
Tecnologia 13 Mag
23 Agosto 2022 16
Conosciamo davvero poco sui processi che portano alla degenerazione delle capacità cognitive e se da un lato ci sono realtà come Neuralink di Elon Musk, che puntano a realizzare delle vere e proprie interfacce uomo-macchina in grado di interpretare i segnali elettrici del cervello, esistono anche studi preliminari che cercano soluzioni alla demenza senile o a tutte quelle malattie, come il morbo di Alzheimer, che causano una graduale perdita di memoria.
Risulta molto interessante il recente studio che lunedì è stato pubblicato su Nature Neuroscience, secondo il quale una corretta stimolazione elettrica cerebrale potrebbe portare a miglioramenti sorprendenti di una delle capacità cognitive più importanti, la memoria. È un dato di fatto che con l'avanzare dell'età la capacità di memorizzare gli eventi più recenti cali drasticamente, ma fa ancora più impressione sapere che negli Stati Uniti a circa l'8% delle persone venga diagnosticato il morbo di Alzheimer o la demenza senile una volta superata una certa età. La percentuale è pericolosamente alta e se consideriamo che la popolazione globale media è sempre più anziana, è facile rendersi conto che si sta andando incontro a una deriva pericolosa.
Studi come quello di Shrey Grover, ricercatrice di neuroscienze cognitive presso la Boston University, potrebbero rivelarsi sempre più utili e aprire la strada a nuove forme di prevenzione che non prevedano l'uso di farmaci.
Attraverso l'esperimento in questione si è deciso di testare un dispositivo simile a una cuffia da bagno con applicati numerosi elettrodi in specifiche posizioni. L'obiettivo era colpire con una debole elettrica pulsante le due aree in cui il cervello salva i ricordi a lungo termine e quelli a breve termine. Per l'esperimento sono stati selezionati 60 partecipanti di età compresa tra i 65 e gli 88 anni, i quali sono stati divisi in tre gruppi. Il primo ha indossato il dispositivo senza ricevere alcuna stimolazione, il secondo ha ricevuto la stimolazione solamente sull'area del cervello relativa alla memoria a lungo termine, mentre il terzo solamente in quella designata alla memoria a breve termine.
Ai partecipanti è stato poi affidato il compito di memorizzare al meglio delle loro possibilità un elenco di 20 parole, che i ricercatori hanno poi utilizzato come metro di valutazione del trattamento a corrente pulsante. I primi risultati hanno dimostrato che già dopo soli 4 giorni i partecipanti con il dispositivo connesso a entrambe le aree del cervello hanno ottenuto miglioramenti delle capacità di memorizzazione rispetto a quelli con il dispositivo 'placebo', osservando peraltro un miglioramento costante ogni giorno che passava. Non solo, anche a distanza di un mese dalla fine dell'esperimento i benefici sulla memoria sono perdurati dimostrando che un simile trattamento potrebbe offrire risultati superiori a qualunque cura farmacologica.
Secondo Robert M. G. Reinhart, uno dei ricercatori principali dello studio, le persone che hanno ottenuto i risultati migliori sono quelle che avevano le maggiori difficoltà di memorizzazione, tuttavia l'esperimento non ha preso in considerazione nessun malato di Alzheimer o sofferente di demenza senile, dunque si trova in una fase preliminare che richiederà ulteriori prove per avvalorarne l'utilità.
Questo tipo di approccio, che i ricercatori confermano avere un bassissimo impatto a livello di sensazioni (la corrente provoca solo un leggero formicolio) potrebbe essere testato anche per altre patologie in grado di influenzare le funzioni cognitive, come la schizofrenia o i disturbi ossessivo-compulsivi, ma ci vorrà ancora del tempo per quantificare rishi e benefici. Si tratta tuttavia di un potenziale passo nella giusta direzione, e quando si parla di salute non possiamo che gioirne.
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Commenti
Così non ci si dimentica che si deve stiantare
Gli italiani hanno 6 mesi di memoria politica
I politici preferiscono i rimbambiti.
E' piu' facile farsi votare
No, serve solo per attivarlo, poi stacchi tutto ...
Anziani con la memoria che vanno a votare? Sarà la fine di Berlusconi!
Proprio no, l'elettroshock, come il nome suggerisce, da uno shock con elettricitá ad alto voltaggio, mentre questa terapia é appena percettibile.
A meno che tu non schiaffeggi le persone pensando di accarezzarle, direi che é la stessa differenza.
Facciamo i puntigliosi,
pazienti con il dispositivo connesso ad entrambe non ce ne sono oppure é sbagliata la premessa o é sbagliata questa frase.
Se intendevate tutti i pazienti con il dispositivo connesso ad una delle due aree..., non avreste dovuto scrivere ...i partecipanti con dispositivo connesso a entrambe le aree...
Così si ricorda meglio tutte le volte che lo fai ?!? ;-)
Ma funzionano anche gli elettrodi sul coso?
Beata ignoranza ... se uno non sa è più felice, dovrebbero lasciarli rimbambiti.
Non sei più il trøII di una volta.
Fatemi dire che è una vergogna fare esperimenti sugli anziani. Data la loro età dovrebbero poter essere liberi di restare rimbambiti, invece si fanno esperimenti per potenziare la loro memoria per mandarli a votare.
:)
servirebbe anche a me perchè non mi
ne ho assolutamente bisogno
A breve, terapia elettroconvulsivante per tutti.
(nome comune: elettroshock)