Google ha violato i brevetti Sonos, c'è la sentenza. E gli speaker peggiorano subito

07 Gennaio 2022 107

La International Trade Commission (ITC) degli USA ha giudicato Google colpevole della violazione di cinque brevetti di Sonos relativi agli altoparlanti intelligenti. Nonostante per farlo avesse due mesi di tempo, Google ha già provveduto ad apportare un paio di cambiamenti per fare a meno delle tecnologie di Sonos coinvolte. E non sono migliorativi per gli utenti, anzi: di fatto si tratta di rinunciare a due comodità a cui si era giunti attraverso l'uso dei brevetti di Sonos.

Il primo di cui si legge nel post della Google Nest Community pubblicato a tempo di record riguarda la regolazione del volume. Da "ora" in poi non sarà possibile chiedere ad Assistant di modificare il volume di più Nest o Google Home contemporaneamente, o banalmente di farlo tramite il bilanciere del volume dello smartphone. Niente "Ok Google, diminuisci il volume di tutti gli altoparlanti in cucina": si dovrà regolare ciascun altoparlante singolarmente attraverso Google Assistant, l'app per smartphone o un Nest Hub.

Lo stesso post annuncia inoltre che "un numero ridotto di utenti" dovrà utilizzare la "Device Utility app" per la configurazione iniziale degli speaker e per installare gli aggiornamenti. Dunque si potrebbe ricevere una notifica - avverte Google - in cui viene chiesta l'installazione di questa applicazione per ottenere gli aggiornamenti. "Continueremo a supportare i nostri utenti e a lavorare per ridurre al minimo eventuali ulteriori modifiche", conclude Google. Non è chiaro se i correttivi a seguito della violazione saranno applicati in tutto il mondo o solamente negli USA, ma sarà evidente presto e, in caso, sappiamo già cosa cambierà.

DUE ANNI DI DISCUSSIONI

Le scintille legali si sono innescate nel gennaio del 2020, quando Sonos ha denunciato Google per aver utilizzato in modo indebito (quindi senza pagare royalty) cinque brevetti sulla tecnologia multi room, portata sul mercato proprio dall'azienda di Santa Barbara. Due anni dopo è arrivato il verdetto dell'ITC a favore di Sonos, con Google che ha letteralmente corso per implementare i primi correttivi, convinta forse che servisse ad evitare guai maggiori: nel peggiore dei casi, Big G potrebbe essere costretta a ritirare dal mercato alcuni dei prodotti con i quali ha violato i brevetti.

Piuttosto dure le dichiarazioni di Eddie Lazarus, Chief Legal Officer di Sonos:

Apprezziamo che la ITC sia arrivata alla conclusione inequivocabile che Google abbia violato tutti e cinque i nostri brevetti in questione. [...] È possibile che Google possa eliminare le caratteristiche coinvolte o comunque modificarle, peggiorando i suoi prodotti, in modo da aggirare il divieto di commercializzazione stabilito dall'ITC. Ma mentre Google può peggiorare l'esperienza dei suoi clienti nel tentativo di eludere il divieto, i suoi prodotti continueranno a violare diverse dozzine di brevetti Sonos, quindi continuerà a commettere degli illeciti e i danni dovuti a Sonos si accumuleranno. Google in alternativa - come peraltro già fatto da altre aziende - può pagare delle royalty per le tecnologie che intende utilizzare e che negli anni ha utilizzato in modo non lecito.

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Commenti

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Marco

un po' d'ironia ogni tanto non guasterebbe da queste parti...
Io comunque stavo rispondendo a colui il quale afferma che l'italiano soffre della "sindrome da maggiordomo" solo perché si chiede ad un dispositivo di mettere della musica o accendere una lampadina.

Alex Neko

Piu' che inutile, costoso.
Ho le tapparelle elettriche a casa, se volessi comandarle tutte con la voce quanto mi costerebbe? tra sensori cablaggi interruttori ecc per non parlare delle luci e ti altre cose

Riccardo sacchetti

Ma cosa c'entra? Si usa la tecnologia, senza dubbio. Ma quando ha senso usarla.

Riccardo sacchetti

Non lo trovo complesso, ma inutile. Soprattutto in un momento in cui c'è una carenza incredibile di tutto. Un cruscotto con quello che serve, analogico, cosa ti toglie?

sirkuito

Se tu lo trovi complesso, semplicemente non usarlo. PS

TheBoss

bastava mettere i fondi di caffè intorno al computer così le lumache e il millennium bug stavano lontani

Riccardo sacchetti

Perché non si può avere una via di mezzo? Per il TV basta un telecomando a pile, per il resto un dispositivo decisamente più complesso collegato a Internet che invia svariati dati per profilazione e le solite cose. Per fare cosa? Accendere o spegnere la luce? Alzare una tapparella o impostare un strip rgb?

Riccardo sacchetti

Purtroppo sono così migliaia di brevetti. Praticamente brevettano idee "di base".

Marco

credo faccia proprio così. Anche per le ricette...prende, va in biblioteca, cerca quello che vuole, prende appunti, torna a casa e inizia cucinare. Oppure chiama direttamente la Benedetta Rossi

Love is All

Giusto così, come se mancassero a google soldi per pagare i brevetti sonos.
Che pidocchi pulciari alla google.

Walter

la seconda frase smentisce la prima

Walter

Sono felice per te, evidentemente non hai Google home.
Apple music è incompleto su molte piattaforme ci sono servizi analoghi che girano su tutto ergo Apple music è inutile se non in un abbonamento unico Aplle.

Chicco Bentivoglio
ilMartiniano

Esatto, quello è uno dei brevetti

Gv83

A me da un mesetto non fa cambiare il volume dei gruppi di altoparlanti..
Sonos ha brevettato il cambiare volume su un gruppo di diffusori? È al livello del brevetto dell'aria fritta

comatrix

Grazie mille.

sirkuito

Quindi immagino tu per cambiare canale, alzi il c@lo dal divano e premi il tasto direttamente sul televisore, visto che non ti piacciono "i maggiordomi"

O_Marzo

Ma che fastidio ti dà?

sirkuito

Io ho notato che quando lancio la riproduzione su un gruppo da un dispositivo, devo per forza usare lo stesso dispositivo per cambiare il volume. Es lancio l'ascolto dalla cucina su tutta la casa, se chiedo al dispositivo in salotto di abbassare il volume, Google mi risponde che non è possibile farlo da li. Non so se è correlato all'articolo, ma succede da un mesetto, prima no.

berserksgangr

Mi ricorda Xiaomi...

HeiSiri

Io uso la "e" dopo la virgola solo se la frase prima è un inciso. Tipo "Marco, che era appena tornato a casa, e Tommaso erano fratelli". Non so però se è corretto grammaticalmente :/

domingo

Per fortuna la sindrome del maggiordomo sta sparendo dalla case degli italiani e nel mondo. Google alza o abbassa il volume, Alexa abbassa la tapparella, Pippo puliscimi il c@@lo,

Soter

Google potrebbe comprare Sonos ed il problema sarebbe risolto...

loscalpello
TheBoss

se il design ha necessità funzionali non puoi brevettarla. Una "funzione" non puoi brevettarla.
Ma puoi brevettare il modo di ottenere quella funzione.
Partendo dal tuo esempio, ipotizzando che sul mercato ci siano ruote "tonde ma non perfettamente tonde" e BMW inventasse un particolare processo per realizzare ruote "100% tonde" e che queste diano un vantaggio in termini comfort e sicurezza potrebbe tranquillamente (e giustamente LO FAREBBE). Se vuoi ruote 100% tonde o usi in licenza il sistema BMW o ti inventi un sistema diverso

TheBoss

basti vedere la guerra al congiuntivo...

seers69

Va be allora perché non funziona con google home, lo si può usare solo con prodotti apple? Io lo uso con telefono android e funziona benissimo, giusto per fare un esempio...

greyhound

infatti non hanno brevettato la possibilita di gestire piu altoparlante in contemporanea...
hanno brevettato il software che lo fa e google l'ha copiato

comatrix

Ma non sarà per caso patatoso? Chiedo eh

comatrix

Non immagini neanche quanto tu "ai" ragione ^^

Apocalysse

E' un problema dei brevetti USA dove puoi brevettare l'idea, in Europa non esiste niente del genere.

TheBoss
DeePo

Mmmh, no, puoi brevettare una funzione nel momento in cui ti mantieni abbastanza vago sul metodo per implementarla, vedi caso swipe unlock. Purtroppo quello dei brevetti è un problema crescente, soprattutto quelli ottenuti negli States, dove sono sempre più elastici nel definirne i confini.
Tra l'altro, chiedere non significa ottenere, visto che non c'è nessun obbligo, non sono tecnologie fondamentali, pertanto FRAND. Cioè, diciamo la verità, non sono manco tecnologie. Spiace constatare che SONOS si sia dovuta ridurre a fare il patent troll, evidentemente gli affari vanno malino.

Paolone

Sono ignorante in materia, quindi fucilatemi pure, ma a naso mi viene da pensare che non possa nascere alcuna class action (come auspicato qui nei commenti) per il fatto che in ogni contratto di licenza software c’è sempre una voce “L’azienda talDeiTali si riserva il diritto di modificare funzionalità …” quindi basta questo per pararsi il didietro, o sbaglio?

PilloPallo

Questa sera sei un po' troppo petaloso

Superstar never dies

Come si chiamava il pagliaccio?

Superstar never dies

La lingua cambia in base all'ignoranza della gente. Prima o poi si potrà dire ho stato io. Basta un po' di pazienza

pollopopo

La virgola si usa per dar respiro alla frase, diciamo che è meglio evitarne l'uso dopo di essa perché è facile fare errori

PilloPallo
Superstar never dies

È tornata la libertà di espressione

comatrix

Grazie mille, esaustivo

la fonte è https : / / www. treccani . it /magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_1540.html

dopo il punto io sapevo MAI la "e"...
loro ci hanno aggiunto anche una virgola rendendo la frase anche più scorretta se possibile dato che descrivono una conseguenza facendola partire dopo una cesura netta: il punto.
La "E" dopo la virgola la si potrebbe anche usare, sicuramente è brutta però sicuramente non dà il risultato della frase che ho criticato.

Ritenere la punteggiatura “un modo per conferire espressione al testo”, quindi flessibile e funzionale, coglie senz’altro una parte delle caratteristiche che sottendono l’uso del sistema interpuntivo. Alcuni segni di punteggiatura si usano prevalentemente per imprimere una intonazione particolare e possono avere una funzione espressiva: il punto interrogativo, il punto esclamativo, i puntini di sospensione. In altri casi (punto, virgola, due punti, punto e virgola), prevalendo la funzione di scansione/unione logico-sintattica, bisogna essere un po’ più cauti e valutare comunque caso per caso. All’artista sarà consentito l’uso “stilistico-espressivo” personale, ma non a chi scrive un componimento a scuola, un verbale di condominio, un atto giuridico, una scheda medica anamnestica, un saggio, un editoriale giornalistico.

per completezza riporto dal sito Treccani l'uso della virgola e della E insieme...la domanda è all'incirca uguale a quella che hai posto tu

29 ottobre 2018
Mi dicono spesso che la virgola non può essere utilizzata prima della congiunzione "e". Io ritengo, invece, la punteggiatura un modo per conferire espressione al testo e quindi utilizzabile a seconda dei casi, nonché secondo lo stile di scrittura di ognuno. Secondo me, quindi, la virgola è utilizzabile prima della congiunzione copulativa "e", come anche dopo di essa. Quale è la vostra opinione a riguardo?

Per venire al merito del quesito posto, si può dire che la virgola prima di una frase introdotta dalla congiunzione copulativa e di solito non si mette: “finisco di studiare e vado a farmi un giro”. Ci sono però dei casi in cui si può adoperare la virgola prima di e: 1) quando il soggetto delle frasi è lo stesso, ma le informazioni contenute nelle frasi sono parecchio differenti tra di loro: “si stava stancando molto, e pensava alle riposanti camminate delle vacanze”; 2) quando il soggetto delle frasi è diverso e le frasi sono distanti per contenuto e grammatica: “eravamo arrivati puntuali, e Maria avrebbe voluto essere con i suoi amici al bar”.

comatrix

A me pare una cavolata, sarebbe come dire che domani non so BMW brevettasse le ruote, stesso discorso degli angoli arrotondati di Apple

comatrix

Io cedevo anche dopo la virgola, ma mi dissero che adesso è corretto usarla, ne convieni o sono fregnacce?

DaMorc

Bene, il sistema è "attraverso una comunicazione senza fili", quindi chiunque voglia farlo wireless (con qualsiasi tecnologia) si metta in coda per pagare.
Guarda che generalmente questi brevetti sono fatti davvero così. Ci sono un sacco di dettagli inutili per farli accettare dall'ufficio brevetti, poi quando li fanno valere dicono che l'importante è l'idea che c'è dietro. Quindi è esattamente come brevettare l'idea.

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