Apple sotto indagine anche in Francia: dito puntato su App Tracking Transparency

12 Aprile 2023 25

Il cambiamento delle politiche di tracciamento delle app messo in atto da Apple da circa un anno e mezzo, a partire da iOS 14.5, ha scatenato una serie di indagini antitrust in Europa che hanno messo sotto accusa la società di Cupertino per comportamenti anticoncorrenziali. Dopo la Germania, anche la Francia sarebbe pronta ad avviare un'inchiesta dopo aver acquisito documenti che proverebbero la condotta anticompetitiva.

APP TRACKING TRANSPARENCY

In passato, Apple consentiva alle app di utilizzare liberamente degli identificatori di tracciamento anonimi per collegare la consegna di annunci pubblicitari alle visite ai siti web. In tal modo, sviluppatori potevano vendere annunci personalizzati all'interno delle loro app, generando maggiori entrate rispetto agli annunci più generici.

Da quando è stato introdotto l'App Tracking Transparency (Trasparenza del Tracciamento delle App), le app devono chiedere agli utenti se desiderano permettere o meno il tracciamento. In caso di risposta negativa, quella fatta dalla maggior parte degli utenti, le app non sono più autorizzate a utilizzare quel sistema.

Questa modifica ha suscitato le proteste di diverse aziende che vendono pubblicità, tra cui Meta, società a cui fanno capo Facebook Instagram, che oltre ad aver perso molti miliardi di dollari accusa anche Apple di non assoggettare a queste politiche anche le sue app che possono continuare a raccogliere del dati preziosi che non sono più disponibili per gli sviluppatori di terze parti


IN GERMANIA È OSSERVATA SPECIALE

Apple, in pratica, è accusata di danneggiare le piattaforme pubblicitarie concorrenti al fine di favorire il proprio App Store. A tal proposito, il regolatore antitrust tedesco Bundeskartellamt, dopo una prima indagine, ha stabilito la scorsa settimana che questo comportamento rende Apple un obiettivo legittimo per misure speciali volte a prevenire l'abuso della posizione di dominio di mercato.

Al momento l'autorità tedesca non ha deciso se prendere o meno dei provvedimenti nei confronti di Apple ma sta esaminando le regole di tracciamento di Apple e il framework di App Tracking Transparency in un'altra procedura, con particolare attenzione al sospetto iniziale che queste regole potrebbero favorire le sue offerte e/o ostacolare quelle di altre aziende.

NUOVA INDAGINE ANCHE IN FRANCIA

Secondo quanto riportato da Axios, anche la Francia si appresterebbe ad avviare un'indagine sulla stessa questione. L'Autorità francese della concorrenza, infatti, potrebbe emettere a breve una formale "Dichiarazione di Obiezioni" alle parti coinvolte nella controversia, segnalando sia ai gruppi che hanno presentato le prime denunce sulle azioni di Apple che all'azienda stessa di aver riscontrato delle prove di "comportamenti illegali e anticoncorrenziali" nella sua revisione iniziale.

La denuncia che ha portato all'indagine era stata presentata negli scorsi anni da quattro gruppi commerciali francesi - IAB France, Mobile Marketing Association (MMA), SRI e UDECAM - attivi nel settore della pubblicità. Al momento, sia Apple che l'Autorità regolatrice francese non avrebbero rilasciato commenti ufficiali. L'esito di questa indagine in Francia potrebbe portare a sanzioni finanziarie e a cambiamenti obbligatori nelle politiche di Apple in Europa.

Questa indagine antitrust è l'ennesima per Apple che, vista la sua posizione, è sempre sotto l'occhio vigile degli enti regolatori in tutto il mondo. La società di Cupertino, negli ultimi anni, è stata oggetto di diverse indagini tra cui casi relativi alle sue politiche su App Store, alla gestione dei pagamenti in-app e alle presunte pratiche anticoncorrenziali nel settore dei servizi digitali.

Apple ha sempre difeso le sue politiche di tracciamento sostenendo che sono finalizzate a garantire la privacy e la sicurezza degli utenti offrendo loro il controllo sui dati che vengono condivisi e sulle loro attività online.


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Commenti

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PIxVU
In passato, Apple consentiva alle app di utilizzare liberamente degli identificatori di tracciamento anonimi per collegare la consegna di annunci pubblicitari alle visite ai siti web. In tal modo, sviluppatori potevano vendere annunci personalizzati all'interno delle loro app, generando maggiori entrate rispetto agli annunci più generici

App Tracking Transparency (ATT): ogni volta che si scarica un'app, tramite pop-up viene chiesta l'autorizzazione all'utente di utilizzare i suoi dati ...[ personali? ] ... per condividerli con soggetti terzi a scopi pubblicitari (tracciamento). Qualora si dia il consenso, tali soggetti terzi avranno accesso a IDFA - Identifier for Advertisers, che identifica i dispositivi Apple e attiva il tracciamento.
ErCipolla
Certo che gli hai dato del colpelvole perché dai per assodato che Apple favorisca in questo modo i suoi servizi,

Che lo fa è ovvio. Quello che al limite deve decidere la corte è se è un reato o meno.

Mastro

Quindi hai fatto un commenti per spiegare che il marketing aziendale amplifica le realtà dell’azienda ?

Certo che gli hai dato del colpelvole perché dai per assodato che Apple favorisca in questo modo i suoi servizi, quando è ancora tema di indagine , al momento ha fatto elementerei quanto guadagnano meta e company con la profilazione, il resto sono allusioni e le indagini sapranno rispondere

The Undertaker
The Undertaker

La funzione c'è anche sulle App di Apple.

Pablor

La funzione però deve valere anche per le app di apple..
L'indagine è propio su questo punto

Melon Fax

ma hai letto l'articolo?

The Undertaker

Quando ti appare un banner e ti chiede le cose specifiche si presume che uno legga invece di accettare o rifiutare, e il punto non e questo ma il fatto che il sistema toglie soldi ai sviluppatore delle app, quello che mi lascia basito e il fatto che ci si lamenti e poi tutti installano i vari AD block o Vpn per non essere rintracciati mentre se Apple ti offre la possibilità di avere quella funzione di serie e brutta sporca e cattiva.

Pablor

Non tutte le persone comprendono a pieno cosa ci sia scritto in quelle innumerevoli pagine che ti propinano. Scritte il più delle volte con una formula, a mio avviso, ambigua.
È giusto che lo stato cerchi di tutelare tutti.

ErCipolla

Colpevole? Ma "colpevole" di che reato scusa? Ma la smetti di mettermi in bocca parole che non ho mai detto?

Io ho solo evidenziato come la loro retorica sulla privacy sia dettata non dall'amore per gli utenti bensì dalla volontà di affossare app e servizi terzi a favore dei loro. Non ho mica detto che è un reato, quindi risparmiamoci i vittimismi e le avvocature pro-bono per favore, che fanno solo pena... io mi sono limitato a tratteggiare il contrasto tra l'immagine percepita (e costruita tramite la retorica del marketing) dell'azienda rispetto alla realtà dei fatti.

Mastro

primo parti dal presupposto che sia già colpevole, quando invece è al momento sotto controllo, secondo se la gente rifiuta di passare i dati evidentemente era un grosso problema che prima li prendessero senza chiederlo! Anche google o Facebook facevano i loro comodi, spacciando per gratuite cose che non lo sono guadagnando sul fatto che invece apple i suoi servizi li fa pagare, o secondo te vale solo da un verso il ragionamento? al momento mi risulta che apple alle sue app ha le stesse giustissime restrizioni, mi risulta che apple non abbia la vendita di dati come fonte di guadagno in quanto tutti i suoi servizi sono a pagamento e nei bilanci trimestrali non mi pare che la voce ADS sia una voce rilevante, la gente deve essere informata e decidere se i dati siano condivisi o meno, al massimo se quelle di apple lo sono meno va spinto che siano anche quelle a scelta dell'utente. Le app non costano di più, semplicemente sai cosa paghi e i dati non vengono usati da chissà chi, quindi non ci guadagna apple, ma ci guadagna per primo l'utente che è consapevole di cosa le app fanno e PUO' scegliere se condividere quei dati o meno. Non capire l'importanza dei dati nel 2023 è sconcertante.

ErCipolla
quello che contesto del tuo discorso che parti dal presupposto che apple abbia un vantaggio su una cosa che non è una fonte di guadagno di apple,

Il vantaggio non è uno, sono molteplici, e li ho già elencati, se a te fa comodo ignorarli è un altro discorso. Per riassumere: il fatto che quasi tutti levino alle app il permesso di tracciare fa si che cerchino introiti altrove ad esempio introduzione di acquisti in-app o aumento del prezzo base dell'app. Apple da lì ci guadagna in due modi: in primis più le app costano e/o hanno acquisti in app più Apple ci guadagna con la percentuale della vendita, ponendola in una posizione di vantaggio competitivo rispetto ai terzi. In secondo luogo, se le app terze hanno analytics scarse (perché tutti tolgono il tracciamento) sono meno efficaci nell'affinare le loro app e servizi e di conseguenza le app e servizi Apple concorrenti hanno vita più facile nel competere.

Mastro

su questo concordo con te, le indagini sono importantissime, le aziende non sono amiche o idoli, devono essere regolamentate e devono rispettare le condizioni che favoriscano un libero mercato .

KenZen

"Ma non te lo chiede di default, tutte le app preinstallate hanno il permesso attivo e devi andare tu a mano a toglierglielo, cosa che (e loro lo sanno benissimo) il 99% della gente non fa"

Mi diresti come togliere il permesso alle app di sistema? Non trovo una voce dedicata.
Grazie
Saluti

Mastro

come google è percepita la paladina del software free e libero, ognuno spinge dove le conviene, che apple abbia più attenzione di altri sulla privacy è palese, come che i servizi di google sono più liberi e free, poi ci marciano? si, lo fa anche chi vende detersivi.
Io mi ricordo che all'attivazione dell'account apple ti chiede cosa abilitare e le sue app scaricate dallo store hanno le stesse richieste degli altri, se non è sufficiente lo valuterà l'indagine, quello che contesto del tuo discorso che parti dal presupposto che apple abbia un vantaggio su una cosa che non è una fonte di guadagno di apple, la vendita di ADS di apple è influente per tutte le restrizioni che ha, a che pro quindi tutto il tuo discorso? Siri era inteso che neppure per SIRI sfrutta il tracciamento dei dati!

ErCipolla
Le regole del tracciamento valgono anche per le app apple

Ma non te lo chiede di default, tutte le app preinstallate hanno il permesso attivo e devi andare tu a mano a toglierglielo, cosa che (e loro lo sanno benissimo) il 99% della gente non fa

che Apple non ha la vendita di pubblicità come core business al contrario di meta e altri e iOS è al 20% dei dispositivi che possono accedere a questi servizi, siete sempre dietro a criticare siri perché meno pro degli altri e lo è perché Apple traccia molto meno e non può vantare il fatto che ha un modo di guadagno diverso da google e meta ?

Eh? Ma quando mai ho menzionato Siri o ho detto che Apple vende pubblicità? Ma hai fumato già alle 9 di mattina? Un po' presto...

Apple ha un buon marketing vero, esattamente quanto quello di Google che illude che sia tutto gratis e open, quindi non facciamone come al solito una questione di tifo calcistici, c è una indagine e se verrà valutata colpevole ci saranno provedimenti.

Non è una questione di tifo, ma di percezione del pubblico. Apple è percepita come paladina a difesa della privacy ecc., quando in realtà raccoglie dati come gli altri, solo che li usa per far soldi con i suoi servizi invece di vendere pubblicità.

The Undertaker

Pistacchio sono in arrivo i nuovi Ciuciami con oblò da lavatrice, gli hai visti?

The Undertaker
Mastro

In realtà siete sempre tutti a dire che Apple è brutta e cattiva .
Comunque il tuo discorso fa falle da tutte le parti. Le regole del tracciamento valgono anche per le app apple , poi che sia vero nella realtà ci sarà l’indagine a chiarirlo, aggiungiamo che Apple non ha la vendita di pubblicità come core business al contrario di meta e altri e iOS è al 20% dei dispositivi che possono accedere a questi servizi. Apple ha un buon marketing guanto Google illude che sia tutto gratis e open, quindi non facciamone come al solito una questione di tifo calcistici, c è una indagine e se verrà valutata colpevole ci saranno provedimenti.

Pistacchio
Pablor

Ma come si permettono di accusare sua santità Apple..
Inaccettabile

PIxVU

DRAFT [ start ]

é però pur vero che tale ATT [ App Tracking Transparency ] é compatibile con quanto avviene visitando applicazioni e siti web quando ritroviamo quel messaggio [ pop up ] per consentire ovvero negare di aggiungere " cookies " che servono per la " profilazione. "
in soldoni: qual é, di grazia, la contestazione dei " fornitori " di annunci?

DRAFT [ end ]

salvatore esposito

apple anticoncorrenziale? qual è la novità?
alla fine finirà in mazzette e multe ridicole

ErCipolla

Per citare I Soliti Sospetti: "la beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste".

Apple ha il miglior marketing team del mondo, e con esso ha convinto il mondo di essere uno dei "buoni": che ci tiene alla tua privacy, alla sicurezza dei tuoi dati, ecc. ecc... il tutto perché è "dalla parte dei giusti". La realtà è che tutti gli strumenti che mette in piedi, anche se sembrano benigni, hanno un solo scopo: spingere verso il monopolio su tutto l'econsistema hardware-software-servizi delle persone.

Anche per quanto riguarda l'ATT vale il discorso: all'apparenza una cosa buona che ha in mente il bene degli utenti, ma se ci si pensa chi ci guadagna veramente è Apple:
-Le loro app di sistema di default sono abilitate a raccogliere i dati, rispetto a quelle terze che quando le installi ti chiedono il consenso (e ovviamente quasi tutti lo negano)
-Di conseguenza Apple ha analytics migliori e, il che le permette di rendere più appetibili e concorrenziali i suoi servizi a discapito di quelli altrui
-Le app terze, a cui tutti levano il consenso per il tracciamento, avendo meno introiti pubblicitari devono aumentare i prezzi / introdurre acquisti in app -> diventano meno appetibili per gli utenti -> gli utenti passano a servizi apple equivalenti che di conseguenza possono essere più economici

The Undertaker

Storia senza fine, politici del "C" che sembra facciano gli interessi degli utenti e invece fanno gli interessi di altre aziende produttrici di app che li pagano.

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