
09 Dicembre 2021
02 Dicembre 2021 38
Tra le novità al debutto questo mese su Netflix c'è la terza e ultima stagione di Lost in Space, serie TV americana che narra delle vicende della famiglia Robinson, costretta a migrare dalla Terra verso uno dei pianeti di Alpha Centauri a bordo di una navicella spaziale. La serie su Netflix è un remake dell'omonima serie TV del 1965, ma il tema che ha animato i produttori oggi, con la Terra in sofferenza, è più che mai attuale.
Se non dovessimo riuscire a salvare il pianeta, avremmo un altro posto in cui vivere? E una migrazione di massa verso il "protagonista" della serie, il sistema stellare Alpha Centauri, sarebbe un'opzione percorribile?
Alpha Centauri è il sistema stellare più vicino alla terra: dista "appena" 4 anni luce. Il punto è che pure con le tecnologie più avanzate di cui disponiamo attualmente un viaggio verso Alpha Centauri, secondo alcune stime, ci porterebbe via oltre 6.000 anni per giungere a destinazione, ragione per cui la NASA ha manifestato l'intenzione di volerlo visitare ma l'obiettivo è di riuscirci entro il 2069, quando si spera che la tecnologia sia progredita abbastanza da consentircelo.
Di conseguenza al di là dell'esistenza di un pianeta interno al sistema che sia vivibile per l'umanità (e Proxima b, secondo la NASA, potrebbe esserlo), il punto è che non potremmo raggiungerlo con i mezzi attuali. Ecco il motivo per cui uno dei produttori esecutivi di Lost in Space, Zack Estrin, ha spiegato, a colloquio con space.com, come siano riusciti a rimanere in equilibrio tra realtà e finzione, ovvero simulando un viaggio verso Alpha Centauri supportato non tanto dalla tecnologia di cui l'umanità dispone oggi - che avrebbe contenuto un'implicita distorsione della realtà - quanto piuttosto da quella aliena.
Se avessimo spedito i personaggi su Alpha Centauri a bordo di mezzi "reali", quindi con tecnologia coerente allo stato attuale, avremmo dovuto farli morire durante il viaggio.
Il produttore di Lost in Space ha voluto esprimere le sue perplessità sulla prospettiva di un futuro su Marte.
Se dovessimo immaginare un futuro su Marte dove l'ambiente non è, per così dire, troppo ospitale con gli esseri umani, finiremmo per vivere all'interno di una grande cupola che ci schermi dall'ambiente esterno. [...] Penso che le nostre speranze per un futuro migliore passino da un pianeta il più simile possibile alla Terra in cui potremmo anche vivere all'aperto, che non ci costringa a vivere in casa per sempre. [...] Marte non è abitabile e probabilmente è anche piuttosto pericoloso per l'uomo.
Estrin si è lasciato andare anche ad alcune considerazioni sul rapporto tra uomo e pianeta Terra.
Tra le ragioni per cui le serie come Lost in Space affascinano da sempre gli spettatori è la rassicurazione per la quale se si dovesse finire per danneggiare la Terra allora l'umanità potrebbe comunque salvarsi ricominciando altrove. [Tuttavia] una parte di me crede che questa logica non sia sana, perché finisce per deresponsabilizzarci.
Commenti
Io si.
Gioco: taboo
Frase del suggeritore, tutto orgoglioso:" è tratto!"
Noi in coro : "Dado!"
Il suggeritore: " ma no dai **** è TRATTO!!!!11!""
Qualche minuto di varie improprie da parte di tutti e poi si scopre che la parola da fare indovinare era dardo.....
Eh sì la fiducia nella umanità poi cala in fretta
Ma se non riusciamo neppure a tirare via i rifiuti dalle strade, per cortesia.
Non sto scherzando.
Il giorno che un pc quantistico riuscirá a spostare la biancheria dei miei ospiti di 30cm sulla destra, allora, confermeró che funzionano.
No dai, secondo me è veramente un prodotto di serie C..
Io sono riuscito a stento a finire la prima stagione perché pensavo “dai ora inizia la storia vera”, finché non mi sono accorto che in realtà la stagione era finita.
Storia banale, personaggi terribili, recitazione che boh, sinceramente credevo l’avrebbero chiusa alla prima
Fare come Elysium
E quelli che credono che i dinosauri abbiano convissuto con gli uomini preistorici?
Andare nello spazio? Ma tornare alle elementari come minimo....
Quella tecnologia è alla base dei computer quantistici.
L'idea della tecnologia aliena mi sembra presa dal film di qualche anno fa. Dopo un salto iperspaziale, si ritrovano in una zona sconosciuta e per puro caso incontrano una nave spaziale aliena, insieme ad una terrestre di tipo sconosciuta.
Io ho mollato games of thrones a metá del secondo episodio per noia profonda, questa mi va giú senza stress in confronto, dipende da persona a persona.
finita ieri sera. e rimane una serie molto molto carina.
ti è anche andata bene, in estate partecipo spesso a dei giochi chiamati "Cervellone" e certe risposte ti fanno perdere la fiducia nel prossimo.
A ma ci credo;) costellazione X o Y e poi quando chiedi ma la via Lattea dove fa parte...?!Boh
Se la terra diventasse inospitale per via di un meteorite delle dimensioni del texas avresti voglia a costruire cupole.
Io so da tempo che non sei italiano e perciò non ti correggo più però...
già viste le prime due puntate ieri!
No non si può... servono risorse scientifiche, tecnologiche, energetiche etc. che vanno molto oltre quello che possiamo ottenere oggi. Se, come sembra abbiano già fatto, roviniamo inesorabilmente il pianeta in cui viviamo, come specie, siamo semplicemente spacciati. E probabilmente già lo siamo.
Non è detto che devi metterci per forza in nanosecondo ad arrivarci
La gente non sa nemmeno come si chiama il "sistema stellare" dove fa parte la terra...
Io personalmente l’ho trovata veramente noiosa, ho faticato a finire le prime due stagioni… e dire che ne ho viste tantissime di serie tv di ogni genere, è raro che mi annoi cosi tanto.
Si in effetti il target “dovrebbe” essere quello, però dicevano che era godibile anche per giovani e adulti.
Sei ironico?
Non è così semplice come si potrebbe pensare. Questo perché sarebbe graduale la cosa e al peggiorare delle condizioni di vita ci sarebbero rivolte e guerre prima dell'inabitabilità totale, soprattutto se si scoprisse che si stanno costruendo cupole per pochi eletti. Sarebbe molto difficile in questa situazione costruire cupole e difenderle.
Forse, ma va vista in prospettiva, rispetto a quasi tutto il resto prodotto al momento é un capolavoro, per se é godibile, ma non un capolavoro.
Un prodotto per famiglie, quasi disneyano vecchio stampo
Ed é per questo che verrá inventato il motore ad improbabilitá infinita.
A parte che 6.000 anni sono un ordine di grandezza spropositato, se la Terra diventasse inospitale non avrebbe senso viaggiare fino ad un pianeta ancora più inospitale come Marte, tanto varebbe costruire le cupole sulla terra
serie tv sopravvalutata...
Einstein-Rosen enters the chat
E' gia partita.
Stasera inzio a vederla.
Tanto ce ne sarebbe da "Terraformare"sulla terra, fino a stufarsi.
Basti pensare alle sterminate aree del pianeta praticamente disabitate perchè troppo fredde, troppo calde, troppo sassose, oppure troppo aride.
Quasi tutta l'umanità vive stipata a ridosso dei fiumi, dei laghi, e sulle coste...
Si ma la nuova stagione?
La questione è molto semplice in fondo, se non sarà mai possibile superare la velocità della luce la colonizzazione di pianeti al di fuori del sistema solare resterà per sempre un sogno irrealizzabile.
Punto.
Cupola per cupola tanto vale rimanere sulla Terra, facciamo prima.