
21 Settembre 2021
Non solo Amazon e Google. Anche Facebook è convinta di poter dire la sua in un mercato in grande crescita come quello degli smart display. Lo dimostra questo Portal, un dispositivo che potremmo definire in poche parole come una cornice digitale intelligente per fare le migliori videochiamate su WhatsApp. In questa breve recensione vi spieghiamo come funziona e tutto quello che c’è da sapere a livello di privacy, un aspetto sempre piuttosto delicato quando si ha che fare con Facebook.
Una cornice digitale, si diceva. Facebook Portal si presenta come una digital frame - peraltro di buona fattura - con un grande display touch screen da 10 pollici (1280 x 1080 la risoluzione) e un caratteristico piedistallo cilindrico che funge sia da connettore di alimentazione, sia da base per lo stand. A questo proposito va detto che, proprio come una cornice, il Portal può essere girato sia in orizzontale che in verticale, con adattamento dinamico dei contenuti.
Le facoltà sensoriali arrivano da un corredo di microfoni (quattro) e da un sistema di speaker situati su ambo i lati. Ma il vero pezzo pregiato della dotazione del dispositivo è la fotocamera integrata, anzi la smart camera, un elemento che - come si vedrà - risulta fondamentale per le videochiamate. Merito di un’ottica grandangolare con campo visivo di circa 115 gradi ma soprattutto di un sistema di framing automatico che sfrutta l’intelligenza artificiale per individuare e seguire gli interlocutori che si muovono davanti al dispositivo.
Come tutti i dispositivi intelligenti, per funzionare Facebook Portal deve essere per prima cosa connesso al WiFi di casa. Ma non solo. Per sfruttare tutte le facoltà di cui è dotato deve essere collegato a tutti i vari servizi che in un modo o nell’altro vengono tirati in ballo: Facebook, in primis, ma anche Messenger, WhatsApp, Alexa, Spotify. In totale fanno più di una dozzina di autorizzazioni incrociate, una prassi che se da un lato ha il merito di essere molto trasparente, dall’altro trasmette una certa sensazione di disagio. Si ha come la percezione, mai così netta e cruda, che i dati che mettiamo sul piatto siano davvero tanti, forse troppi.
Ad ogni modo. Una volta terminata la lunga procedura di attivazione possiamo iniziare a utilizzare Portal sfruttando una delle tante modalità di interazione offerte dal dispositivo. Toccando il display potremo innanzitutto accedere alle impostazioni e ai vari menu dell’interfaccia touch: si può ad esempio navigare sul web attraverso un browser integrato, selezionare i contatti di Messenger e Whatsapp preferiti e, da questi, avviare una chiamata/videochiamata.
Sempre dalle impostazioni possiamo chiedere a Portal di creare delle fotogallery sfruttando le immagini presenti nei nostri account Facebook e Instagram. L’alternativa (che consigliamo) è quella di essere indipendenti dai social scaricando sul telefono l’omonima applicazione mobile (Facebook Portal) e da qui selezionare le foto (non necessariamente quelle di Facebook) da far girare in loop sulla cornice digitale.
C’è infine l’interazione vocale che arriva dall’integrazione nativa di Alexa. L’esperienza è quella che abbiamo imparato a conoscere in questi anni sui vari prodotti Echo e sui dispositivi di terze parti powered by Alexa - con la possibilità di connettersi alle proprie playlist musicali e ai vari dispositivi connessi di casa, ma anche di ricevere informazioni relative a previsioni meteo, notizie e altre curiosità - ma con alcune limitazioni legate alle funzioni proprietari. Non è possibile ad esempio effettuare i drop in e le chiamate su Alexa, nonché sfruttare certe skills non ancora ottimizzate per il dispositivo.
Ci sarebbe infine una quarta via d’accesso al dispositivo, quella che passa dall’assistente personale di Facebook, accessibile attraverso la wakeword “Hey Portal”, che purtroppo però non ancora disponibile in Italia.
Ma, è evidente, Facebook non ha realizzato Portal per offrire un simulacro dell’esperienza offerta dai vari Amazon Echo o da qualsiasi altro dispositivo intelligente oggi sul mercato. La vera motivazione che sta alla base di questo prodotto sta nella volontà di portare sul mercato un oggetto che permetta di effettuare chiamate e videochiamate a mani libere nel modo più semplice possibile.
Missione compiuta, verrebbe da dire. Già perché al netto di tanti discorsi, quando si tratta di fare videochiamate Portal si dimostra davvero efficace. Tutto quello che bisogna fare, nello specifico, è selezionare un contatto di Messenger o di WhatsApp e avviare la chiamata. Al resto ci penseranno i microfoni e gli speaker integrati ma soprattutto la smart camera. Che cercherà di far stare tutti dentro l'inquadratura, avvicinandosi o allontanandosi da noi e dagli altri presenti nella scena, sia che si tratti di una pigra conversazione sul divano di casa piuttosto che di una più frenetica chiacchierata in movimento.
Tutto molto comodo, non c’è che dire, peccato davvero che non sia (ancora) possibile far partire la chiamata/videochiamata attraverso un comando vocale; per farlo bisognerà aspettare anche in questo caso la versione localizzata dell’assistente virtuale di Facebook. Non del tutto comprensibile, inoltre, il motivo che ci impedisce al momento di utilizzare WhatsApp senza dover obbligatoriamente passare da Facebook/Messenger; probabilmente si tratta di un vizio di gioventù che verrà risolto con i prossimi aggiornamenti del software.
Va detto che per i più piccoli, e più in generale per tutti gli amanti degli effetti speciali, ci sono anche tutta una serie di maschere in AR per rendere le conversazioni più divertenti. Volendo si può anche sfruttare un’applicazione integrata (L'angolo delle storie) per raccontare favole in realtà aumentata con tanto di voci modificate. Bella idea, che sarebbe anche migliore se solo ci fosse la possibilità di sfruttare l’app anche da smartphone, così da permettere a genitori e parenti di improvvisarsi narratori anche quando si è lontani da casa.
Ma veniamo a uno dei punti più discussi di questo dispositivo, la gestione della privacy. In fase di presentazione Facebook ci ha tenuto a sottolineare più e più volte il lavoro svolto dal suo team per garantire un modello chiaro e semplice per il controllo dei dati personali. Soffermandosi su tre punti in particolare.
Il primo riguarda la tutela delle chiamate e delle videochiamate. Che restano riservate. Facebook ci ha spiegato che nessuna conversazione viene registrata, proprio come già accade sui telefoni, con un sistema di crittografia end-to-end per tutte le chiamate su WhatsApp e una crittografia in transito per quelle su Messenger. La fotocamera di Portal, inoltre, non utilizza il riconoscimento facciale e non rileva l’identità: tutte le elaborazioni vengono eseguite in locale, sul dispositivo, e non sui server di Facebook.
C’è poi l’aspetto delle interazioni vocali, relativo a tutti quei comandi inoltrati a parole verso il Portal. Su questo punto, Facebook ha specificato che le domande e le richieste pervenute al dispositivo ogni qual volta si pronuncia la fatidica frase “Hey Portal” vengono sì trascritte e archiviate sui propri server (per un massimo di 3 anni) ma che tale attività viene svolta per migliorare l’accuratezza del riconoscimento vocale. La buona notizia è che è possibile disattivare l’archiviazione o cancellare per intero le interazioni vocali, quella meno buona è che per farlo è necessario accedere alle impostazioni di Portal o al Registro delle attività di Facebook attraverso una procedura che è tutto fuorché intuitiva.
In ultimo, per chi fosse ossessionato dall’occhio (e dall’orecchio) indiscreto di Facebook, c’è sempre la possibilità di rendere Portal completamente sordo e cieco. Per farlo basta spostare l’apposito selettore situato sulla cornice del dispositivo che di fatto chiude - meccanicamente - la fotocamera, i microfoni o entrambi.
Per com’è oggi, Facebook Portal è un prodotto che ha ragion d’essere soprattutto per un motivo: la possibilità di fare videochiamate via WhatsApp da casa nella massima comodità. La qualità audio ma soprattutto la capacità della fotocamera integrata di seguire i movimenti del chiamante (e quelli degli altri presenti sulla scena) rappresentano un vero valore aggiunto per chi, per necessità o virtù, ricorre spesso a questo strumento per ridurre le distanze da amici e parenti.
Il prezzo tutto sommato elevato del dispositivo - 199 euro per la versione da 10’’ da noi provata ma in commercio esiste anche una variante da 8’’ (Portal Mini - 149 euro), una da 15,6’’ (Portal+, 299 euro) e una senza schermo da attaccare al televisore di casa (Portal Tv - 169 euro) - può essere giustificato solo da questo aspetto e dal design tutto sommato elegante del prodotto. Tutto il resto, compresa la parte di interazione con l’assistente virtuale, resta un gradino sotto i vari smart display oggi sul mercato, questo almeno fintantoché non sarà possibile usufruire dell’esperienza nativa dell’assistente di Facebook (attiva per il momento solo negli Stati Uniti e Canada).
Dal punto di vista della privacy e più in generale del trattamento dei dati personali, il modello utilizzato da Facebook non si discosta molto da quello adottato da Amazon per i suoi dispositivi intelligenti, con la registrazione delle sole interazioni vocali al fine di migliorare l’accuratezza della comprensione. Agli utenti resta comunque lasciata la facoltà di disattivare o cancellare l’archivio delle registrazioni o - per chi proprio si sentisse spiato - di escludere tout court l’attività di microfoni e videocamere. Anche se, va detto, chi è troppo diffidente, forse nemmeno considera l'ipotesi di acquistare uno smart display.
Commenti
Praticamente un tablet con una buona fotocamera frontale (ovvero l'unica fotocamera necessaria su un dispositivo di questo tipo) ma non trasportabile... Non capisco proprio il senso di questi dispositivi
Bella recensione!
A 349 haiI IPad 10.2, 3gb ram eccetera...maddai!!!
Costoso, brutto ma soprattutto l’invasione della privacy di facebook che oltretutto deve essere sommata a quella di amazon (alexa).
Delle rassicurazioni non ci faccio nulla, hanno già tradito la fiducia dei clienti e in modo grave.
ricorda un po' le tv di 1984 di G. Orwell vero? ma se proprio a qualcuno possa servire, FB dovrebbe regalarlo solo per le informazioni che potrebbe recepire.
Ma io ho scritto chiaramente che può andare bene per un certo di persone, non stavo mica parlando di te
"nonno sprint videochiama col tablet però non è capace di cliccare su amazon"
a gennaio nei migliori cinema
ma neanche a 20 euro lo vorrei è inutile
Google ed Amazon non sono molto meglio. Io di smart speaker non ne metterò mai in casa. al massimo mi piacerebbe qualcosa basato su Mycroft che è open source e funziona anche solo in locale.
Dispositivo che può essere carino per un certo tipo di persone, ma che perde totalmente senso quando si guarda il prezzo.
Faccia da libro a parte del quale sono un detrattore da tempi non sospetti , ritengo questo dispostivo come altri del genere addatti ad un certo tipo di utenti, non ,evidente, ai presenti , rimane evidente e sempre di più il corto raggio d'azione dei frequentatori HDblog, i quali se non serve a loro non serve a nessuno
Bellissimi i cornicioni super spessi roba di altri tempi.
gente che si stupisce di questi prodotti... non c'è da stupirsi visto la gente che frequenta Facebook e simili.
C'è gente che sta veramente male...
possiamo star qui a parlare anni, ma la verità è che un dispositivo made by facebook, con microfono e fotocamere, da tenere in casa, non lo acquisterei nemmeno sotto tortura
altro che privacy, non sanno nemmeno cosa sia, e non venissero a fare i filosofi parlando di questo aspetto, xk sono gli ultimi a poter dire qualcosa
x il resto, lo trovo un prodotto inutile, esteticamente brutto, costoso e da migliorare lato sw
Otto lui
Sette io
Sei tu
Fallo.
A Varsavia va alla grande.. Contenti loro...
ahhahahh
tU NON DEVI
Si che si fa.
Fallo.
Non si fa così.
Capiscitelo in solitudine.
Spiegaci meglio.
E poi seguono gli speaker, che a rigore non sono "sensi"
Ora sono anche in promo, ma secondo me se vogliono vendere dovrebbero fare un bel taglio di prezzi per un periodo... cioè con 49 hai alexa video da 6, qui minimo ci vogliono 100 e parliamo di prezzi black friday..
si sono lanciati anche nel food quest anno https://uploads.disquscdn.c...
spariranno nel giro di 2 settimane... a volte penso che queste grandi aziende debbano impiegare forzatamente del personale in esubero... ne venderanno giusto qualche centinaio ai recensori che divulgheranno la principale caratteristica del prodotto... fermacarte luminoso
mi pento di aver fatto click...
Concepito e realizzato da: https://uploads.disquscdn.c...
Questo aggeggio è come la corazzata Potëmkin.
È un tablet da 30 euro venduto al triplo, se anche trovano solo 2 fessi a cui venderlo sono in pari
Mi immagino i vecchietti soli a cui uno compra questo per poter chiamare la famiglia. Loro di certo non se lo comprerebbero da soli.
Ma davvero hanno presentato 'sto coso?
I famosi anziani che fanno videochiamate
Come dispositivo business non ha senso e a livello consumer lo smartphone la fa da padrona. Giusto agli anziani può tornare comodo
AAA;
Cercasi un redattore un po' più contro corrente.
Ma che è sta c@c@ta?
Si si, ne compro 5
corro a prenderlo
"Le facoltà sensoriali arrivano da un corredo di microfoni (quattro)"
"Per sentirti meglio." (cit.)
si può solo videochiamare o anche chattare su wa come fosse wa web?
100 euro
Nelle slide ci sono foto poco rassicuranti...per come sono fatto io. ;)