
02 Giugno 2023
Anche se OpenAI ha rilasciato nelle scorse ore l'app ufficiale di ChatGPT per iPhone e iPad, in Apple probabilmente non potranno utilizzarla dato che, stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, la società di Cupertino avrebbe "limitato" (non dovrebbe aver proibito del tutto) ai suoi dipendenti l'uso del chatbot e di altri strumenti di intelligenza artificiale generativa di terze parti.
Apple, come fatto anche altre aziende in questi ultimi mesi, Samsung compresa, sarebbe preoccupata dalla possibile divulgazione di dati riservati tramite questo tipo di applicazioni. Secondo quanto si legge in un documento interno, Apple avrebbe anche richiesto ai dipendenti di non utilizzare Copilot di GitHub, di proprietà di Microsoft, app che automatizza la scrittura del codice software.
ChatGPT è un chatbot basato su modello di linguaggio di grandi dimensioni (Generative Pre-trained Transformer), specializzato nella conversazione con un utente umano, in grado di rispondere a domande, sintetizzare, realizzare testi ed eseguire altre attività. Lanciato ufficialmente a novembre dello scorso anno, a marzo è stato migliorato con GPT-4 e con i plugin che consentono l'accesso al web e l'interazione diretta con alcuni siti web.
Se da un lato ci sono le crescenti preoccupazioni per la mancanza di una regolamentazione e dai pericoli che potrebbero derivare da un utilizzo sbagliato, dall'altro ci sono anche le aziende che temono la possibile divulgazione di informazioni riservate da parte dei loro dipendenti che possono accedere ai chatbot per facilitarsi lo svolgimento di alcuni compiti.
Quando vengono utilizzati i modelli di intelligenza artificiale generativa, infatti, come dichiarato anche in modo ufficiale, i i dati inseriti dagli utenti e la cronologia delle domande vengono inviati ai server dello sviluppatore per consentire miglioramenti continui alla piattaforma. Nei mesi scorsi, ChatGPT fu messo temporaneamente offline proprio perché un bug aveva consentito ad alcuni utenti di vedere i titoli dalla cronologia chat di altri.
Proprio per questo motivo, nei giorni successivi, il Garante della privacy italiano aveva fatto bloccare l'accesso al chatbot richiedendo ad OperAI l'implementazione di alcuni strumenti sia per tutelare la riservatezza dei dati, sia per renderne più trasparente l'uso. L'accordo fu raggiunto dopo circa un mese, una volta che OpenAI aveva implementato quanto richiesto.
Tonando ad Apple, è nota quanto siano rigorose solitamente le misure di sicurezza che adotta sia per proteggere le informazioni sui prodotti che, soprattutto, i dati dei consumatori. La tutela della privacy è sempre stata un punto cardine della sua comunicazione.
Apple è stata tra le prime aziende a entrare nel campo dell'intelligenza artificiale con il suo assistente vocale SIRI, lanciato nel 2011, ma è rimasta comunque indietro rispetto ad altri assistenti vocali proprio per la sua politica di tutela della privacy che cerca di mantenere la maggior parte dei dati degli utenti all'interno dei device, non su server esterni.
A Cupertino, tuttavia, l'interesse per l'intelligenza artificiale generativa è ancora molto alto e ci sarebbe in fase di sviluppo un modello di linguaggio di grandi dimensioni proprietario. A capo della divisione ci sarebbe John Giannandrea, assunto nel 2018 dopo aver lavorato per Google. Apple ha acquisito fino ad oggi diverse startup che si occupano proprio di intelligenza artificiale.
Tim Cook, il CEO di Apple, ha comunque espresso alcune preoccupazioni sui progressi fatti in questo settore, in senso generale, e nel corso della consueta chiamata agli utili a margine della presentazione degli ultimi dati trimestrali aveva sottolineato l'importanza di avvicinarsi a questa tecnologia in modo "deliberato e ponderato" ma non prima di avere risolto una serie di questioni.
Commenti
Intanto l'app è sparita dallo store italiano (facepalm).
Saluti
Perchè poi sembrano tutti più intelligenti.
Articolo? Che articolo? Si legge il titolo e poi via a commentare
In effetti sarebbe il caso di chiederlo direttamente a cortana.....ah già è morta
Più che altro è soprattutto una questione di immagine
Era letteralmente avanti a tutti? Mah, Cortana non è d'accordo
stavolta è arrivata prima Samsung! :)
Non c'entra una mazza, è una questione di sicurezza di dati interni, ecc.
Eh beh ovvio, la principale intelligenza artificiale di apple si chiama siri ed è rimasta indietro rispetto alla concorrenza nel corso degli anni (e pensare che un tempo siri era letteralmente avanti a tutti).