
18 Aprile 2023
22 Aprile 2022 67
Si celebra oggi, 22 aprile, la Giornata della Terra, appuntamento annuale per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della tutela del Pianeta. Anche Google ha voluto celebrare l'evento con un nuovi doodle che chiunque può vedere collegandosi al motore di ricerca della casa di Mountain View. I doodle, quattro in tutto, si avvicenderanno nel corso della giornata.
Le immagini spesso risultano più efficaci di mille parole e quelle racchiuse nelle quattro gif animate che oggi svetteranno nella home di Google lo sono nell'evidenziare gli effetti del cambiamento climatico. Utilizzando le immagini in time-lapse di Google Earth Timelapse e di altre fonti sono state realizzate quattro gif dedicate ad altrettante località del Pianeta.
La prima mostra quanto si è ritirato il ghiacciaio del Monte Kilimangiaro (Tanzania, Africa) con le immagini scattate dal 1986 al 2020:
Si passa poi ad un altro ghiacciaio, quello di Sermersooq (Groenlandia) il cui ritiro viene documentato con immagini scattate dal 2000 al 2020:
La terza gif documenta lo sbiancamento dei coralli a Lizard Island (Australia) - l'innalzamento delle temperature è una delle cause di questo fenomeno distruttivo delle barriere coralline. Le immagini sono state acquisite ogni mese da marzo a maggio 2016.
Si conclude con le foreste di Harz (Elend, Germania) distrutte dall'invasione dei coleotteri, a sua volta causata dall'aumento delle temperature e della siccità.
Google ricorda contestualmente alcune delle iniziative recentemente adottate per affrontare il cambiamento climatico:
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Commenti
Che vada trovata un'alternativa al petrolio è fuori di dubbio, ma io mi riferivo più alle risorse necessarie alla vita umana che non alle nostre attività. Tornando all'esempio della deforestazione a un ritmo maggiore di quanto la terra riesca a rigenerare, se è vero che le foreste sono il "polmone del mondo" (anche se ho letto di alcune ricerche secondo cui non sarebbe così, ma è un altro discorso e non ho neanche le competenze per affrontarlo) il problema riguarda solo la sopravvivenza della nostra specie che di quelle piante ha bisogno per produrre ossigeno. Per questo parlo di "cambiare": non essendoci più alberi nulla toglie che possano nascere forme di vita che non ne hanno bisogno. La specie che riesce a sopravvivere non è quella più forte (o più intelligente), ma quella che riesce ad adattarsi. E mi sembra che noi stiamo perdendo questa capacità: leggevo che secondo diversi medici il nostro sistema immunitario è fatto per essere "stimolato" costantemente dall'ambiente che ci circonda. Paradossalmente quindi il nostro stile di vita sempre più protetto e salvaguardato sta portando a una situazione nella quale l'uomo perde la sua capacità evolutiva naturale, con conseguenti rischi per la sopravvivenza della specie. Non avendo più capacità di adattarci ai cambiamenti del mondo, per sopravvivere dobbiamo fare in modo che le risorse di cui abbiamo bisogno si rigenerino.
Sinceramente non penso che esistano esseri viventi sulla terra che stian lì a pensare al benessere degli altri prima del loro (a parte alcuni essere umani ovviamente), per cui avesse dominato un'altra razza sarebbe cambiato poco
Sicuramente ci sono tante sfaccettature, anche il tema delle risorse da rigenerare o "cambiare" come sostieni tu.
Per questo c'è da un bel pezzo la ricerca e il supporto di " sostenibilità dei materiali".
Quando si parla di sostenibilità, si sottende anche la possibilità di trovare materiali con un ciclo, in proporzione allo sviluppo tecnologico del momento, riproducibile.
Ossia estrazione, produzione, uso e riciclo al posto di nuova estrazione.
Per esempio l'alluminio, non è "nobile" perché Apple ci fa le campagne marketing.
Ma perché il suo riciclo è teoricamente del 100%.
Il petrolio, per esempio, invece prima o poi finirà, anche se è una risorsa che attualmente è sfruttata tantissimo.
Va trovata un alternativa al petrolio e ai derivati di esso per questo motivo.
Ho letto tutto il confronto con Ildebrando, davvero molto interessante e ringrazio entrambi. Mi sembra che le vostre premesse di fondo siano le stesse, permettimi solo una considerazione sui temi di ripristino ecologico: dai per scontato che le risorse debbano necessariamente rigenerarsi come le conosciamo e servono a noi. Proviamo a considerare invece che le risorse piuttosto che rigenerarsi cambino, con problemi per noi che da quelle risorse dipendiamo. Un cambiamento che avverrebbe comunque nel tempo, e che noi stiamo solo accelerando, a nostro discapito.
dai che tanto c'è Marte
si anche qua fa un gran freddo per essere quasi maggio,
Se convinci il tuo paese/cittá a comportasi come te sì.
Il punto è che è un'evoluzione che non si è ancora compiuta, è che forse compirà la prossima specie dominante, tutto dipende da quanto ci resta e da quanto brucerà il cùlo di quelli che saranno più vicini di noi alla nostra fine.
:)
Torniamo alla premessa del primo messaggio
Lo premettevo e lo premetto sempre perché è una premessa che racchiude una ovvietà che purtroppo (per alcuni almeno) non mina l'utilità della salvaguardia ambientale.
Perché come società abbiamo deciso di essere più strutturati e come non ammazziamo i cuccioli malati o deformi, parimenti cerchiamo per il prossimi secoli di evolverci ancora.
Se si continua con questo freddo sono le gomme estive che spariranno, e Rimini, dove vivo, si trasformerà a breve in una stazione sciistica... new business opportunity!!!
Decisamente...
Agli esseri viventi in generale... la terra "trasformandosi" continua il suo ciclo...
E' importante per LUI, massimo massimo per i parenti e per qualche amico, per il resto del mondo no.
Non sto mica dicendo che agli uomini non importa di finire, solo che sono (stati?) troppo ciechi per accorgersene.
Nella metafora l'umanità è l'uomo che vive male, il resto del mondo sono le specie che sopravviveranno e quelle che verranno dopo.
Bravo, esatto, l'ho scritto anch'io più sotto, qualcuno ci sta prendendo in giro, è un freddo cane!!!!!!
Quindi è importante farle, e se uno non arriva a capire perché si fanno perché come dici tu non ha studiato sarebbe il caso che evitasse spicciola propaganda "anti".
Per il discorso che "tutto dovrà finire" non vedo come implichi che possiamo fregarcene del tempo che noi passiamo qui.
Non sono correlate le cose, è un alibi.
Perché è come dire che poiché la singola vita di un uomo finirà, non è importante come la vive.
Qualche milione di anni per la terra è come il tempo che hai impiegato tu a scrivere questo commento, e in ogni caso la terra non deve riprendersi da nulla. Se scompare l'uomo questo è un problema solo per l'uomo, non per la terra. Quando sono nati i cianobatteri, che hanno iniziato ad ossigenare l'atmosfera, che da ricca di metano è diventata ricca d'ossigeno, la terra non si è dovuta riprendere da nulla. Sono morte moltissime specie, ne sono nate moltissime altre.
Non probabile, sicuro!
Ti ripeto, chi ha studiato, FORSE, e solo FORSE, riesce a sfuggire alla sua intrinseca programmazione di specie divoratrice di risorse. Chi non ha studiato o non ha sviluppato particolare sensibilità al tema in altro modo vede una possibilità di arricchirsi (di denaro, di cibo, di territorio...) e la coglie. Come col pane, come con l'olio. Come fanno tutte le specie, che non studiano e non hanno sensibilità ambientale. Altrimenti non si farebbe informazione o campagne di sensibilizzazione, se si fanno è per contrastare un istinto animale e primordiale.
Tutto il resto è morale e conoscenza umana, ma l'uomo non nasce studiato o sensibilizzato, nasce divoratore.
Il tipo che campeggia e lascia roba in giro è un incivile e non c'entra nulla col discorso risorse, pur concorrendo all'inquinamento lo fa in un ambito completamente diverso da quello di cui discutiamo.
E la prima frase non è filosofia, è la logica conclusione della prima parte del discorso. Perfino l'universo è destinato a finire, la scelta fatta da 50 esseri umani ad una conferenza ambientale per far finta di salvare la propria specie dominante dall'estinzione che importanza ha sugli eventi cosmici? Ripeto, alla prossima specie dominante, CHE CI SARA', perché l'uomo non sarà eterno a prescindere dalle decisioni che prenderà (veramente speriamo di sopravvivere per i quasi 8 miliardi di anni che restano alla terra quando viviamo da nemmeno 300.000?), non importerà particolarmente del perché essa si è formata.
Non è la stessa cosa. Noi stiamo, abbiamo avvelenato il pianeta. Se dici che dopo qualche milione di anni dalla scomparsa dell'uomo i problemi saranno risolti, beh... probabile.
Anche dopo il meteorite che ha estinto i dinosauri "stava male" usando le tue parole, eppure guarda cosa si è formato dopo...
Allora, vediamo che punteggio faccio. Punteggio da 0 a 1 per ogni casistica, ammesso il mezzo punto.
- cibo fresco: lo compro ogni giorno, quindi 0
- poter diventare obesi: assolutamente no, sia di mentalità che costituzione, quindi 1
- pretendere di avere tutti gli alimenti disponibili per tutto l'anno e incaparbirsi nel volere i supercibi di moda al momento: io cerco solo le cose semplici da cucinare (non le più economiche), mai alla moda o fuori stagione, quindi 0.5
- comprare vestiti/oggetti usa e getta: mai fatto, 1
- muoversi a prescindere in auto, anche da soli: mi sposto sempre a piedi ma per cambi di città prendo l'auto: 0.5
- riscadare a livelli tropicali in inverno e raffreddare a livelli polari in estate case senza alcuna coibentazione: scaldo il minimo possibile (per i costi, lo ammetto) e non ho aria condizionata, quindi 1
Ho fatto 4 punti su 6, ho passato il test?
Google non sensibilizzi piu' un ..... tranne la massa dei gretini!
Vedi che fai un discorso superficiale?
Non hai pensato che danneggi, la foresta in se, gli animali che ci vivono, l'ecosistema che genera?
È proprio quello che ti sto dicendo e che è la classica fallacia dei "contro ambientalisti".
Non capire il punto.
NON è in discussione che la terra ci sopravvivrà, solo alle elementari viene posto così il sistema.
La discussione è sull'impatto che noi per puro capriccio abbiamo.
La foresta può essere distrutta anche da un grande ingendio, ed infatti il messaggio ambientalista è questo.
NOI siamo come piccole e costanti calamità per la natura.
Così ci comportiamo noi.
Come un incendio che devasta una foresta, un vulcano che erutta o un terremoto.
Solamente che noi lo facciamo per sfarzo.
Appunto, e a chi andrà il casso nel cùlò se disboschiamo la foresta in un mese?
A noi, di certo non alla terra, nè alla vita. A noi e ai nostri animaletti domestici.
Il punto del discorso era proprio smentire frank, che sostiene che la terra non sia in salute o stia venendo distrutta.
Noi stiamo distruggento la terra che ci è congeniale, non la terra.
Dopo l'uomo la terra sarà ugualmente abitata.
La vita si adatta tranquillamente a stare senza quella foresta, e pure a quello che sorgerà al posto della foresta.
Evidentemente ho diluito troppo il discorso, e non sono riuscito a focalizzare il punto.
NOI siamo capaci di cambiamenti radicali e gestiti non dall'equilibrio naturale ma dalla nostra volontà e piacere, in tempi molto più ristretti di quelli che la natura mette a riequilibrare.
Siamo esattamente come l'impatto del meteorite.
Sto parlando proprio dei tempi ecologici.
NOI possiamo disboscare una foresta in un mese se volessimo, foresta che non si formerà in un mese.
A questo servono le leggi ambientali.
Che il cambiamento venga da una forma di vita sul pianeta o da uno sconvolgimento esterno non cambia nulla.
I cambiamenti da noi fatti alla morfologia non sono niente rispetto a quelli che accaddero in seguito ai bombardamenti meteorici, i nostri edifici sono polvere in confronto allo scorrere del tempo.
Commetti ancora l'errore di pensare in termini umani, casa tua fra meno di 50.000 anni non sarà letteralmente nulla, la terra ha ancora una vita stimata in MILIARDI di anni. Persino le scorie radioattive non sono un vero problema se paragonate allo scorrere del tempo, e comunque, sono un problema PER NOI.
Gli scienziati di oggi hanno già scoperto ORA specie in grado di proliferare e trarre vantaggio da quelle scorie, figuriamoci col passare delle epoche storiche.
Se cambia la salinità degli oceani per chi sarà un problema? Per noi, per i nostri animaletti domestici. Per la vita? Non credo proprio.
Le composizioni oceaniche sono cambiate innumerevoli volte.
Mi spiace ma non è così banale la faccenda.
Premettendo che io sono promotore del concetto che il messaggio ecologistico è errato, in quanto dovrebbe essere se TU uomo vuoi restare la specie dominante, difendi l'equilibrio che ti ha permesso di esserlo perché della benessere della specie umana certamente alla terra non interessa nulla.
Fatta la premessa, noi NON rientriamo nell'equilibrio delle altre specie da quanto abbiamo iniziato a coltivare e costruire edifici e strutture che modificano profondamente la morfologia del territorio, fino ad arrivare alla produzione della plastica o delle scorie per fare un esempio.
Quindi no, è miope paragonarsi alle altre specie, come è mio pensare che solo perché abbiamo i riscaldamenti, non è così importante che l'inverno sia lungo o senza neve.
Ecco perché la maggioranza delle persone "non crede" nei problemi del cambiamento climatico.
Perché se cambia la salinità degli oceani e muoiono una decina di specie che rompono l'equilibrio di un ecosistema che dovrà riassestarsi, a noi cambia poco.
Facciamo la carne sintetica o coltiviamo in verticale.
Quindi a differenza di quello che sostiene giovanni cordioli poco sotto noi siamo una specie "eletta" dal caso, non da una divinità, solamente che non abbiamo alcun rispetto per questo ruolo, ma mangiamo dove caghiàmo e che le altre specie si freghino.
Esatto.
il guaio dell'essere umano è che si è sempre creduto troppo importante al punto da inventarsi pure un destino come "eletto" nelle varie religioni, in realtà la nostra esistenza conta meno di zero sia nella realtà delle cose, che nel destino del pianeta.
Non parliamo poi della vita in sè stessa, un assurdo attimo senza senso, posto tra due eternità di tenebre e silenzio.
E facciamo pure del nostro meglio per rovinarcela:
( guerre, avidità, odi secolari, arrivismo e competizione per ogni cosa, ecc ecc )
Certo che spariremo come tutti gli altri individui prima e tutte le altre specie poi, e dopo di noi tutto proseguira esattamente come prima, come se non fossimo mai esisiti.
Si sfata una convinzione, non una persona ( o un gruppo di esse). Perciò cosa avrei sfatato?
La terra sta benissimo, stava benissimo prima di noi, starà benissimo senza di noi.
Davvero ti credi così importante da essere più influente di sconvolgimenti planetari devastanti come l'ossigenazione?
La terra, e la vita su di essa, è sopravvissuta alla comparsa dei cianobatteri, che hanno cambiato da nero a bianco la composizione chimica del pianeta, sopravviverà pure a un pò di CO2 in più, se i mammiferi tanto carini, incluso l'uomo, non ce la faranno, non sarà un problema per nessuno, sarà solo una delle tante estinzioni di massa già accadute e una delle infinite che arriveranno da qui fino alla vera fine della terra, quella che avverrà per mano della morte del sole.
Tutte le specie tendono a consumare tutte le risorse che hanno, crescono, le risorse finiscono, la specie diminuisce, la specie può estinguersi.
È altamente probabile che l'uomo non finirà neppure, sarà solo ridotto all'ordine dei milioni dai miliardi di oggi.
Niente che ecologia e zoologia non abbiano già previsto, tirandosene scioccamente fuori per anni in quanto "specie superiore".
Ma seguiamo esattamente le stesse regole.
Su HDBlog i Kaptcha per accedere a Disqus andrebbero modificati da "dimostra che sei umano" a "dimostra che non sei imb3cill3",
mettessero qualche operazione matematica basilare tipo 5+7 avremo 1/3 dei commentatori e la qualitá generale migliorerebbe.
Per far cassa non lo modificheranno mai.
Qui in Germania da inizio pandemia si sono sviluppate societá come i Gorilla, che ti portano la spesa a casa in 20 min, se guardi i loro depositi hanno ben poco delle forniture dei supermercati perché si orientano sui prodotti di maggiore necessitá. I supermercati, come dici tu, per immagine portano di tutto e di piú e ne buttano una grossa quantitá. Il problema siamo noi, se uno si abitua a fare il piano settimanale e va a comprare (ad. esempio) le verdure al mercato coldiretti locale, spreca molto meno con vantaggi per tutti. Come detto, é la comoditá del consumista che ci frega.
8 miliardi dei quali 3/4 se ne battono le palle.....addddiossss (cit)
Menomale ci sei tu (e una manciata di altri geni) che sfati ogni altro scienziato del pianeta. Grazie di esistere.
E a dicembre? E a novembre? E a ottobre? Sì, c'è qualcosa che non va.
Non esiste solo l'uomo, esistono gli insetti, altri animali, le piante, eccetera. Sarebbe indifferente per la Terra solo se non esistesse la vita.
Appunto, prodotti che mangia l’uomo, quindi è un danno per l’uomo… alla terra, al pianeta, che differenza fa?
ma va la
Ahahahah, sempre sto discorso del pianeta che deve "stare bene". Il pianetà sta sempre bene, a meno che venga colpito da un asteroide talmente grande da spaccarlo letteralmente a metà.
Se con pianeta intendi la biosfera, essa è in equilibrio dinamico da sempre, e lo sarà per sempre.
Se con pianeta intendi l'uomo, la mutabilità del clima non ha impatti significativi sulla vita umana.
Mai stato così freddo ad Aprile... qualcosa non torna...
No. Gli effetti dell'inquinamento si vedono anche sui prodotti che mangiamo. La Terra non sta affatto bene.
Non è possibile che esista una nuova era glaciale se le temperature continuano ad aumentare. Ma il problema non è la temperatura, è l'inquinamento in generale e l'incapacità di gestire il pianeta.
Perchè uno dovrebbe usare un pc a bassissimo consumo (qualche watt) e con ridotte prestazioni per le normali attività quotidiane invece di un pc con un alimentatore da 1000 watt? Ti immagini la figura che farebbe!
È l'economia di mercato, detto anche capitalismo. In questo sistema dominano le società, alle quali interessa solo creare profitti, niente altro. Il sistema economico è indipendente dal sistema politico, e con questo voglio dire che non necessariamente bisogna pensare al comunismo quale alternativa.
Per me, è possibile un sistema economico diverso solo se tutte le persone lo accetteranno volontariamente, non ci deve essere coercizione di nessun tipo o si ritorna indietro. Solo l'evoluzione del pensiero umano ci farà progredire, e dovrà riguardare tutto il pianeta.
La mia idea di un sistema economico evoluto non prevede nemmeno il denaro. Tutti avrebbero un lavoro, e tutti lavorerebbero solo poche ore al giorno. Tutti potremmo disporre di tutti i beni prodotti, i quali si ridurrebbero di numero per tipologia, dato che non esisterà più la concorrenza tra aziende. Lo sviluppo della tecnologia avverrà in misura più armoniosa e concentrata sugli aspetti essenziali. La ricerca sarà una attività di rilievo. La concentrazione degli sforzi, senza la zavorra del profitto, ci farà raggiungere i risultati molto più rapidamente.
Gli ostacoli sono due. Da una parte i ricchi, i quali non saranno mai disponibili a rinunciare al loro potere economico e politico, e dall'altra gli umanisti, i quali ritengono ancora che l'arte in generale (come anche la filosofia) siano attività necessarie, e comunque non rinuncerebbero lo stesso al loro potere occulto.
Poichè tutto questo è irrealizzabile, l'uomo è destinato a scomparire per mano sua.
Per assurdo la spesa a domicilio secondo me potrebbe far ridurre gli sprechi. Gli scaffali nei supermercati sono sempre pieni per immagine, se ad una persona servono due pomodori e arrivata lì ci sono due pomodori e basta non li prende, se la cassetta è piena sì. Se la spesa ti arriva a casa questo problema non c'è.
Anche se ovviamente tutto ha i suoi pro e i suoi contro e ce ne sono sicuramente altri di problemi.
Tu invece sei il benaltrista?