. India e America Latina, invece, saranno i Paesi su cui punteranno maggiormente Google e Amazon nei prossimi anni.

PIU' INTRATTENIMENTO E ATTENZIONE ALLA PRIVACY

Relativamente ai prodotti, quelli di intrattenimento video rappresenteranno il 27,6% di tutte le spedizioni nel 2025 grazie anche ad una riduzione dei prezzi e l'aggiunta di nuove funzionalità. A seguire, dispositivi di monitoraggio e sicurezza, con il 21,2% delle spedizioni. Di contro, gli speaker intelligenti faranno registrare un rallentamento causato in modo particolare dalla maturazione del mercato.

Ovviamente, ci sono anche dei fattori inibitori per quanto riguarda la crescita e la diffusione di prodotti di Smart Home. Su tutti, la privacy. Molti utenti, infatti, non sono propensi ad avere in casa un prodotto che sia in costante ascolto o visione degli ambienti. A questo si unisce anche una crescente incertezza economica oltre ai costi iniziali.


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Commenti

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Federico

So che esistono anche alcune componenti Zigbee, ma io uso solo componenti controllabili attraverso WiFi

Mattia Alesi

Ma i prodotti che supportano questo Ewelink utilizzano il protocollo zigbee?
È necessario l'hub zigbee (tipo Amazon echo studio) o sono tutti connessi tramite wifi al router di casa?

Federico

La mia email è facilmente reperibile, così come il numero di telefono per eventuali contatti Whatsapp; tuttavia gli scambi privati mi piacciono poco, perché costringono a ripetere all'infinito le medesime cose.
Quindi ti do la modesima risposta che uso per le decine di persone che mi scrivono da mezzo mondo per chiedere info e consigli su FydeOS: se e quando il nuovo Admin deciderà di riaprire Uncino scriverò qualche articolo e se ne parlerà nei commenti, così che resti del materiale pubblico consultabile anche in tempi successivi.

Mattia Alesi

Potresti lasciarmi una mail? Si percepisce una grande esperienza da quanto scrivi e vorrei porti alcune domande.

KenZen

Esatto. Anche se puoi rintracciare l'hw, non fai nulla senza una programmazione adeguata che in pochi sono in grado di fare.
Il BT che utilizzano i sensori che ho è LE quindi teoricamente meno "intenso" del comune WiFi a 2,4.
Tengo sotto controllo solo i consumi della caldaia e dei climatizzatori (classe A++ che attivo raramente solo in estate). Quelli dell'abitazione (le sole luci (tutte a led)) li potrei controllare ma per quanto mi costa mensilmente l'energia elettrica (sono a circa 30-35 euro) non ci perdo tempo.
Saluti

Federico

Più che di nicchia lo rende inadatto alla commercializzazione in senso generale, i costi hardware delle parti sono bassissimi, ma ogni ESP32 ha dentro moltissimo software che oltretutto va ottimizzato per ciascun modulo.
Tralasciando le ragioni della scelta del Bluetooth, che lavora a 2.4 GHz esattamente come le componenti domotiche, posso chiederti se anche tu tieni sotto controllo i consumi elettrici dell'abitazione?

KenZen

Il fatto è che io non ho la minima idea di queste cose. Mi parli di testine radar, ESP32, ecc come se parlassi ad un tuo collega di ingegneria :D
Io, come già detto, mi sono limitato ad usare quello che il mercato offre. Ho montato in tutte le stanze, switch della Fibaro che controllano le luci, sensori a porte e finestre, sensori di umidità, temperatura e aria, telecamere, ecc. Il tutto viene gestito da HomeKit di Apple ed è, per il 90% via Bluetooth (lo preferisco al WiFi per limitare la potenza delle "radiazioni" dato che ho 2 bambini piccoli). Sicuramente un sistema come il tuo fa gola a tutti ma la non fattibilità per le persone comuni, lo rende di nicchia.
Saluti

Federico

Temo nessuno, a meno di non spendere una fortuna per lo sviluppo del software.
Però comprandolo in Cina il prezzo dell'hardware è ragionevolissimo e quando si parla di questo genere di applicazioni il passaggio dei cavi è l'ultimo dei problemi perché è cosa normale far viaggiare i dialoghi ed i controlli via wireless piuttosto che su filo.
Quindi, almeno le cose realizzabili in logica programmata potresti iniziare a svilupparle da solo, non è difficile come sembra.
Prendiamo ad esempio i blocchi che uso per il controllo degli ambienti.
La testina radar (in effetti doppler) è del tutto autosufficiente: gli mandi l'alimentazione ed in uscita hai un segnale la cui frequenza varia in base alla velocità di un oggetto posto nel suo raggio d'azione... una manciata di componenti e trasformi la variazione di frequenza in variazione di tensione... poi vedremo perché.
Il sensore di temperatura non presenta la minima difficoltà, genera già un flusso binario nel quale è codificata la temperatura.
Per il sensore di luce io ho scelto di usare componenti che generano una tensione proporzionale all'illuminazione, ma anche qui ce ne sono con uscita direttamente digitale.
Il sensore di suono è l'unico un po' rognoso (ma poca roba). Io ho usato delle capsule a condensatore da tre soldi (tanto devo solo rilevare la presenza di rumori, non registrare in HiFi), seguiti da una rete attiva che filtra nello spettro 200-5000 Hz ed un integratore. All'atto pratico anche da questa roba esce una tensione di ampiezza proporzionale alla quantità di rumore (per unità di tempo).

Ed abbiamo tutti gli elementi che servono per un singolo modulo.

A questo punto mando tutto all'ESP32, che ha già dentro tutte le porte analogiche e digitali che ti pare ed il gioco è fatto.
Unica accortezza, una delle sue uscite "scarica" l'integratore del sensore di rumore ad intervalli periodici ed il corrispondente ingresso analogico ne legge il valore di tensione al termine dell'intervallo per avere una buona approssimazione della "quantità di rumore" captato (ad es. azzeri l'integratore, aspetti un secondo, campioni la tensione e poi ricominci, ottenendo così la quantità di rumore per secondo).
Se in una stanza ci sono più sensori doppler va presa qualche precauzione, ma intanto focalizzati su un sensore singolo.

Quindi, ricapitolando, con un totale di circa 20€ ti ritrovi con un aggeggio in grado di leggere movimento, rumore e luce ai fini del controllo delle presenze in un ambiente, e luce e temperatura a quelli della gestione domotica.
Ed in più una potenza di elaborazione sufficiente per ricavare una miriade di informazioni da questi flussi di dati incrociandoli tra di loro.
Un oggetto autosufficiente su cui costruire una domotica "seria".
Roba di questo tipo sul mercato semplicemente non esiste, ma anche se esistesse il prezzo sarebbe proibitivo.

KenZen

Beh ma ovvio. Magari legata al collare o qualcosa di simile.
Saluti

KenZen

Ma è incredibile. Ovviamente non potevo arrivarci ed ovviamente è la cosa più logica da fare. Non ho alle spalle studi ingegneristici ne di programmazione come sicuramente hai tu, ergo a chi potrei rivolgermi per una roba del genere e quanto costerebbe “installarla”? Il lavoro comporta modifiche estetiche, adeguamento di muri, passaggio di cavi?
Saluti

Federico
Federico

La Mi Band è il metodo più sicuro, semplice ed economico per comunicare alla IoT la presenza del soggetto entro i 10-20 metri (che considero come "presente") ed i principali dati biometrici , dove il più importante è la condizione di sonno/veglia.
Una buona domotica deve seguire strategie differenti se la casa è vuota ed anche se gli occupanti dormono... diciamo che questa è la base.

Per l'allarme, quello che tu dici sarebbe semplice installando sensori meccanici sugli accessi, che però hanno diverse controindicazioni.
Nel mio caso non ci sono sensori meccanici ma la casa "vede" al suo interno tramite fasci doppler a 21 GHz, più volendo anche luce e suoni.
Quello che ho lasciato perdere perché non riuscivo a farglielo capire è proprio il distinguere tra il movimento di Chicco e quello di un umano. Probabilmente se fosse un piccolo cane o un gatto sarei riuscito, ma Chicco ha un'impronta radar pressoché identica a quella di un umano e neppure si può far conto sul rumore perché le sue unghie sul pavimento generano un suono che è difficile distinguere da quello di un umano che si sposta furtivamente... insomma un grande casino.
La strategia attuale, che però è in logica programmata, consente di spostarsi liberamente senza generare allarme dalla parte interna verso quella esterna, passare da una esterna ad un'altra esterna e si resetta se si torna da una parte esterna verso l'interno (dove per esterna intendo i muri che ospitano gli accessi), mentre genera allarme se si verifica una perturbazione in area esterna o se qualcosa si sposta dall'esterno verso l'interno.
È un po'come una zona militare: si può uscire liberamente, ma solo chi porta la Mi Band associata alla casa può entrare senza generare allarme.
Questo evita anche la complessità di dover inserire codici di disattivazione... è certamente un po' meno sicuro, ma alla fine neanche tanto.

KenZen

Letto tutto d'un fiato e confermo la mia invidia per il tuo prodotto :)
Devi però riuscire a far convivere il cane con il sistema senza dotarlo del braccialetto.
Probabilmente ho capito male ma se fai in modo che il cane sia libero di circolare per casa (all'interno) senza far scattare l'allarme, il problema furto non si dovrebbe porre dato che l'allarme scatterebbe ad una qualsiasi effrazione (da fuori) di una zona controllata.
Spiegami dove sbaglio.
Saluti

Federico
Federico

Decisamente Alexa, e non è un caso se quasi tutti basiamo la domotica su di essa.
Innanzitutto il Cloud di controllo più diffuso al mondo, eWeLink, almeno in Europa viene eseguito su AWS, cosa che riduce di molto il lag fra comando vocale ed esecuzione.
Secondo la configurazione della domotica nell'ambiente Amazon è decisamente più semplice ed a prova di errore.
Terzo, chi ha un account developer su AWS mi dice che l'interfacciamento da programma con Alexa è contemporaneamente un gioco da ragazzi e gratuito, mentre in ambiente Google pare sia un casino oltre che a pagamento (questo mi limito a riportarlo perché NON ho un account developer su AWS).
Quarto le componenti Amazon sono splendidamente realizzate, esteticamente valide, "suonano bene" al punto che una coppia stereo di barattoli di fascia alta quasi eguaglia uno stereo di fascia medio-bassa, hanno un'uscita audio analogica che consente di interfacciarle con impianti stereo, e per finire sono disponibili in una miriade di versioni, cosa che consente di scegliere esattamente la tipologia di dispositivo di cui si necessita per la particolare applicazione.

Siber1a

Ciao a tutti. Intanto devo ringraziare Federico che mi ha offerto una interessantissima lettura essendo interessatissimo anche io all'argomento. Solo una domanda però... Vedo che parli sempre di Alexa per i controlli vocali. Tu consiglieresti Alexa o Google Home? L'anno scorso avevo provato anche io ad affacciarmi a qualche sistema più "intelligente", provando a configurare un Raspberry con Home assistent, ma con diversi problemi di affidabilità. Ho sempre utilizzato Google Home per il controllo vocale, ma vedo che in tanti stanno migrando su Alexa. Tu mi confermi questo cambiamento?
Grazie mille!

Federico

No, Sassha (il nucleo inferenziale su cui è costituito tutto) non è open source e neppure potrebbe diventarlo per un contratto firmato tantissimo tempo fa.
La parte più interna viene eseguita su Linux (ma potrebbe essere qualsiasi OS visto che è scritta in ANSI C) ed una piccolissima macchina Android (tramite Linux Deploy).
Nulla impedisce di seguirla su un ESP32 Wrover-E, risparmiando così un paio di Watt, se non la mia pigrizia.
Senza connessione Internet non funzionano Alexa ed il controllo tramite Cloud delle componenti (ovviamente), ma gli elementi essenziali vengono tenuti in vita dalla rete ESP32.
L'unica condizione nella quale la FTTH è spenta (tutta casa eccetto il frigorifero) è quando qui si dorme, ma basta prendere in mano il cellulare e viene immediatamente data alimentazione alle parti necessarie dell'appartamento (sempre in base alle esigenze stimate).
Purtroppo non posso utilizzare l'evento risveglio generato dalla Mi Band perché il lag è troppo grande.

Federico

Qui in Europa eWeLink utilizza AWS.

Mattia Alesi

Dove hai l'hosting dei dati? Thingspeak e simili?

Mattia Alesi

Wow, estremamente interessante il tuo sistema custom di controllo automatico. Complimenti!
Utilizzi una rete stile mainframe-terminali (per tenere su il sistema anche senza VDSL)
Hai qualcosa su github?

Federico

Nono, ormai sono proprio andato.
Mantengo discrete capacità di analisi, forse anche superiori vista la maggior esperienza, ma quanto a possibilità di scrivere software complesso... beh vedo ad una velocità talmente bssa che non credo vedrò mai funzionare sul serio il progetto in cui sono attualmente impegnato (che è basato proprio su una selva di quegli ESP32).
Ma è giusto così, le cose complicate deve farle la mente fresca dei giovani.
Alla mia età si progetta, ma si realizza poco.

Saluti.

KenZen

Sei solo un po’ arrugginito ma scommetto che, volendo, possa rifare tutto con anche qualche aggiustamento.
Io non ho proprio idea di queste cose, posso solo accontentarmi dei prodotti già pronti ed accettare il deserto della mia cultura in tal senso.
Complimenti davvero!
Saluti

Federico
KenZen

Ecco quello che volevo leggere e capire. Sei stato molto esauriente. Ovviamente complimenti per quello che hai creato nella tua casa. Non nego di invidiartelo.
Saluti

Federico

Le placche sono queste, io le ho prese quadrate ma ci sono anche in versione rettangolare.
Quando sono spente la corona è leggermente illuminata di azzurro, quando accese di rosso.
Non ricordo la marca, le trovi sia su Amazon che su AliExpress.

Per il problema delle diverse altezze, diciamo che non si pone... entrambe le piastrine che ti ho fatto vedere hanno 4 linee di I/O, che è come dire, nel tuo caso, due direzioni e due fine corsa.
La piastra non deve comandare i motori ma le piastrine.
Ciascuna serranda avrà dentro una di esse che ne gestirà il funzionamento.
Nota che non è neppure necessario portare fisicamente i fili se non quelli dell'alimentazione, il comando viaggerà tramite WiFi.

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lele

Mi dici che placche hai, marca e modello?

Per quanto riguarda collegare due motori ad un unico pulsante, suppongo (ma non ci ho provato) che essendo due tapparelle di altezze diverse, quando la più corta termina la corsa, il fine corsa "stacca" il comando e quindi interrompe automaticamente anche la seconda tapparella che quindi rimarrebbe a metà... Sbaglio? In caso io sbagli, ditemelo che mi risolvete un gran problema!

Federico

Sono seduto sul divano e poco fa la casa ha acceso "lampada TV", un faro LED da 5W dimmerato a 3W puntato verso il soffitto.
Però non sono stato io a chiederle di farlo, e neppure ho programmato da qualche parte l'operazione.
Grazie alla Mi Band la casa sa che sono sveglio, una testina radar a 21 GHz (3.5€ spedita a casa da AliExpress, in foto) le dice che sono nella zona del divano, uno dei tanti ESP32 le dice che piuttosto buio... e lei decide di accendere l'illuminazione più appropriata.
Quando fra una mezz'ora porterò fuori Chicco, verranno disalimentate tutte le utenze con la sola eccezione del frigorifero e del router FTTH.
Quando qui dormono tutti viene spenta anche la FTTH, tutto l'appartamento con la sola eccezione del frigorifero viene distaccato dalla rete elettrica e la gestione della connettività interna della domotica passa ad un paio di ESP32 (consumo pressoché nullo).
Di nuovo, non sono state programmate le singole azioni, casa sa che deve da un lato tendere al minimo consumo e dall'altro garantire il miglior comfort a chi ci vive dentro. Sta a lei trovare la situazione di miglior compromesso.

Servono tanti sensori non standard, un bel po' di ESP32 e tante righe di codice C.
Il codice C non è stato scritto per programmare la logica ma per implementare il motore inferenziale ed il suo linguaggio di programmazione.

In foto una testina radar ed un po' di ESP32 Wrover-E.
Ciascun ESP32 Wrover-E ha grosso modo la potenza di calcolo di un Intel 486 (2 core RISC 32 bit con clock a 240 MHZ + 1 core ultra low power).
In aggiunta includono connettività WiFi e Bluetooth, oltre ad una miriade di interfacce fisiche ed un hardware criptografico.
Si programmano in linguaggio C standard ed impiegano un sistema operativo multitasking compatibile POSIX.
Ciascun ESP32 controlla una testina radar, un sensore di temperatura, un sensore di luce ed un sensore di suono.
Di questi gruppi standard sparsi per la casa in questo momento ce ne sono 24.
Fra di loro formano una rete wireless indipendente, sulla quale dialogano ed all'occorrenza possono rilevare la gestione della domotica.
Sul mercato non esiste nulla di simile, se lo si desidera bisogna farselo da soli.

La moneta ovviamente è lì per offrire un riferimento per le dimensioni.

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lore_rock

Sono dell’idea che la stragrande maggioranza delle persone non voglia una casa smart ma una casa digitale.
Quanti ne vedo con alexa, comandi vocali, cavolte varie e poi sbrigare compiti di tutti i giorni con strumenti di 50anni fa

KenZen

Tutto molto bello ed interessante. Quello che cerco di capire è come poter “proporre” un certo “tipo” di logica domotica al mio caso.
“più che "fare io" decide di "fare lei".
Cosa potrei far fare al sistema avendo ad esempio sotto controllo tutte le luci di casa? Es: diverso da Accendere e spegnere in base al passaggio ( solo dopo il tramonto e prima dell’alba) le luci del soggiorno?
Mi fai un esempio di cosa la tua domotica fa rispetto ad altri sistemi meno sofisticati?
Saluti

Federico

P.S.: non è possibile ottenere qualcosa di simile usando logica di controllo standard.
Da un lato non esistono le componenti adatte, dall'altro con una logica programmata ti troveresti a dover scrivere codice per un numero di possibili scenari che tende all'infinito.

È un po'il discorso che facevamo all'inizio riguardo all'arretratezza nel modo di gestire la visione artificiale nella domotica attuale sebbene la tecnologia permetterebbe livelli decisamente più avanzati.

Federico

Il mio è un normalissimo appartamento cittadino dell'inizio degli anni '60, non è che io lo abbia fatto costruire appositamente per la IoT.

Quanto al quesito, temo di non aver capito cosa mi stai chiedendo.

Ti faccio vedere una cosa che ritengo interessante, l'ho pubblicata più volte ma è talmente indicativa dei risultati ottenibili che è sempre bene riproporla.

Nello screenshot c'è il grafico dei consumi riportato dal componente che controlla l'alimentazione dell'intero appartamento, quindi il consumo totale aggiornato ad adesso.
Quando io ereditai questa casa, che è piuttosto grande, il consumo giornaliero era attorno ai 7 KWh/giorno. Grosso modo lo stesso in estate/inverno perché in inverno c'era il consumo del riscaldamento ed in estate saliva quello del frigorifero (all'epoca due).
Il primo dimezzamento lo ottenni cambiando tutti gli elettrodomestici con dei classe A+++ e sostituendo TUTTE le lampade "basso consumo" con tecnologia LED (successivamente aggiornata a quella di ultima generazione).
Ero arrivato a 3-3.5 KWh/giorno.
Il successivo dimezzamento, che mi ha portato agli attuali 1.5KWh/giorno è tutto merito della completa supervisione domotica.
Qui non c'è una singola linea elettrica che non sia gestita dal software di supervisione, e non c'è un singolo apparecchio elettrico che non venga totalmente disalimentato quando non in uso.
I picchi di consumo, comunque molto di rado oltre i 2KWh, sono i giorni in cui viene fatta la lavatrice (oggi) e/o la ragazza delle pulizie usa l'aspirapolvere.
Cercare di ottenere una simile ottimizzazione dei consumi elettrici senza un controllo totale della domotica è semplicemente impossibile. https://uploads.disquscdn.c...

KenZen

Molto interessante... però, se ci rifacciamo alla maggior parte degli appartamenti cittadini, il tuo esempio serve a ben poco.
I termostati odierni (smart) fanno già tutto da soli, in base alla presenza, all'ora, al meteo, ecc. Idem per le luci (che se integrate a delle scene, si accendono e spengono al passaggio, orario, ecc).
Quello che mi interessa sapere della tua domotica è come sfrutti gli automatismi in base alle tue esigenze.
Saluti

Aster

ajax

Federico

Assistant è decisamente più intelligente di Alexa, però leggi la risposta che alcune settimane fa ho dato ad un utente sul gruppo Telegram Sonoff Italia.

IFTTT non risolve molto. Non offre un vero e proprio linguaggio di programmazione, capita che non sia molto affidabile ed in più è spesso lento.
Come tante altre cose, lo provai agli inizi della "donotizzazione", ma poi lo scartai.
Allo stesso modo gli assistenti vocali ridicono il supporto a quelle che pomposamente definiscono "routine" ad una semplice sequenza di comandi, in realtà si tratta di banalissime macro. Nulla di più.

Se posso darti un consiglio, spendi una ventina di Euro su Amazon per il componente della foto (lo trovi facilmente cercando eWeLink) e gioca un po' con le possibilità di programmazione offerte da quel Cloud/firmware.
Poi decidi se fa al caso tuo (tenendo presente che la logica di funzionamento è identica per qualsiasi altro dispositivo dell'ecosistema).

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Federico

Ma vedi... il salto notevole della mia domotica rispetto a quelle tradizionali sta proprio nel fatto che più che "fare io" decide di "fare lei".
Io non accendo la luce, non la spengo e neppure sono io a decidere quali parti di casa devono essere alimentate o disconnesse dalla rete elettrica (per fare un paio di esempi), lo decide in autonomia basandosi su un insieme di condizioni (ad es. se c'è qualcuno in casa, se dormono tutti, se è giorno, se le temperature interna ed esterna giustificano l'accensione del riscaldamento, se sia il caso di irrigare i vasi dei balconi etc etc).

Ecco, prendiamo quest'ultimo esempio che è forse il meno banale.
Quando è necessario irrigare? si potrebbe pensare "quando la terra è troppo secca"... e invece no, bisogna considerare l'ora del giorno, se di lì a poco è prevedibile una pioggia, se è prevedibile un abbassamento eccessivo della temperatura che potrebbe danneggiare le radici in caso di terra bagnata, se si è troppo vicini ad un eccesso di illuminazione che potrebbe danneggiare le figlie bagnate.
Bene, io posso uscire e restare fuori un'ora o un mese, dando per scontato che la casa assolverà ai compiti necessari alla gestione di sé stessa.

Naturalmente capita che sbagli, tutti i sistemi stocastici sbagliano. Però sbagliamo anche noi, no?

Federico

Le mie placche sono bellissime ed estremamente affidabili, superficie in vetro e capacità di tenere la connessione anche se affogate in muri veramente poco trasparenti alla RF.
Ovviamente compatibili eWeLink.
Esistono con le serigrafie adatte sia alle luci che al controllo di tapparella/tendaggi.

Non capisco quale sia il problema di collegare più attuatori ad un unico comando.

KenZen

Puoi fare un esempio di ciò che fai con la tua domotica? Ho letto più di una volta il tuo interessante commento ma non riesco ad immaginare un qualcosa che vada oltre i comando apri/accendi-chiudi/spegni.
Saluti

KenZen

Suggerisco di informarti su Eufy. Forse potresti avere qualcosa con poca spesa.
Saluti

SuperDuo

Concordo con te. La domotica nel senso previsionale del termine è molto lontana ancora. Per ora mi accontenterei di qualcosa di integrato di cui mantengo il controllo senza regalarlo a 10 fornitori di servizi.

Sto studiando un sistema basato su home assistant in un docker locale ma con la programmazione sono ancora agli albori e probabilmente mi stancherò in favore di sistemi stile IFTTT o alexa. Solo che ad oggi anche questi mi risultano limitati.

Pazienza, continuerò con l'investire poco in attesa di prodotti che valgano la pena sul serio.

lele

io in realtà avrei optato per le "placche" made in China (tipo LoraTap sull'amazzone) in vetro opalino, belle a vedersi, touch, RF e ovviamente Wifi ed alexa, purtroppo ho due tapparelle che sono comandate da un'unica scatola e non posso collegare due tapparelle ad un unico interruttore. Quindi o prendo due modulo di quelli che si nascondono dentro le scatole e si collegano ai pulsanti originali, oppure adotto un sistema tipo Bticino. Però ho poca esperienza e non vorrei buttare i soldi in qualcosa di sovrapprezzato a zero valore aggiunto
PS
La differenza di prezzo in realtà si azzera o quasi, in quanto i Bticino li compro al negozio e scarico tutto al 50%, mentre comprando su internet non potrei e quindi li pagherei a prezzo pieno

Federico
lele

Visto che sei molto domotico, un consiglio... vorrei smartizzare (passami il termine) le tapparelle. Pensavo al sistema Bticino Living (a proposito, se lo sai, che differenza c'è tra Living Now e Living Light?)... e qui il consiglio o meglio il parere... come va la Bticino? ci sono alternative valide e magari più economiche?

Federico

Molti motivi Duo.
Per prima cosa la IoT è certamente il business di questo decennio, ma si tratta per lo più di domotica che sebbene molto ampia come mercato (e fatturati) è molto "basica" quanto a capacità medie.
Quelli che come me tentano di spingere un po'più in là le capacità autonome della propria abitazione, vengono spesso guardati con sospetto.
Come a dire che il mercato non è psicologicamente pronto.

Secondo poi le macchine IoT attuali sono dotate di risorse di calcolo limitate, e la fissazione per la protezione dei dati personali (che diciamola tutta, spesso rasenta la paranoia patologica) renderebbe estremamente ristretto il mercato per soluzioni Cloud-Based.

Terzo, la capacità di utilizzare sistemi realmente evoluti.
La mia casa si avvicina alla domotica nel senso proprio del termine, ossia una Domus che tenta di anticipare i bisogni invece di limitarsi ad eseguire comandi. Però proprio per questo "usare" la mia casa risulta spiazzante per chi ci entra per la prima volta.
Sistemi come questo (e come quello che sarebbe possibile ottenere con sistemi realmente avanzati di sorveglianza) portano a rovesciare il flusso operativo che diamo per scontato: una cosa è comandare qualcosa, altro è CHIEDERE qualcosa ad un sistema che deve comprendere un desiderio e tentare di esaudirlo.

Direi non meno di cinque anni Duo, il problema non è tecnologico ma psicologico.

SuperDuo

In pratica tutto il machine learning del mondo oggi non viene minimamente sfruttato. Com'è possibile che nonostante una cam possa fare sia da cam che da sensore di movimento si continui a spingere "vecchi" sensori infrarossi volumetrici dedicati che non portano alcuna componente video?

Mah...

Federico

Nonostante l'uso massiccio della domotica nella mia abitazione, a fare quello non ci ho mai neppure privato.
Semplicemente le componenti domotiche standard non offrono un sufficiente grado di flessibilità per trarre un reale beneficio dall'integrazione.
Forse le cose cambieranno se Espressif continuerà a migliorare il suo Cloud proprietario, RainMaker, perché l'avere dell'elettronica basata su degli ESP32 liberamente programmabili farebbe la differenza (non accessibile a tutti, evidentemente), ma integrare le telecamere attuali non serve a niente.

Alessandro87

io pure vorre iuna cosa totalmente integrata che sia IP, con tanto di app visualizzabile su smartphone, capacita di streaming google chromecast, attivazione con google assistant, MA MANTENENDO la capacita di funzionare tutto su nas casalingo, senza per forza passare da server esterni. pare sia impossibile o sbaglio?

o si trovano cam non smart, che vanno semplicemente con kit NVR e 4/8 cam, o se trovi le cam sono tutti giocattolini IP che al massimo registrano in "locale" sulal loro microsd interna, una soluzione proprio penosa.

SuperDuo

Io sono ancora alla ricerca di un sistema di sorveglianza smart integrato...

Ho provato blink con pessimi risultati e fatico a trovare un semplice sistema con camere IP che registrino su un nas, una sirena e sensori porta/volumetrici.

Solo piccolo pezzi slegati con scarsissimo supporto.

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