
17 Novembre 2022
31 Maggio 2022 413
Il famigerato iPhone con ingresso USB-C potrebbe presto svestire i panni della chimera (o del bizzarro esperimento amatoriale) e trasformarsi in realtà. A confermarlo non sono solo le numerose notizie trapelate dai media internazionali nelle ultime settimane, che vedrebbero il colosso di Cupertino pronto a cedere alle ultime normative UE (che approfondiremo nel corso di questo articolo) e pensionare il fido Lightning, connettore proprietario prodotto a partire dal 2012 in combo con iPhone 5, per anni difeso con il coltello tra i denti (parleremo anche di questo).
Ma lo è anche la netta sensazione, condivisa in egual modo da esperti e consumatori e confermata dai fatti, che i tempi per il wireless come unico standard di ricarica non siano ancora sufficientemente maturi, e che la fase intermedia che separa il presente da un futuro interamente sprovvisto di cavi e porte sia un'inevitabile resa al cospetto della Type-C. Tra i recenti provvedimenti in ambito europeo, le mosse dei produttori, i ripensamenti e le ufficialità imminenti, la partita si infittisce e sullo scacchiere degli standard di ricarica l'USB-C acquista un ruolo ancor più centrale, ma non immortale. Lo vediamo in questo articolo.
Oltre dieci anni fa, il mercato (e le soffitte) erano popolati da oltre 30 esemplari di connettori diversi per la ricarica dei dispositivi elettronici. Successivamente, su base volontaria dei produttori e sotto l'egida europea, la pletora di caricabatterie sino ad allora disponibili si è drasticamente dimezzata, riducendosi a tre soli standard "superstiti": la porta microUSB, la Lightning e l'USB-C, o Type C, che sarà destinata a cannibalizzare le altre e rimanere l'unico standard di ricarica compatibile con le apparecchiature elettroniche di piccole e medie dimensioni in vendita nel Vecchio Continente.
Nella sua battaglia decennale in favore della standardizzazione dei connettori, l'Unione Europea ha messo in saccoccia ben più di un valido risultato. Per ultimo, il via libera del Parlamento europeo per la direttiva della Commissione sull'introduzione di un caricabatterie universale per gran parte dei dispositivi elettronici in commercio, come smartphone, auricolari, console da gioco, fotocamere digitali, tablet e molto altro, a esclusione dei piccoli indossabili che faticherebbero, per ovvi motivi dimensionali, a ospitare una porta USB-C (ad esempio, smartwatch, smartband). L'intento è di estendere in futuro il campo di applicazione della proposta anche ai notebook, che sarebbero così obbligati a sottostare alle nuove regole.
La proposta di legge sarà in seguito negoziata con i singoli governi UE ed entrerà in vigore nei prossimi due anni, entro il 2024. Oltre al caricabatterie standardizzato, la normativa punterebbe a rendere interoperabili le tecnologie di ricarica wireless entro il 2026 per scongiurare ulteriori segmentazioni del mercato e limitare la dipendenza dei clienti dai singoli produttori, oltre a rendere più chiare le opzioni di ricarica dei dispositivi agli occhi dei consumatori attraverso apposite etichette.
Il risultato, a compimento dell'iter legislativo della proposta, permetterà agli utenti di non avere più la necessità di acquistare nuovi cavi o caricabatterie nel momento dell'acquisto di un device di nuova generazione, guadagnando di conseguenza in praticità, versatilità e, soprattutto, sostenibilità.
Sull'ultimo punto, in particolare, i numeri dimostrano che anche i cavi e i connettori contribuiscono a rimpolpare la vasta montagna di rifiuti elettronici (RAEE) che si accumula ogni anno, arrivandone a produrre dalle 11.000 alle 13.000 tonnellate annue, per un miliardo e mezzo di caricabatterie per dispositivi portatili spediti in Europa.
Tornando a Cupertino e alle indiscrezioni trapelate di recente, il prossimo futuro di Apple sarà nel nome della porta USB-C, ma non per sempre. La Mela morsicata, tra i principali detrattori della standardizzazione e accanita paladina del cavo Lightning, ha iniziato a mostrare i primi segni di "cedimento" integrando la USB-C nei MacBook a partire dal 2016 e negli iPad dal 2018, senza tuttavia considerare la possibilità di allargarla ai telefoni.
Dopo anni di direzione ostinata e contraria, secondo il noto analista Ming-Chi Kuo l'arrivo del primo iPhone con Type-C sarebbe vicino e potrebbe coincidere con il lancio di iPhone 15, previsto per la fine del 2023. Ma, come anticipato, sarebbe solo un momento transitorio in vista del passaggio definitivo all'epoca successiva, quella portless, destinata a durare ben più a lungo.
Tra rumor e supposizioni, che in passato avrebbero addirittura scommesso su iPhone 12 come primo smartphone della Mela dotato di connettore USB-C, la svolta sarebbe ora vicina - accompagnata da un primo accenno di divorzio dalla Lightning. Le novità non finiscono qui: secondo le previsioni dell'analista, la Type-C potrebbe fare il suo debutto anche sui futuri accessori a marchio Apple, a partire dagli AirPods Pro 2, insieme a Magic Keyboard, Magic Trackpad, Magic Mouse e la batteria MagSafe.
Sulle motivazioni che si nascondono dietro al reiterato rifiuto del connettore unico da parte di Apple, la risposta ufficiale dell'azienda addita l’adozione di un connettore universale a freno dell’innovazione, anziché suo impulso, che danneggerebbe in primis i consumatori. I fatti empirici suggeriscono però altro: la migrazione degli iPhone verso USB-C obbligherebbe l'azienda a ripensare il proprio modello d'affari, trainato in buona parte dagli accessori proprietari e di terze parti, su cui Apple guadagna royalty forte della certificazione MFI.
Dopotutto, lo sviluppo di un connettore proprietario ha permesso ad Apple di creare un mercato a sé stante, controllando la ricca gamma di dispositivi compatibili con i suoi prodotti. Minarlo, come spiegato in un nostro recente approfondimento, significherebbe una sola cosa: entrate potenzialmente ridotte, e non di poco.
Sebbene la porta Lightning si sia sempre contraddistinta per funzionalità e riparabilità, la sua natura proprietaria la circoscrive all'ecosistema Apple, penalizzandola nel confronto con l'USB-C per diffusione e versatilità. Ad integrare quest'ultima sono infatti la maggior parte dei dispositivi in circolazione, come smart speaker, notebook, tablet e gli smartphone Android più recenti.
Quanto alla velocità di ricarica e di trasferimento dei dati, specie per foto e video, gli esperti premiano a mani basse la Type C, che con i suoi 40Gbps supera i 480Mbps di Lightning. Il presunto arrivo del Lightning USB 3.0 con iPhone 14, che arriverebbe a 5 Gbps per la gioia dei creativi, è stato tuttavia offuscato da una proposta ben più ghiotta, i nuovi cavi USB-C 2.1, che supportano fino a 240W di potenza.
Al netto delle prestazioni, per l'Unione Europea i vantaggi di un connettore unico sono in primo luogo di natura ecosostenibile, in opposizione al fenomeno dei rifiuti elettronici in costante aumento (neanche lo smaltimento di miliardi di cavi diventati inutilizzabili strizzerebbe l'occhio all'ambiente, a dirla tutta). Ma anche economica: in media vengono spesi due miliardi e mezzo di euro per l'acquisto di caricabatterie singoli aggiuntivi, dunque un connettore unico gioverebbe anche al portafogli dei consumatori.
Quanto agli svantaggi, c'è chi sostiene che la standardizzazione possa spingere le aziende ad aumentare i prezzi al dettaglio degli smartphone, ma questo si vedrà soltanto con i conti alla mano. La certezza è una sola: il futuro è portless, e questo lo sanno bene anche i produttori.
Commenti
Su s10e non avevo tutti sti problemi, su s22 nemmeno ne ho, s9 di mia moglie mai problemi di cavo, salvo quando era il cavo ad avere un problema e sempre io con xz1c, il notebook è vari accessori, mai un problema che dipendesse dalla type c in sé, cavi lightning, uno è andato, quello originale carica solo in un verso, ed uno ha perso il dente, la type c al massimo si è piegata per mia negligenza ma funzionava, l'ho messo via solo per sicurezza.
Sembra strano comunque.
Per ora si aggancia perfettamente, solo cavi originali, su s10 un disastro, e assoluta asimmetria tra connettore che sembra sempre storto e parte inferiore, e sto sempre a pulire la porta, insomma, speriamo migliori in futuro USB C
Comunque dipende anche da che cavo hai, io con il tempo ho preso solo cavi a 100w pd per partire lungimiranza, tra smartphone e 2in1 ed ancora pc, tutti di buona fattura, e per iPhone mi è appena saltato uno spigen certificato Apple "compatibile a partire da iPhone 12" a seconda di come lo giro prende o non prende, a prescindere dal caricabatterie.
sono assolutamente d'accordo, poi vabbè sulla scusa del marketing green di apple neanche mi esprimo, perchè mi sembra appunto palese sia una scusa per guadagnare ancora di più altrochè geen!
ahahahahahah
Mmmm....meglio aspettare allora, mi dicono che il 21 sia una bomba,
non vedo l'ora di un bell'articolo utilissono su i Rumors di Iphone 21
In questo sono d'accordo, ma Apple è particolare... E lo è sempre stata... L'unica cosa è non comprare
Si ma ha già la type c.
Ho specificato telefoni GIAPPONESI, non iPhone. E ci sono arrivati ben prima che la usb diventasse "standard"... è chiaro che con l'avvento degli smartphone si siano adeguati ma il mio commento era legato al fatto che noi europei ci riempiamo la bocca di parole come sostenibilità ambientale e riciclo di prodotti quando i giapponesi lo facevano 15 anni fa
macchè, il filo si, l'attacco va che è una meraviglia, non ti dico proprio il mio s10 quando devo ricaricarlo, tempi di ricarica variabili a seconda di come lo attacchi, pulito e cambiato cavo e siamo sempre alle stesse storie, per quanto mi riguarda ci vorrebbe una lightning 3.0
Era solo per dire... i modi per poter sistemare delle caratteristiche esclusive su di una usb-c ne potrebbero trovare a iosa.
Non ce l'ha perchè è nel cavetto :)
avrà miliardi di segnalazioni sul groppone (non solo da me)
Segnalalo quando lo fa’.
La linguetta dentro il telefono è sicuramente una parte esposta che è fragile. Lighting non ce l’ha
Magari non erano venduti da NTT Docomo...
Vallo a dire ad un sistemista che vive di RS232. Ci sono certe cose che non vanno toccate.
no
non era la manina?
chissà se non lo faranno finalmente anche con undertaker e simili.
un'utenza che si rispetta l'un l'altro non sarebbe male ed alzerebbe il livello del sito
L'attacca al .....lol
Muoio.
Si c'e' l ho, ma sto scherzando qui.
se parliamo di stipendi è una cosa se parliamo di potere d'acquisto è un altra . per me cosi a spanne il potere d'acquisto dalla lira fino all euro di oggi si è piu che dimezzato . esempio se prima per comprare dei beni spendevi 1 milione di lire ora per comprare le stesse cose ce ne vogliono 1300-1400
si parla di medie non dello stipendio piu basso
I miei auricolari non sono dei San Daniele per capirci :)
hai il 13 pro?
speriamo che Apple venga acquisita da Oppo
speriamo dai...magari comprerò per la prima volta iphone
Risolverò presto questo problema. Perché sono stanco di usare in modo contorto il mio smartphone.
Invece di un’apertura questi lo stanno castrando sempre di più (l’iPhone) rendendolo veramente difficile da usare.
Persino le foto non riesco a trasferire sul mio pc e diventa sempre più difficile spegnere il GPS oppure il Wi-Fi e Bluetooth.
E quando si scarica non l’attacchi al cavo? Si ricarica col sole?
il braccino mette il cippino
Io porto con me la powerbank magsafe, grande quanto un pacchetto di fazzolettini compatto e vivo bene da inizio 2021.
È più fragile
Connettore magnetico con pin.
Tipo quello che c'era sui nexus di Google che era riservato agli sviluppatori, solo che questo sarà il cavo che l'utente finale userebbe per tutto, ed è il produttore che decide quanti pin e che mole di dati passa, perché e chi ha accesso alla maggior parte delle operazioni fattibili.
Tutti i vecchi cellulari di determinate aziende avevano connettori con pin, ma parliamo di 20 anni e più, oggi uno stesso connettore magnetico o con pin aggiornato alle tecnologie moderne potrebbe essere l'equivalente di una type c 3.2 o oltre, ma è sempre il produttore che decide.
Detto ciò, secondo me nei piani di Apple c'era la tipologia di connettore che ho appena citato, che poi ora ci sarà la type c è solo un bene per tutti, anche apple risparmia adottando la type c, ci perde solo in accessori e nemmeno tanto data la mole di dispositivi ancora in circolazione al momento della transizione.
ma poi io non capisco il senso.. portless e il magsafe a cosa lo attacchi?!?! non è sempre attaccato al cavo? ah comodo portarsi dietro un dischetto da hockey
Ci sarebbe anche da combattere il nero.
Perché le porte costano.
Gli Apple Watch usano il wireless per la diagnostica.
Se mettono la thunderbolt 5 che esce nel 2023 allora si
Io dico sempre la verità.
Non sono mica uno di quegli italiani che dice le cose per passare per il figo della situazione.
Non credo che metteranno una usb-c con ricarica superiore ai 240w che per adesso è il limite,al massimo una usb-c 5.0 che dovrebbe uscire nel 2023 con 80gbps di velocità di trasferimento dati
ma quando si blatera di cable-less ci si dimentica delle sync con i pc /mac? della modalità DFU? del transfer dei file in locale?
cioè, ci si è posti il problema di come fare se ti si pianta un update e devi fare un backup e ripristino full se la cartella altro è satura?
A nessuno interessa lo sviluppo,ma il guadagno che ci possono fare da quel determinato bene
Se non potete permettervi un iPhone di ultima generazione, come il mio, potete sempre prenderne uno usato ahahha.