Yondr e oltre: perché il tema della disconnessione forzata divide

16 Febbraio 2020 157

Da un po' ho sfrattato lo smartphone dal comodino, di sera lo lascio nello studio e dormo prima e meglio. Mi sono accorto che qualche pagina di un libro (cartaceo), una manciata di pensieri non indotti dal cellulare o l'assenza di ogni pensiero sono, per me, la vie più brevi per prender sonno. E' un desiderio di disconnessione nato spontaneamente, dopo anni in cui la buonanotte me la dava lo retroilluminazione di un display.

Sugli strumenti di disconnessione c'è chi prova a costruire un'attività imprenditoriale, intercettando e capitalizzando quello che è alla base della mia volontà di usare meno lo smartphone in alcuni momenti della giornata. Se il desiderio non nasce da solo, si può forzare con una soluzione semplice: creare aree in cui l'uso dello smartphone non solo è vietato, ma anche reso di fatto impossibile da un'apposita custodia. E' questa l'idea che ha spinto Graham Dugoni a fondare Yondr.

Lo sblocco della custodia Yondr si effettua mediante un'apposita base. Credits: ArinCotelAltman

La sua attività si potrebbe distrattamente etichettare come quella di un'azienda che vende custodie per cellulari, ma se a più di cinque anni di distanza dall'esordio si continua a parlare del progetto, significa che alla sua base c'è un'idea solida: offrire uno strumento semplice per tagliare il cordone ombelicale tra smartphone e proprietario, quando bisogna concentrarsi intensamente su determinate attività o, per dirla diversamente, quando è necessario cambiare ritmo e tornare ad usare la cara, vecchia modalità mono-tasking per vivere il momento.

COME FUNZIONA

Intendiamoci, Dugoni non vuole creare una "no-smartphone zone" nella vostra camera da letto per aiutarvi a prender sonno - al limite potreste trarre ispirazione e trovare soluzioni fai-da-te - quanto limitare l'uso del cellulare in aree aperte al pubblico e durante lo svolgimento di alcune attività. Le custodie Yondr trovano infatti applicazione nell'ambito di concerti, spettacoli, eventi (feste, matrimoni, conferenze) e nelle scuole. Il funzionamento è semplice:

  • Si accede all'area in cui è vietato l'uso del telefono e il personale addetto lo inserisce nella custodia
  • La custodia viene chiusa con un sistema brevettato che impedisce di aprirla al proprietario del terminale
  • La custodia resta in possesso del proprietario dello smartphone per tutta la durata dell'evento (spettacolo, concerto, lezione)
  • Al termine dell'evento, il personale addetto permette di aprire la custodia mediante un'apposita base e di liberare il cellulare
  • La custodia impedisce solo di accedere fisicamente allo smartphone, ma lascia inalterato il funzionamento - ovvero non ne inibisce le funzioni - quindi si possono continuare a ricevere notifiche mediante vibrazioni e, se necessario, raggiungere il punto di sblocco per verificare che non si tratti di un messaggio importante
TESTIMONIAL YONDR D'ECCEZIONE: DA DAVE CHAPPELLE A MADONNA

Ci sono tanti esempi di startup con progetti a prima vista entusiasmanti ma che, sulla lunga distanza, non riescono ad affermarsi. Yondr non è tra queste: fondata nel 2014, l'azienda di Dugoni ha iniziato a distribuire le custodie inizialmente a San Francisco ed è riuscita a farsi strada sia nel mondo dello spettacolo e della musica, sia in ambito scolastico.

Nel 2019 gli artisti che hanno scelto di utilizzare le custodie "anti-cellulare" nelle proprie esibizioni sono raddoppiati rispetto all'anno precedente; e anche il fatturato di Yondr è risultato doppio rispetto a quello del 2018. In crescita anche l'adozione da parte delle scuole: negli Stati Uniti erano 600 nel 2018 e sono diventate più di 1000 lo scorso anno.

Tra i primi ad usare Yondr negli Stati Uniti è stato il comico Dave Chappelle, e l'elenco comprende altri nomi di spicco come Hannibal Buress, Chris Rock, Alice Keys, Ariana Grande, Ali Wong, Amy Schumer, Jack White, The Lumineers per arrivare a Madonna che ha vietato l'uso dei cellulari mediante le custodie Yondr a partire dalla prima tappa del tour Madame X (settembre 2019).

Il sistema pensato da Yondr, pur essendo fortemente radicato negli Stati Uniti, è riuscito a sbarcare oltreoceano - ad esempio, Florence Floresti è stata la prima attrice francese ad utilizzarlo nel suo One Woman Show nel 2018; lo scorso anno è stato usato anche dagli organizzatori del Fly Open Air Festival di Edimburgo - ed a farsi largo in eventi pubblici che hanno poco o nulla a che fare con spettacoli (ved. sotto Kia National Dealer Meeting 2019).

Kia National Dealer Meeting. Las Vegas 2019. Evento ''phone-free" grazie a Yondr. Ogni evento pubblico può trarre giovamento dal sistema ideato da Graham Dugoni. Credits: Chrissy Morgan
DAI CONCERTI ALLE SCUOLE

E' chiaro che ciò che vende Yondr più che una custodia e il relativo sistema di sblocco è un'idea: il valore della disconnessione apprezzando il quale si può vivere pienamente il momento. E' una filosofia che gli artisti possono fare propria per raggiungere finalità molto pratiche, come evitare che video e immagini delle proprie esibizioni finiscano in rete, ma anche per far sì che il proprio pubblico non venga distratto dall'ennesima notifica o dalla tentazione di controllare il proprio account social durante l'esibizione.

Parafrasando le parole usate da Madonna in occasione del tour Madame X, è bello che un artista possa guardare il pubblico e trovare occhi, sorrisi e facce sorridenti al posto dei flash degli smartphone. C'è da dire che non è una posizione condivisa unanimemente, ci sono anche artisti che dicono: "se uno spettatore paga per venire ad un mio concerto, può fare quello che vuole", e chi ritiene che il divieto di usare lo smartphone ai concerti tuteli principalmente gli interessi delle major.

Lo smartphone inserito nella custodia chiusa con un meccanismo proprietario resta sul banco durante le lezioni

Applicato in ambito scolastico, l'essere disconnessi mediante un sistema come Yondr può permette di raggiungere più agevolmente le finalità delle leggi sul divieto di utilizzo di telefoni cellulari e dispositivi elettronici durante le attività didattiche - in Italia ciascuna scuola le attua mediante il proprio regolamento di istituto.

Il Liceo San Benedetto di Piacenza è stato il primo istituto scolastico italiano a sperimentare Yondr nel 2018, ma ci sono ancora tantissimi altri che non ne fanno utilizzo ed altrettanti docenti che non sanno nemmeno cosa sia. Quando lo abbiamo spiegato ad alcuni insegnanti italiani e abbiamo chiesto loro cosa ne pensano le risposte sono state variegate.

C'è chi lo vede come uno strumento utile per superare uno degli ostacoli che impedisce di sottrarre lo smartphone all'alunno durante le ore di lezione, ovvero la normativa sulla privacy - con Yondr lo smartphone inserito all'interno della custodia resta in possesso dell'alunno e il personale docente non può in nessun modo accedervi - altri hanno subito pensato ai costi che non tutte le scuole potrebbero sostenere (le cifre variano a seconda del numero di custodie ordinate, ma indicativamente si parte da un minimo di 12 dollari/euro al pezzo).

Non mancano chi ne esalta i vantaggi oltreoceano: ad esempio, Jennifer Bowen, Preside della Lopez High School (San Louis Obispo, California) sottolinea come, da quando sono state introdotte le custodie Yondr nella sua scuola, gli alunni sono più concentrati, meno distratti ed agitati. E anche gli studenti ammettono che, usando meno lo smartphone in classe, i voti sono migliorati, le perdite di tempo diminuite ed è aumentata l'interazione con i propri compagni. Yondr quindi promosso a pieni voti in ogni dove? Non proprio.

BASTA UNA CUSTODIA?

Navigando un po' su Twitter per cercare tracce delle reazione del pubblico all'impiego di uno strumento come Yondr mi sono imbattuto in una foto che fa riflettere: è una custodia Yondr lacerata - molto probabilmente con l'intento di usare lo smartphone.

Chi l'ha pubblicata ha accompagnato la foto con un messaggio poco incoraggiante: volete costringere le persone ad usare le custodie Yondr? Guardate come hanno funzionato nelle scuole americane. E' vero, è una foto decontestualizzata, proveniente non si sa bene da quale scuola; è solo una foto e non rappresenta la reazione di tutti gli alunni, ma è utile per raggiungere l'ultimo punto del nostro percorso di riflessione sugli ''strumenti di disconnessione": quanto è efficace quello che di fatto diventa uno strumento coercitivo e quanto invece non sarebbe più opportuno insistere sull'educazione, sulla sensibilizzazione di chi ha una dipendenza da smartphone più o meno marcata?

Potremmo proseguire dicendo, fatta la legge trovato l'inganno. Basta una veloce ricerca su YouTube con i termini "how to open Yondr" per rendersi conto che nel tempo sono fioccati tanti suggerimenti, guide e tutorial su come aprire le custodie Yondr, anche senza nemmeno danneggiarle come quella in foto.

Il tweet di un altro utente ci aiuta a raggiungere il punto centrale del fenomeno: è un messaggio molto polemico (anche nei toni), in questo caso rivolto agli artisti che impediscono agli spettatori di usare il cellulare: Yondr è una soluzione tecnica per risolvere un problema di comportamento. E aggiungiamo: se il comportamento alla base non cambia, l'espediente per aggirare una "soluzione tecnica" si può trovare facilmente, come dimostrano i video citati.

DIPENDENZE PICCOLE E GRANDI

Yondr una funzione la sta svolgendo al di là di tutto: aiuta a riflettere sull'opportunità di iniziare usare meno lo smartphone, a non usarlo quando è consigliato concentrarsi bene su una sola cosa e non male su tante cose. Ma anche un amico in carne ed ossa lo può fare: uno dei miei, per esempio, mi ha regalato un libretto piccino piccino in tutti i sensi: è breve, semplice, accessibile anche per chi non è un grande lettore - ma il trucco per comunicare verità complicate sta nel raccontarle in maniera semplice.

E' il "Quaderno d'esercizi per liberarsi dalla dipendenza digitale" e si apre dichiarando un obiettivo che personalmente condivido: prendere il meglio della tecnologia senza che questa prenda il meglio di noi. In breve, tutti gli spunti sono buoni per ripensare a come e a quanto usiamo lo smartphone, almeno finché si rientra nell'ambito di una dipendenza leggera e non patologica. Superata quella soglia, invece, ci vuole un supporto che solo un medico o uno psicologo può dare.


Anche la scuola italiana si sta muovendo attivamente sul fronte della prevenzione della dipendenza da smartphone (e delle dipendenze in generale), e non solo con le custodie Yondr. Cito un esempio virtuoso che mi è stato segnalato da uno degli insegnanti che ho contattato per chiedere se fossero al corrente di Yondr: si chiama Giovani Spiriti , è un progetto di prevenzione promossa dalla Regione Lombardia (ATS Bergamo) che coinvolge insegnanti e alunni e che tra le varie finalità annovera il fornire un'informazione ed un'educazione normativa corretta su alcol, droghe, gioco d'azzardo, smartphone e social network, nonché sensibilizzare (anche sul) tema dell'utilizzo eccessivo di smartphone.

Chiudere uno smartphone in una custodia è un'operazione semplice - costi a parte per una scuola - formare un ragazzo o convincere un adulto in modo che decida autonomamente quando è giusto non usare lo smartphone è impegnativo, ma probabilmente paga di più sulla lunga distanza. E voi cosa ne pensate? Per quanto e in che circostante non vi pesa restare disconnessi?


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Commenti

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alecns

Ci vuole più educazione e rispetto per le regole. Questo è il punto cruciale. Se si mette una regola di non usare il cellulare durante un concerto o un evento, non si usa il cellulare. Punto. Ma qui ognuno fa in proprio, pensa in proprio e fa quello che vuole, se ne sbatte delle regole, e usa il cellulare a sproposito.

Detto questo, disinibire i cellulari così e una privazione della libertà. Io ad un concerto dove impediscono al mio cellulare di funzionare non ci andrei. Sia per una questione di principio, sia perchè se qualcuno non sta bene e mi chiama, io devo e voglio essere reperibile, e non accetto che ci sia qualcuno che me lo impedisca perchè gli dà fastidio vedermi con il cellulare in mano.
Bisogna puntare sull'educazione, il progresso è tutto lì.

Tetsuro P12

La gente ha bisogno di un preservativo per spegnere il cellulare? Ma un po' di rispetto per il pianeta ce l'avete o no?!

Rocco Siffredi

Sono in totale disaccordo con l'idea di "vittima della dipendenza" come se la dipendenza fosse un nemico che ci assale. Perchè così la stai presentando.

La dipendenza te la crei tu con le tue mani, con l'ignoranza, con comportamenti sbagliati, con errori su errori. Se ci caschi non sei vittima della dipendenza, sei vittima di te stesso.
Per diventare dipendente di qualcosa devi abusarne. Se abusi di qualcosa che può portare a certe conseguenze per me sei solo un cogIione. Punto. Non provo nessuna compassione per chi si mette nei guai da solo.

Poi ovvio che ci possono essere casi a parte, come avevo già scritto. Determinate condizioni patologiche, o il tipo alcolizzato perchè gli sono morti moglie e figli, queste sono cose che posso umanamente capire, ma sono una minoranza.
La maggior parte di chi è affetto da qualche forma di dipendenza è uno stupido che se l'è cercata e che non ha avuto la volontà di reagire quando ancora poteva farlo. Perchè ovviamente il succo del discorso è riuscire a fermarsi PRIMA e non DOPO.

Sì, A New Level.
Solo per questo motivo si merita la mia stima

LaVeraVerità

Se conoscessi anche in minima parte le origini biochimiche delle dipendenze non diresti tante stron zate, tu e la tua volontà di ferro. Prega di non essere mai VITTIMA di una VERA dipendenza.

LaVeraVerità

3 ore al giorno sono quasi 45 giorni (un mese e mezzo) all'anno di vita buttata al cesso. Contento tu...

rsMkII

Io lo mettevo in modalità aereo, ma siccome mi è venuto il dubbio che qualcuno potesse chiamarmi per una questione importante, ormai lo lacio acceso ma con volume molto basso (per non prendersi un mezzo infarto per lo spavento!). La soluzione ad ora è:
1) telefono molto distante dal letto (serve soprattutto per la sveglia al mattino)
2) niente dati (così che i vari whatsapp/servizi siano tagliati fuori)
3) possibilmente una whitelist per i cari che potrebbero chiamarmi

Eagle03

Si, anche perché ormai nella maggior parte delle scuole ci sono lim e pc connessi alla rete wifi e i professori usano il registro elettronico quindi sarebbe solo un problema.

tito
Tiwi

guardando le statistiche di benessere digitale risulta che utilizzo lo smartphone circa 2-3 ore al giorno..direi che alla fine non è una cosa esagerata
poi x chi ne è proprio dipendente, le cose cambiano, ma come tutte le dipendenze, è difficile abbandonarle

Rocco Siffredi

La dipendenza dal cellulare (o pc, tablet, e via dicendo) è come l'obesità.
Tolti pochi casi genetici/patologici, se sei uno che si strafoga di patate fritte non serve mettere il lucchetto al frigo, dovresti capirlo da solo che fa male e agire di conseguenza.
Scusate ma io non provo nessuna pietà nè compassione per chi non riesce ad avere un minimo di volontà.
Sti sacchetti per cellulare è come comprare le pastiglie e tisane pseudo miracolose che speri ti facciano dimagrire senza sforzo. In altre parole, speri che altre cose facciano il lavoro al posto tuo. E lo trovo un ragionamento sbagliatissimo.

E K

Bambole in silicone. Altro che indovinello

E K

Spero che a breve ci infilino in gabbie come criceti e ci aprano gli accessi solo a determinati orari, e solo per fare determinate cose, senza possibilitá di deviazione, altrimenti noi poveri esseri umani privi di volontá non sapremo proprio piú che fare...

Riddorck

Esiste il silenzioso o la modalità non disturbare... Entrambi ti risolvono il problema

gms

Non hai capito.
Se fatta bene, la filosofia è utile anche ad uno studente dei corsi professionali: quello che conta non è tanto ripetere a pappagallo vita morte e miracoli del filosofo X (siamo d'accordo sul fatto che in Italia funzioni così), ma imparare a pensare. È fondamentale per formare un pensiero critico, che è fondamentale a quest'età.

Sarà anche vera la storia dei due anni intensi di preparazione alla fine delle superiori (non ne so molto di come funzioni la scuola in Inghilterra prima dell'università), ma di certo la preparazione fornita non differisce molto da quella fornita da un Liceo Scientifico italiano: non ho avuto particolari problemi a fare l'application per studiare proprio ingegneria in Inghilterra (poi alla fine non sono andato per motivi famigliari). Ho visto gli esami di un amico che studia ingegneria proprio a Londra e la difficolta non era sicuramente superiore a quella degli esami che faccio io; quello che cambia molto è l'approccio, più teorico qua, più pratico da voi (ognuno dei due ha pro e contro).

JustATiredMan

che se arriva qualche email di marketing, o notifica di qualche giocerellone su whatsapp, o facebook, o qualche altra boiata, si mette a fare "beep" ed accende il display. In una stanza buia, e magari verso la fine della notte, può essere fastidioso e farti svegliare.

Riddorck

Ok, va bene come soluzione, come va bene questa custodia che da un maggior (finto) senso di autonomia allo studente.
Un metodo vale l'altro

sgarbateLLo

fino a prima degli slogan era una prestazione notevole

ghost

In quel caso basta farlo chiudere in armadietto e lasciarlo solo all'insegnante

Account Anniversario

Le imposizioni non vanno mai bene la gente prima o poi si incazza

Riddorck

Semplicemente a scuola non dovrebbe essere usato. Non importa chi più, chi meno, deve esserci uno stato equo all'interno dell'edificio scolastico

Giardiniere Willy
Riddorck

Così apri lo zainetto e lo tiri fuori

Riddorck

Cosa cambia tra spegnere il telefono o lasciarlo acceso la notte?

Riddorck

Puoi farlo, ma devi pensare ad alcuni fattori:
1) TUTTI i 600 (non so quanti sono) studenti devono avere un secondo telefono da portare a scuola tutti i giorni. Già questo è difficile

2) Immagino siano stati integrati dei regolamenti in merito, tipo: appena scoperto un ragazzo con un device fuori da yondr, sospensione

Riddorck

Finché vengono dati in mano a bambini/adolescenti strumenti tecnologici (smartphone) senza nessun tipo di formazione su quanto possono provocare dipendenza e come usarli al meglio...

Andrea

Scusate ma io non capisco una cosa.
Ok il "divieto" dello smartphone ad eventi e simili. Ma non dimentichiamo che lo smartphone è, prima di tutto, un mezzo di comunicazione.

Se io sono per 2/3 ore ad un evento, esigo di potermi accorgere se un mio caro mi chiama per un'urgenza.

Non conosco questo prodotto, ma sembra che comunque la custodia copra l'intero schermo del dispositivo.

In tal caso lo ritengo troppo estremo.

Lorenzo Cot

cioè ora si paga un gadget che fa la stessa cosa della modalità aereo? non basta far mettere i telefoni su un tavolo durante la lezione?...boh

Account Anniversario

Questa era cattiva... LoL

MatitaNera

Ti fa onore.

Pablo Escodalbar

Perfino i Pantera?! ahahah

Account Anniversario

Anche io. Io per esempio mi sono specializzato nel fare schifo.

MatitaNera

Faccio anche altro...

Account Anniversario

Esatto. Ci hai messo 11 ore ma ti perdono. LoL

MatitaNera

Le macchine, il bus!

3DBoom

siamo arrivati ai dissuasori d'uso. Estinzione grazie.

BLERY

Io spengo solo l'internet

Antonio

Io e la mia signorina stiamo bene insieme...

BLERY

https://uploads.disquscdn.c...
Le mie custodie sono le migliori, fatta su misura fatichi a tirar fuori lo smartphone così ti passa la voglia di usarlo

Ikaro
Trhistan

Chi? Io o il pazzo armato?

xpy

Illegali si, ma dipende tutto da quanto sei disposto a spendere

Madfranck

certo, secondo il tuo modo di vedere. Ma secondo quello di altri no. e' per questo che la scuola va a scatafascio.: la gente studia quello che vuole. il resto non serve. poi abbiamo avvocati con lauree e master, magari preparatissimi, ma a cui serve un interprete per farsi capire. Buonanotte

xpy

Ma tanto che sia acceso o spento, alla fine volendo uno lo accende appena sveglio ed è la stessa cosa, piuttosto se ti chiamano alle 3 di notte probabilmente è qualcosa di importante

kanna mustafa

Vedo che hai saltato comprensione del testo a scuola , se leggi il mio commento sopra ho messo le lingue tra le materie che contano a scuola.

kanna mustafa

Qua in UK se uno vuole diventare ingegnere si fa 2 anni intensi di chimica/biologia , matematica e fisica durante la quarta e quinta superiore , alla fine dei conti quelle quattro sono le materie che contano per uno interessato in una carriera in scienze, se volevo fare filosofia la facevo al università insieme a matematica al posto di ingegneria.

Madfranck

anche di pietro era laureato. e non sapeva nemmeno parlare italiano.Questo perche' lo studio della lingua italiana, secondo il tuo concetto, non serve.

kanna mustafa

1) Ah ,da quando in qua ci si laurea in ingegneria senza studiare?
2)Sia la destra che la sinistra italiana fanno schifo , anzi al momento la politica in generale non importa quale paese sia fa schifo ed è piena di soggetti inutili che non combinano nulla di buono durante i loro mandati.

Madfranck

infatti i terrappiattisti sono gente come te che non ha voluto e non vuole studiare..

In un tour suonava pure un riff dei Pantera. Non è una brava chitarrista, ma ci prova ahah

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