
25 Ottobre 2021
Steve Wozniak, storico co-fondatore di Apple, è stato citato in giudizio per una presunta violazione del copyright. "Woz", infatti, avrebbe deciso di utilizzare il suo nome per fondare una scuola dedicata all'insegnamento della tecnologia. Sin qui nulla di male se non fosse per il fatto che qualcosa di molto simile era stato concordato anni prima tra Wozniak e Ralph Reilly, un professore.
Nel 2011 Wozniak avrebbe deciso di realizzare con Ralph Reilly, docente di economia del Connecticut, una piattaforma di e-learning finalizzata all'insegnamento delle nuove tecnologie, la "Woz School of Technology". L'accordo sarebbe stato siglato con una stretta di mano "virtuale" avvenuta tramite una conversazione via webcam.
Reilly ha portato comunque avanti il progetto chiedendo l'approvazione a Wozniak che l'avrebbe concessa tramite uno scambio di documenti tramite email: in cambio di pagamenti trimestrali, la "Woz School of Technology" poteva utilizzare il nome e l'immagine di Wozniak. Il tutto sarebbe stato documentato da Reilly con screenshot e foto successive in cui i due si stringono la mano.
Nel 2013, dopo che Wozniak prese le distanze dal progetto, Reilly decise di lanciare comunque la piattaforma in versione beta ma gli fu subito intimato dall'entourage di Wozniak di metterla offline. Il professore universitario, intanto, aveva anche richiesto e ottenuto i diritti per l'utilizzo del nome "Woz School of Technology" che ora è al centro della causa.
Nel 2017, Steve Wozniak lanciò "Woz-U", una piattaforma e-learning sviluppata proprio sull'idea originale di Reilly che a sua volta provò a contattare Woz per chiedergli di far parte di questo nuovo progetto. Tra i due ci fu uno scambio di email abbastanza eloquente:
"È esattamente quello che avevo immaginato per il Woz Institute of Technology quando ti ho contattato per la prima volta con l'idea", scrisse Reilly. "Hai ragione", ha risposto Wozniak, "hai avuto l'idea giusta ... dubito che sarebbe successo senza la tua idea iniziale!"
Dopo aver ottenuto una risposta negativa, Reilly ha deciso di citare in giudizio Wozniak richiedendo un risarcimento danni da oltre un milione di dollari.
Nelle memorie depositate in tribunale, Wozniak ha affermato di ricordare di non aver firmato nulla, pur non contestando la sua firma apposta sul documento. In merito alla foto con Reilly, invece, Woz ha dichiarato che sarebbe una come tante scattata in occasione di un incontro con i suoi fan. La causa si svolgerà in Arizona a partire dal 7 giugno.
Steve Wozniak, ricordiamo, è attualmente impegnato anche in un'altra causa in cui ha citato in giudizio YouTube per aver consentito che sulla piattaforma si diffondessero truffe che, utilizzando la sua immagine, promettevano bitcoin in omaggio.
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Commenti
e nel passaggio di proprietà di beni registrati è esplicitamente esclusa qualsiasi forma che non sia la forma scritta, sia per il preliminare che per il contratto stesso
All'ultimo livello della scala gerarchica, si pongono gli usi e le consuetudini. Questa è prodotta dalla ripetizione costante nel tempo di una determinata condotta, sono ammesse ovviamente solo consuetudini secundum legem e praeter legem non dunque quelle contra legem; un cenno a parte meritano le consuetudini costituzionali, che talvolta regolano i rapporti tra gli organi supremi dello stato poiché consistono in comportamenti ripetuti nel tempo per ovviare a determinate norme costituzionali lacunose.
"Premesso che Steve Jobs mi sta sugli zebedei anche da morto" https://media3.giphy.com/me...
Nel codice civile non c’è niente di tutto ciò… te lo dico da persona che suo sommo malgrado in 4 esami di “diritto civile” il CC se l’è studiato tutto articolo dopo articolo… il motivo di una certa sentenza (la butto la non sapendo niente del caso in questione) potrebbe essere stata la presenza di qualche volontà testamentaria, di qualche perizia antecedente, del voler escludere i fratelli dall’accesso ad una quota dell’eredità, o aver compiuto azioni volte al danneggiamento dei fratelli e a proprio beneficio o altro… ma comunque, c.c. che regola la compravendita impone il passaggio di proprietà di un bene immobile o di un bene mobile registrato non possa avvenire senza scrittura pubblica e, nel caso vi sia l’eventuale impegno a sottoscrivere un determinato contratto, ovvero il contratto preliminare (entro la data “z”, acquisto il bene x e lo pago “y” nelle modalità “z”, con le eventuali penali per inadempienza “k” ecc, ecc…) anche non può che essere fatto con scrittura privata (autenticata o meno che sia) perché un notaio (o il facente le funzioni del pubblico ufficiale) deve, sulla base di quella scrittura, redigere un contratto…
Non ho detto che sia corretto o una cosa buona, ma che non serve sempre un contratto scritto e firmato per la validità di un accordo, in questo caso potrebbero bastare email, screenshot e magari qualche testimone presente alla stretta di mano e il gioco è fatto...per la legge si intende
Siam sempre lí: carta canta. Poi si possono fare accordi in tutto il mondo nei modo che volete: verbali, con segnali di fumo, in videoconferenza e persino a suon di rutti. Il problema é che poi talo accordi sono da provare di fronte ad un giudice in caso l'altra parte la pensi diversamente, voglia fare il furbo, si senta raggirata o abbia solo cambiato idea e voglia sfruttare questa mamcanza di chiarezza a suo favorr per tirarsi fuori e lasciare il bidone vuoto. Alla fine la chiarezza e la semplicità di un pezzo di carta, un testo ed un paio di firme, puó mettere al riparo da mille problemi in futuro. Se l'accordo ed il progetto sono seri e validi, perché non spendere qualche ora in piú per tutelarsi e tutelare l'idea stessa? Altrimenti poi finisce che arrivano i furbi come quello dei call center che chiamano per proporre qualcosa e basta un "sí" dall'altro capo durante la chiacchierata, che il malcapitato si trova blindato in un contratto...
Non so come funziona negli USA, ma da noi alcuni patti verbali sono vincolanti, ovviamente ci sono date condizioni in cui non lo è in nessun caso, ma se la legge non specifica come requisito la forma scritta l'accordo verbale se dimostrato è vincolante. Ora magari in USA sta cosa non esiste, ma non ci metterei la mano sul fuoco, da noi per esemio un accordo preventivo di vendita vale anche nella forma verbale, ma è appunto da provare.
Succede =).
Con ciò ti contraddico, uno che conosco aveva detto a voce ai fratelli che avrebbe riscattato la casa dei genitori al prezzo x. Quando l'ha comprata a prezzo più o meno di mercato i fratelli l'hanno portato a giudizio perchè aveva detto x e il giudice ha dato ragione ai fratelli.
Quindi con testimoni ha valore legale.
Diversamente bianco, altrimenti è razzista.
Premesso che Steve Jobs mi sta sugli zebedei anche da morto, sinceramente non capisco quale appeal possa avere, in tematiche it, questo tizio barbuto che in vita sua ha avuto solo la fortuna di attaccarsi al carro di un vero vincente, mettendo del suo solo capacità di sviluppo come ne possedevano tanti anche ai suoi tempi.
Chi ha memoria (e chi non ne ha chieda a Google) sa che ai tempi del primo apple esistevano già computer dello stesso formato e potenzialità, solo costruiti e venduti da gente che non aveva un decimo delle capacità imprenditoriali e markettare di Steve Jobs.
i "comportamenti" sono contrattualmente rilevanti quando "concludenti" (ad esempio tu che senza dire niente o sottoscrivere niente prendi un giornale in edicola e lo poni davanti al negoziante), però certe fattispecie contrattuali non possono avere luogo senza rispettare una determinata forma...
Già va meglio. Ciò non toglie che l'accordo verbale, tantopiù se registrato con qualunque tecnologia - al fine di ricordarlo ad entrambe le parti, nonchè testimoniarlo a terzi per eventuali dispute - ha valore. Eticamente e legalmente.
Beh spero che Reilly abbia il giusto indennizzo.
Prendere accordi per poi rubare l'idea non deve essere bello.
Purtroppo è un mondo di furbi ed approfittatori: per non avere problemi è sempre meglio fare le cose scritte. Sarebbe molto bello poter evitare tutte le "scartoffie", ma il mondo purtroppo, funziona diversamente. L'etica è una bellissima cosa ma le cause di questo tipo aperte ogni giorno raccontano un'altra storia. Alle volte serve essere pragmatici per evitare i utili casini, perdite di tempo e soldi. Che poi anche con contratti dettagliati non è detto si finisca ugualmente per litigare, sia chiaro.
Ah beh se entrambi ammettono e sono d'accordo, nemmeno la stretta di mano serve! Mi pare ovvio che i problemi nascano quando una delle due parti ha da ridere qualcosa che l'altra parte non accetta. Sempre meglio il caro buon vecchio nero su bianco a mio avviso, anche tra amici.
L'hai detta.
Che strano concetto etico... quindi secondo te basta un accendino per rimangiarsi la parola?
Non vorrei dire una cappela, ma se ricordo bene in Italia anche una stretta di mano a valore legale, quindi se entrambe le parti ammettono di aver stretto la mano per quello specifico accordo allora tecnicamente il contratto è valido, potrei anche sbagliarmi, ho solo visto il contenuto di un avvocato su youtube.
Strette di mano, chiamate in videoconferenza e screenshots?! L'unica cosa che ha valore sono le carte firmate (meglio se davanti ad un notaio). Curioso di vedere come va a finire.
che titolo è scusate? qui del concetto di furto non c'è niente, al massimo di inadempienza contrattuale.
Oh, passano gli anni ma i pirati della Silicon Valley non cambiano mai.